Capitolo 63.
Leigh's POV.
Un insormontabile montagna di vestiti ricopre il letto di Sierra.
È da più di mezz'ora che le propongo dei vestiti e lei dice sempre di no.
"Che ne pensi di questo?" Chiedo mostrando un vestitino nero e stretto con una scollatura a forma di 'V' ed una gonna aderente.
"Uh, sii!" Esclama entusiasta ed io mi butto sui panni sussurrando un 'finalmente' e alzando le braccia in segno di vittoria.
"Dai, alzati. È tardissimo.." Eccola che entra in panico.
Sierra mi ha chiesto anche di farle i capelli e truccarla perché dice che la trucco bene.
"Sierra tranquilla, siamo in orario!" Esclamo e lei smette di girare avanti e indietro per la stanza.
Mi alzo con cautela e la faccio sedere, dopodiché prendo la piastra e inizio ad arricciare i suoi capelli.
"Quanto ci vuole ancora?" Sbuffo.
"Non è colpa mia se hai tanti capelli e comunque ci vuole ancora tanto!"
Mezz'ora dopo Sierra ha i capelli in ordine. Ora serve solo il trucco.
"Che ore sono?" Chiede tranquilla.
"Mh..le sei e mezza."
"Sei e mezza? Tra mezz'ora dovrò andare via e non sono psicologicamente pronta. Come devo comportarmi?"
"Sta' ferma." Le dico visto che si muove freneticamente. "Comportati normalmente, come quando saluti un amico." Le sorrido mentre le applico del fondotinta.
"E..E se Cameron venisse a sapere che sono uscita con lui? Cosa succederebbe?" Il suo tono ora è intristito.
"Non serve. Non lo saprà, non ora almeno." Le spunta un sorriso e spero di averle fatto capire che per stasera può stare tranquilla.
Sono le sette in punto e Sierra è ben vestita e truccata.
Le sta proprio bene questo vestito. È un incanto.
"Fantastica! Sei fantastica, Sierra. Davvero."
"Grazie mille, Leigh. Sono in ansia. Fortuna che Cameron non c'è." Mi dice sollevata.
Annuisco. Ecco perché non lo avevo visto.
Vibra un telefono e di certo non è il mio..sarà quello di Sierra.
"Leigh, Daniel sta giù. Che ansia. Non c'è la faccio a scendere. È più forte di me."
"Cosa? No. Devi scendere, non si discute." La spingo al piano di sotto fino alla porta dell'ingresso, rischiando di farla cadere.
Poi, dopo, mi nascondo dietro al divano sperando che non mi veda.
"Hey." Sento la porta che si apre e pronunciare timidamente questa piccola parola da Sierra.
"Sei bellissima." Le dice. Sono sicura che sarà più rossa di un pomodoro.
"Ti ringrazio." Dice e poi il silenzio più totale.
Sospiro sonoramente e dopo che me ne sono accorta, mi tappo la bocca con le mani.
"C'è qualcuno?" Domanda Daniel.
"Ehm? Nono, ero io." Ritornano di nuovo gli attimi di silenzio ed io vorrei sprofondare.
"Andiamo?" Chiede lei dopo un lungo tempo e la porta si chiude, lasciandomi sola nell'immensa villa dei Dallas.
Un momento. Sono da Cameron senza Cameron.
Questa cosa mi entusiasma, ma no. Devo uscire da qui prima che Cameron possa tornare.
Il mio telefono vibra e vedo che c'è un messaggio di Sierra.
"Ho detto a Cameron che sarei uscita con te, non avevo altra scelta!:("
In che guaio mi ha cacciata? Devo andare assolutamente via da qui.
Mi dirigo verso la porta e, improvvisamente, la sento spalancarsi. Mi nascondo di nuovo dietro al divano e un impotente figura maschile regna nella stanza. Chi è?
Cam's POV.
Gli allenamenti stanno per terminare e ho dato il meglio di me stesso.
L'arbitro fischia e segna la fine dell'allenamento. Sono stanco morto.
La squadra si reca negli spogliatoi dove ci raggiunge il coach.
"Ragazzi, tra meno di una settimana ci sarà il campionato di football più importante di tutti i tempi e noi parteciperemo. Dovrete dare il meglio di voi, mi fido." Annuiamo e lui va via.
Prendo il cellulare e noto un messaggio di Sierra.
"Non sarò a casa, uscirò con Leigh." Mh.
"Va bene." Digito velocemente.
"Cameron, ti va di andare ad una festa stasera?" Mi chiede Jason.
È un mio compagno di squadra e forse uno di quelli con cui ho legato di più. É un tipo donnaiolo, come me d'altronde.
"Certo." Sorrido.
Cosa potrà mai succedere ad una festa? E poi Leighton non c'è nemmeno, visto che è con Sierra.
"Ottimo, sei un mito, passo a prenderti alle otto." Ridacchia e va via.
Faccio una lunga doccia e, dopo essermi vestito, mi precipito letteralmente fuori alla scuola con l'enorme borsone sulle spalle.
Lì trovo Madison che mi guarda e faccio finta di non vederla passando avanti.
"Cameron."
"Che vuoi?" Sbotto ancora girato di spalle.
"Sono fiera di te per quel gesto che hai fatto. Hai detto di amarla davanti a tutti. Spero di trovare anch'io un ragazzo come te." Dopo questo sento solo dei passi.
Mi volto nella direzione di questi ultimi e non trovo nulla.
Il buio più totale mi invade e mi dirigo verso la mia auto.
Cosa voleva dire con quelle parole?
Come si può il mattino dire di essere innamorati di una persona e la sera dire di esser fiero di lei per ciò che ha fatto? Non capisco.
Arrivo davanti casa mia e trovo una macchina parcheggiata nel garage. Papà.
Mi sbrigo a parcheggiare l'auto, prendo il borsone ed entro in casa.
Un odore familiare mi pervade, papà avrà sicuramente preparato la cena.
Attraverso il salone e girandomi verso il divano.
Vedo un'ombra e mi giro verso la cucina. Un'ombra? Mi rigiro di nuovo e non c'è nulla. Alzo istintivamente le spalle.
'Saranno delle allucinazioni.' ripeto a me stesso.
Mi dirigo verso quel familiare odore e mi beo di quest'ultimo.
"Papà." Lo saluto con un caloroso abbraccio.
Un sorriso a trentadue denti si scorge sul suo volto e i suoi occhi si illuminano alla mia vista.
"Figlio mio." Mi dice ricambiando l'abbraccio stringendomi più forte.
"Dov'è Sierra? Mi ha detto che rimarrà qui per un po' l'ultima volta che l'ho sentita. Dov'è?" Il suo sorriso si spegne leggermente alla mia risposta.
"È uscita con una sua amica." Ho deciso di non dirle ancora di Leigh, sarà una cosa troppo affrettata.
"Ma credo che tornerà a momenti." Dico guardando la sua espressione e mi sorride nervoso.
"Stasera credo che faremo una cena di famiglia, tu resterai qui vero?" Mi chiede.
"Ehm, in verità dovrei andare ad una festa, ma posso rinunciarci o andarci più tardi." sorrido e annuisce.
Un tonfo si estende per tutta la cucina e ci giriamo nella sua direzione.
"Fermo, papà. Vado a vedere io." Dico e mi avventuro nella cucina cercando di capire cosa ha provocato quel tonfo.
Leigh's POV.
Il signore stava quasi per scoprirmi.
Dei passi fanno capolinea fuori dalla porta e quest'ultima si apre.
"Papà." Una voce familiare piomba in casa ed io rimango sbalordita.
È suo padre? I suoi passi si allontanano dal salone e tiro un sospiro di sollievo.
"Figlio mio." Risponde il signore di prima.
"Dov'è Sierra? Mi ha detto che rimarrà qui per un po' l'ultima volta che l'ho sentita. Dov'è?" Continua.
"È uscita con una sua amica."
'Una sua amica.' Non so perché a quella parola un colpo di dolore popola la mia mente e il mio cuore.
Anche se lo capisco, ci siamo fidanzati solo oggi e sarebbe una scelta affrettata chiamarmi già 'la mia ragazza' di fronte a suo padre.
"Ma credo che tornerà a momenti." Continua Cam.
"Stasera credo che faremo una cena di famiglia, tu resterai qui vero?"
"Ehm, in verità dovrei andare ad una festa, ma posso rinunciarci o andarci più tardi." Risponde.
Non riesco a crederci. Voglio uscire da qui.
Le mie gambe si sono come addormentate e non riesco ad alzarmi. Ci provo, ma cado di nuovo provocando un tonfo, che, secondo me, avranno sentito anche i vicini.
"Cazzo." Impreco a bassa voce e la figura di Cameron si pone davanti ai miei occhi.
I suoi occhi mi guardano carichi di sorpresa, ma, nello stesso tempo, rabbia.
"Leighton? Perché sei qui? E dov'è Sierra?"
Merda, in che guaio mi sono cacciata?
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