Capitolo 7

You're the sun I met in the darkness. You exploded in my heart like fireworks.

                        - (Icarus) Rise (Taemin)


Alex's point of view

Un volantino. Un volantino affisso ad una pensilina del bus è ciò che attira la mia attenzione mentre torno a casa.

L'ho già intravisto diverse volte, ma non ci ho mai davvero fatto caso: date di concerti in questa città scritte sotto la foto del bel viso dell'artista che si esibirà, bel viso su cui spiccano due dolci occhi a mandorla.

Viso che ho l'onore e il piacere di accarezzare, di riempire di baci, di osservare. Il viso di Chi-hoon.

C'è il volto del mio ragazzo su quel volantino, e realizzarlo mi fa fermare bruscamente.

Non è un modello o 'qualcosa del genere', è un cantante. E probabilmente anche ballerino. 

È un cantante-ballerino e tra due giorni ci sarà il suo ultimo concerto qui.

In questi giorni ci siamo visti poco, poiché lui è sempre impegnatissimo con il lavoro, e ora capisco perché: deve prepararsi per i concerti.

E il suo ultimo concerto è tra due giorni.

Rifletto per un istante, cercando di assimilare le informazioni che giungono alla mia mente scioccata attraverso questo pezzo di carta rovinato dalla pioggia e da qualcuno che ha cercato di strapparlo.

MERDA, IL SUO ULTIMO CONCERTO È TRA DUE GIORNI!

Scatto una foto al volantino col cellulare e m'affretto a tornare a casa. Una volta arrivato mi precipito alla frenetica ricerca dei biglietti, ne restano ancora pochissimi e costano molto più di quanto immaginavo.

Cosa non si fa per amore...

Acquistato e stampato il biglietto, non posso fare a meno di chiedermi perché non mi abbia detto la verità riguardo al suo lavoro. Perché nascondermelo? Voleva che lo scoprissi?

Mi rigiro il biglietto tra le mani. Glielo chiederò il giorno dopo il concerto, mi dico.

Ma intanto potrei fare qualche ricerca...

Apro Google e digito il nome del mio ragazzo. Tra i risultati, il primo che appare è la sua pagina di Wikipedia.

Ha... una... pagina... di... Wikipedia...

Clicco su di essa. Nazionalità: Corea del Sud. Genere: K-pop, Rhythm and blues. Periodo di attività musicale: ha iniziato cinque anni fa ed è in attività.

Cinque anni fa? Quando aveva quattordici anni?

Etichetta: un'agenzia che non conosco. Album, singoli. Come si scrive il suo nome in hangeul, la sua data e il luogo di nascita.

Scopro che faceva parte di un gruppo musicale composto da sette membri, gruppo che ha lasciato un anno fa per intraprendere la carriera solista. Decido d'informarmi di più al riguardo.

C'è un nome familiare tra gli attuali membri del gruppo: Sehun. È molto carino, ed è completamente diverso rispetto a me.

Chiudo Wikipedia e scorro i risultati su Google immagini. Ci sono foto che mi danno i brividi tanto son belle, foto che mi fanno scoprire un lato di Chi-hoon che non conosco: quello di un ragazzo consapevole di essere dannatamente bello, capace di ingravidare ragazze solo con uno sguardo. E poi ci sono foto vecchie, di Chi-hoon quattordicenne con un taglio di capelli che lo fa sembrare un fungo.

Ringrazio l'internet di esistere. Ci sono perfino delle foto da bambino.

Finisco per trascorrere ore al cellulare, saltando di sito in sito e di applicazione in applicazione. Fanart di lui e Sehun. Fanfiction di lui e Sehun, di lui e gli altri membri del gruppo, di lui e la persona che scrive. Blog dedicati a lui, account Instagram dedicati a lui.

In queste ore scopro l'amore e la lealtà dei suoi fans nei suoi confronti, i lunghi messaggi di ringraziamento per la sua musica, per la sua dedizione, per la sua persona.

Ma scopro anche il lato oscuro del mondo degli Idol: le fanwars, scatenate da fans contro altri fans o da fans contro gli Idol, la follia ossessiva di certe fans, le peggiori cattiverie, l'odio più puro e perverso.

Racconti di altri gruppi, di membri che abbandonano perché maltrattati dalle agenzie, di altri che vengono cacciati perché decidono di stare con qualcuno, di voci che chiedono aiuto e non vengono ascoltate finché non è troppo tardi.

A questo punto chiudo tutte le schede che ho aperto e tutte le applicazioni e vado a prepararmi la cena, sforzandomi di dimenticare ciò che ho letto.

~~~

È la sera del concerto. Io, pur di essere sotto il palco nella zona par terre, ho chiesto il permesso di smettere di lavorare prima e sono andato allo stadio in cui si tiene il concerto appena terminato di lavorare, facendo una rapida tappa al primo supermercato che ho incontrato per prendere da mangiare e da bere.

Fuori dall'entrata dello stadio c'erano già alcune persone accampate, ragazze, perlopiù. Diverse indossavano magliette con il volto e il nome di Chi-hoon, e quasi tutte avevano in mano un lightstick. Un paio reggevano dei cartelloni scritti in hangeul o in inglese.

Mi son sentito un poco fuori posto, soprattutto quando sono arrivate altre persone, chi con la giacca con il suo nome, chi con la fascetta con la sua faccia...

Una volta entrato e posizionatomi sotto il palco, però, ho rammentato il motivo per cui sono qui, ciò che mi accomuna a queste persone: l'amore per Chi-hoon.

L'attesa pare infinita. Ad un tratto le luci si spengono e attorno a me resta un oceano rosa creato dai lightstick. E poi torna la luce, seppur più tenue, e Chi-hoon viene accolto sul palco con grida e fischi.

Indossa un paio di jeans aderenti, neri, e una giacca elegante del medesimo colore con delle decorazioni rosse. Il suo addome e i suoi pettorali scolpiti sono in mostra, e il suo tatuaggio sbuca da sotto la giacca.

Wow.

Hallo - dice, sorridendo imbarazzato. E pur essendo vestito come qualcuno che sa di avere un aspetto da far invidia agli dei greci, il suo atteggiamento è quello di sempre, quello del ragazzo che amo.

Perché io... lo amo.

Inizia a parlare in inglese, stupendosi del fatto che lo stadio è pieno e ringraziando tutti di essere qui stasera. Sugli schermi alle sue spalle appaiono le traduzioni in tedesco e coreano di ciò che sta dicendo.

Poi, quando smette di parlare, inizia a cantare e a ballare. Un milione di brividi mi corre lungo la schiena: la sua voce è meravigliosa e dolce come il miele, e non ho bisogno di capire le parole per ricevere delle emozioni attraverso la sua musica.

Le sue fans invece conoscono le parole e cantano con lui con un'armonia perfetta, agitando i lightstick a ritmo con la musica.

Sono impressionato, no, sbalordito. Sono stato ad un paio di concerti, ma nessuno di essi era così. Forse è Chi-hoon ad essere eccezionale, forse è la passione dei suoi fans.

Dopo alcune canzoni si ferma per chiedere come stiamo, se ci sta piacendo lo spettacolo. Si leva un coro di fischi e grida in risposta. I suoi occhi luccicano di gioia.

- Sì? Anche io sono felice di essere qui, stasera. Mi piacerebbe tornare.

E poi le telecamere si spostano sulle gradinate, e sugli schermi appare la scritta we love you formata dalle sue fans. Quando le telecamere tornano su di lui, i suoi occhi sono lucidi e un'unica lacrima solitaria gli riga il viso.

- Grazie - dice, commosso. - Grazie. Vi amo anch'io.

A fine concerto scende dal palco e torna nel backstage, attraversando il corridoio tra il palco e i fans creato con le transenne. Tutti allungano le mani per toccarlo, e lui le sfiora, sorridendo.

Giunge di fronte a me; i nostri sguardi si incrociano e il suo sorriso svanisce.

- Alex?! - esclama sottovoce, sgranando gli occhi.

Gli rivolgo una smorfia che dovrebbe essere un sorriso e lui s'affretta ad andarsene, voltandosi un'ultima volta a lanciarmi un'occhiata stralunata.

Le ragazze accanto a me mi guardano incuriosite. Decido di tornare a casa prima che mi facciano domande, tanto il concerto è finito.

Fuori è calata la notte. L'aria frizzantina mi accarezza il viso accaldato, ma non mi rinfresca le idee. Nel mio cuore s'agita una tempesta d'emozioni, nella mia mente una tormenta di pensieri.

La sua vita è questa: esibirsi sui palchi di tutto il mondo, facendosi adorare da orde di fans. E non senza motivo, perché di motivi per adorarlo ce ne sono tanti, tantissimi: per la sua voce angelica, per il modo in cui balla, perché è bello da morire ed è dolcissimo.

La sua vita è questa e gli piace, per quanto lo neghi, per quanto dica che vorrebbe fuggire da essa. Eppure ho letto la passione ardente nei suoi occhi, quella passione che accende il suo cuore, infiamma la sua anima.

Chi-hoon ama la sua vita, forse anche più di quanto ama me. E chi sono io per tenerlo legato a me? In nome di cosa, poi? In nome dell'amore? Ma io lo amo davvero?

Torno a casa e lui non mi scrive. Neanch'io gli scrivo, troppo occupato a torturarmi con i miei stessi pensieri, installatisi nella mia testa come semi maligni pronti a germogliare in piante velenose.

Ma io lo amo? Ma io lo amo? Ma io lo amo? Io lo amo?

Ad ogni mancata risposta mi giro nel letto, sperando che il sonno venga a prendermi presto. Tuttavia, quando viene a prendermi, è un sonno inquieto, e la domanda resta tale, irrisolta.

-

Angolo di Chi-hoon l'astro nascente nel mondo della musica:

Hangeul: l'alfabeto coreano.

Lightstick: bastoncino luminoso spesso di diversi colori, forme e dimensioni.

☆☆☆

Note dell'autrice:
ottobre. Ah, pasticcini miei, quanto tempo. Ormai è inutile ripeterlo: sono impegnatissima e ho a malapena il tempo di respirare, per questo non riesco ad aggiornare di frequente. Preparatevi: i prossimi capitoli saranno duri per i nostri eroi e non avranno pace fino all'epilogo. Eheheheh (non linciatemi pliz). Buonanotte! Un abbraccio

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