The Final Test / The Villans

Autrice:  emily_heros

Titolo: The Final Test

Genere: Paranormale 

ESTRATTO 1:

-Eleonor è affascinante, non trovi?- dichiarò una voce maschile alle sue spalle. -Sa catturarti con un solo sguardo.-
Ryan si girò di scatto e vide un ragazzo accanto a lui: era della sua stessa altezza, cosa che gli sembrava inusuale data la bassa statura, e aveva uno strano sorriso, come se lo stesse prendendo in giro. 
-Sì, immagino- rispose con poco interesse.
-Comunque io mi chiamo Mark- esordì educatamente l'altro. -È un piacere conoscerti.-
Ryan lo ignorò.
Mark rimase in silenzio, forse riflettendo su cosa dire. -Sai, io starei attento- disse, catturando finalmente l'attenzione del suo interlocutore. 
Ryan si accigliò. -Attento a cosa?-
-A chi- lo corresse Mark. Lo studente si concentrò poi sul suo compagno, Dylan: quest'ultimo stava stringendo le mani ad alcuni ragazzi che aveva mandato al tappeto durante l'allenamento.
-C'è gente subdola che cammina per questi corridoi- continuò Mark abbassando la voce. -Dal primo momento in cui il loro sguardo incrocia il tuo stanno già scegliendo l'arma perfetta con cui ti pugnaleranno alla schiena.-

[...]

-Voglio mostrarti una cosa- riprese Mark, facendo un passo verso di lui. -Sono sicuro che ti sarà utile vederla.-
C'era chiasso nella sala, eppure lo studente continuava a parlare a voce bassa come se non volesse essere udito da nessuno.
Ryan allungò il collo e gli sembrò di vedere Eleonor dall'altra parte della sala. -Non mi interessa- disse, guardando di sottecchi il ragazzo accanto a lui. 
Mark gli fece un ghigno. -Invece penso proprio che ti interessi- ribatté con tono persuasivo. -Non so se vorrai ancora restare qui dopo averla vista.-

Ryan non si fidava di quel ragazzo, non si fidava di nessuno in quella scuola, ma quelle parole sembravano bruciargli sulla pelle: voleva saperlo.

-D'accordo- gli concesse. -Ma sarà meglio che tu abbia ragione.-
Mark sollevò le sopracciglia. -Te ne renderai conto.-

Autore: martinablackwood

Titolo: The Villans

Genere: Azione

ESTRATTO 1:

C'è stato un tempo in cui non tutto ciò che ci rendeva liberi era sbagliato, un tempo così lontano che l'uomo stenta a ricordare, quando il male e il bene erano una cosa sola.
C'è stato un tempo in cui non tutto era catalogato come bianco o nero, ma era di una bella sfumatura di grigio.
C'è stato un tempo in cui non si aveva paura dei pregiudizi, perché la mente era capace di ricordare al corpo che il male esiste, il male fa parte di noi, e rinnegarlo sarebbe come rinnegare la nostra stessa natura.
C'è stato un tempo in cui l'istinto prevaleva sulla ragione, in cui la bestia che vive dentro di noi non era considerata maligna. Un tempo in cui c'era ancora concesso di essere quello che siamo: animali.
C'è stato un tempo in cui non c'erano differenze tra buoni e cattivi. […] Erano tutti stabiliti sullo stesso Filo.
In un malaugurato giorno, però, qualcuno decise di tagliare quel Filo che manteneva il perfetto equilibrio tra Luce e Buio e molte persone caddero nelle profondità più oscure, come risucchiate da una forza superiore. […] 
La vita nel Buio prosperava, l'uomo non riusciva a mantenersi buono per troppo tempo, e in molti facevano la loro caduta nella malvagità. […] Gli ipocriti che avevano creduto di salvarci spezzando la linea d’incontro tra Bene e Male non avevano fatto altro che dare più potere a quest'ultimo.
Io ero nata lì, in quel lugubre luogo di terrore ed oscurità, dopo talmente tanti secoli dalla nascita dei tempi che i miei genitori a stento ricordavano che il genere umano era stato creato e che non era sempre esistito. In quel buio ancestrale, ereditato dai distruttori del Filo, la mia vita andava avanti. Avevo conosciuto il Male e il Bene, e avevo preferito mantenermi in una specie di squallido e smunto grigiore.

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