Capitolo 76
LIZ
La luce della colonna si fa sempre più accecante. Gabriel osserva la scena in estasi.
- Vieni. - dice a Skye, porgendole la mano. - Vieni da me. -
Skye guarda a lungo l'uomo e poi... fa qualche passo verso di lui.
- Skye. - Jason le parla con la voce spezzata dalla tristezza. Skye si volta verso di lui. - Tu hai ancora il diritto di scegliere. -
- Lo so. - Skye fa un leggero sorriso e si avvicina a Gabriel, dopo aver preso l'arco e la faretra. Un leggero venticello, entrato dalle finestre rotte della chiesa, fa svolazzare il lungo cappotto rosso della ragazza.
- Sei sempre stata così coraggiosa, Skye. Sei pronta? - Gabriel raggiunge la sua alleata.
- Sì! - esclama la ragazza.
- Vieni in questo nuovo mondo con il tuo padrone. - le lacrime sul volto di Jason continuano a scendere imperterrite. Ha perso la sorella una volta, e ora la sta perdendo di nuovo, definitivamente.
- Dovresti saperlo, Gabriel. - Skye gli stringe la mano, mentre egli la guarda confuso. - Io non ho nessun padrone. - con una velocità impressionante, Skye allontana l'uomo, assestandogli un possente calcio, e scocca una freccia, che si conficca nella spalla di Gabriel. Il corvino urla di dolore, mentre spinge via la ragazza con la telecinesi, ma ella viene afferrata da Jason al volo.
- Sapevo che non ci avresti tradito. - il fratello abbraccia la sorella; Skye sembra stupita dal gesto, ma ricambia anche lei l'abbraccio, avvolgendo le braccia intorno a Jason e poggiando la testa sulla sua spalla.
- La pagherete cara. - Gabriel è pronto a combattere, così come tutti noi, animati da uno spirito di vendetta verso la sua persona. Ma il tutto viene interrotto da una figura che irrompe nella chiesa. La colonna di luce comincia piano piano a scemare, fino a dissolversi completamente nel nulla, e uno strano essere fa il suo ingresso, sbucando fuori dalla fossa.
Un guerriero in armatura di media statura atterra dolcemente sul pavimento della chiesa.
L'armatura nera che indossa, adornata con spalline appuntite, un elmo d'acciaio, un mantello squarciato in più punti, è ricoperta da un'aura di negatività.
I suoi occhi non... non si vedono.
Dentro quell'elmo si vede solo il buio e il vuoto. L'armatura copre tutto il corpo, e tra le mani il guerriero impugna una mazza chiodata. Appena i suoi piedi poggiano sul pavimento, la negatività si diffonde nella stanza.
È lui.
Ramses.
Volgo lo sguardo verso i miei amici: tutti sono impauriti da quest'essere carico di energia oscura e malvagia. Ma Gabriel... Gabriel è sconvolto.
I suoi occhi sono spalancati, la bocca è aperta, formando una O, la pelle è bianca. Deve aver capito che il suo sogno è stato distrutto in un battito di ciglia. Gabriel cade in ginocchio e rimane ad osservare il pavimento in uno stato di shock inquietante. Era inevitabile. Il suo cuore è troppo corrotto e diabolico per poter evocare il guerriero di luce.
Mentre tutti rimangono fermi ad osservare il guerriero, io agisco: attivo il totem e colpisco il nemico con una folata di vento. Ramses avanza indisturbato, senza dire una parola. Il vento non lo scalfisce neanche. Il suo silenzio è spaventoso.
Ariel, Melody, Leo e Jason vengono a supportarmi, usando i loro poteri. Anche Ella, Richard e Kelly ci aiutano. Ramses non sembra provare neanche un po' di solletico, alza semplicemente la mazza chiodata, poi la sbatte al suolo e produce un'onda energetica che ci sbalza via tutti.
Proviamo a rialzarci, ancora un po' doloranti. Il guerriero oscuro cammina tranquillo, vuole ucciderci. Improvvisamente, Gabriel si interpone fra di noi e l'essere in armatura.
- Fermo. Ricorda che tu devi obbedire a me, devi fare tutto quello che ti dico. Sono io il tuo padrone. Io ti ho evocato, io ti distruggo. Chiaro? - Gabriel è arrabbiato e deluso allo stesso tempo. Ramses inclina la testa di lato, incuriosito.
Poi afferra Gabriel per il collo, sollevandolo lentamente, e comincia a succhiargli via l'anima. L'uomo soffre terribilmente, mentre la scia bianco-azzurra esce dalla sua bocca, il suo corpo inizia a rinsecchirsi come una pianta, e i suoi piedi non toccano più terra, dimenandosi di qua e di là.
Gabriel smette di muoversi e si accascia a terra, senza vita; il totem della morte cade sul pavimento, rotolando un po' più lontano.
- Papà! - urlano Gemma e Leo all'unisono.
- Gabriel! - Gwen corre verso Ramses infuriata, sparando proiettili a caso, ma non dura molto: con un semplice schiaffo da parte del nemico, Gwen si schianta al muro. Le sue ossa si distruggono, il suo cranio si spezza, la parete si macchia di sangue, e lei cade a terra con gli occhi marroni spalancati e vitrei.
Thomas si lancia sul guerriero con le mani pronte, ma Ramses lo uccide in un attimo, evocando del fuoco nero pece e disintegrandolo senza neanche dargli il tempo di respirare. Del ragazzo dai capelli grigi non rimane più nulla.
I nostri nemici sono tutti... morti.
Mi basta soltanto vedere i loro corpi per risvegliarmi dallo stato di trance in cui la paura mi aveva indotto. Rifletto, e quello che dobbiamo fare è chiaro.
- Ragazzi, dobbiamo evocare il guerriero di luce. È l'unico modo per sconfiggere Ramses. - urlo, per farmi sentire da tutti.
- Dobbiamo prendere il totem della morte. - dice Melody, indicando il ciondolo lontano. Mi lancio verso il totem, ma un raggio di energia nera mi sfiora, tagliandomi il cammino.
- Liz! - Jason usa i suoi poteri al massimo della forza contro il nemico. Il suo corpo si ricopre di fiamme ardenti, quasi come una corazza. Jax scaglia potenti fiammate che riescono ad allontanarlo di qualche passo, ma Ramses crea uno scudo d'acciaio rotondo e si protegge. Ella affianca Jason e le basta alzare una mano per intrappolare il guerriero in un blocco di ghiaccio. Una strana aura azzurra la circonda, e i suoi capelli svolazzano, sospinti da un vento invisibile, un po' come quando abbiamo affrontato Gemma per la prima volta.
Il ghiaccio, però, comincia a diventare scuro, nero, ed esplode in mille schegge affilate che Ramses controlla con la telecinesi e che indirizza verso Jason ed Ella. Ariel interviene bloccando tutti i pezzi di ghiaccio in una bolla d'acqua, e Gemma lega il nemico con una frusta al neon.
Io, Rich, Leo, Kelly e Melody uniamo i nostri colpi e li indirizziamo verso il guerriero. Insieme abbiamo più possibilità.
Helena corre, armata di una lancia, e prova a colpire l'avversario, ancora con le lacrime agli occhi per Jack.
Egli la blocca con una sola mano, dopo essersi liberato della frusta, e riduce l'arma in povere, per poi gettare Helena contro il muro. La donna si riprende subito e lo guarda ancora più infuriata.
Cerco di individuare il totem e lo vedo vicino a Scott, che sta venendo ad aiutarci, zoppicando per i colpi ricevuti da Skye.
- Scott, afferra il totem. Presto! - è l'unica cosa che mi viene in mente. Skye vola sopra Ramses e scocca una grande quantità di frecce, ma inutilmente.
Scott, dopo aver trovato il totem in mezzo a tutta quella confusione, si lancia per prenderlo.
Ma succede una cosa stranissima: Scott afferra il totem e... si solleva in aria, pietrificato, i suoi occhi diventano scuri, le pupille e le iridi scompaiono, la pelle diventa bianca come un cadavere, e la bocca rimane aperta in un'espressione di dolore, mentre le vene diventano ben evidenti e si colorano di nero.
- Scott! - urla Ella, raggiungendo il ragazzo.
SCOTT
Il buio mi circonda, e non riesco a vedere niente. Non vedo più niente, non sento più niente, mi sembra di non essere davvero presente, come se non fossi più... vivo. Non so cosa diavolo sta succedendo, il panico mi assale. Voglio uscire immediatamente da qui, devo aiutare i miei amici.
- Ciao, Scott. - una strana voce spettrale e innaturale riecheggia nell'immensa oscurità.
- Chi sei? - mi guardo intorno, ma è inutile. Non vedo nulla.
- Sono il totem della morte. - i brividi pervadono il mio corpo. Non mi piace questa sensazione.
- Da quando i totem parlano? - dico, rivolto alla voce.
- La magia è complicata, Scott. I totem lo sono ancora di più. Ma non è questo il punto. Sai, ragazzo mio, io sono sempre appartenuto a te, ma tu non lo sapevi. - credo di aver raggiunto l'apice della confusione, se è possibile, perché tutto ciò è assurdo.
- Che diavolo significa? Fammi uscire da qui, i miei amici hanno bisogno di me. -
- Voglio solo farti vedere una cosa. Abbi pazienza. - la testa inizia a fare male, perdo la forza nelle gambe e mi inginocchio, mettendo le mani sulle tempie. Che diavolo succede? È come se avessi un martello pneumatico nel cervello. Urlo, in preda al dolore, finché... tutto termina, e delle immagini cominciano a susseguirsi nella mia mente.
Nella prima scena, c'è Gabriel. Lui sta parlando con... Klaus, mio padre.
- Devi farlo, amico mio. Ho trovato quello che stavamo cercando. È lei che lo possiede, e in tutto questo tempo non ti ha mai detto niente. Non vuoi vendicarti? - lui, senza pensarci due volte, annuisce, e la scena si dissolve, per poi ricomparire, ma con personaggi diversi. Mia madre è succube di Klaus. Lui la sta picchiando, ignorando le sue suppliche e le sue lacrime.
- Non voglio vedere questo. Per tutta la vita ho visto queste scene, le ho addirittura vissute in prima persona, perciò qual è lo scopo? - grido, rivolto al totem. - Rispondimi, cazzo. - dico, quando non lo sento più parlare.
- Aspetta. - ribatte la strana voce.
La scena si sposta su mia madre: avanza verso il salvadanaio che avevamo nascosto dietro un quadro, di cui solo io e lei conoscevamo l'esistenza.
Lo apre, e quello che vedo mi lascia di stucco: il totem della morte è poggiato lì, vicino ai soldi. Mia madre lo indossa e assume un'espressione coraggiosa.
La scena cambia, e vedo me stesso andare a casa. Entro nel palazzo e dico qualcosa a sguardo basso, mio padre si alza in preda alla rabbia e afferra il coltello. Mi ferisce al braccio destro e mi butta fuori di casa. Mi prendo il braccio, guardando la cicatrice sull'avambraccio. Ricordo bene quel giorno. Mia madre morì proprio quel pomeriggio, uccisa da mio padre.
E poi accade quello che non ho mai potuto vedere: mia madre solleva Klaus, infuriata, e lo avvicina a sé, usando i suoi poteri. Leggo le sue labbra pronunciare queste parole:
"Non toccherai più mio figlio."
Poi lo lancia verso il muro.
La donna comincia a caricare una sfera di energia viola nelle sue mani, ma Klaus è più veloce, si alza e la pugnala ripetutamente, per poi gettarla a terra.
Queste immagini sono terribili; il mio cuore non regge a tutto questo.
Le immagini continuano: mia madre solleva il totem e cerca di usare i suoi poteri, ma viene uccisa con un'ultima coltellata. Klaus strappa il ciondolo dal suo collo, si dissolve nel buio e riappare poco dopo vicino a Gabriel. Poi consegna il ciondolo all'uomo, fiero dell'omicidio appena compiuto.
- Sei stato bravissimo, amico mio. Ora il totem della morte è mio. - Gabriel indossa il totem e abbraccia mio padre, dandogli qualche pacca sulla spalla.
- Questo significa che... - dico, con le lacrime agli occhi, mentre le immagini terminano.
- Esatto. Sono sempre appartenuto a tua madre, solo che non voleva mai usare i suoi poteri perché aveva paura di spaventarti. Non era un'assassina, dopotutto. Gabriel e Klaus erano amici, e quando Gabriel scoprì che io ero nelle mani di tua madre, non esitò un secondo ad ordinare a Klaus di uccidervi. Per fortuna, tu riuscisti a scappare. -
Troppe informazioni. La mia testa sta esplodendo, non riesco a sopportarlo.
- Ma io posso essere tuo, ora. - la voce comincia a cambiare, diventando più solenne, quasi reale e solida.
- Scott. - il mio cuore si blocca, quando la voce di mia madre giunge alle mie orecchie. Guardo davanti a me. C'è della polvere che sta vorticando, formando un piccolo turbine. Una sagoma inizia a materializzarsi, componendosi attraverso i piccoli granelli, ed ecco che compare mia madre, un sorriso sulle labbra, gli occhi grigi lucidi, i capelli neri che fluttuano, le braccia aperte come se volesse abbracciarmi.
- Scott, figlio mio. - sembra così dannatamente reale. Mi lancio verso di lei, mentre lacrime amare bagnano il mio viso, e cerco di toccarla. Lei si allontana bruscamente, quasi come se non volesse scottarsi. - Aspetta, tesoro. Non farlo. - mi ammonisce, in tono dolce.
- Perché? - biascico.
- Questa è la nostra occasione, tu puoi riportarmi in vita. - dice, speranzosa.
- Cosa? -
- Puoi riportarmi indietro. Possiamo vivere una vita normale, devi solo fare una piccola cosa. - a qualche centimetro da mia madre, compare un bambino di circa uno o due anni. Sembra felice, allegro e spensierato, mentre gioca con un cane di peluche, vestito con un adorabile pigiama giallo. - Vieni verso di me, e il tuo sogno verrà realizzato. - continua mia madre, sorridendomi.
- Qual è il prezzo? - osservo la piccola creatura, non può essere così semplice. Lei guarda il piccolo e si incupisce, facendomi capire tutto all'istante.
- La scelta è tua, ma sarà permanente. Sei il signore della morte, dopotutto. -
Questa è la prova del totem.
Ho l'opportunità di vivere una vita normale con mia madre, senza preoccupazioni, senza nulla che mi blocchi o che mi dia la caccia. Mamma mi manca giorno e notte, e riportarla indietro, per vivere una vita nuova, un vita in cui potremmo stare insieme come non lo abbiamo mai fatto, visto che Gabriel e Klaus ce l'hanno impedito, potrebbe essere la soluzione a tutto, potrebbe essere la soluzione giusta per lei.
Poi osservo il bambino.
Lui mi guarda, incatenando i suoi occhietti ai miei. Qualcosa si risveglia dentro di me, ed io vengo a contatto con la dura realtà. Non posso essere così egoista, non posso migliorare la mia vita e portarne via un'altra. Non è quello che vorrebbe mia madre.
La mia vita, è dura ammetterlo, è già perfetta.
Ho degli amici e una ragazza che amo con tutto me stesso.
Loro sono stati la mia famiglia per tutto questo tempo. Ho condiviso tanti momenti con loro, momenti stupendi che non dimenticherò mai. Non posso abbandonarli in un momento così importante. Non posso abbandonare la mia famiglia.
- Scusa, mamma. - mi alzo in piedi e cammino verso il bambino, mentre le lacrime torturano il mio volto. Mi posiziono a fianco a lui, il quale si volta e alza la mano, come per raggiungermi. - Per quanto voglia stare con te, non posso togliere la vita ad un'anima innocente. Ti voglio bene, mamma. Ti voglio un mondo di bene. Custodirò il tuo totem per te. - sussurro, piangendo.
Lei mi sorride con orgoglio.
- Il totem è tuo, Scott. Hai fatto la scelta giusta, tesoro. Non cercare di fuggire la morte, perché ci sono cose ben peggiori. Adesso, lei è tua alleata. Buona fortuna. - mia madre scompare in una pioggia di scintille celesti. Stringo la mano del bambino con dolcezza e lo prendo in braccio. Lui borbotta qualcosa che non capisco, lallando, mentre io singhiozzo copiosamente. Il piccoletto si gira e incrocia i suoi occhietti azzurri con i miei ancora una volta. Poi appoggia la sua manina sul mio volto, asciugando una lacrima, e fa un sorriso sdentato, trasformandosi in luce.
ELLA
- Scott. Scott, ti supplico. Torna da me. Scott! - cerco di tirare giù il ragazzo, scuotendolo. Non riesco a vederlo in questo stato, sembra che stia soffrendo. Dietro di me i rumori della battaglia tra i miei amici e Ramses imperversano, ma quasi non ci faccio caso. - Liz, che gli succede? -
- Io... io non lo so. - biascica, peggiorando la situazione.
- Scott, ti prego! - urlo, stringendogli le mani. Scott si sveglia, proprio come se mi avesse ascoltata. Ritorna coi piedi per terra, i suoi occhi tornano alla normalità, e la sua pelle riacquista il colorito naturale. - Scott! - mi butto su di lui e lo abbraccio. Lui ricambia il mio abbraccio con forza, mi tiene stretta a sé, come se non ci vedessimo da una vita.
- Dobbiamo evocare il guerriero di luce. - afferma, con determinazione, mentre mette il totem al collo.
- È tuo? - diciamo contemporaneamente io e Liz.
- Sì, poi vi spiego. Adesso, dobbiamo muoverci. - veniamo interrotti dal capitombolo di Skye e Melody.
- Ritorniamo all'attacco, okay? - dice Melody, rivolgendosi alla rossa.
- Puoi giurarci. - risponde lei, saltando in groppa ad un leone magenta. E pensare che qualche minuto fa si odiavano.
- Ferme. - Liz le blocca. - Dobbiamo evocare il guerriero di luce, se vogliamo uccidere Ramses. -
- Liz, ascoltami: io, Rich, Helena, Kelly e Gemma tratteniamo Ramses il più possibile. Voi fate presto. - dichiaro, correndo verso il guerriero oscuro e avvolgendomi in un'aura azzurra.
LIZ
- Ariel, Leo, Jason, venite qui! - urlo a squarciagola, surclassando i rumori della battaglia. Leo abbassa il muro di rocce, mentre Jason e Ariel smettono di colpire Ramses con i loro attacchi e ci raggiungono.
- Pronti? - chiedo.
- Come funziona? - domanda Skye, insicura.
- Ci teniamo per mano, chiudiamo gli occhi e ci focalizziamo su un guerriero di luce e di energia positiva. È facile, sorellina. - Jax afferra la mia mano e quella di Skye, così come tutti gli altri; il cerchio si chiude.
Cerco di non pensare ai rumori che sento alle mie spalle.
Percepisco il totem attivarsi e proiettare il raggio di luce rossa, che si unisce a quelli degli altri. È più facile rispetto all'altra volta, forse perché siamo tutti e sette insieme. Questa volta il guerriero potrà sorgere completamente. Il raggio di luce bianca del totem della morte e quello magenta del totem dello spirito si aggiungono agli altri cinque.
Viene a formarsi così la sfera di luce bianco-argentea. È molto più splendente rispetto alla scorsa volta.
- Posso sbirciare? Sono molto emozionato. - scherza Jason, non perdendo per un attimo il proprio senso dell'umorismo.
- Dobbiamo guardare? - chiede Melody.
- Concentratevi e basta. Ci siamo quasi. - dico, cercando di contenere l'euforia di tutti.
- D'accordo, ma io sbircio. - passa un secondo, poi Jason parla nuovamente: - Wow! Aprite gli occhi. La sfera si sta ingrandendo. -
Apro gli occhi: la sfera di luce è ad un palmo dai nostri visi.
- Quanto manca? - Leo è in pensiero per gli altri. Rich, Kelly e V-23 colpiscono Ramses a distanza, mentre Helena e Ella lo attaccano con le proprie armi. Ramses tenta di ucciderle con del fuoco, ma Ella, determinata come non mai, si richiude in un blocco di ghiaccio, proteggendosi.
- Eccoci. Ci siamo. - la voce di Ariel richiama la mia attenzione. Il bagliore diventa ancora più accecante, proprio come la colonna di luce poca fa.
- Ragazzi, non pensate che... - troppo tardi.
La sfera di luce ci inghiottisce e ci ritroviamo tutti all'interno di essa. Comincia a modellarsi: si allunga, si allarga e si contorce, prendendo forma; il tutto con noi al suo interno. Il colore della figura inizia a cambiare, passando dell'argento all'oro.
- Wow! È fantastico. - dichiara Leo. Ella e gli altri ci osservano e restano a bocca aperta. Il guerriero di luce stride con tutta la sua potenza, spiegando le grandi ali dalle fiamme ardenti, mentre gli artigli posano sul terreno. Le due teste di falco guardano con rabbia il guerriero oscuro, facendo serpeggiare le lingue. Le innumerevoli code svolazzano nell'aria, bruciacchiando le pareti della chiesa con il fuoco dorato. Il guerriero di luce si manifesta in tutta la sua magnificenza.
- L'Exodus Primario. - dice Jax, meravigliato. - È proprio come nella leggenda. Fantastico! -
Ramses ci osserva, incuriosito.
Poi... si ingrandisce, espandendosi fino a sfondare il soffitto della chiesa.
Rapidamente faccio segno ai nostri compagni di raggiungerci e di aggrapparsi alla schiena dell'essere di luce; Helena e Rich prendono il corpo di Jack e lo portano con sé.
- Come facciamo a muoverci? - chiede Jason.
- Forse è sotto il nostro diretto controllo, dopotutto l'abbiamo creato noi. Basterà pensarci. - ipotizza Ariel. Ella e gli altri fanno appena in tempo a salire sulla schiena dell'uccello, che ci innalziamo verso il cielo in modo goffo con le ali e ci allontaniamo dalla chiesa, che ormai sta per collassare, mentre Ramses avanza, incurante delle macerie, sfondando con un boato il portone principale e il resto della chiesa.
Scesi al livello del suolo, osserviamo inorriditi Ramses lanciare un urlo gutturale e innalzare le possenti braccia verso l'alto, intanto che la terra comincia a tremare, formando uno squarcio gigantesco, come una linea divisoria.
Dopo minuti di silenzio, da esso emergono delle mani scheletriche, nere come la pece. A poco a poco, esseri rivoltanti e dall'aspetto deforme e umanoide spuntano dal terreno, affondando le mani e arrampicandosi sullo squarcio.
- Cosa sono quelli? - chiedo con la voce tremante.
- È il suo esercito di demoni, creato con i poteri del totem della morte. - risponde Scott, argutamente. Gli esseri puntano le loro iridi completamente bianche verso Ramses, in attesa di ordini, per poi gettarsi a capofitto verso di noi, puntando gli enormi artigli acuminati al ventre della creatura di luce, proprio dove noi stiamo levitando.
- Andate! Noi ci occuperemo di questi esseri e cercheremo di far evacuare la popolazione di Enfield. Voi pensate a Ramses. Siamo inutili contro di lui, ma forse possiamo sconfiggere i demoni. - suggerisce Ella.
- Ma sono tantissimi. - Skye cerca di far ragionare la ragazza dai capelli bianchi, resi grigi dalle polveri delle macerie della chiesa.
- Non importa. Dobbiamo pur provare. Voi fate di tutto per uccidere Ramses. - Richard scivola sul corpo della creatura e tocca il terreno, accompagnato da tutti gli altri. Poi richiude il corpo di Jack in una bolla di luce solida, in modo da proteggerlo dai pericoli. Tutti si avvicinano al ventre dell'essere di luce.
- Andate a salvare il mondo! - Ella fa un occhiolino, mentre tutti ci sorridono, e noi prendiamo il volo. In poco tempo ci ritroviamo in aria, mentre il guerriero di luce sbatte le ali. È strano essere qui dentro, comandare una creatura. È come se noi sette e il guerriero fossimo una singola persona, una singola entità cosmica. Sento l'energia fluire nelle mie vene, pronta ad essere rilasciata. Ramses ci sta aspettando, lo scontro finale sta per iniziare.
- Siete pronti? - chiedo ai miei amici, ricevendo la risposta che volevo. - Bene, andiamo. -
L'uccello di luce parte in picchiata verso Ramses, le due teste sono pronte a combattere.
Ramses non esita a colpirci, lanciandoci contro dei fulmini bluastri, che però non vanno a segno, grazie alla velocità del guerriero con le sue ali. Arrivato di fronte a Ramses, il Falco lo attacca con le zampe possenti, cercando di perforare e fondere l'armatura attraverso il calore che lo permea.
È come se avesse vita propria, ma credo che in fondo stia semplicemente seguendo le istruzioni nelle nostre menti.
Ramses smette di difendersi, togliendo il braccio davanti al viso, e tenta di afferrare le due teste, ma l'uccello vola più in alto, sottraendosi alle mani ricoperte d'acciaio del nemico.
Al secondo tentativo, però, il guerriero oscuro riesce a prendere l'avversario, chiudendo il pugno sulle code e schiantandolo al suolo, venendo poco scalfito dal fuoco dorato. In seguito, si getta su di esso e punta alla pancia della creatura.
Mira a noi. Ha capito che la nostra morte comporterà alla sua vittoria.
- Dobbiamo fare qualcosa. Tra poco sfonderà il ventre della creatura. - Skye si fa più vicino ad Ariel, rimanendo sospesa a mezz'aria.
- Qualcuno ha un'idea? - domando, mentre il panico mi assale.
- Io credo di sì. Possiamo ancora usare i nostri poteri, vero? - chiede Melody, avvicinandosi a me.
- Suppongo di sì. -
- Perfetto. - Melody attiva il totem a forma di nota musicale e si concentra. Mentre Ramses sta per dare un altro pugno al nemico, le due testa stridono, dando vita ad un urlo mistico, solenne, impossibile da descrivere a parole. Ramses viene investito dalle onde sonore e indietreggia. - Un punto per noi. - dichiara Melody, con il suo solito sorriso beffardo.
- I nostri totem sono più potenti qui dentro. - nota Ariel, con entusiasmo.
- Bene. Adesso tocca a me. - Leo usa il suo totem, e delle rocce giganti compaiono dietro l'uccello, alzatosi di nuovo in volo. Le pietre iniziano ad attaccare Ramses, lanciandosi automaticamente verso di lui. Il guerriero oscuro prende il mantello e lo passa intorno al corpo, fino a coprirsi del tutto.
- Ma che vuole fare? - chiede Scott, incuriosito. Le rocce si abbattono sul guerriero in armatura, ma al singolo tocco col mantello diventano polvere. La battaglia è davvero ardua, e il nemico fortissimo. Ramses si scopre e corre verso di noi, brandendo un'ascia percorsa da scariche elettriche.
- Dobbiamo alzarci! Subito! - esclamo. Il guerriero sembra ascoltarmi, infatti si alza in alto, schivando l'ascia, che invece squarcia il vuoto. Ramses protende le mani verso l'alto, e delle funi fatte di melma oscura emerse dal terreno, ai suoi piedi, avvolgono il Falco di fuoco, bloccandolo in una morsa d'acciaio. Non riesce più a muoversi, né ad usare le ali per librarsi nell'aria. Le funi ci trascinano verso il basso, avvicinandoci a Ramses, che rotea l'arma, bramoso di morte.
- Non ci provare. - Skye attiva il totem, e un rinoceronte magenta gira intorno al guerriero di luce, levitando e producendo una scia dello stesso colore, per poi scomparire. Il fuoco sul corpo del Falco diventa crepitante ed inestinguibile, mentre la pelle si indurisce. - Forza, liberati! - la creatura sembra ascoltare le parole di Skye e, aprendo piano piano le ali, spezza le funi che la legano. Finalmente libero, l'uccello riesce a volare e torna in picchiata su Ramses, stavolta forte come un rinoceronte, e, abbattendosi su di esso, riesce a farlo cadere a terra.
ELLA
Infilzo il demone con la spada di ghiaccio, per poi trapassarlo e dividerlo in due, sporcandomi di sangue nero.
Ruotando su se stessa, Helena ne uccide degli altri attraverso la lunga alabarda. I demoni cadono ai suoi piedi, divisi in due parti.
Kelly e V-23 li tengono lontani il più possibile con colpi laser e piccoli fulmini. Richard e Gemma li finiscono, unendo i propri poteri e riducendo in polvere i nemici. La bolla di luce che protegge Jack è poco lontano dalla battaglia, fuori dalla linea di tiro degli avversari.
Riesco a congelare tre mostriciattoli, ma vengo distratta dall'urlo di Gemma, che è appena stata colpita. Mi lancio verso di lei, tuttavia un demone si piazza davanti a me. Mi dà uno schiaffo e, nonostante la bassa statura e il corpo magro, faccio un volo di qualche metro.
Intanto, gli abitanti della città di Enfield fuggono, risvegliati dal sonno in cui Gabriel li aveva imprigionati. Lo scontro tra i due giganti sta devastando la città. I demoni avanzano verso di me, mentre Richard e Gemma cercano di proteggermi con i loro poteri. È davvero la fine?
LIZ
- Bene. Finiamolo! - dichiaro, ma Scott mi blocca.
- Ella e gli altri sono in pericolo. Dobbiamo aiutarli. - tutti insieme ci giriamo e osserviamo i nostri amici.
- Cosa possiamo fare? - chiede Jason.
- Lasciate fare a me. - Scott attiva il suo totem per la prima volta, e si concentra. Improvvisamente, le teste del guerriero di luce emettono un grido acuto, molto diverso rispetto a quello di prima, levandosi in alto e spiegando le ali.
- Guardate. - Leo ci invita a guardare. Appena dietro Kelly ed Helena, tanti scheletri-guerrieri cominciano a sorgere dal terreno, fluttuando.
Mentre i ragazzi li guardano confusi, gli incappucciati si avventano sui demoni oscuri, colpendoli e disintegrandoli. Sono sempre in inferiorità numerica, ma possono trattenerli un altro po', dandoci del tempo in più.
- Queste anime ci daranno una mano. - Scott osserva orgoglioso gli spiriti che ha convocato.
- Ben fatto, Scott. Hai creato un vero esercito. - mi complimento con lui. Ella ci osserva e sorride, ringraziandoci implicitamente.
- Attenzione! - strilla Ariel, indicando un punto ben preciso: Ramses si alza e punta le mani verso il Falco. Miliardi di spade escono dalle sue dita e si dirigono verso di noi. So cosa devo fare.
- Spostatevi. - dico, scostando i miei compagni e trovandomi schiacciata al ventre della creatura. Attivo il totem, dando l'ordine al Falco di fuoco.
Egli comincia a sbattere le ali, creando così una folata di vento potentissima, che devia tutte le spade. Ramses si inginocchia e alza le mani, ricoprendosi di una strana aura oscura ed elettrica.
- Ben fatto, Li... - Jason non fa in tempo a finire la frase, che Ramses si butta sull'avversario, compiendo un grande balzo e guadagnando velocità ed energia. Il Falco riceve un bel colpo diretto alla pancia, e tutti noi urliamo di dolore, mentre si schianta sulla città di Enfiled, devastandola.
Ramses brandisce un pugnale scintillante.
Mille scariche elettriche lo percorrono, e il dolore arriva forte e chiaro, quando Ramses lo conficca nel collo di una delle teste della creatura. Il corpo di essa è scosso dell'elettricità, e veniamo paralizzati dalle fitte lancinanti. Ramses ci osserva, intenzionato ad ucciderci, giostrandosi delle grida di sofferenza di tutti noi e dell'avversario.
- Lasciaci, non vincerai mai contro di noi! - afferma Jason, determinato, e attiva il totem.
Il guerriero di luce si arrabbia, e il fuoco diventa ancora più alto, se è possibile. Da entrambe le teste vengono sparate le fiamme più forti che abbia mai visto. Le vampate circondano il guerriero oscuro, avventandosi su di lui quasi come se fossero vive.
Le ali sbattono violentemente, formando un'altra folata di vento e liberando una scarica di onde sonore, che vanno ad unirsi in un colpo devastante. Dei rampicanti si avvolgono attorno al corpo del nemico, allontanandolo da noi. Gli occhi della creatura sparano quattro raggi di energia violetta, e un elefante magenta si scaglia sul guerriero, muovendo la proboscide.
Ramses, martellato dai colpi che gli stiamo infliggendo, è costretto a indietreggiare, liberando il Falco. Si smaterializza in uno stormo di corvi, per poi tornare alla forma originale poco più in là.
- Adesso, Ariel. - avviso la mia amica, mentre ci allontaniamo di qualche metro, volando sulle macerie della città. Riceviamo un colpo di energia oscura, ma ci rialziamo immediatamente.
- Ricevuto. - la ragazza attiva il totem dell'acqua, e l'Exodus Primario parte in picchiata. Poi comincia a girare su se stesso, continuando a volare dritto.
La danza crea due cascate d'acqua che ruotano intorno al Falco come due serpenti. Ramses cerca di fermare la corsa del nemico, ma Leo crea uno scudo di rocce che para i colpi, e Scott cerca di deviarli, donando al guerriero la telecinesi.
I due serpenti si fanno sempre più imponenti e, quando il Falco si ferma e stride, si lanciano su Ramses, unendosi e creando un'unica ma potentissima cascata.
Ramses viene travolto e si schianta sulle abitazioni prive di persone, facendo un grande tonfo.
- Ben fatto, Ariel. Leo, puoi bloccarlo? -
- Certo. - Leo attiva il totem e blocca Ramses con delle piante.
- Ascoltatemi tutti, ho un piano. - mentre l'avversario cerca di liberarsi, spiego il piano ai miei amici. - Va bene per tutti? - chiedo, ricevendo risposte positive. - Se dovessimo morire, è stato bellissimo conoscervi e combattere al vostro fianco. - dichiaro, mentre anche gli altri dicono la stessa cosa.
Il guerriero di luce si alza in volo. Andiamo in alto e non ci fermiamo neanche per un istante, finché non vediamo altro che le nuvole grige e la luna piena e splendente.
Tutto d'un fiato, scendiamo in picchiata.
- Jason. - guardo il mio ragazzo, e il solo pensiero di non rivederlo più dopo questa battaglia mi distrugge il cuore, così come con tutti i miei amici. Lui mi sorride e attiva il totem del fuoco. Le due teste stridono un'altra volta, mentre i loro occhi diventano scarlatti, e il corpo dorato della creatura passa ad un rosso fuoco. Le fiamme diventano più forti, proprio come poco fa, e cominciano ad avvolgere l'essere di luce, rendendolo a tutti gli effetti una meteora.
Non riesco più a distinguere niente, se non il fuoco e le due teste del Falco ardente.
Ci siamo, ormai.
Ramses ci individua, ancora sdraiato a terra, e alza una mano, tentando di fermarci. Ma il momento è giunto, e siamo pronti a sacrificarci per il mondo intero.
- Liz. - sussurra Jason, avvicinandosi a me e incrociando la mia mano nella sua. - Ti amo. - dice, riscaldandomi il cuore un'ultima volta.
Resto immobile a fissare Jason e i miei compagni d'avventure, mentre le lacrime scivolano sul mio viso.
Il Falco si schianta su Ramses, producendo una grande esplosione di fumo e calore con tutti noi all'interno.
I due guerrieri si annientano a vicenda, esplodendo rispettivamente in luce e ombra, concludendo la grande guerra.
ELLA
I demoni cominciano piano piano a dissolversi nell'aria, proprio qualche secondo dopo lo schianto del guerriero di luce.
- Ragazzi. - urla Rich, entrando nella nuvola di fumo che sta scomparendo lentamente.
- Liz! Scott! Jason! - chiamo i miei amici, cercando di individuarli.
- Leo! - anche Gemma ci aiuta nelle ricerche, mentre la luce della luna e delle stelle rischiara la notte.
La voce della ragazza è spezzata dalla disperazione, suo fratello è l'unica persona della sua famiglia che le è rimasta.
Giungo sul luogo dell'esplosione e per poco non cado nel profondo cratere che si è formato. Helena mi afferra, tirandomi su.
Non c'è alcuna traccia dei ragazzi, ed inevitabili sono le lacrime che deturpano le mie guance, ormai ricoperte solo del mio sangue, di quello dei demoni e di sporcizia, così come quelle di tutti. Cado in ginocchio, socchiudendo gli occhi, annebbiati dallo sconforto.
Helena e Richard rimangono a guardare un punto fisso, senza proferir parola, mentre V-23 si rifugia tra le braccia di Kelly, e Gemma viene a consolarmi, portando un braccio intorno alle mie spalle e singhiozzando con me.
- Andiamo, perché quelle facce lunghe? - la voce di Jason risveglia tutti i sensi del mio corpo. La nuvola di fumo sparisce del tutto, spazzata via dal vento di Liz, e i sette ragazzi compaiono in fondo al cratere, sporchi e stanchi. Melody si regge sulle spalle di Ariel, mentre Liz su quelle di Jason. Scott e Skye aiutano Leo ad alzarsi.
- Ragazzi, ce l'abbiamo fatta. Abbiamo creato un super uccello di luce gigante e sconfitto il guerriero oscuro. Il corpo del guerriero di luce ci ha protetti dell'esplosione. - esulta Ariel, saltellando.
- Detto così sembra una grandissima cazzata. - scherza Jason, mentre tutti esultano, pieni di gioia. Iniziamo a scendere nel cratere, e corro ad abbracciare tutti i miei amici e il mio ragazzo.
Gemma corre da suo fratello, contendendoselo con Rich, mentre Kelly, V-23 ed Helena ci raggiungono.
- Finalmente insieme. - Jason prende Skye e la stringe a sé, mentre ella sorride tutta contenta.
- Quindi è finita? Abbiamo vinto? - chiedo per conferma, anche se la risposta è ovvia.
- Sì, questa volta per sempre, amica mia. - Liz mi stringe in un abbraccio affettuoso, seguita da Ariel e Melody.
Helena si avvicina a tutti noi, osservando i nostri visi. Per lei siamo cresciuti, siamo diventati forti e siamo maturati, ma saremo per sempre i suoi ragazzi. Saremo sempre i figli che non ha mai avuto, e lei sarà sempre la mamma di cui avremo bisogno.
La donna si spoglia dell'armatura coperta di sangue e di crepe, ritornando in jeans e giacca di pelle. Aspetta qualche secondo, mentre la bolla di luce che protegge Jack ci raggiunge, posandolo dolcemente sul terreno. Poi sorride e sussurra:
- È ora di tornare a casa. -
Instagram: viepsilon
Spazio Autore:
Ebbene sì, i nostri guerrieri exodus hanno vinto la guerra😍😍😍
Spero che il capitolo e la battaglia finale vi sia piaciuta. Vi aspettavate che il guerriero di luce fosse l'Exodus Primario? Che Gemma e Skye si schierassero con gli exodus? E la morte di Gabriel? Mi è piaciuto un sacco scrivere la scena della sua morte, di quella di Gwen e di quella di Thomas😂😏
In settimana, pubblicherò l'epilogo e i ringraziamenti, sono già triste😢😢😢😢
Non dimenticate di votare e lasciare un commento, grazie in anticipo😘😘😘😘
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top