9. Non respirare

Giusto il tempo di rientrare dalla finestra tutta fradicia e sua madre bussò alla porta.

" Shao tesoro, vuoi una cioccolata calda? "

" No mamma grazie "

" Sicura? "

" Sicura mamma, grazie! "

In realtà andava matta per la cioccolata calda ma se sua mamma fosse entrata per portargliela l'avrebbe colta in flagrante completamente fradicia quindi era meglio, suo malgrado, rifiutare.

Appena sentì sua madre scendere le scale aprì la porta e mise la testolina fuori per controllare che il campo fosse libero, una volta accertatasene sgattaiolò lungo il corridoio fino al bagno in punta di piedi, si levò tutto e si infilò veloce in vasca. Tutta contenta pensò " bene è fatta ", poi incominciò a pensare a quel che Amy le aveva detto " resteremo nel tempo ", che cosa intendeva dire? Immersa nell'acqua calda fino alla punta del naso e nel vapore bianco che saliva verso il soffitto si addormentò.

Un uomo era seduto sullo sgabello di un bar fisso a guardare il fondo del suo bicchiere. Con le unghie batteva regolarmente sul vetro a intervalli regolari producendo un sottofondo fastidioso.
Il barista lo interruppe

" Ne vuoi un altro Dalton? "

Lui alzò gli occhi lentamente staccandoli dal bicchiere e puntandoli sul barista senza dire una parola. Aveva delle occhiaie nere molto profonde, probabilmente non dormiva da giorni, i capillari si diramavano come alberi insanguinati dentro i suoi occhi, le sue palpebre lucide dal sudore e dalla stanchezza non riuscivano a sollevarsi completamente.

" Dalton perché non vai a casa e dormi un po' ? "

" Quale casa? Io non ho più una casa... non ho più niente ... NIENTE! NIENTE! NIENTE! "

Dall'intorpidimento in cui era addormentato fino pochi secondi prima si era svegliato, ora sembrava un pazzo, gli occhi strabuzzati, le vene della gola visibilmente ingrossate, urlava e digrignava i denti, si era trasformato in una bestia. Spaccò il bicchiere stringendolo nella sua mano e incominciando a sanguinare copiosamente, ma fu come se non avesse sentito nessun dolore, sbatté la mano sul tavolo lasciando la sua impronta insanguinata, poi si strinse alla gola, si strappò la maglia, non respirava più... non respirava... non respir...non resp... n...

" SHAO!! SHAO!! "

Shao si era addormentata ed era scivolata giù nella vasca, il suo viso era sotto l'acqua già da più di qualche minuto e quando Evelin la tirò fuori aveva perso i sensi.

" SHAO! SHAO! TI PREGO AMORE RESPIRA! RESPIRA! MIO DIO! JACK! "

Jack corse su, vide sua figlia priva di sensi accasciata sul pavimento ed Evelin che piangeva cercando di svegliarla.

" Dobbiamo rianimarla! Subito!"

Jack aveva seguito un corso di pronto soccorso per via del suo lavoro e sapeva cosa doveva fare ma aveva i nervi tesi e un groppo alla gola, incominciò a premere sulla cassa toracica a ritmo regolare alternando la respirazione bocca a bocca.

" SHAO SVEGLIATI! PUOI FARCELA PICCOLA! SVEGLIATI!"

Shao riprese a respirare.

Si piegò di scatto vomitando acqua mista a sapone e respirò a pieni polmoni. Jack ed Evelin la strinsero fortissimo, la presero in braccio, la avvolsero in una coperta e decisero di portarla subito dal dottore per accertarsi che non fosse rimasta acqua nei polmoni. Shao si sentiva gli occhi appannati, risvegliandosi aveva preso molta paura, si era resa conto che mancava veramente poco e sarebbe potuta affogare, tremava avvolta nella coperta mentre suo padre la stringeva forte tra le sue braccia.

Arrivati in ospedale le fecero delle lastre e tutto risultò apposto, i suoi erano sollevati, ma lei continuava a ripensare a quel momento in cui era lì sott'acqua senza respirare, ricordò l'uomo nel suo sogno, nemmeno lui riusciva a respirare.

Jack ed Evelin la riportarono a casa cercando di tranquillizzarla sull'accaduto, le prepararono una buona cena e mangiarono tutti e tre insieme vicini sul divano guardando il suo cartone preferito, Evelin le fece una cioccolata calda e poi andarono a dormire tutti e tre insieme nel lettone. Jack ed Evelin la tennero al caldo fra di loro per tutta la notte, anche loro avevano preso un bello spavento, stavano per perdere ciò che avevano di più prezioso e non se lo sarebbero mai perdonato.

La prima luce dell'alba entrò dallo scuro semichiuso, Shao aprì gli occhi e se li strofinò, Jack ed Evelin stavano ancora dormendo. Si ricordò l'appuntamento con Amy, con tutto quello che era successo non aveva avuto il tempo di scegliere nessuna foto, corse in camera sua e prese l'album, era presto aveva ancora un po' di tempo per sfogliarlo e scegliere le migliori.

" Amore che ci fai già sveglia? "

" Niente devo solo prendere un po' di foto, oggi devo fare una cosa con Amy "

" Che cosa devi fare? "

" È un segreto mamma "

Evelin sorrise e la lasciò fare andando a preparare la colazione.

Jack si svegliò con l'odore del caffè e scese di sotto, Evelin era tutta scombinata, scalza con i capelli spettinati e la vestaglia stropicciata. Sorrise e l'abbracciò da dietro dandole un bacio sull'orecchio tappandole il timpano per qualche secondo. Evelin si girò di scatto e gli diede uno spintone, Jack divertito indietreggiò ridendo, poi si riavvicinò lentamente e si abbracciarono.

" Ieri l'abbiamo quasi persa... "

" No non sarebbe potuto finire tutto così, no... "

" No ma... ho avuto molta paura "

" Anch'io, ma ora è passata, Shao non deve rimanere traumatizzata dall'accaduto "

" Hai ragione amore, ora le parliamo "

Shao scese di corsa dalle scale già pronta per andare a scuola col suo zaino che era quasi il doppio di lei, prese una mela, un pancake e corse fuori salutandoli.

" Shao ma dove corri? È presto! Dobbiamo parlare ! "

" Scusa mamma ma Amy mi sta già aspettando, dobbiamo fare una cosa, non ti preoccupare sto bene! "

" Stai attenta con la bici! ... "

Neanche il tempo di concludere la frase che Shao era già uscita dal cancelletto sfrecciando con la sua bici.

Jack si avvicinò ad Evelin e la guardò ammiccante

" Beh amore è sabato, abbiamo tutta la mattina per noi... che vuoi fare? "

" Mah penso che mi metterò a stirare, sono indietro con tutti i vestiti che sporca Shao "

" Ah ah. Certo. Stirare. "

" Si. S t i r a r e. Capito? "

" Si certo come no... vieni qua! "

Evelin rise e si diedero un bacio.
Shao invece stava pedalando più forte che poteva, era in ritardo ed Amy la stava aspettando già da un bel pezzo.

" Scusa eccomi! Non sai cos'è successo ieri! "

" Cosa è successo? "

Shao le raccontò tutto, anche del sogno ed Amy rimase stupefatta da ciò che Shao le stava dicendo.

" Secondo te aveva un significato quel sogno? "

" Non lo so ma mi è rimasto dentro nella testa, ormai lo associo a quella orrenda sensazione di non riuscire a respirare, ciò che provava l'uomo nel sogno alla fine era come se lo provassi io nella mia realtà "

" Dev'essere stato orrendo... ma l'importante è che ora stai bene "

" Si si ora ho imparato che finché non divento alta minimo un metro e settanta è meglio che non mi addormento più in vasca! "

Amy rise

" Si mi sa che è meglio! "

" Comunque ho portato le foto sai ? Le vuoi vedere? "

" Ovvio! Che domande! Fammi vedere! "

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