Capitolo 55.
Leigh's POV.
"Cosa?" Urla.
Questa cosa non promette bene, avrò fatto bene a dirglielo?
Mi guarda in un modo orribile, come se gli avessi fatto un torto.
"Non guardarmi così, Daniel. Non è colpa ma mia se provo qualcosa per lui, al cuore non si comanda." Gli urlo di rimando.
Questa conversazione non andrà a buon fine, me lo sento!
Sbuffa e mi lancia un'occhiataccia.
"Non devi avvicinarti a lui perché è pericoloso, lo faccio per il tuo bene!"
Continua ad urlare e la sua faccia diventa rossa mentre le sue vene pulsano sul collo.
"Stronzate!" Esclamo. "A te non va a genio il fatto che io provo qualcosa per lui e non per te." Urlo.
Mi accorgo dopo di quello che dico e mi tappo la bocca.
Lui sbarra gli occhi e le sue mani si stringono in un pugno. Cos'ho combinato?
"Daniel io.." Vorrei scusarmi,ma vengo interrotta.
"Vai via, Leighton." Dice a denti stretti.
"Daniel.."
"Vai via, ho detto." Urla e stavolta scappo via.
Ho combinato un casino, ma lui non può impedirmi di provare qualcosa per qualcuno. Al cuore non si comanda ed io, purtroppo, non posso ricambiare il suo sentimento. Cosa posso farci io?
Non ho nemmeno voglia di fare l'ultima ora di lezione, ma devo farla per forza.
Arrivo verso Sierra cercando di non pensarci, ma lei mi guarda preoccupata quindi capisco che ho ottenuto l'effetto contrario.
"Sierra, forse non è stata una buona idea.." Lei mi guarda confusa.
"Appena gli ho detto che provo qualcosa per Cameron mi ha urlato contro e mi ha detto di andare via." Sierra sbarra gli occhi e mi abbraccia.
"Leigh, poteva parlartene con calma dicendoti che non gli va a genio, ma ha voluto usare questa strada ed ora si prende le conseguenze." Annuisco poco convinta.
L'unica che ci ha perso sono io, ma non andrò a chiedergli scusa nonostante ciò che gli ho detto. Lui mi ha urlato contro ed io non torno sui miei passi.
"Cameron? Dov'è?"
"A cercarti." La guardo confusa, perché dovrebbe cercarmi?
"Era preoccupato ed ha detto che se Daniel ti avesse fatto qualcosa, lo avrebbe ripreso a botte."
"Beh, potresti darmi il suo numero così gli dico che sono salva." Ridacchio e lei me lo dà senza esitare.
Chiamo Cameron e dopo qualche squillo risponde.
"Pronto, chi è?"
"Cameron, sono Leigh."
"Leighton finalmente, ma dove ti sei cacciata, ti ho cercata dappertutto! Dove sei?"
"Con tua sorella dove ci trovavamo prima."
"Arrivo." Dice e stacca.
In men che non si dica i ragazzi arrivano da noi.
"Tra un quarto d'ora finisce la pausa pranzo." Dice Dylan sedendosi e sbuffando.
Cameron si siede al mio fianco mentre io sono distratta dai pensieri che mi frullano in testa.
Sto pensando ancora a Daniel e al modo in cui mi ha trattata. Non l'ho mai visto così e, sinceramente, mi ha fatto un po' paura.
"Hey." Mi tocca un braccio ed io sorrido lievemente.
Sto male per quello che è successo ed, in fondo, è anche colpa mia, ma non voglio chiedergli scusa ora.
Se gli chiedessi scusa e succedesse ciò che è successo un quarto d'ora fa, come reagirei? Ci starei male il triplo. Sarà meglio aspettare che le acque si plachino.
"Tutto bene? Non sembri di ottimo umore." La sua voce si insinua dentro me e per un attimo smetto di pensare al mio amico.
"Sto bene." Gli sorrido. Il sorriso più falso dell'universo.
Annuisce non sicuro di ciò che gli dico.
"Beh, che ne dici di uscire con me oggi? Sai, per parlare un po'." Mi sorride ed io non so che fare.
Sono completamente in panico.
Come devo comportarmi con lui?
Mille paranoie si fanno spazio nella mia testa e, per una volta, decido di accartocciarle e gettarle in un angolo buio e non considerato del mio cervello.
"Certo, con piacere." Gli rispondo sorridente.
'Uscirò con Cameron Dallas!!' Ripeto a me stessa più è più volte e dentro di me ci sono una marea di fuochi d'artificio che stanno per esplodere.
L'ora di letteratura passa senza neanche accorgermene e, avendo finito le mie lezioni, mi dirigo verso il cancello della scuola.
Daniel è poggiato su di esso con una sigaretta tra le labbra. Fuma? Da quanto?
Passo davanti a lui e mi giro nella sua direzione.
Forse è il caso di dirgli che mi dispiace, forse è il caso di dire la mia per cercare di rimediare.
Mi fermo davanti a lui e lui non mi guarda nemmeno.
"Daniel, a me dispiace. Dispiace davvero tantissimo per quello che ti ho detto, ma la vita è mia, non scelgo di chi innamorarmi o per chi provare qualcosa che sia grande o piccola, che sia attrazione o amore.
Mi dispiace il fatto che non vi sopportate a vicenda e il fatto che tu ci sia rimasto così male, ma neanche io ci sto bene Daniel.
Credimi. Io ti voglio bene come un fratello ed ora ci sto di merda. E forse è ciò che merito, no? Di rimanerci di merda intendo. Ma ci tengo a dirti una cosa." gli dico sinceramente, mentre lui continua a fumare la sua sigaretta e a non guardarmi. "Io ti aspetterò sempre. Aspetterò che il tempo migliori le cose tra noi e che ritorniamo più uniti di prima, gli amici di prima." Continuo e faccio per andare via, quando un braccio mi ferma.
Mi giro verso la mano che tiene saldo il mio braccio e li vedo. Vedo gli occhi di verdi di Daniel guardarmi per un attimo che sembra interminabile e poi abbracciarmi.
Abbracciarmi come nessuno ha fatto mai, tenermi stretta a sé come se potessi scappare.
"Avevi ragione. Io provo qualcosa per te Leighton, qualcosa che è una forte attrazione che non viene confusa per amore. Io voglio solo che tu sia felice e se per essere felice hai bisogno di avere lui al tuo fianco, va bene.
Quello che ho detto l'ho detto per il tuo bene e perché non voglio che tu soffra. Per qualunque cosa io ci sarò, da fedele amico." Mi sorride.
"Daniel sei una persona unica e un giorno troverai una persona che può renderti felice ogni giorno, ma questa persona non sono io. Sono consapevole del fatto che tu mi abbia detto delle cose solo per proteggermi. Ti considero un fratello e spero lo resterai sempre." Lo stringo in un forte abbraccio mentre mi bacia la fronte.
"Ti voglio bene, Daniel." Gli dico sinceramente.
"Anche io, anche io ti voglio bene Leighton."
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