Capitolo 10

Because you're not next to me, everything ends with you.

           - A day without you (Jonghyun & Chen)

Chi-hoon's point of view

Hyung?! Sehun?!

Jong-hoon hyung apre le braccia e mi stringe forte a sé.

- Sorpresa, Hoonnie - bisbiglia con affetto.

- Ciao - dice solamente Sehun, abbozzando un sorriso.

- Cosa ci fate qui?! - esclamo. Hyung sorride e mi arruffa i capelli come se avessi ancora quattordici anni.

- Possiamo entrare? Così ti spiego.

Entriamo. Mi chiudo accuratamente la porta alle spalle e loro si siedono sul mio letto.

- Ebbene?

Adesso sono sveglio e rammento fin troppo bene la sera precedente. Mi sento stanco e dolorante, e ho un peso sul cuore che mi soffoca.

- Potevamo forse lasciarti qui da solo, mentre soffri come un cane?

- Certo che potevate, hyung - borbotto, sedendomi abbastanza vicino a Sehun. - Sopravviverò anche da solo.

- Hoonnie...

Sospiro, grattandomi la testa.

- Siete partiti ieri, non è vero? Ma il manager lo sa? E il vostro comeback? Voi siete matti, vi farete revocare il contratto - dico, strappando una risata a Jong-hoon hyung.

- Hoonnie, non hai nulla di cui preoccuparti. Non siamo fuggiti in grande stile per venire da te, il manager sa che resteremo qui per un po'... e il nostro comeback, be', era già pianificato di rimandarlo di qualche mese - mi rassicura, arruffandomi di nuovo i capelli.

- Per un po'...? - chiedo, cercando di risistemarmi i capelli.

- Non ti libererai di noi finché non tornerai a casa - asserisce Sehun con un sorrisetto.

- Voi siete matti - ribadisco. - Non c'è bisogno che restiate così tanto...

- Vacanze, Hoonnie! - ribatte Jong-hoon hyung. - Ci prendiamo delle meritate vacanze.

Sospiro di nuovo e scuoto la testa, rassegnato.

- Okay. Okay... - dico, sconfitto. - Dove starete, mentre siete qui?

- Nella stanza accanto alla tua! - risponde allegramente hyung. L'ennesimo sospiro sfugge dalle mie labbra.

- Voi siete matti da legare.

- È stata un'idea sua - si difende Sehun. - Io ho solo accettato di accompagnarlo.

Gli rivolgo una rapida occhiata e lui distoglie lo sguardo, avvampando lievemente.

- Fai parte della famiglia, Hoonnie - dice dolcemente hyung. - E questo non cambierà mai.

Famiglia...

Penso a loro e agli altri membri del gruppo di cui per anni ho fatto parte, penso al dormitorio e penso ai miei genitori e ai miei fratelli che mi sostengono sempre; e poi penso ad Alex, al suo appartamento così grigio, all'incontro per caso con suo padre e al giorno in cui mi ha presentato sua madre (credo non si vedessero da mesi, lui e i suoi genitori). C'è così tanta solitudine nella sua vita...

Perché mi allontani?

Gli occhi mi si riempiono di lacrime. Mi ha lasciato davvero.

È tutto finito.

- Hoonnie?

- Chi-hoon?

Mi copro il viso con una mano, soffocando un singhiozzo. Jong-hoon hyung e Sehun si avvicinano e mi abbracciano, accarezzandomi i capelli e la schiena.

- Oh Hoonnie...

Li lascio fare. Mi mancava il loro calore...

Piango per un po', dando sfogo al dolore che ancora ho in me e che non mi abbandonerà tanto presto, ma poi mi calmo e mi libero gentilmente dall'abbraccio dei miei amici.

- Sarete stanchi - mormoro, schiarendomi la gola più volte per darmi un tono. - E io non ho intenzione di uscire, oggi. Andate a riposare... ci vediamo più tardi per prendere qualcosa da mangiare.

- E lasciarti qui solo, così ti deprimi di nuovo? Hoonnie, non abbiamo fatto tutta questa strada per... almeno vieni di là con noi, okay?

Sospiro e li seguo nella loro stanza, prima di dar loro una mano a sistemare i bagagli.

- Riposate - dico, trattenendo l'ennesimo sospiro. - Non scapperò da nessuna parte.

Jong-hoon hyung si sdraia sul suo letto (hanno i letti separati) e, qualche minuto dopo aver chiuso gli occhi, si addormenta.

Mi siedo sul letto di Sehun, dandogli le spalle. Ma anche senza guardarlo so che è sveglio, ho ascoltato così tante volte il suo respiro durante il sonno...

- Chi-hoon - mi chiama, a bassa voce. La sua voce e quella di Alex sono così diverse, e anche il loro modo di pronunciare il mio nome è differente.

- Cosa c'è?

- Mi sei mancato...

Mi mordo il labbro inferiore. Anche lui mi è mancato, ma non allo stesso modo, non credo.

- Chi-hoon... guardami, per favore.

Mi giro verso di lui. Ha un braccio allungato verso di me, quasi ad invitarmi a stendermi accanto a lui.

- Vieni qui - dice supplicante. Una parte di me è riluttante, l'altra tuttavia desidera solo il suo conforto. Mi sdraio al suo fianco e lui avvolge le braccia attorno alla mia vita. - Grazie.

Chiude gli occhi. È da quando l'ho lasciato che non lo guardo così da vicino. Si è fatto i capelli biondi, probabilmente per il comeback; per il resto nulla è cambiato dall'ultima volta in cui ci siamo visti, prima che partissi per il tour.

Be', io sono cambiato. Non dico fisicamente, quello no. Ma i miei sentimenti... provavo ancora qualcosa per lui, prima di partire. E adesso...

Abbasso lo sguardo. I miei occhi vagano lentamente lungo il suo pomo d'Adamo, la collana che porta al collo (un mio vecchio regalo di compleanno), il suo petto ampio, la maglietta stropicciata, e di nuovo tornano a studiare il suo viso: l'espressione tranquilla, le sopracciglia curate, le lunghe ciglia scure, il naso piccolo e tondo, le labbra socchiuse.

Chiudo anch'io gli occhi e mi concentro sul suo respiro lento che mi accarezza il volto, sul calore del suo corpo contro il mio, sulla stretta gentile delle sue braccia attorno alla mia vita. Non vuole imporre possessività, vuole solo tenermi vicino.

Perché mi hai lasciato andare, allora?

Piango in silenzio, per l'ennesima e probabilmente non ultima volta. Sarà una lunga giornata.

~~~

Nei giorni seguenti mostro un poco la città a Jong-hoon hyung e a Sehun, per quanto poco la conosca anch'io. Visitare i luoghi in cui ero solito trascorrere del tempo con Alex è estremamente doloroso, tuttavia fingo che non m'importi. Lui non fa più parte della mia vita, è tutto finito.

I miei amici sembrano apprezzare la loro vacanza improvvisata, a parte quando li abbandono per allenarmi e stare da solo: nulla mi può aiutare a guarire meglio che ballare finché la musica non diventa un suono confuso e il mio corpo smette di rispondermi.

La mia manager è contenta che mi stia allenando, anche se all'inizio era perplessa dall'apparizione di Jong-hoon hyung e Sehun; mi ha chiesto se sto pensando di tornare a far parte del gruppo, ma le ho risposto che non ne ho alcuna intenzione.

Non importa per quanto brancolerò nell'oscurità... un giorno brillerò.

Anche oggi, come nei giorni scorsi, sono in sala da ballo ad allenarmi. Sono qui solo da un paio d'ore, ma già mi sento stanco ed è inutile fingere di non sapere perché: la tristezza che provo ne è la causa.

Mi fermo e mi sdraio sul pavimento, scostandomi dalla fronte i capelli sudati. La mia mente, invece di svuotarsi, si riempie di pensieri indesiderati.

Il più ingombrante è il pensiero di Alex, ovviamente. Non riesco a vivere senza di lui, non voglio vivere senza di lui.

How am I supposed to live without you... - mormoro. Ho una fitta al cuore. Venir lasciati fa schifo.

La tristezza m'invade. Mi manca. Mi manca lui e mi manca la mia vita al dormitorio prima che Sehun mi lasciasse e mi mancano i miei genitori e i miei fratelli.

È da tanto che non parlo con la mia famiglia, e forse è meglio così. Ma magari... magari mia madre capirebbe. È una persona molto aperta e dolce, ed è stata lei a farmi appassionare alla musica, portandomi ai concerti dei gruppi più famosi come gli SHINee, gli EXO, i Super Junior.

Recupero il cellulare e compongo il numero di casa, pur dubitando che qualcuno risponderà. E invece è proprio lei a prendere il telefono.

- Pronto?

- Mamma... - sussurro, e sentire la sua voce mi riempie di nostalgia.

- Sentivo che avresti chiamato - dice, sorprendendomi.

- Davvero?

- Sì. È molto tempo che non ti fai sentire... come stai?

Deglutisco.

- Posso dire la verità?

Un piccolo sospiro d'apprensione è la sua risposta.

- Sono così stanco e giù di morale - confesso. - Mi mancate tanto. Mi manchi tanto.

- Sapevo che c'era qualcosa che non andava. Anche dall'altra parte del mondo... lo percepisco, quando stai male.

Mi si colmano gli occhi di lacrime.

- Mamma... ci sono così tante cose che ti devo dire, ma non voglio dirtele così, adesso.

Sospira di nuovo.

- Quando vorrai, tesoro. Ti ascolterò.

Piango, e la mamma all'altro capo del telefono non dice nulla per un po'.

- Bambino mio... prenditi cura di te, non essere duro con te stesso. Io, papà, i tuoi fratelli... siamo tutti fieri di te. Sei il nostro orgoglio.

- Ti voglio bene - singhiozzo.

- Ti voglio bene anch'io, Chi-hoon. Te ne vorrò sempre, tesoro, qualunque cosa tu faccia, ovunque tu sia.

Prendo un gran respiro e mi asciugo il viso.

- Grazie, mamma. Tornerò a casa presto... e ti dirò tutto ciò che ti devo dire. 

- Ma certo, tesoro.

Sospiro, raccogliendo un'ultima lacrima con la punta di un dito.

- Salutami papà, Min-hyuk e Seung-hyun.

- Va bene. Anche tu ci manchi, tesoro. Non vediamo l'ora di riaverti a casa.

Casa...

- Ciao, mamma.

Chiamata terminata. Chiudo gli occhi per un istante, poi mi tiro a sedere, mi ravvio i capelli e mi alzo.

Devo andare avanti. Anche se tutto mi sembra finito, devo andare avanti, per me, per i miei amici, per la mia famiglia.

Riaccendo la musica e ballo per un altro paio d'ore. Ad un tratto la porta si spalanca e Jong-hoon hyung e Sehun irrompono nella sala, spegnendomi la musica.

- Cosa pensate di fare? - domando loro, rassegnato e un poco, solo un pizzico divertito. Parlare con mia madre mi ha giovato.

- In quanto tuo ex leader, sono qui per proibirti di allenarti ancora! Siamo venuti a trascinarti fuori - esclama Jong-hoon hyung, esibendo un sorrisone.

Sospiro.

- E va bene.

Jong-hoon hyung si avvicina, mi avvolge un braccio attorno alle spalle e mi arruffa i capelli. Sehun mi sorride imbarazzato.

- Andiamo!

-

Angolo di Chi-hoon l'astro nascente nel mondo della musica:

Hyung: fratellone. Utilizzato dai ragazzi per riferirsi ad altri ragazzi più grandi con i quali hanno un rapporto stretto, senza che ci sia necessariamente un legame di sangue.

Comeback: "ritorno", ovvero uscita di un nuovo album.

☆☆☆

Note dell'autrice:
vacanze, finalmente. Ho fin troppe cose da fare, ma sento che riuscirò ad infilare tra di esse qualche capitolo (a parte giovedì e venerdì, quando sarò a Lucca per il Lucca Comics). Al prossimo capitolo! Un abbraccio

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