c a p i t o l o 31

Oh in questa scuola ci tengono proprio tanto a farmi incazzare, ed è bello così.
Cammino con le orecchie ovattate dalla rabbia per i corridoi, il mio istinto mi porta davanti alla Sala Comune dei Grifondoro. Li vedo che ridacchiano con Zoe e appena mi vedono si mettono subito sul attenti parandosi davanti alla mia ex. L'ha fatto lei, lei sa che mi piace Robert perché gliel'ho detto quando ancora stavamo insieme, ma con tono scherzoso. Tengo lo sguardo fisso su di lei e spingo quelli che cercano di fermarmi senza alzare le mani.
Come ho fatto? Magia.
-Ho fatto bene a lasciarti!
Le urlo alzando le mani su di lei riuscendo soltanto a tirarle un pugno sulla bocca prima di essere trattenuta per le braccia dai ragazzoni della squadra di Quidditch. Scalcio e la rabbia mi impedisce di usare la magia non verbale purtroppo, poi non ho nemmeno la bacchetta perché l'ho lasciata nel campo dove stavo praticamente morendo, ricordi?
Zoe ha uno sguardo confuso, ma non la bevo ho smesso di crederle.
-Lasciatela ragazzi, vi prego.
La voce roca e preoccupata del manzo ci raggiunge e mi giro vedendolo che si avvicina con cautela con una mano verso di me. Tutti i Grifondoro sussultano e corrono come conigli dentro la loro tana, terrorizzati ovviamente dal mostriciattolo di Robert.
-Vattene.
Dico ferita scansando brusca il braccio quando cerca di toccarmelo, guardando per terra con ancora la faccia tutta ferita per gli anni passati qua. La magia certe ferite profonde non può curarle.
-Non devi fare tutto da sola.
Mi rimprovera seguendomi mentre mi faccio tutte le scale per arrivare alla Torre di Astronomia. Mi giro verso di lui e gli sputo in faccia aggressiva, il manzo demoniaco non fa una piega e si pulisce pazientemente.
-Mi sono fidata di una stronza per anni e guarda cosa ho ricevuto in cambio, sono senza la mia uniforme e non vogliono che dorma nella mia Sala Comune. Guarda dove sono arrivata facendo tutto con gli altri!
Sbraito spintonandolo anche se lui non ne ha colpa, solo che i problemi si sono moltiplicati al suo arrivo e cazzo poteva anche risparmiare la mia sfiga.
-Non potevi farti uccidere quando eri bambino?!
Sì ho esagerato ma sinceramente non me ne frega più niente, per la barba di Merlino devo pure preoccuparmi delle mie parole adesso! Se la gente mi ferisce che non si aspetti nulla in cambio.
-Sei una ragazza buonissima Alicia, mi hai dato un nome...
Lo blocco subito.
-No io non ti ho dato nessun nome perché dovevano dartelo appena nato, Robert fa anche schifo quindi che cazzo vuoi da me e vai a cercarti un'altra da scopare.
Abbassa la testa e rimane fermo sulle scale così finalmente posso correre verso la terrazza enorme della Torre di Astronomia, corro fino ad artigliare la ringhiera guardando il panorama di Hogwarts e dintorni. Guardo giù, posso immaginare Albus Silente che cade, mi guardo attorno e immagino tutto ciò che è accaduto dove sono io ai tempi di Harry Potter.
La ringhiera trema perché la stringo e sono ancora arrabbiata, trema pericolosamente e la mia magia non sembra volermi salvare se si stava e cado. Stringo la presa e strizzo gli occhi sentendo le giunture della ringhiera iniziare a traballare, a mollare la presa, ma non riesco a staccarla del tutto così crollo seduta con la schiena poggiata al pezzo di ferro battuto.
Perché non mi hanno buttato fuori subito, perché tenermi per sette anni se tanto sanno che sono una bastarda?
Giro il volto con la guancia appiccicata alla ringhiera, continuando a guardare il panorama. Il clima qui fa sempre schifo, ci sono solo montagne di merda attorno.
Senza accorgermene non sento il pop di fianco a me, mi dimentico che quel manzo è così potente da riuscire a smaterializzarsi anche a scuola.
So che è seduto di fianco a me, cerco di ignorarlo.
Stranamente non parla e questo silenzio mi uccide, non voglio ma la mia stupida ricerca d'affetto mi costringe ad appoggiare la testa sulla spalla di Robert che mi stringe a lui.
-Sono io che sono un mostro, non te Alicia Ravel.
Sospiro e lo abbraccio forte sentendo il suo mento sulla mia testa, mi solletica il ciuffo con la barba appena cresciuta e mi prende per i fianchi facendomi sedere sul suo grembo.
-Non voglio!
Strillo dandogli un pugno sul petto ma lui mi trattiene.
-Alicia non voglio farti del male, tranquilla.
Sì beh pensavo volesse stuprarmi o che avesse il bacchettone alzato, invece sento la sua patta che non è eccitata. Sicuramente avrà fatto un incantesimo per bloccargli l'erezione momentaneamente, scommetto che conosce cose di questo genere. Mi stringe e bacia la mia testa. Il problema è che adesso mi sto eccitando io sentendo i suoi addominali contro ed il suo profumo. Alzo lo sguardo e lo vedo che nonostante le mie offese vuole anche sorridermi dolcemente accarezzandomi le gote.
-Da me riceverai soltanto carezze, te lo prometto piccola.
Sussurra appoggiando la fronte sulla mia, chiudo gli occhi abbandonandomi alle sue coccole e finalmente le mani che ricevo sulla pelle non mi fanno male e non provocano ferite. Anche se mi tradirà io voglio comunque stare con lui, ora senza Zoe posso vendicarmi e anche stare con un bel manzo.
Con lui sento molte cose, ma sono innamorata persa? Non lo so.
Voglio capirlo col tempo.
Senza troppi giri di parole che mi stufo lo bacio, spingo il bacino per farlo,eccitare e come pensavo subito la patta diventa durissima. Bacia davvero bene, è come se volesse mangiarmi la faccia ma lo fa nel modo giusto e poi le sue labbra sono divine continuo a morderle. Un lampo esce dal suo corpo e mi distacco allarmata.
-Tranquilla è un effetto collaterale.
Mormora col respiro pesante mordendomi il mento.
-Sì ma sappi che non voglio fare sesso con un fulmine.
Ride e mi zittisce con un bacio che vabbè devo già cambiarmi le mutande.
Si smaterializza e ci ritroviamo nella sua camera, lui che mi sovrasta. Ci guardiamo, respirandoci addosso. Sento la serratura che si chiude e Robert mi pizzica una natica sorridendo malizioso.



*tranqui che non l'ho dimenticata sta storia. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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