Capitolo 49.
Leigh's POV.
Sono seduta qui sull'erba, impalata da mezz'ora. Il motivo? Cameron, ovvio.
Quando mi ha detto quelle parole sembrava così sincero. Cameron prova una forte attrazione per me?
Non riesco nemmeno a pensarci. É come se una parte di me stesse scoppiando di gioia, mentre l'altra si sente come se le stesse cadendo il mondo addosso.
Non capisco come mi sento. Mi sento in un modo e in un altro contemporaneamente, come se fossi acqua e fuoco nello stesso tempo.
"Leigh, ascoltami. È da un po' che non riesco a smettere di pensarti. È per questo che ho lasciato Madison. Ho lasciato Madison perché sono confuso, perché da quando ti ho vista da parte mia è subito scattata un'attrazione. Un'attrazione che man mano si è espansa, arrivando a pensarti ogni giorno di più. Quando ti sei avvicinata a me prima, avevo il cuore che minacciava di uscirmi dal petto. Questo è un altro fattore che ha contribuito a questa mia decisione. Con lei non è mai successo. Non mi sono mai sentito così. Il cuore non mi hai mai martellato nel petto, il mio respiro non è mai stato irregolare con lei. Mi dispiace per tutte le volte che ti ho detto che non potevo stare con te, per quando magari ti ho illusa. Quando volevo farti arrabbiare è perché speravo potessi riavvicinarti a me in qualche modo, ma non facevo che allontanarti. Ma stavo cercando di capire cosa stesse succedendo e, sinceramente, non l'ho ancora capito. So solo che quando sei arrivata è cambiato qualcosa in me."
"Voglio vederti sorridere, perché quando sorridi sei bellissima."
Sorrido istintivamente al pensiero di queste sue parole, di queste parole che mi ha detto mentre io rimanevo impalata a fissarlo senza dire niente.
Che stupida che sono stata! Avrei potuto dirgli ciò che penso e sento, avrei potuto dirgli di restare con me, ma l'ho lasciato andare come se niente fosse. L'ho lasciato andare senza dire niente, come se non mi avesse detto una cosa importante.
Non ho fatto niente e non riesco a capire perché. Vorrei urlare. Vorrei dirgli tutto quello che provo quando lui mi è a meno di un metro di distanza, voglio dirgli che gli bacerei ogni suo sorriso, che vorrei farlo ridere quando lo vedo un po' giù di morale e invece? Invece non ho fatto niente.
Forse dovrei dargli il tempo di pensare, forse dovrei dargli il tempo di schiarirsi le idee, di essere più sicuro.
Eppure, pensandoci, cosa so io di Cameron Dallas? Niente di niente.
E lui? Lui cosa sa di me? Non sappiamo niente di entrambi.
Vorrei scoprire qualcosa di lui. Vorrei scoprire cosa c'è dietro quella sua barriera di ferro. Chi ha mai sorpassato quella barriera?
Mi alzo e cammino senza una meta.
"Leighton." Sento una voce che mi chiama e mi giro. Ci sono tutti,anche lui..Non so come comportarmi..
"Vieni." Mi sorride Daniel e mi dirigo verso di loro senza alcuna emozione sul volto.
"Ragazzi, dato che abbiamo perso la giornata, ormai, che ne dite di andare a fare un giro? Gli studenti usciranno tra poco e potremmo infiltrarci tra di loro." Dice Cameron.
"Ci sto." Dicono Sierra e Dylan.
Cameron mi fissa e mi sento in imbarazzo sotto a quella vista.
"Tu cosa fai?" Mi chiede ed io alzo le spalle.
"Leigh, è successo qualcosa?" Domanda preoccupato Daniel.
"No. Cosa dovrebbe succedere?" Gli dico facendo un mezzo sorriso.
Visto che ho trovato il coraggio di parlare, decido di rispondergli.
"Comunque si, vengo." Dico a Cameron. E lui mi fa un'occhiolino.
"Ma ad una condizione." Continuo e mi guarda confuso. "Che venga anche Daniel."
Cameron mi lancia un'occhiataccia.
Non so perché non lo sopporti. Sospira e sta per parlare quando suona la campanella.
"Andiamo, dai ragazzi." Dice Dylan e inizia a correre verso l'enorme cancello di questa scuola.
Pochi attimi dopo fuori alla macchina di Cameron.
"Leigh, mettiti tu avanti." Mi dice Dylan.
"Cosa? Perché io?"
"Si, infatti è meglio se vieni avanti." Dice Cameron deciso.
Annuisco e mi posiziono davanti al fianco di Cameron.
Entriamo tutti in macchina e Cameron accende il motore.
"Dove ci porti capitano?" Dice Dylan divertito mentre Cameron sorride. Quanto è bello il suo sorriso. Quanta perfezione può esserci in una sola persona?
"In un bar al centro della città." Dice sorridendo.
Dopo circa mezz'ora, il silenzio padroneggia tra noi.
Siamo in mezzo al traffico e non possiamo tornare indietro.
"Uffa." Sbuffa Sierra. "Quando dobbiamo andare da qualche parte c'è sempre traffico." Continua ed io ridacchio.
Vedo con la coda dell'occhio che Cameron mi sta fissando. Mi giro verso di lui e lui distoglie lo sguardo.
"Ah, comunque..ti andrebbe di venire a casa mia oggi Leighton?" Chiede Sierra. "Così passeremo un po' di tempo insieme e ci conosceremo meglio."
Oddio, e ora? Ora che faccio?
"Ehm, certo! È una buona idea." Vedo Cameron sorridere lievemente e diventare subito serio.
Non capisco il perché di questo suo gesto, cosa c'è dietro questa famiglia?
Dopo un quarto d'ora siamo arrivati lì.
Ci sediamo ad un tavolino e aspettiamo che venga qualcuno a prendere le nostre ordinazioni.
Un cameriere mozzafiato si avvicina al nostro tavolino ed io e Sierra lo scrutiamo attentamente. È biondo ed ha degli occhi verdi. Ha la pelle olivastra è una corporatura muscolosa.
"Cosa posso portarvi?" Dice sorridendo a me e Sierra.
"Mh, amico ci siamo anche noi qui." Dice Cameron quasi furioso.
Il ragazzo posa lo sguardo su di loro e segna cosa desiderano ordinare e poi passa a noi.
"Un cappuccino,grazie." Dico sorridendogli.
"Per me un caffè." Dice Sierra facendogli l'occhiolino.
"Spero che ciò che abbiamo ordinato non ce lo porti tu." Sussurra Cameron, senza accorgersene che l'abbiamo sentito tutti.
Dopo dieci minuti arriva una ragazza.
Castana e occhi verdi da paura, con un bel fisico. Si avvicina al nostro tavolo per portarci ciò che abbiamo ordinato. Quando si sporge verso i ragazzi, si nota un po' del seno.
Troia.
I ragazzi la guardano stupiti e lei mostra uno sguardo di interesse verso Cameron. Zoccola.
Man mano si avvicina a lui. Eh no, questo è troppo.
Mi alzo velocemente correndo verso Cameron accorgendomi che la ragazza ha ancora il vassoio in mano con le cose che abbiamo ordinato io e Sierra.
Arrivo al passo della ragazza e la spingo, facendole rovesciare il vassoio per terra. Ops.
"Oh, scusami non l'ho fatto apposta, comunque lui è il mio ragazzo." Mento. "Non ti ci avvicinare mai più ok?" Le dico furiosa.
La ragazza annuisce frettolosamente e rivolgo il mio sguardo verso Cameron che mi guarda sorridendomi in modo furbo.
Sarò sicuramente rossa come un peperone.
"Scusate, vado al bagno." Dico e corro dentro al bar per cercarlo.
Dopo averlo trovato mi rifugio dentro di esso.
Respirando profondamente.
Mi giro verso il wc e trovo Cameron. Lancio un urlo così forte che i baristi fuori si saranno sicuramente storditi.
Cameron mi poggia una mano sulla bocca per farmi smettere di urlare e così smetto. Solo quel contatto mi fa venire i brividi, ma cerco di mantenere la situazione in pugno.
"Cameron ti rendi conto dello spavento che mi hai fatto prendere? E poi come ci sei entrato qui?"
Indica la finestra trionfante mentre io spalanco gli occhi.
"Sei uno stupido." Dico seriamente e lui ridacchia.
"Mi è piaciuto il modo in cui hai allontanato quella ragazza prima." Dice sorridendomi maliziosamente ed io deglutisco.
Si avvicina pericolosamente a me. "Non è che sei gelosa, Leighton?" Mi tiene per i fianchi mentre mi guarda negli occhi.
Scuoto la testa e lui si avvicina ancora di più.
"Voglio sentirtelo dire."
"N-n-no." Balbetto e lui sorride.
"Mh." Dice sorridendomi.
"Potrei andare in bagno ora?" Dico spingendolo.
"Solo se mi dai un bacio." Dice soddisfatto.
"Ti darò un bacio solo quando sarai deciso al 100% di quello che fai, perché non voglio essere illusa Cameron."
"Va bene, ti capisco." Sembra così serio e dolce.
Mi dà un bacio sul collo e accarezza la mia guancia, poi mi sorride dolcemente e va via.
Quel sorriso mi ha fatto venire i brividi. Era così dolce e comprensivo.
Qual è il vero Cameron: quello che mi ha trattato di merda fino a poco tempo fa, o questo?
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