CAPITOLO UNDICESIMO - parte 1
Jack tolse la mano dalla bocca del bambino solo quando aggiunsero il parco.
-Non urlare. Se vuoi parlare fallo sotto voce- disse.
-Sei un alieno?- chiede Adrian scrutando con attenzione le mani di Jack.
-No- rispose lui ridacchiando. Era incredibile quanto quel bambino lo facesse sentire bene. La sua curiosità innocente lo faceva sentire quasi...una persona normale.
-No? E allora cosa sei? Un supereroe?-.
-Un supereroe?- ripeté Jack sorridendo -Ti sembro un supereroe?-.
-No, ma allora cosa sei?-. Adrian piegò la testa cercando di vedere in qualche modo il viso che si celava sotto alla maschera.
-Vuoi saperlo davvero?-.
Il bambino annuì sorridendo.
-Okay, beh....sono un demone-.
Adrian sbarrò gli occhi. -Un demone? Davvero?!-.
-Sì, questo ti spaventa?-.
-No! Sei...fighissimo!-. Adrian saltellò agitando le braccia -Ti prego farmi vedere la tua faccia!-.
-Shhh, non gridare!- lo rimproverò il ragazzo -Se non fai casino te la faccio vedere-.
Adrian annuì. -Non urlo-.
-Sicuro? Perché...è un pò...beh....strana-.
-Strana come?-.
-Beh...non ho gli occhi, tanto per cominciare-.
Il bambino gioì -Davveeeero? Wow! Come fai a vedere senza occhi? Dai, togli la maschera! Togli la maschera!-.
Jack sorrise. Sapeva che sarebbe stata una cosa stupida mostrare il suo volto a quel bambino, ma nonostante questo voleva farlo. Il fatto che Adrian fosse realmente affascinato dal suo aspetto lo faceva stare meglio. Lo faceva sentire...apprezzato. Ed in quel momento era probabilmente di questo che aveva più bisogno. Sentirsi apprezzato, ed accettato.
-Okay, pronto?-.
Adrian annuì impaziente, mentre Jack aveva già poggiato le dita sulla maschera. La sollevò molto lentamente, staccandola dalla pelle del suo volto, e la tolse.
Non appena vide il suo viso, Adrian assunse un'espressione stupefatta. Lasciò cadere la mandibola e sbarrò gli occhi, come se stesse guardando la cosa più incredibile del mondo. E forse era proprio così.
-È...wow!- balbettò il bambino, avvicinandosi a Jack -Ti prego posso toccarla?-.
-Certo- rispose lui mettendosi in ginocchio per portare il suo volto alla stessa altezza di quello del bambino.
Adrian allungò la piccola mano, e poggiò con lieve insicurezza le dita sulle sue guance grigie.
Quel leggero contatto, tuttavia, scaturì in Jack una reazione del tutto fuori luogo. All'improvviso sentiva l'impulso irrefrenabile di uccidere quel bambino e mangiare i suoi reni. Il desiderio era fortissimo, tanto che per reprimerlo il corpo del ragazzo iniziò a tremare.
-De..Devo andare- balbettò ritraendosi subito e rimettendo a posto la maschera.
-No! Aspetta!- gridò Adrian -Non andare già via!-.
-Devo andare- ripeté mentre si era già voltato di schiena.
-Ma...- Adrian lo guardò allontanarsi con espressione delusa -Aspetta...perché te ne stai andando?-.
Tuttavia, non ricevette risposta. Il ragazzo aveva iniziato a correre lungo la strada, e presto sarebbe sparito dietro agli angoli dei palazzi.
-Non è giusto- esclamò Adrian ormai rimasto solo -Per una volta che avevo trovato un amico...-.
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