Città bunker
Autore: GiulianaLeone_autric
Titolo: Città bunker
Genere: Fantascienza
ESTRATTO 3:
Non riesco a staccare gli occhi dal portellone che tra pochi secondi si aprirà. Mi lasceranno entrare sola? Mia madre verrà con me? La cerco con lo sguardo. Ha gli occhi pieni di lacrime e si tortura le mani. In questi anni si è concessa di vedere suo figlio pochissime volte. Non so nemmeno se continui a ritenerlo tale, visto che è stato del tutto cresciuto dai miei zii dall'età di sette anni.
Poi mi dicono di entrare, ed è come se fossi una condannata a morte diretta alla ghigliottina. Mio nonno, in quanto sindaco della comunità, preme l'interruttore che apre le porte.
Esse vengono richiuse non appena varco la soglia. A quanto pare mia madre aspetterà fuori. La stanza è diverse volte più grande della mia, ma per il resto è quasi identica. Stesse pareti d'acciaio, stessa finestra, stessa luce a neon. Mi sono concentrata sull'ambiente circostante di proposito, limitandomi a riservare appena la coda dell'occhio alla figura alla mia sinistra. Adesso però Ares si sposta verso il mio campo visivo, rendendomi impossibile ignorarlo.
È alto. Questa è la prima cosa di cui mi accorgo. Almeno quattro centimetri più di me, forse cinque. Deglutisco con difficoltà, poiché ho la gola secca, e cerco di non concentrarmi sulle cose futili come mi accade ogni volta che sono nervosa. Mi somiglia. Questa è la seconda caratteristica che riesco a cogliere. Ha i capelli biondi come i miei e gli stessi occhi azzurro ghiaccio, forse giusto un tantino meno tendenti al grigio. Terza e ultima considerazione; È bello! Non ci sono dubbi.
Ares adesso è a una manciata di centimetri da me. Mi osserva con le sopracciglia aggrottate e un angolo delle labbra tra i denti, sorride appena. Io invece sono rigida come un manico di scopa, le gambe salde come il budino appena tolto dallo stampo.
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