CAPITOLO QUINDICESIMO - parte 1
Jack non dormì per tutta la notte. Restò seduto su un muretto, nei pressi della casa di Adrian, ad attendere l'arrivo del giorno. Teneva i palmi avvolti sulle ginocchia, e la testa bassa, con il volto coperto dalla maschera. Si era reso conto che sembrava non avesse bisogno di dormire molto, perché il suo fisico era quasi sempre in ottime condizioni, e che da quando era diventato un mezzo demone non aveva più sentito la fame. Forse non aveva bisogno neanche di mangiare.
Il ragazzo sospirò, e cullato dal silenzio che avvolgeva il modo attorno a sé si ritrovò presto costretto a pensare.
Flashback.
-Datti una mossa, Jackson!- gridava la mamma, mentre si truccava il viso davanti allo specchio del bagno.
Jack aveva poco più di dodici anni. Nella sua stanza, lottava contro alla camicia bianca che lei gli aveva imposto di indossare. Cercava di sistemare il colletto, e di infilarla dentro ai jeans senza creare orribili pieghe.
-Serve una mano?- disse ancora la donna, uscendo dal bagno.
-No, ho fatto!-.
Il ragazzino corse giù dalle scale e si diresse in cucina, dove prelevò dal frigo un bicchiere di latte. Sua madre lo seguì, e gridò: -Non abbiamo tempo per questo, Jack! Siamo già in ritardo!-.
Dovevano andare alla festa organizzata da zio Tom. Una della tante.
Salirono in macchina assieme a papà, e si diressero in fretta e furia a casa dello zio. Lì c'erano anche molti altri parenti, che li accolsero con calorosi abbracci.
-Ma come sei cresciuto, tesoro!- esclamò la nonna accarezzando i capelli di Jack, pettinati indietro con il gel. -Quanti anni hai, adesso?-.
-Ne ho dodici, nonna- rispose lui.
-Oh, devi scusarmi amore ma sono piuttosto smemorata. Sarà colpa dell'età!-.
Jack cambiò stanza ed entrò in cucina, dove trovò lo zio Tom intento ad aiutare gli altri a cucinare il pollo.
-Io credo sia meglio usare l'altra teglia! Non vedi che... Oh, Jackson!- gridò l'uomo notando la sua presenza.
-Ciao zio Tom!-.
-Pronto per un'altra cena di famiglia? Ci sono un sacco di cose buone da mangiare!-.
Jack scosse la testa, ed alzò lo sguardo. Il sole stava salendo.
Che strano. Non riusciva a capacitarsi il fatto che ricordasse perfettamente eventi accaduti molti anni prima, ma non riuscisse a ricordare ciò che era accaduto prima che venisse rapito. Forse aveva sbattuto la testa, perdendo parte dei ricordi più recenti? Era possibile una cosa del genere?
Chissà. Ma probabilmente era inutile pensarci, adesso.
Attese seduto sul muretto ancora un po, finché i raggi del sole non furono abbastanza alti da illuminare a giorno tutto l'ambiente circostante. Scese con un balzo e si avviò sulla strada, in direzione della casa di Adrian.
Doveva passare una giornata in sua compagnia, l'aveva promesso.
E poi, in fin dei conti, avrebbe fatto bene anche a lui svagarsi un pò.
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