Capitolo 55
Canzone: Camila Cabello-Never Be The Same
JASON
Ma perché diavolo non rispondono? Sto bussando da mezz'ora alla porta della stanza di Richard e Leo, ma nessuno dei due viene ad aprirmi.
Voglio solo avvisarli che nel pomeriggio Kelly e Jack hanno organizzato una riunione. Kelly ha da dirci qualcosa di importante, credo sia sul totem della musica. Okay, busso un'ultima volta, poi sfondo la porta.
Sto per battere il pugno sull'uscio, ma Richard mi viene ad aprire. I capelli sono in completo disordine, è scalzo e ha solo una vestaglia come indumento.
- Alla buon'ora. - mi lamento.
- Jax, che diavolo vuoi? - mi saluta in modo molto educato, strofinandosi gli occhi e sistemandosi il nodo della vestaglia fatto in fretta e furia.
- Stai bene? Tu non dormi mai fino a tardi. Sei sempre mattiniero, visto che ami vedere il sole sorgere. - gli faccio notare. È inutile provare a nascondersi, ci conosciamo troppo bene.
Rich sembra pensare a qualcosa, come una spiegazione da darmi, ma viene interrotto da una voce familiare:
- Rich, chi è? Dai, vieni qui. Ho voglia di... - è Leo. Guardo oltre la testa di Rich e vedo che è coperto solo dal lenzuolo del letto.
- Sì, Leo, arrivo subito. - si affretta a rispondere il mio amico, interrompendolo. Sbaglio, o la vestaglia che Richard indossa è quella di Leo? Faccio due più due e capisco tutto.
- Oh, mio Dio. - mi esalto e comincio a saltare sul posto come un idiota. - Oh, mio Dio! Avete fatto sesso! - sussurro al mio amico, cercando di non farmi sentire da nessuno.
- Jax... - lui cerca di interrompermi.
- Avete fatto sesso, avete scopato, chiamalo come vuoi tu. E com'è stato? Mi sono sempre chiesto cosa si provasse in un rapporto gay. Ah, giusto, è stata anche la tua prima volta. Com'è andata? Sei stato attivo o passivo? Che posizioni avete fatto? Missionario, pecorina o... - parlo a raffica. Sono così felice per lui, so bene quanto si sia sentito triste in questi anni per via del suo scarso successo in amore. Richard non ha mai avuto un ragazzo, e molto spesso era malinconico perché si dava la colpa, credeva di essere lui la causa di tutto ciò. Molte volte si è sfogato con me o con Ella per via delle sue insicurezze, e noi abbiamo sempre provato a rincuorarlo.
- Jason, smettila di parlare. - mi ferma Rich.
- Ma perché? Insomma... -
- Non abbiamo fatto sesso! - Richard frena il mio entusiasmo.
- Ma... scusa... ma... -
- Be', stavamo sperimentando... alcune cose. - dice lui, timidamente. Un sorriso malizioso si fa strada sul mio viso. - E stavamo sperimentando altre cose, prima del tuo arrivo. - si gratta la testa, imbarazzato.
- Oh... oh, scusami. Volevo solo dirti che questo pomeriggio ci sarà una riunione. Quindi, ora siete fidanzati? -
- Be'... direi proprio di sì. -
- Oh, Rich, sono così felice per te. Sapevo che avresti dovuto aspettare soltanto il momento giusto. - è quello che si merita, Rich non merita altro che amore.
- Richard, - lo chiama Leo. - qui c'è qualcuno che ti reclama. -
- A... a... arrivo. - Richard diventa rosso come un pomodoro. Non riesco a trattenere una risata.
- E va bene, me ne vado. Ma ricorda i consigli che ti ho dato ieri pomeriggio. - gli faccio l'occhiolino e scappo via, mentre Richard mi lancia degli insulti molto coloriti.
Tutta la mia felicità per la storia di Richard e Leo sparisce quando, a pranzo, incontro Liz. È ancora triste per via della storia della famiglia. Non voglio che stia così, lei... non deve sapere quello che è successo quel giorno.
Cambierebbe completamente opinione su di me, ed io non potrei sopportarlo. Siamo così felici insieme, e non voglio perderla all'improvviso per questa cosa. Mi sento così bene quando sono con lei, non voglio perdere tutto. Durante il pranzo, ha scambiato giusto qualche parola con Ella e Ariel. I suoi occhi erano puntati su di me, come se volesse dire o fare qualcosa, ma non ne fosse abbastanza sicura. Spero che tutto questo passi al più presto.
La cosa bella è che Leo e Rich sono arrivati insieme e hanno annunciato la loro relazione. Sono tutti esplosi di felicità, congratulandosi con i due per il loro amore. Jack ha abbracciato Rich con affetto, comportandosi da vero padre, e Helena ha preso in disparte Leo e gli ha rivolto qualche parola, o meglio, qualche minaccia di morte nel caso avesse fatto soffrire Rich. Tutti gli altri ne sono rimasti felici, soprattutto Ariel e Ella. Perfino Kelly ha sorriso per la felicità.
Io sono rimasto lì, a guardare Liz, che sorrideva e abbracciava i due con affetto, augurandogli il meglio.
Dopo un po', ritorno in camera mia. Richard è ancora da Leo. Credo che ora starà in camera sua un po' di più visto che vorrà passare del tempo con lui. Posso allenarmi nella mira, ho proprio voglia di fargliela vedere a Gabriel nel prossimo scontro, quindi è bene allenarsi. Appendo un bersaglio sulla parete di fronte al mio letto.
Comincio a tirare varie sfere di fuoco contro l'obiettivo, lasciando vagare la mente. Quanto vorrei che Liz fosse qui. Ho bisogno di sentire il suo profumo, di vedere i suoi occhi color nocciola, così belli da toccare l'anima. Ho bisogno di vedere il suo viso, di toccare i suoi capelli, di baciarla, di sentire il sapore delle sue labbra, ho bisogno di lei.
All'improvviso, qualcuno bussa alla porta. Vado ad aprirla, un po' controvoglia. Non voglio ricevere nessuno, se non...
- Ehi. - mi saluta, il sorriso stampato sul volto. È Liz. Rimango a bocca aperta. È stato un segno del destino? È così carina con quella maglietta nera e con quei jeans scuri con gli strappi; il totem dell'aria è in evidenza, posato al di sopra dei vestiti, all'altezza del cuore. Liz non è quella ragazza dalle forme perfette, ma non si accorge della sua bellezza delicata come quella di un fiore. È sincera, si mostra per quello che è senza vergogna. Lei è inconsapevole della forza che emana ogni volta che combatte con il suo totem. È lei, è semplicemente Liz, la mia Liz.
- Posso entrare? - mi chiede, le mani distese sui fianchi, i capelli legati in una treccia di lato.
- Certo. - mi sposto, lasciandola entrare.
- Jax, - comincia a dire, sedendosi sul letto. - io voglio scusarmi con te. -
- Cosa? E perché? - domando, confuso.
- Per essere stata troppo invadente. Non dovevo chiederti delle cose riguardo la tua famiglia, dovevo capire che è un tasto dolente per te, e sono così dispiaciuta. Lo sai meglio di me che la mia curiosità è un'arma a doppio taglio. Non riesco proprio a controllarmi alcune volte, non lo faccio apposta... - basta, non voglio sentire altro. Lei non deve scusarsi, non ha nessuna colpa. Dovrei essere io a scusarmi, visto che sono così codardo da non parlarle di quello che ho fatto. È che io non potrei mai sopportare la vista dei suoi occhi che mi guardano in un altro modo. Detesto ammetterlo, ma io ho... paura. Ho paura di quello che potrebbe succedere se confessassi tutto.
- Liz... - cerco di fermarla, ma lei continua, imperterrita.
- Jason, io in questi giorni ho capito tutto. Tu, in pochissimo tempo, sei entrato nella mia vita. Sei entrato nella mia testa, nelle mie vene, nel mio sangue, sei ovunque. In poco tempo, con il tuo carattere allegro, divertente, con il tuo modo di fare, con la tua voglia di proteggermi, di mettermi al sicuro, mi hai smosso. Hai smosso tutte le difese che avevo eretto per tenere lontano tutto e tutti, dopo quello che mi era successo. Hai abbattuto la mia corazza. Ho impedito agli altri di entrare nella mia vita, perché avevo paura di quello che sarebbe potuto succedere. Ma tu hai cambiato tutto, hai donato la scintilla che mi ha permesso di aprirmi con tutti quanti. Non sono più la stessa persona che ero prima, la ragazza insicura e debole, sono cambiata, e in meglio. Non sarei arrivata fin qui senza di te. E ora sono così felice di avere tutti voi. Tu sei stato come eroina, morfina, nicotina o tutte le altre droghe che prendono le persone; sei tutto ciò di cui ho bisogno, tutto quello che mi serve. Sono stata così male in questi pochi giorni senza di te, mi sono sentita vuota. Io ho bisogno di te. Quindi, io aspetterò. Aspetterò finché non sarai pronto a dirmi quello che è successo alla tua famiglia. Aspetterò e basta. - Liz si alza e viene vicino a me, prendendomi le mani e guardandomi dritto con i suoi occhi.
Sono sbalordito, io... non immaginavo tutto questo. Non pensavo di valere così tanto per lei. Ma ne sono felice. Tutto quello che ha detto, vale lo stesso anche per me. Mi avvicino al suo viso e la bacio con passione. Lei ricambia, e le nostre lingue si fondono.
- E questo che significa? - mi chiede, incuriosita.
- Significa che ti amo, che il mio cuore batte solo per te, che non posso fare a meno di te, uccellino. Non hai idea di quanto tu valga per me. - continuo a baciarla, provando quelle sensazioni che mi sono mancate tanto in questi giorni. In un attimo, le nostre maglie sono a terra. Liz passa le sue mani sul mio petto, e io le slaccio il reggiseno. Tolgo anche i pantaloni, e rimango in boxer. - Io ti amo, Liz. Tu mi hai insegnato ad amare. -
- Jason... - mormora. La prendo in braccio e la faccio sdraiare sul mio letto. Ma, proprio quando le sto per togliere gli slip, il mio comunicatore squilla.
- Jax, ma dove sei? Mancate solo tu e Liz. - domanda Jack.
- Arriviamo subito. - rispondo, staccandomi dalle labbra della ragazza con riluttanza. La guardo, felice per aver risolto le nostre divergenze, e scoppiamo a ridere. Finalmente, rido di gioia dopo i malinconici momenti che ho passato da solo, senza di lei. Adesso, nulla potrà separarci.
- Eccoci, scusate il ritardo. - affermo, entrando in laboratorio con Liz.
- Non importa. - esordisce Kelly. - Ora possiamo cominciare. - sul monitor del computer centrale appare la mappa di Londra. Una zona è illuminata di rosa, vicino Bermondsey.
- Qualche giorno fa, vi ho detto che avevo creato questo programma che localizzava i picchi di onde sonore magiche. Ebbene, ieri sera c'è stato un picco qui, a Bermondsey, in questo pub, Muses. -
- Dici sul serio? - domanda Scott.
- Già, ho indagato, e ho scoperto che ieri sera si è esibita questa ragazza. - con uno schiocco di dita, Kelly fa apparire sullo schermo un volantino digitale. Su di esso, c'è la foto di una ragazza dalla pelle mulatta e dal sorriso smagliante, vestita con dei pantaloni neri con molti strappi sulle ginocchia e sulle cosce, un giubbotto di pelle con le borchie, tanti anelli dorati sulle mani e un paio di anfibi neri ai piedi. La ragazza ha anche un microfono in mano, e sembra che stia cantando. Sul volantino c'è scritto:
- Melody Sight, nuova cantante emergente. - legge Ella.
- Quindi, tu dici che... - inizia a dire Helena.
- Che questa ragazza è colei che possiede il totem della musica. Ieri ha cantato, ed evidentemente il totem ha amplificato le onde sonore. Per questo, ho rilevato questo picco. -
- Bene, ma non sappiamo dove abita, come facciamo ad andare a parlarle? - chiedo.
- Questa sera, si esibirà di nuovo al pub. Ho cercato il sito del locale e ho visto che lei è presente in molte foto. Credo che lavori lì a tempo pieno. - ci informa la ragazza.
- La fortuna è dalla nostra. - esulta Richard.
- La fortuna non esiste. - commenta acida Kelly.
- Stasera andremo lì. - dice Jack. - Questo è il piano: Ella e Liz, voi andrete nel pub e cercherete di parlare con Melody, mentre Jax, Rich, Scott, Ariel e Leonard, voi vi piazzerete intorno al pub. Se Gabriel dovesse interferire nella missione, tutti insieme dovreste avere più possibilità di farcela. Va bene per tutti? - annuiamo, pronti a trovare la portatrice dell'ultimo totem.
ANONIMO
Mi allontano dal laboratorio e vado in camera, mentre gli altri iniziano a prepararsi. Prendo subito il telefono che Gabriel mi ha dato, tirandolo fuori dal comodino, e lo chiamo. Muovo l'indice freneticamente sulla scrivania, in attesa della sua risposta. Devo assolutamente riferirgli ciò che è stato scoperto. Mi guardo intorno, sperando che nessuno mi abbia seguito. La stanza è identica a come l'ho lasciata, nessuno è stato qui.
- Pronto? - Gabriel risponde al terzo squillo.
- Sono io, ho delle novità. So dov'è il totem della musica. -
- Sapevo che non mi avresti deluso. - si congratula Gabriel, fidandosi ciecamente di me.
Instagram: viepsilon
Spazio Autore:
Come potete leggere, c'è una spia all'interno del gruppo. Secondo voi, chi è? Lo scoprirete😏😏
Le parole della canzone riflettono le parole di Liz. Spero di essermi spiegato bene nel suo discorso: lei è stata lontana da Jason per pochi giorni, ma ci è stata male e si è resa conto che lui è la droga di cui ha bisogno. Lui la ama e la fa sentire come nessun'altro aveva mai fatto prima. Liz si fida ciecamente di Jax, e lo ama con tutta se stessa. Non vuole sapere ogni cosa del suo passato, vuole semplicemente Jason al suo fianco, perché, come dice lei stessa, ne ha bisogno.
Ci tenevo a precisare😁😁😁
Ci vediamo lunedì, dove conosceremo Melody. Ci sarà da divertirsi😘😘😘
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