Fuoco sotto la Terra / The Death of Shadows

Autore: GiuliaEsse4

Titolo: Fuoco sotto la Terra

Genere: Fantasia

ESTRATTO 1:

Le acque del fiume gelarono le dita di Yoon Ah mentre batteva i panni da lavare con un bastone. Le ginocchia stese sulla roccia liscia si erano inumidite e le vesti attaccate alla pelle. Il suo corpo era una ragnatela di cicatrici, di calli sotto le mani, che la guerra le aveva cucito addosso. Quei nuovi calli, però, che i lavori da domestica le avevano creato erano insopportabili.

Una vita così disonorevole era insostenibile e le altre donne che lavoravano sotto il nome dei Kim si erano accorte di quanto fosse altera. Loro erano nate schiave, lei era nata nobile; loro non avevano perso nulla, lei tutto. E poco le importava se si ostinavano a tenerla lontana, a guardarla con disprezzo. Quel giorno si sarebbe liberata del peso che si portava dentro e sarebbe tornata ad essere ciò che era sempre stata.

In quei mesi aveva incontrato di rado Kim Seung Hyun. Le poche volte che le era capitato di vederlo nella dimora del Generale Kim, lui le aveva rivolto uno sguardo attento, volto a studiarla.

Se le aveva risparmiato la vita per farne una domestica, avrebbe fatto meglio a ucciderla. Qualunque fosse stato il suo scopo, presto non ne avrebbe più avuto uno. Kim Seung Hyun era sempre circondato da uomini fidati, che lo seguivano come ombre attaccate ai piedi. Quando non era in casa, trascorreva il tempo al Palazzo del Re, per risolvere casi che il sovrano non affidava nemmeno alla Corte.

Quella notte per Yoon Ah sarebbe stata la notte adatta. Il padre di Seung Hyun, il Generale Kim, avrebbe partecipato a un importante banchetto tenuto da un membro delle Vere Ossa, e gran parte delle guardie lo avrebbero seguito, sguarnendo così la dimora. Una volta raggiunto il fine della sua vendetta, sarebbe fuggita.

Autore: Destiny_of_the_Soul

Titolo: The Death of Shadows

Genere: Fantasia

ESTRATTO 1:

Scesi i gradini della veranda e mi avviai cautamente verso il bosco. Il buio, rotto qua e là dalla fioca luce della luna che filtrava tra i rami, era quasi opprimente e io non avevo con me nessun’oggetto con cui farmi luce, cosi dovetti affidarmi unicamente all’udito: silenzio. Nessun fruscio, ramo spezzato o verso gutturale. Nessun suono animale…niente, solo il battere del mio cuore. Fu allora che mi accorsi che avevo smesso di respirare e con un gemito svuotai i polmoni. Dovevo essermelo immaginato. Era tardi ed ero stanca. Mi girai e presi a camminare verso il ranch, ma fu allora che sentii un fruscio. Un animale? No, troppo rumoroso eppure…cosa poteva essere se non quello? Lentamente mi girai di nuovo verso il bosco facendomi coraggio ad avanzare qualche passo, appoggiando le mani ai tronchi per non inciampare. Cautamente, mettevo un piede avanti all’altro finché non urtai qualcosa. La luce era poca, ma mi stavo abituando al buio. Strizzai gli occhi e lo vidi: ai miei piedi, sulla terra umida e con il volto nascosto tra le braccia, giaceva un corpo, di un ragazzo, ferito. La mano destra era chiusa in un pugno. Tra le sue scapole due lunghi tagli stavano ancora sanguinando. Un braccio, pieno di graffi, sembrava quasi rotto, mentre uno dei polpacci era segnato da un profonda ferita. Caddi per terra e, terrorizzata, mi spinsi lontana strusciando i piedi sulla terra, battendo dolorosamente la schiena contro un albero. Mi feci forza e aiutandomi con le mani mi alzai e, inciampando un paio di volte, iniziai a correre verso il ranch. 

“Tu, mi hai visto?” 
Mi fermai di scatto. Silenzio…sentivo solo il rimbombare assordante del mio cuore. Sembrava volesse uscire dal petto. Avevo la gola secca. 

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