EXTRA 2- segreti (pt. 1)
Federico's P.O.V.
Quando uscii dal bagno per tornare in camera, l'ultima cosa che mi sarei aspettato, é una ragazza sul mio letto!
Mi guardò come se fossi un alieno, e quando vide che praticamente ero nudo, prese a fissarmi, fino a scendere con lo sguardo LÀ.
La cosa buffa é che cercava di non guardare, ma il suo sguardo tornava sempre lì.
Risi, le dissi di smetterla di fissarmi.
Scoprii poi che lei sarebbe stata la mia coinquilina.
Ottimo, pensai.
Una puttana in casa, da scopare quando ho voglia. Invece di cercarle in giro, l'avrei avuta a portata di mano.
Iniziai a provarci, magari me la dava subito, e il primo giorno passò come mi aspettavo.
Il secondo giorno invece, venerdì, successe una cosa che stravolse l'idea che avevo di lei.
Quella notte mi venne un'idea geniale: non so bene perché, ma stranamente volevo dormire con lei e... insomma, io in poche parole ho abbassato la temperatura nella stanza, fino a 10 gradi, poi mi stesi accanto a lei.
Come previsto iniziò a rannicchiarsi contro di me, e quando si addormentó le misi le braccia intorno alla vita e lasciai che appoggiasse la testa sul mio petto. É così dolce quando dorme.
Ho detto dolce?
Di solito avrei detto sexy... ma con la bocca aperta e stretta a me come se fossi un peluche, é troppo carina!
Okay, sto impazzendo.
Tremó leggermente per il freddo, e un po' mi sentii in colpa.
Mi svegliai a terra, e molto confuso mi rialzai.
Lei non era sul letto, cosa che mi sembrò molto strana. Risistemai la giusta temperatura, quando aprii la porta sentii Nicole urlare e mi precipitai in cucina. La trovai a terra, con la schiena contro il bancone e la testa piegata verso il basso. Inizialmente pensai che si stesse sentendo male, ma poi notai il coltello a terra. La tenni stretta a me. Quella ragazza non stava bene.
Improvvisamente mi sembrò così fragile, come se anche con una carezza le si potesse spezzare il cuore. La portai a letto per riposare.
Sentii le sue labbra sulle mie, le misi una mano dietro la testa e la baciai. Fu il nostro primo vero bacio, e lo ricordo tutt'ora.
Fu la prima volta che desiderai davvero baciarla. La stesi su di me e le diedi il buongiorno, ma all'improvviso , come se si fosse ricordata di qualcosa, si alzò in piedi, spiegandomi che la nostra non era una relazione. Mi fece capire di non volere una relazione con me e di voler essere solo e semplicemente la mia coinquilina. Le dissi che per me andava bene e che volevo solo scoparla.
Cazzate.
Non ero mai stato rifiutato, intendo oltre che per il sesso, neanche per una relazione. In realtà non ho mai avuto una vera ragazza. Il fidanzamento comporta ben altro che sesso.
Mi rese felice e al contempo sorpreso pensare che stavamo dando l'inizio ad una relazione. Ma forse i miei erano solo pensieri campati in aria, perché a quanto pare tutto questo non era niente per lei.
Avrei dovuto comportarmi da stronzo, ma per un qualche motivo non ci riuscii.
Quando rientrò in casa dopo 'l'appuntamento' con quello stronzo, con il trucco sbavato, pensai a tutte le cose che le avrebbe potuto fare per ridurla così, anche se sapevo bene che i suoi tempi non erano quelli. I suoi schemi erano:
Trova
Ammalia
Approfittane
E così che ragazze che avevano fatto l'errore di andare a letto con Alex, diventavano partecipi inconsciamente del loro stupido gioco.
Iniziò tutto all'ultimo anno del liceo. Saltando il motivo per la quale si creò questo gioco, le 'regole' sono:
Ogni anno, ogni ragazzo cerca di... scoparsi più ragazze possibili. Per ogni ragazza, alla fine dell'anno, si ricevono £5 da ogni ragazzo del gruppo (molti, considerando che i partecipanti sono circa quaranta). Se si riesce a farsi una ragazza nuova, si ha il doppio. Ma questo è solo l'inizio.
Come riescono a sapere chi si è fatto chi?
Ogni volta che uno si fa una ragazza, deve appuntare vicino al suo nome dei segni particolari o delle cose che fa nei... rapporti... nei casi peggiori, fanno anche foto. In questo caso si ricevono 20£.
Così le ragazze vengono praticamente private della dignità .
L'ultima cosa che avrei voluto, é che Nicole si trovasse in mezzo a questa merda.
Le dissi di non andare con lui, ma mi ignoró. Di una cosa avevo bisogno in quel momento: rilassarmi.
Uscii di casa, e dopo un quarto d'ora tornai a casa con una del college, che non aveva poi esitato molto a seguirmi.
Mentre era sopra di me, mi accorsi di una cosa: i miei pensieri correvano a lei. Pensai a come sarebbe stato se ci fosse stata lei sopra di me. E per tutto il tempo immaginai come sarebbe stato farlo con lei. Quella notte mi imposi di dormire sul divano, ma volevo vederla prima... non so perché .
Quando entrai in camera la sentii lamentarsi. Abbracciava il cuscino e piangeva, lentamente. Boffonchiava parole senza senso, e riuscii a comprendere un 'mi manchi'. Poi smise di parlare e si limitò a piangere, raggomitolandosi su se stessa e abbracciando il cuscino. Andai da lei e mi misi al posto del cuscino, mi abbracció immediatamente.
《Sshh》le sussurrai accarezzandole i capelli.
Si aggrappó a me e tornò a respirare normalmente. Restai così tutta la notte. Quando mi svegliai erano le sette. Tornai in cucina. Lei non sapeva di aver dormito con me, e a me andava bene. La stavo allontanando, e senza sapere il perché, non volevo. Decisi di fare qualcosa di speciale con lei. Shopping. Chi avrebbe mai detto che io, Federico Smith, avrebbe accompagnato una ragazza a fare shopping! SHOPPING!
Quando quella troia della commessa ci prova con me, lei sembra quasi... arrabbiata? E io ne sono stranamente felice. Tutto fila liscio fin quando quello stronzo di Alex non compare. Convinco Nicole ad entrare nel camerino
《Cosa hai intenzione di fare??》ringhio.
《Lo sai bene, Smith. Mi sembra che mi conosci》
《Non prenderla come prossima preda. Non te la darà facilmente》tento di farlo disinteressare e rido falsamente.
《Oh, ma è proprio questo il bello》sto per tirargli un pugno in pieno stomaco ma lui si scansa
《Stalle. Lontano.》
Mi fece un gestaccio e decide di ascoltarmi, sparendo dietro l'angolo giusto quando Nicole esce dal camerino.
La giornata passa nei modi migliori. Ho tutto il tempo che voglio per guardarla ed osservarla nei minimi dettagli.
Okay, ammetto che posso sembrare un maniaco.
É bellissima. Quando è successo quell'incidente sulla spiaggia mi sono sentito in colpa: insomma, se io non l'avessi fatta andare in spiaggia lei non si sarebbe fatta niente, o, se io l'avessi seguita in acqua, forse avrebbe visto l'onda. Dovevo trovare un modo per farmi perdonare e scusarmi. Ripensai a quel vestito, a come l'aveva guardato. E poi era molto aderente, e solo io so cosa le avrei fatto con addosso quel vestito.
La feci tornare in auto, e appena entrato in negozio chiamai chi poteva aiutarmi nella mia impresa.
《Amico, senti mi serve un favore 》
《Di che si tratta, minchione?》
《Io... c'è una ragazza e...》ridacchia《UNA SOLA PAROLA SBAGLIATA E SEI MORTO. Ecco, volevo farmi perdonare per una cosa e le ho comprato una cosa...》
《Cosa?》
《Un... vestito》
Indico alla commessa il vestito.
《Un vestito?》
《Si, un vestito. Ora ascolta, sarebbe bello se tu lo portassi a casa mia》
《Perché a casa tua?》
《Bhe.. lei abita con me... é la mia coinquilina 》
《Qualcuno si è innamorato?》
《Eh? ma che dici? Sono solo gentile》
《Oh sì, certo》
《Stai zitto, coglione. Piuttosto, ci vediamo fra poco alla posta, ti faccio sapere a che ora devi portarlo a casa》
《Mi paghi ?》scherza.
《Fidati》ride e riattacca.
Prendo anche dei vestiti per lei.
I suoi occhi quando lo indossò sono stati qualcosa di magnifico.
Ci mettemmo sul divano e iniziammo a parlare dei suoi tatuaggi, fino a quando indiacai la scritta sulla sua clavicola. Iniziò a fissare il vuoto, mentre i suoi occhi si velavano di lacrime, che iniziarono a scendere veloci sulle guance. La abbracciai ed era così rigida che non riuscivo a farla muovere.
Quando si riprese decise di uscire di casa, e la lasciai andare.
Questa ragazza nasconde qualcosa.
Si nasconde dietro la maschera di una ragazza felice e strafottente, ma non è così lei. Ci pensai tutto il pomeriggio, ma non trovai una risposta.
Potrei descrivere questa ragazza in pochi aggettivi:
Lunatica, innanzitutto
Misteriosa
Strana
Antipatica
Bella
Intelligente
Spesso affamata
Bella
Sexy, non nego di essermi fatto qualche sega pensando a lei
Divertente
Bella e....
E poi è timida e molto insicura di sé. All'apparenza non sembrerebbe, anzi. Ma me ne sono accorto osservando piccoli dettagli. Quando passa davanti ad uno specchio, volta la testa dall'altra parte, come se non volesse vedere il suo riflesso. O, se è costretta, si guarda per il minimo tempo necessario, ma non incrocia mai il suo sguardo riflesso. Quando le faccio un complimento, lei arrossisce (gesto ormai scomparso sui visi delle ragazze di oggi), poi abbassa lo sguardo e ringrazia incerta, come se non mi credesse affatto.
Perché lei non crede di essere bella... e forse ha ragione. Lei non è bella, é meravigliosa, splendida, non ho parole per descrivere quanto sia bella e...
Mi accorgo dell'evidenza. Di una cosa del tutto nuova per me. Di una cosa che Benjamin, il mio migliore amico, aveva capito prima di me.
E dovetti ammettere l'evidenza , che tanto mi sorprese.
Io, Federico Smith, mi sono innamorato della mia coinquilina.
Ma questo rimarrà un segreto.
Lei non lo deve sapere.
Non saprà che mi sono innamorato di lei...
come non saprà cosa successe quella notte...
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