Capitolo 63

LIZ
- Eccoci. - annuncia Jack. L'imponente teatro si materializza davanti a noi. È di colore bianco, di forma circolare e con varie finestre. Provo a guardare all'interno di esse, ma non vedo nulla per via del buio. Jack scompare per due minuti, per poi ritornare nella stessa posizione.

- Non ci sono guardie. - dice, dopo aver controllato il perimetro. 

- È senza dubbio una trappola. - rifletto.

- Be, è assicurato. Dobbiamo andare lo stesso, o la nuvola di fumo ci distruggerà tutti. - dichiara Jason.

Saliamo le scale, ma un cancello nero ci sbarra la strada. Jack si teletrasporta dentro, scassina la serratura e lo spalanca, lasciandoci passare. Apro la porta d'ingresso, il cuore batte forte. Devo essere coraggiosa, non posso lasciar morire delle persone. Entriamo nella struttura; il buio mi circonda, non riesco a vedere nulla. 

- Rich. - bisbiglia Jack, il tono è vigile. Il ragazzo protende la mano; questa si accende, trasformandosi in una torcia. Richard muove la mano per provare ad individuare qualcuno. Nessuno sembra essere in questa stanza. Avanziamo, e in poco tempo ci ritroviamo di fronte ad un grande palco.

- Ma dove sono? - chiede Ella.

- Proprio qui. - la gelida voce di Gabriel risuona nell'aria, proviene dall'alto. I riflettori si accendono all'improvviso, illuminando la grossa camera. Alzo lo sguardo, e sugli spalti posti in modo circolare intorno alla stanza vedo Gabriel e Skye. Gabriel salta e, usando la telecinesi sul suo corpo, atterra dolcemente; Skye, preso lo spirito di un'aquila, atterra alle mie spalle, stridendo. Dov'è Thomas?

- Siete in perfetto orario. - Gabriel guarda l'orologio sul suo polso con fare teatrale. Sento delle urla soffocate. Alzo gli occhi e vedo le tre ragazze legate come salami e con dei bavagli sulla bocca sospese per aria. Hanno alcuni lividi sul viso, mentre dai loro occhi escono alcune lacrime.

- Non è fantastico? Tutti i totem riuniti. - Gabriel allarga le mani, entusiasta. - Ho aspettato tanto questo momento. -

- E lo aspetterai ancora, Gabriel. - avanzo. - Se credi che ci arrenderemo, ti sbagli di grosso. -

- No, infatti. - sul viso compare un sorriso soddisfatto, e il suo sguardo è divertito. - Ed è proprio per questo che Thomas è pronto a spaccarti la mascella. - all'inizio non capisco cosa vuole dire, poi una mano afferra il mio braccio e vengo tirata indietro, sfuggendo al pugno di Thomas, tornato visibile, diretto ai miei denti.

- Ti ha ferita? - Jason controlla in fretta e furia che non ci siano ferite, lasciandomi il braccio.

- No. -

- Ora ci divertiamo. - Thomas protende le mani, ricoperte di fumo. Jason si prepara a combattere, ma Jack riesce a teletrasportarsi dietro Thomas, a prenderlo per le spalle e a metterlo a terra, facendogli battere la testa.

- Scusami, Jones. Ma questa non è la tua battaglia. - Gabriel solleva Jack con la telecinesi e lo fa volare via, facendolo sbattere contro la balconata degli spalti. L'uomo si accascia su una sedia, svenuto.

- Siete stati degli stupidi a venire. - la voce di Skye giunge sempre più vicina, così come quella di Ella, che mi dice di stare attenta. Mi butto a destra all'istante, schivando Skye e il rinoceronte che è dietro di lei. Volgo lo sguardo verso i miei amici; sono tutti pronti a combattere. Poi mi ricordo delle tre povere ragazze. Guardo negli occhi Jason, sperando che mi capisca.

- Bisogna salvare le ragazze! - urla, leggendomi nel pensiero.

- Andiamo noi. - dice prontamente Richard, portando Leo con sé. I due passano davanti a Gabriel, che osserva il figlio. Padre e figlio incrociano gli occhi per pochi secondi, poi Leo distoglie lo sguardo, incurante, e va avanti.

- Scappi, Leonard? Non mi stupisco. È quello che sai fare meglio. - commenta Gabriel. 

- Chiudi quella diavolo di bocca. - Ariel, in preda alla rabbia, colpisce l'avversario con dei getti d'acqua. Gabriel viene sbattuto alla parete, i suoi vestiti si bagnano all'istante, così come i suoi capelli.

- Gabriel! - Skye prova ad aiutare l'alleato, ma Ella le blocca il passaggio.

- Non ci provare neanche per sogno. - Ella comincia a combattere contro la ragazza dalla chioma infuocata. Skye schiva tutti i proiettili lanciati dalla mia amica, ma uno va a segno e graffia il suo braccio, lacerando il giubbotto di pelle rosso. Le due guerriere cominciano a tirarsi calci e pugni, schivando colpi e parandone altri. Scott interviene, e insieme combattono Skye, la quale muove egregiamente i suoi artigli affilati, dopo aver preso lo spirito di una lince.

- Oh, no. - Ariel è preoccupata. Mi volto e osservo la scena: Gabriel sta assorbendo tutta l'acqua lanciata dalla mia amica. Ora sulla sua mano c'è una sfera d'acqua che continua ad accrescere mano mano che i colpi della ragazza lo colpiscono.

- Mossa sbagliata, piccola sirena. - Gabriel lancia la sfera, che si trasforma in una cascata d'acqua nera e orizzontale. Ariel riesce a schivarla, diventando una pozzanghera. Poi riemerge dal terreno e si avvicina all'uomo con lo scopo di sconfiggerlo. Il nostro avversario la solleva con la telecinesi.

- La morte ti reclama. - sussurra Gabriel, estasiato alla vista del totem dell'acqua; Ariel prova inutilmente a respirare. Attivo subito il totem e sto per scagliare un piccolo tornado, ma Gabriel lo stronca, afferrandomi per il collo con i suoi poteri.

- Liz! Ariel! - sento urlare da Ella e Jason, entrambi corrono verso di noi.

- Skye. - ordina Gabriel. La ragazza agisce subito: prima colpisce Scott con un sonoro calcio, poi prende lo spirito di un canguro, compie un balzo e atterra davanti ad Ella e a Jax. Un gorilla magenta l'avvolge, proteggendola come un'armatura. Skye tira due cazzotti, contemporaneamente anche il gorilla sferra i pugni. I miei amici sono a terra.

- È finita. Stavolta per sempre. - Gabriel ci porta verso di lui, pronto a succhiarci via l'anima.

RICHARD
Io e Leo saliamo le scale e arriviamo sugli spalti. Le tre ragazze sono in lacrime e cercano di invocare il nostro aiuto, ostacolate dal bavaglio.

- Come ci arriviamo lì? - chiedo a Leo, notando la distanza che ci separa: le ragazze sono proprio al centro del teatro, mentre noi siamo sugli spalti. - Non ce la faremo mai con un salto. -

- Ci penso io. - Leo si fa avanti e attiva il totem color smeraldo. Allunga le mani, e da esse fuoriescono delle piccole rocce, che levitano a mezz'aria e si incastrano fra di loro. In poco tempo, un ponte di pietra che unisce gli spalti e il centro del teatro compare di fronte a noi. Leo si volta verso di me.

- Vai. - scavalco la balconata e atterro sul ponte. Corro verso le tre. Manca poco, qualche altro metro...

Una scia di fumo atterra sul ponte. Oh, cazzo. Thomas lancia un proiettile di fumo solido appuntito come una lancia. Mi fermo e mi butto di lato, evitando il colpo e rischiando di cadere nel vuoto. C'è mancato poco.

- Dai, forza. Cerca di raggiungerle. - mi provoca l'exodus del fumo. Attivo i miei poteri, e dei raggi di luce dorata si abbattono su di lui. Il ragazzo perde l'equilibrio, si distende sul ponte, ma si rialza subito, infuriato.

- Gabriel! - si rivolge al suo capo, il quale tiene in pugno Liz e Ariel. - Lasciale cadere. - Gabriel sorride, fa un movimento con la mano, e le tre ragazze cadono nel vuoto, le urla di panico e terrore soffocate dal bavaglio.

- No! - grido, osservando impotente la loro caduta. Improvvisamente, una sfera di rocce le circonda e si spiaccica sul pavimento del teatro, disintegrandosi. Le tre ragazze sono salve, le pietre hanno attutito la caduta. Mi volto, osservando Leo, che mi risponde con un occhiolino.

LIZ
- Che ragazze fortunate. - dice sprezzante Gabriel, notando le condizioni delle tre. - Pronte alla morte? - chiede sarcasticamente, stringendo la presa invisibile sui nostri colli.

- Rispondo io per loro: NO! - Gabriel si volta subito. Melody compare dal nulla e mette una mano sulla sua tempia: si sentono dei fischi assordanti, poi l'uomo si porta le mani alla testa, urlando di dolore. Io e Ariel tocchiamo finalmente terra e ritorniamo a respirare.

- State bene? - domanda Melody, sul viso c'è un sorriso beffardo.

- Sì, ma che cosa gli hai fatto? - dico.

- Gli ho riempito la testa di ultrasuoni, le sue orecchie lo stanno uccidendo. L'effetto non durerà a lungo, ma almeno lo terrà impegnato e... - una grossa esplosione interrompe Melody. Richard, Leo e Thomas cadono da un ponte di pietra, alzando le braccia e cercando qualche appiglio.

- Oh, no. Si schianteranno. - Ariel porta le mani alla bocca.

- No, non lo faranno. - creo un piccolo tornando e lo lancio verso il centro del teatro. Richard e Leo atterrano sani e salvi grazie al vortice, che arresta la loro caduta. Gabriel, intanto, si sta rialzando. Spazzo via col vento la nuvola di fumo, poi incrocio le mani, indirizzando un piccolo flusso d'aria verso le ragazze. Rendo l'aria più affilata, recidendo le corde.

- Via! - strillo. Le tre ci ringraziano con lo sguardo, in seguito escono dall'edificio sane e salve. Bene, due problemi risolti. Adesso, viene il più difficile.

JASON
Corro verso Skye velocemente, le mani infuocate pronte all'uso. La ragazza mi fa volare via con un semplice schiaffo. Scusate, animalisti, ma da oggi odierò per sempre i gorilla. Cerco di rialzarmi, ancora un po' dolorante, mentre Scott afferra il bastone di ghiaccio lanciato da Ella e inizia a lottare con la guerriera.

Dopo vari colpi a vuoto, Scott riesce a dare una bastonata in faccia a Skye, facendole uscire del sangue dal naso.

- Wow, Scott. Sei diventato più forte rispetto allo sfigato che conoscevo. - si "complimenta" Skye.

- Si può sapere che cos'hai? Io ti conosco, sei sempre stata una brava persona, e non una strega. Perché sei diventata così? - urla Scott, in preda alla rabbia.

- In questo mondo, non si sopravvive con gentilezza e dolcezza, ma con la forza. Tu più di tutti dovresti saperlo. - la frecciata di Skye colpisce Scott in pieno, facendolo infuriare ancora di più. - E se fossi furbo, sapresti che non si parla mai durante le battaglie. - prima che possa reagire, la rossa tira un pugno al ragazzo, che si accascia al suolo, la guancia ricoperta da un ematoma, il labbro spaccato.

Ella si lancia contro Skye con un'alabarda di ghiaccio fra le mani. L'avversaria afferra l'arma e la spezza, come se fosse fatta di carta. Ella si inginocchia a terra, le mani portate sullo stomaco dolorante.

- Basta. - mi alzo, facendolo roteare delle fruste di fuoco intorno a me. Skye riesce ad evitarle, ma una va a segno, riuscendo così ad afferrarla per il collo. Tiro, la porto più vicino a me e le sferro un calcio poderoso. La rossa si allontana, usa i suoi poteri e si alza in volo insieme ad un'aquila, che la solleva per le spalle attraverso i suoi artigli. Allora, non prende solo le abilità degli animali, è come se li usasse anche come... alleati.

Comincio a scagliarle contro varie palle di fuoco, ma Skye si lancia in picchiata verso di me e mi mette a terra. La ragazza mi solleva e mi mette le mani al collo. Non riesco a respirare, sto soffocando. Skye ha uno sguardo pieno d'odio, pieno di rabbia e... sofferenza.

Sembra pronta ad uccidermi, ma qualcosa balena nei suoi occhi. Non è pietà, è qualcosa che non riesco a decifrare. La ragazza lascia la presa, e comincio a tossire e a ritornare a respirare. Io davvero non capisco cosa le passa per la testa.

- Si può sapere che hai! - urlo. - Perché non mi uccidi? Perché non riesci a farlo? È la seconda volta che non lo fai. Non sembri una vigliacca, perché diavolo non ci riesci? Scommetto che hai già ucciso in passato, ma perché non riesci a farlo con me?! - la ragazza mi osserva in silenzio. Passano alcuni secondi in cui nessuno dei due parla, e gli unici suoni che si sentono sono gli attacchi di Liz, Ariel e Melody contro Gabriel. Ma, alla fine, scoppia:

- Vuoi proprio saperlo? Sei così stupido da non capirlo? Io... sono... sono... sono tua sorella! - l'ultima parola mi investe, e tutto il corpo mi fa male, come se fosse stato colpito da un camion. Il mio cuore si ferma, non respiro, e la testa gira. Non riesco a parlare, il mio fiato non riesce ad uscire dalla bocca. La pelle brucia, fa male davvero, mentre i ricordi ricompaiono ed esplodono come granate dirompenti. All'inizio non ci credo, non è possibile, poi collego tutto.

L'incendio.

Le urla.

La sofferenza.

Il dolore.

- D... Daphne. - biascico, rivolto a mia sorella. Credevo che tutto questo fosse finito, che facesse parte del passato. Una piccola scintilla di speranza di una vita migliore si era materializzata nella mia testa, ma ora è stata spazzata via da quegli incubi che mi hanno tormentato per così tanto tempo.

- Te lo ricordi, vedo. Spero che ti ricordi anche tutto quello che è successo, e quello che hai fatto a tutti noi. Hai rovinato la mia vita. - le lacrime fuoriescono dagli occhi. - Hai idea di quanto sia stata infelice la mia vita. Vivere con tante famiglie che non mi volevano, essere trattata come una pezza vecchia, vivere sotto un'altra identità. Io ho dovuto cambiare nome. Ho dovuto essere un'altra persona. Ho dovuto sotterrare le mie origini. Io non sono potuta essere Daphne Shaw. Tutto per colpa tua. -

- Mi... mi dispiace. - riesco a sussurrare solo questo, mentre le gambe diventano molli, ed io inizio a vacillare. Le mani ricadono sui miei fianchi, deboli e stanche. Non voglio nient'altro, voglio solo... morire.

- È troppo tardi per le scuse. - Skye mi dà una testata, ed io perdo i sensi. L'ultima cosa che vedo è il suo viso ricoperto di lacrime.

LIZ
- Prendete questo. - Gabriel comincia a scagliare tanti raggi di energia viola contro di noi. Ariel si ripara dietro la barriera di Leo, così come Richard. Mi alzo in volo col vortice d'aria, e Melody usa le onde sonore come propulsori per sollevarsi da terra.

Proviamo a colpire il nemico, ma l'uomo ci afferra e ci butta a terra con la telecinesi. Poi solleva le sedie dagli spalti e le tira verso di noi, facendoci sbilanciare.

Gabriel si avvicina a noi con un sorriso soddisfatto, e sembra pronto a finirci, poi alza lo sguardo verso Jax, che è a terra. Si passa la lingua sulle labbra, voglioso, come se avesse fame.

- Tu lo ami? - domanda. Capisco subito cosa intende. No, ti prego, no. Cerco di fermarlo, ma i suoi piedi mi costringono a rimanere a terra, in seguito ad una pedata sul petto. Mi accascio sul pavimento, stremata. - Ci sono cose peggiori della morte, Elizabeth. Una di queste è il dolore, e io so come procurartene. - Gabriel prende Jax con la telecinesi e lo avvicina a sé. In poco tempo, una scia bianco-azzurra esce dalla bocca del mio ragazzo. La sua anima.

- No! - urlo, in preda alla rabbia. Non può togliermi la persona che amo. Me ne ha già portate via due, non succederà ancora.

Senza il mio tocco, il totem si attiva, e dei venti irrompono nel teatro, distruggendo le finestre. Mi alzo in volo, avvolta dalle correnti, urlando ancora per la rabbia. Venti freddi e potenti si scagliano su Gabriel. Riesco a controllarli, ma questo non mi vieta di ferirlo, di ucciderlo. 

I capelli dell'uomo, così come i vestiti, sono smossi dalla forza dell'aria. La pareti iniziano a tremare, le sedie degli spalti si sganciano e volano in ogni direzione. Il freddo penetra nella mia pelle, ma è come se non lo sentissi, come se fossi una cosa sola con l'aria. Il mio unico obiettivo è l'uomo che ha distrutto la mia famiglia e che ora vuole distruggerne un'altra.

La tempesta è pronta a distruggere ogni cosa, agendo incontrollata e in modo devastante. Nulla potrà fermarla, soltanto il mio controllo.

Evoco i venti, caricando il colpo più forte che abbia mai creato, e lo scaglio su Gabriel. Una potentissima folata di vento, pari alla forza di tre cicloni messi assieme, si dirige verso l'avversario.

Egli prova a difendersi con tutta la sua forza, ma riesce solo ad attutire la botta. Il mio nemico viene allontanato, schiantandosi sulla parete. La folata di vento sfonda un muro, continuando la sua corsa, fino ad arrestarsi dopo aver fatto esplodere quattro automobili e dopo che io l'ho richiamata a me. Jax è libero; riesco a vedere la sua anima che ritorna nel suo corpo. Tuttavia, un pezzettino della scia cade a terra, dissolvendosi nel nulla. I venti si calmano, il freddo scompare, le pareti smettono di tremare. Tocco di nuovo terra, notando con sollievo che i miei amici si sono protetti con delle barriere di rocce e di ghiaccio. Non riportano ferite, tranne qualche graffio sul viso e i capelli in completo disordine.

Il gruppo dei nostri nemici è in pessime condizioni: Gabriel è svenuto, Skye ha tanti graffi sul viso e sulle mani, Thomas si regge una gamba, schiacciata sotto il peso di una sedia.

Circondo Jack in un tornado, portandolo via dagli spalti, e lo avvicino a noi, poi comincio a correre verso Jason.

- Jax. - vado verso il mio ragazzo, ma qualcosa è diverso. I suoi occhi sono bianchi, senza iridi. Sembra essere in stato catatonico. Cerco di chiamarlo, di smuoverlo, ma senza successo. Improvvisamente, del fuoco circonda Jax, il ragazzo è divorato da esso, senza però che si faccia alcun male. Mi allontano di corsa, intuendo subito cosa sta per succedere.

Il fuoco si espande, esplodendo letteralmente dal corpo di Jason, e in poco tempo tutta la sala è circondata dalle fiamme. Una lingua di fuoco si dirige verso me e il mio gruppo. Mi faccio indietro e, prima di inciampare e cadere, la mia mano viene sfiorata da una vampata, provocandomi un dolore lancinante che mi uccide. Il fuoco sta letteralmente per annientarmi.

Una barriera d'acqua mi circonda; Ariel alza le braccia in alto, gli occhi verdi più brillanti che mai. Tutto il teatro, in poco tempo, si ricopre di acqua. Ariel sta usando i suoi poteri per proteggerci e impedire alle fiamme di diffondersi in tutta Londra.

- Stai bene? - Ella si avvicina a me di corsa.

- No, la... mia mano... - biascico. Ariel circonda la zona lesa con dell'acqua fredda. Ha lo sguardo stanco, sembra fare molta fatica. Il dolore, intanto, si affievolisce.

- Ma che diavolo gli è successo? - Richard si fa più avanti, osservando il suo migliore amico in questo stato terrorizzante.

- Non ne ho la minima idea. Sembra impazzito. - Jax è in piedi, immobile e in silenzio. Il fuoco lo attanaglia, ma lui non si smuove di un millimetro. In questo momento, la bocca è aperta, bloccata in una smorfia di dolore. Non è un dolore fisico, sembra più psicologico.

- Devo andare da lui. - annuncio, alzandomi.

- Sei impazzita? - Ella mi ferma. - Sei ferita. Se vai lì, verrai carbonizzata all'istante. -

- E allora che facciamo? - chiedo. Dietro Jason, intravedo Gabriel e il suo gruppo. Gabriel tiene indietro le vampate con uno scudo invisibile, mentre Skye regge per le spalle Thomas, completamente svenuto. Vedere Jax in questo stato mi distrugge.

- Ci penso io. Forse posso aiutarlo. - Melody si fa avanti e protende le mani. Il suo totem si illumina, e dei filamenti blu si liberano dalle sue dita. Assieme ai filamenti, ci sono anche delle note musicali azzurre. Melody comincia ad intonare delle dolci note, una melodia rilassante e armoniosa. I filamenti si avvolgono attorno a Jax, l'espressione angosciata del ragazzo si rilassa.

- Che cosa stai facendo? - chiede Leo.

- È una ninna nanna. Cerco di farlo addormentare, così potremmo portarlo via. - la ragazza dalla pelle mulatta continua a cantare.

- Elodie. - dico, rivolta a Melody, ricordando la storia di sua madre. Lei annuisce e sorride. 

- Lo spero, non resisterò ancora a lungo. - Ariel, stanca, vacilla e perde l'equilibrio, ma Richard riesce ad afferrarla e a sorreggerla.

Il metodo di Melody funziona: il fuoco si affievolisce, Jax fa fatica a rimanere sveglio. Il Globe Theatre è devastato, ci sono tante bruciature nere sugli spalti e sulle mura un tempo bianche. Le fiamme si arrestano, il fuoco scompare, così come le note musicali e i filamenti di Melody, che lasciano cadere a terra Jax, addormentato. Lo avvolgo subito con un tornado e lo porto vicino a me.

- Sta bene? - chiede Ariel, abbassando la cupola d'acqua con sollievo.

- Sì, respira ancora. - informo, grata di tutto ciò.

- Ora c'è un altro problema. - afferma Richard. Oh, mio Dio. Gabriel sta evocando tantissimi scheletri-guerrieri dall'aspetto minaccioso. Avanzano verso di noi, fluttuando velocemente. Siamo tutti troppo stanchi per continuare a combattere, questa è davvero la fine. Non riusciremo a sopravvivere. Gli scheletri incappucciati sono vicinissimi. Riesco quasi a scorgere un ghigno soddisfatto fra i loro volti ossuti e i denti marci.

- Vedete quello che vedo io? - Leo indica a destra, il dito leggermente tremante.

- Oh, mio Dio. - Ella prende le mie mani e mi fa alzare.

- Non ci credo. - commento, osservando la scena: uno scheletro sta prendendo a pugni i suoi compagni. Si fa spazio tra di loro a furia di spintoni e pugni. Non ho mai visto uno scheletro- guerriero di Gabriel fare questo. Il mio nemico è completamente sbalordito, non riesce a crederci.

Lo scheletro stacca le teste dei suoi nemici, spezza le loro braccia, perfora i loro petti con le sue lunghe mani appuntite e li fa dissolvere nel nulla. Sembra più forte degli altri. Il nostro improbabile alleato ci raggiunge.

- Dobbiamo andare. - la sua voce risuona come un'eco, debole, via via si disperde. A tratti sembra femminile, ma è difficile capirlo. Le sue parole escono dalla bocca come un sussurro o un lamento, non riesco a decifrarlo. Perché la sua voce è così familiare? - Prendete i feriti. Dobbiamo scappare. - non abbiamo tempo per chiederci se possiamo fidarci di questo essere, quindi agiamo subito: Ella prende Scott, Richard e Leo sollevano Jack. Io, Ariel e Melody afferriamo Jason. Attivo il totem, e un vortice d'aria ci circonda tutti, alzandosi verso il soffitto e sfondandolo con una grossa esplosione.

Mentre saliamo di quota e ci dirigiamo verso casa, rifletto sulla voce dello scheletro, mentre alcuni ricordi riecheggiano nella mia mente. Oddio, ecco perché mi sembrava così familiare. Come ho fatto a non accorgermene subito? È lei.

Mi rivolgo allo scheletro, il cappuccio è scosso dal vento, i vestiti sono lerci e strappati. Sì, è davvero la sua voce...

- Mamma. - sussurro,  rivolta a me stessa, quasi come a non farmi sentire.

Instagram: viepsilon

Spazio Autore:
TAN, TAN, TAAAAAN😱😱😱

Scusate per il capitolo chilometrico, ma volevo descrivere al meglio questa battaglia così importante😘😘😘😘

Cosa pensate che succederà con lo spettro? E cosa pensate sia successo a Jason? Via con le teorie🤣🤣🤣

Lunedì arriverà un capitolo altrettanto lungo, ma il contrario di questo. Ci saranno molte spiegazioni, e molti segreti verranno rivelati😍😍😍😍

Buon week-end😘😍

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