Autore: revaelio

Titolo: One year ago

Genere: Storia d’amore 

ESTRATTO 1:

È stato durante questo pellegrinaggio ferroviario ambientato in quella che sembrava una camera ardente che ho conosciuto Lanny.

Se dovessi scegliere un colore per descriverlo direi senza ombra di dubbio qualcosa di scintillante.
Perché? Beh, sicuramente il fatto che quella mattina fosse ricoperto di brillantini ha giocato la sua parte.
Più che un ragazzo con dei brillantini addosso sembrava un mucchietto di brillantini (che spaziavano in paillettes, lustrini, polvere luccicante, illuminante e piccole perline trasparenti) con delle braccia e delle gambe che spuntavano dalle estremità.
In quel momento mi stava parlando dell'Inghilterra, che anche dopo anni dal trasferimento in Italia era rimasta nel suo cuore.
Con le sue R e G un po' mal riuscite si faceva largo tra ricordi d'infanzia e recenti; ricordi brutti e belli.
[...]

Chissà come mai eravamo arrivati a parlare dei verdi prati inglesi sui quali da bambino correva a piedi nudi.
Io nella mia mente lo vedevo correre; vedevo l'immagine nitida di un pallido ragazzo minuto e con i capelli rossi che, alle spalle della sua villa di campagna, saettava cogliendo i fiorellini primaverili di qua e di là.
Una esile macchiolina di pura energia che illuminava le giornate piovose.
Lo vedevo. Lo vedevo come se fosse stato davanti a me, sdraiato a pancia in su a guardare le dense nuvole grigie che si muovevano lentamente.
Il suo entusiasmo era disarmante.
È proprio la felicità la cosa che mi aveva colpito di più del suo carattere: la convinzione che ogni cosa nell'universo fosse perfettamente azzeccata.

Autore: goodwin_tamara

Titolo: Fonte limpida

Genere: fantasy

ESTRATTO 1:

Si avvicina alla finestra che dà sul fiume. -Temo di sapere cosa sia successo- dice senza voltarsi a guardarmi. Resta un attimo in silenzio, come se stesse soppesando le parole nella sua mente prima di pronunciarle.

-Come hai ottenuto il tuo potere, Lympha?- sussurra infine pungente girandosi e fissando i suoi occhi sospettosi nei miei. Io non rispondo, riprendendo a guardarmi i piedi. Le scappa una risata. Io alzo lo sguardo stupita.

-Non trovi buffo che questa domanda ti venga fatta solo dopo così tanto tempo? Quanto? Dieci primavere, immagino.

Mi basta questo per comprendere che la vecchia ha davvero capito tutto. Lei torna d’improvviso seria e si lascia cadere pesantemente su una sedia, come se fosse stanca di portare il peso di tutti i suoi anni.

-Trovo alquanto deprecabile come il Principe continui ad avere presa sui cuori rancorosi e pavidi degli esseri viventi. Purtroppo non sei la prima che incontro che abbia stretto un patto con lui per vedere realizzati i propri desideri. Quello che mi sorprende è che quando è accaduto eri solo una bambina.

Fa una pausa nel suo discorso.

-E dimmi, cara, cosa hai sacrificato per avere un così eccezionale potere curativo?

Mi sento in imbarazzo sotto il suo sguardo così severo. -Una vita- rispondo infine a testa china.

-Dovevo immaginarlo: al Principe piace essere pagato con il sangue. E penso di non sbagliare a credere che tu non abbia mai saldato il debito.

-E ora cosa devo fare?- trovo infine il coraggio di chiederle.

-Non hai molta scelta. Pentiti delle tue azioni e torna a casa. Magari un giorno tua sorella riuscirà a perdonarti.