Verso il futuro, la felicità - Extra

Alex's point of view

È una tranquilla domenica mattina. I raggi del sole accarezzano il mio viso e l'aria fresca del mattino entra dalla finestra socchiusa. Chi-hoon dorme pacificamente con la testa sul mio petto.

Gli accarezzo dolcemente i capelli, che adesso sono neri. Stiamo insieme da quasi un anno e non potrei essere più felice e innamorato. La mia vita, con lui al mio fianco, è meravigliosa.

Se solo...

Struscia la guancia contro il mio petto.

- Alex... - miagola, posandomi un bacio sul collo. Sorrido.

- Buongiorno, amore - sussurro, sistemandomi su un fianco per poterlo abbracciare. - Hai dormito bene?

- Benissimo - risponde, poggiando la fronte contro la mia. - E tu?

- Anche io.

Sfioro le sue labbra con le mie nel tenero bacio del buongiorno e lui sorride. Per un lungo istante ci guardiamo negli occhi; spero che nel mio sguardo legga tutto l'amore che provo per lui e che vedo nel suo.

- Chi-hoon... t-...

Il mio cellulare, sul comodino, inizia a vibrare. Sospiro.

- Ti amo - dico, dandogli un rapido bacio e voltandomi per prendere il telefono. Una chiamata da un numero sconosciuto. - Pronto?

- Ciao, Alex.

Il tempo si ferma, congelandomi nel momento. Il mio cuore manca un battito.

Non è possibile... questa voce...

- R-ryuu...? - balbetto, tirandomi a sedere. Chi-hoon alza immediatamente la testa, attento.

Una breve risata priva di allegria.

- Proprio io. Mi fa piacere che tu riconosca ancora la mia voce, dopo tutto questo tempo.

- Ma... ma come posso dimenticarla... - farfuglio, percependo gli occhi farsi lucidi.

Come posso dimenticarti, tu che eri il mio tutto!

- Non sarebbe strano - ribatte, asciutto. - Sono passati sei anni.

Deglutisco, abbassando lo sguardo sulle coperte.

- Sì, hai ragione...

- Sei anni - ripete, piano. - Sei anni e non sono mai riuscito a trovare il coraggio di dirti... tutto.

- Ryuu...

- Zitto. Sei anni... sei anni! Lo sai quanto ho sofferto? Quanto ancora faccia male? Quanto ti ho odiato? No che non lo sai.

- Posso immaginarlo - sussurro, addolorato. - Volevo che mi odiassi.

- Be', congratulazioni! Ci sei riuscito alla grande! - sbotta. C'è tanta rabbia nella sua voce e io lascio che me la riversi addosso. Me lo merito. - Tu eri il mio primo amore. Il mio primo amore! E mi hai spezzato il cuore... hai sputato sul mio amore e calpestato i miei sentimenti.

Resto in silenzio, perché altro non posso fare.

- E nonostante tutto... - la sua voce s'incrina. Singhiozza. - Ho continuato ad amarti... e a sperare... che saresti tornato da me. Ti avrei perdonato. Ma poi ho capito quanto stupido ed inutile fosse sperare. Aspettarti.

Piange, però poi fa un lungo respiro per calmarsi. Io neanche mi accorgo delle lacrime che lente e silenziose stanno rigando il mio viso.

- Per due anni... - prosegue, deglutendo. - Ho chiuso il mio cuore. Ero terrorizzato dal fatto di innamorarmi di nuovo, di essere vulnerabile e di permettere a qualcuno di ferirmi e tradirmi come avevi fatto tu.

Tira su col naso.

- E poi ho incontrato il ragazzo che ora è mio marito - mormora, asciutto. - E ho perso la testa per lui. Ma la mia insicurezza ha rischiato più di una volta di rovinare il nostro rapporto... e tutto a causa tua.

C'è di nuovo rabbia e... astio, nella sua voce.

- Quando ho smesso di sperare, ho però continuato a chiedermi perché. E poi ho smesso anche di chiedermelo. Ma ora voglio saperlo, Alex. Perché mi hai tradito?

Sono io a deglutire, adesso.

- Ti ho amato... dal primo istante in cui ti ho visto - sussurro, chiudendo gli occhi per un secondo. Lo rivedo lì, con suo fratello: la pelle dorata dal sole, i capelli scuri un poco arruffati, gli occhi di drago. - E anche quando ho fatto ciò che ho fatto... ti amavo. Il fatto di amarti... mi terrorizzava più di ogni altra cosa. E al posto di lottare per noi... ho preferito lasciarti andare e farmi odiare da te.

- Cosa ti spaventava? - chiede, serio.

- Il futuro - rispondo, piano. Una lacrima mi solletica la guancia.

Sto... piangendo?

- Temevo che avresti trovato qualcun altro. O che io avrei trovato qualcun altro. Che non sarei stato in grado di reggere la distanza.

- E per questo mi hai tradito? - domanda, incredulo. Mi lascio sfuggire un respiro tremulo.

- Te l'ho detto: volevo che mi odiassi. Non sarei mai riuscito a lasciarti, altrimenti.

- Avresti dovuto dirmelo - mormora, con un tono così basso che è malapena udibile. - Avresti dovuto dirmelo, brutto stronzo! Ne avremmo parlato... e se poi avessi deciso di lasciarmi lo stesso, lo avrei accettato!

- Mi dispiace - dico. Le lacrime scorrono copiose.

- Ti dispiace? Non te lo perdonerò mai! - sbotta, singhiozzando. - Mai!

- Lo so... - sussurro, portandomi una mano al viso per asciugarlo.

- Ma grazie - bisbiglia.

Cosa...?

- Grazie...?

- Per i bei momenti. Per avermi dato una risposta. Grazie, perché ora posso finalmente lasciare andare il passato.

Per un istante non riesco a dire nulla, piango e basta.

- No... grazie a te. Per il tuo coraggio. Per essere stato il mio grande amore. E per permettermi di lasciar definitivamente andare il passato.

Fa un lungo respiro, e io lo faccio con lui.

- Per cinque anni... ho continuato ad amarti e a vivere nel rimorso - ammetto, scuotendo lentamente la testa. - Non hai mai smesso di mancarmi. E poi ho trovato qualcuno... ma il passato continuava a tormentarmi e ho quasi rovinato tutto una seconda volta.

Sospira.

- Mi dispiace tanto, Ryuu! - singhiozzo, dando finalmente sfogo al dolore che ho represso per tutto questo tempo. - Mi dispiace...

Chi-hoon si tira a sedere e avvolge le braccia attorno alla mia vita, baciandomi il collo e lasciandomi piangere rumorosamente.

- Senti, Alex... non credo di poterti perdonare, ma... insomma, è giunta l'ora che il passato resti tale. Anche se non ti perdono... accetto le tue scuse. Ti ho amato... davvero tanto. Non so come mi sento, al momento, però... non penso di volere che tu soffra ancora, non più di quanto hai già sofferto.

Singhiozzo e sorrido.

- Grazie... grazie, Ryuu.

Chi-hoon posa un bacio sulla mia guancia e mi asciuga dolcemente le lacrime.

Ryuu, all'altro capo del telefono, fa un respiro profondo.

- Quindi... be', come va adesso? La tua vita, intendo.

Respiro profondamente anch'io. Potrebbe essere tutto così normale, se non ci fosse il dolore, e la rabbia, e il mio errore; due persone che si sono amate, si son perse di vista e riprendono a parlare dopo sei anni.

- Ho iniziato a lavorare come meccanico appena finita la scuola. Un anno fa... i miei genitori sono tornati insieme e io ho incontrato un ragazzo... - racconto. Chi-hoon sorride, sfiorandomi una spalla con le labbra. - Chi-hoon, si chiama. È un cantante.

E un ballerino. Un Idol super famoso. E ha scelto me.

- Come ti ho detto... ho quasi rovinato tutto una seconda volta. Non come ho rovinato tutto con te... ma ho rischiato di perderlo, sì.

Ryuu sospira.

- Lo so, lo so - dico, sospirando anch'io. Un altro bacio sulla spalla. - E tu? Hai parlato di marito...

Mi fa strano pensare che Ryuu sia sposato. Siamo giovani... però ammetto di aver osservato più di una volta gli anelli nelle gioiellerie e di aver immaginato come fosse tornare a casa da mio marito

- Sì, ho conosciuto Blake a scuola, due anni dopo... tutto. Amore a prima vista. 

Com'era stato... tra di noi.

- E che ne è stato del tuo sogno di diventare veterinario?

- Si è avverato - replica. Non ho bisogno di vederlo per immaginare il suo sorriso, nonostante il tempo trascorso.

- Wow. Sapevo che ce l'avresti fatta.

Silenzio. Un lunghissimo istante di silenzio.

- Ryuu... - esordisco, e lui contemporaneamente dice: - Alex ... -.

- Non voglio perderti un'altra volta - bisbiglio. - La vita è andata avanti e noi siamo andati avanti ma... possiamo restare in contatto? Per favore?

Ride, una risata breve eppure gentile, che mi riempie di nostalgia.

- Stavo per chiedertelo io.

Sorrido.

- Grazie. Grazie mille.

Un altro istante di silenzio.

- Ci... sentiamo, allora? - domando cautamente.

- Ci sentiamo - conferma. Ci salutiamo e chiudiamo la chiamata. 

Salvo il suo numero e poi cerco il suo profilo Instagram tra i contatti. 

È cresciuto davvero tanto, e tuttavia non è così diverso dal ragazzo che ho amato sei anni fa. I suoi occhi dorati, gli occhi del drago, sono ancora luminosi, decisi, i tratti del suo viso sono meno morbidi, i capelli scuri più corti di quanto li ricordassi.

Riconosco suo fratello gemello nelle foto, Akira, e cerco Blake. È un bel ragazzo, ha gli occhi verde acqua, i capelli castano chiaro e un sorriso luminoso. Dev'essere molto alto, al contrario di Ryuu. 

Il suo futuro...

Sorrido, scuotendo lievemente la testa, e chiudo l'applicazione, prima di rimettere il cellulare sul comodino.

- Stai bene, amore? - mi chiede Chi-hoon, un poco in apprensione. Lo stringo a me e lo riporto sul cuscino.

- Sto bene, piccolo. Perché tu sei qui con me... e sei il mio futuro. 

Osservo il soffitto mentre accarezzo i morbidi capelli del mio ragazzo.

- Non ci resta che essere felici -  mormoro.

-

Note dell'autrice:

buon pomeriggio, pasticcini. Mi scuso per aver impiegato così tanto tempo a terminare il capitolo ma diverse cose sono successe e sono ancora un po' scossa. Spero di ritrovarvi presto alla prossima storia... Lonely Soldier! Sarà una lunga avventura~ grazie di avermi seguita in questa e a presto. Un abbraccio

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