Autore: EilonwyOfPrydain

Titolo: Il pianto dei Draghi: Volume 2

Genere: Fanfiction

ESTRATTO 2:

Il mercante sollevò l'indice: – Perché l'aspetto esteriore, Miss Astrid, rappresenta la nostra interiorità agli occhi degli altri.

Thuggory lo guardò e si appoggiò allo spigolo dell'altro tavolo, ascoltando attentamente.

– Bisogna curare e mantenere bella la superficie, perché è questa che gli altri guarderanno e giudicheranno sempre.

– Non ti seguo, Johann. Voglio dire, un albero può essere grande e rigoglioso, ma quanto può durare il suo aspetto se ha le radici marce?

– Quello che intendo dire è questo, Miss: la gente vedrà soltanto l'albero e il suo aspetto florido. Nessuno noterà mai le radici, perché quelle stanno nascoste sotto terra. Noi ci dobbiamo preoccupare di mascherare il difetto interiore, coprirlo con un velo d'oro. Mi capite?

– Capisco, ma... – lei aveva uno sguardo triste. – Non c'è possibilità di cambiare da dentro?

– No, è questo il punto. L'esterno può essere trasformato, plasmato, modificato a seconda delle situazioni e dei bisogni. L'interno è e resterà sempre uguale a se stesso.

– Per cui se una persona nasce malvagia...

– Muore malvagia. E viceversa con la bontà.

Ad Astrid tremarono le labbra e luccicarono gli occhi.

– Questa però è ipocrisia, – Thuggory incrociò le braccia. – Perché è necessaria tutta questa finzione tra gli uomini?

– Non posso darvi spiegazioni a riguardo, giovani amici, non sono io ad aver creato il mondo, – rispose semplicemente Johann. – Ma vi dico che è così. Non c'è nulla di sincero nelle nostre relazioni. È tutto fatto di maschere e inganni.

– Quindi tu stai dicendo che non ci si può fidare di nessuno.

– Nessuno, ragazzi miei. Soltanto di noi stessi.

– Neanche della famiglia?

– Neanche, Thuggory. Anzi, spesso è all'interno di essa che nascono i più grandi dolori.

– Chi ti ha detto queste cose, – chiese Astrid tutto d'un fiato.

– Ho vissuto e imparato a mie spese, – rispose il mercante puntando gli occhi azzurri sulla lastra polverosa. – Credetemi, – ripeté, – che se tutti ci mostrassimo veramente per ciò che siamo, il mondo sarebbe molto diverso da com'è ora.