In ogni goccia di pioggia / La Rosa Blu
Autore: Dovesivola
Titolo: In ogni goccia di pioggia
Genere: Storia d'amore
ESTRATTO 1:
Credo che la sensazione che si provi quando si è liberinon abbia prezzo. E per liberi non intendo quello che credono ormai tutti i giovani di oggi, non intendo le passeggiate in spiaggia o i capelli al vento, ma la libertà di esprimersi, la libertà di opinione e il diritto al dibattito. Questa è vera e propria libertà e si può raggiungere soltanto con la cultura.
Io non ero libera.
Ero libera di bighellonare per il quartiere, di uscire con i miei amici -che si riducevano a mia cugina, sì, quella pazza-, di vivere la mia vita ma fino a un certo punto, come diceva sempre mio padre. Non avevo la libertà di esprimermi in quella casa, e per quanto amassi i miei genitori più di chiunque altro al mondo, certe volte erano davvero pesanti. Io parlavo, ma loro non mi ascoltavano. Dicevo la mia, ma avevano sempre ragione loro. Dov'è la libertà in tutto questo?
Avevo bisogno di crearmi uno spazio tutto mio, lontano da loro. Avevo bisogno che non mi giudicassero più per i miei vestiti o per il mio colore di capelli, che la smettessero di pressarmi per lo studio. La vita scolastica -o universitaria che sia- non è al centro di tutto. Esistono gli affetti, quelli importanti che vanno messi sempre al primo posto. Ed ero stanca. Ero stanca di combattere per qualcosa su cui non saremmo mai andati d'accordo: la vita. I genitori dovrebbero essere persone che ti appoggiano nelle tue scelte, non che ti deridono davanti agli altri rendendo agli occhi di tutti le tue decisioni un qualcosa di stupido.
Autore: SofiaInAnotherWorld
Titolo: La Rosa Blu
Genere: Thriller
ESTRATTO 1:
Dicendo queste parole, Leon posa sul tavolo i tre oggetti appena citati: l'arma è una Glock 17C di terza generazione, grigia e appena lucidata. Anche se sono abitata ad usare armi molto più grandi e ingombranti, sono soddisfatta. D'altronde, una nuova vita è tale se viene cambiato tutto radicalmente. Prendo l'arma, la rigiro due volte nelle mani accarezzandola e la infilo nella fondina.
- Grazie per l'equipaggiamento, Commissario Leon.
- Bene, Ispettrice Berg. Mi segua, la porto alla sua postazione e le farò conoscere il collega che affiancherà. Provvederà poi a farle fare un giro del commissariato - dice lui, aprendo la porta del suo ufficio e facendomi uscire per prima.
***
Dopo aver attraversato tre lunghi corridoi, completamente verniciati di un grigio scuro, giungiamo in una sala piuttosto grande.
Qui le pareti sono color arancione chiaro, decorate con delle sottili linee verde scuro. Davanti a me vedo circa una quindicina di persone intente a lavorare al computer, mentre altre compilano pile di scartoffie.
- Questo sarà il suo ufficio, ovviamente condiviso con altri colleghi - dice Leon, mentre ci dirigiamo verso una scrivania vuota, che con molta probabilità sarà la mia. Di fianco ce ne sono altre due, con una ragazza ed un ragazzo intenti a lavorare al computer e a scambiarsi alcune opinioni. A completare il cerchio ne vedo un'altra, di fianco alla mia, con un ragazzo seduto di spalle.
- Torres! - tuona il Commissario. Poche volte nella mia vita penso di essermi sentita in imbarazzo come in questo momento, dato che la voce potente di Leon ha fatto voltare praticamente tutti, nella sala.
Tutto ad un tratto però, l'ambiente intorno a me sembra scomparire, perché sono attratta da qualcos'altro: i miei occhi incontrano, per la seconda volta, gli stessi occhi color ghiaccio che ieri sera ho incrociato al Market.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top