4. Stretta di mano

Nei giorni seguenti Shaolin era entusiasta come non mai quando tornava a casa, si precipitava giù dallo scuolabus e correva verso il cancelletto di casa, anche Rotolo come sempre la stava aspettando ansioso di farle le feste. Jack ed Evelin assistevano ogni volta ad una scena comica, il cucciolo cresceva in fretta ed era diventato pesante, Shaolin correva ad abbracciarlo ma quando Rotolo le saltava in braccio finivano entrambi per terra.

Rotolo vedeva solo Shaolin, l'adorava, la riempiva di leccate e la seguiva sempre in giro per la casa, seguiva ogni suo passo, stava seduto tranquillo in camera sua quando aveva da fare i compiti e appena smetteva si avvicinava mettendole il musetto sulle gambe per chiederle di giocare, se ciò non bastava (rare volte), incominciava a rotolarsi per terra cercando di attirare la sua attenzione, Shaolin d'altra parte non sapeva resistergli e spesso finiva anche lei a rotolarsi a terra per giocare con lui.

Una notte Shaolin fece un sogno.

Una donna e un uomo camminavano per una strada desolata in una grande città. Con loro in un passeggino c'era un bambino.
La donna rideva guardando dentro la carrozzina, giocava col bimbo. Ad un certo punto attraversando un incrocio un'auto arrivò a grossa velocità e non si fermò.
Passarono pochi secondi ma sembrarono interminabili, la carrozzina era rovesciata a terra, l'uomo era in ginocchio paralizzato, sua moglie non si muoveva e il suo bimbo non respirava più. Era solo, improvvisamente, tremendamente solo e impotente.

Shaolin si svegliò di soprassalto tutta sudata. Non comprendeva appieno cosa fosse successo nel sogno, ma nonostante non comprendesse, quelle emozioni erano passate attraverso la sua mente e poi nel suo cuore e l'avevano turbata da morire. Corse in camera di mamma e papà e si infilò in mezzo a loro, sotto le coperte, in silenzio. Jack ed Evelin si svegliarono e le chiesero se andasse tutto bene, Shaolin non volle parlare di quello che aveva sognato, le faceva ancora troppo male quindi rispose semplicemente di si, che semplicemente le mancavano. Jack ed Evelin non ci credettero molto ma del resto non diedero più di tanta importanza alla cosa e continuarono a dormire tenendola stretta a loro.

Il giorno dopo Shaolin si svegliò serena e tranquilla, la notte con i suoi era servita a rassicurarla e rasserenarla. Si lavò le zanne con cura, fece qualche gargarismo per divertimento (Jack le aveva insegnato a farli e da allora lei li faceva sempre, scoppiando a ridere e sputando tutto nel lavandino poi), Evelin le aveva preparato i vestitini da mettersi per andare a scuola, ma Shaolin aveva i gusti già ben chiari per la sua età e qualcosa dei vestiti che le preparava la mamma lo cambiava sempre. Dopo lunghe ricerche nell'armadio per trovare una camicetta che secondo lei si abbinasse bene corse fuori per prendere lo scuolabus.
Arrivò giusta in tempo e saltò su.

Quel giorno a scuola c'era verifica di matematica, per fortuna a Shaolin piaceva la matematica ed era la più brava della classe in merito, fu la prima a finire e consegnare, erano le ultime due ore di lezione e non vedeva l'ora di tornare a casa e giocare con Rotolo. La sua compagna di banco Amy, non era per niente portata per la matematica, ma era timida e aveva paura di chiedere aiuto a Shao (così la chiamavano in classe).
Shaolin che aveva già consegnato si girò a guardarla e la vide palesemente in difficoltà così decise di prendere un foglio, scriverci alcune risposte e passarglielo per darle una mano, a Shao non stavano simpatici tutti ma Amy le piaceva, a differenza di tutti gli altri bambini non aveva mai preteso niente da lei e non l'aveva mai infastidita. Amy la guardò sorpresa di quel gesto ed era in dubbio se accettare ma Shao la guardò indispettita e le disse " Prendilo su! Voglio aiutarti! ".
Amy lo prese, non ebbe molto tempo per copiare ma fu a sufficienza per fare un buon compito.

Alla fine della scuola alla fermata dell'autobus Amy si avvicinò a Shao per ringraziarla e chiederle se poteva fare qualcosa per ricambiare, Shao all'inizio per scherzare disse :" Si un panino, un gelato e venti sneakers grazie ", poi subito dopo vedendo la faccia perplessa di Amy si mise a ridere e disse che stava scherzando, che era stata felice di darle una mano. Amy sorrise, era un po' imbarazzata per non aver capito subito, chiese a Shao se il giorno dopo volesse giocare con lei a ricreazione, Shao accettò volentieri. Poi arrivò l'autobus, Amy e Shao abitavano in posti totalmente differenti così si dovettero salutare.

Shao si sedette come suo solito all'ultimo posto, nell'angolo a destra vicino al finestrino. Per lei il viaggio era un qualcosa che si doveva trascorrere in silenzio guardando fuori il paesaggio cambiare, era un momento per perdersi nei pensieri e fantasticare su mille e più avventure, sognare di avere le ali di un'aquila e gettarsi in volo giù da una scogliera  oppure capeggiare una rivolta apache in un villaggio indiano fra le montagne ed i deserti, aveva molta fantasia e viaggiava continuamente in mille e più posti con l'aereo migliore al mondo... il pensiero.

L'autobus frenò, Shao si svegliò, era la sua fermata. Si precipitò come sempre giù dall'autobus per correre verso casa pronta ad essere sbalzata a terra da Rotolo ma quando si trovò davanti al cancelletto rimase perplessa nel non vederlo, lo chiamò più volte ma non spuntò da nessuna parte allora corse in casa pensando che magari era rimasto chiuso dentro. Shao entrò chiamando il suo cucciolo ma non sentì nessun rumore di zampette che le correvano in contro, poi sentì un rumore proveniente dalla cucina e andò a vedere.

Evelin stava piangendo, Jack stava parlando al telefono e sembrava fuori di sé. Shao andò dalla mamma e le chiese cos'era successo, dov'era Rotolo?

Evelin la guardò cupa, sapendo che la risposta da dare era assai amara e la pronunciò come un cerotto :" Rotolo non c'è più."

Shao rimase un attimo in silenzio perplessa e poi chiese :"Come non c'è più?! Dov'è?!".

Jack che aveva nel frattempo messo giù il telefono intervenne

" Stamattina abbiamo chiamato Rotolo per dargli da mangiare ma non arrivava, così siamo andati a cercarlo e lo abbiamo trovato disteso in salotto che non si muoveva, lo abbiamo portato subito dal veterinario ma... " - fece un sospiro - " ma... non c'è l'ha fatta."

" Cos'ha detto il veterinario?" intervenne Evelin

" Continua a dirmi che non si spiegano le cause della morte! Che secondo le analisi era in perfetta salute! Ma com'è possibile!? "

Shaolin aveva ascoltato tutto attentamente, non conosceva ancora la morte o quanto meno non l'aveva ancora mai riguardata di persona, ma quella era la prima stretta di mano che la Morte stringeva con lei, si stava presentando :"Piacere sono la Morte."

Dentro di lei si accese come un fuoco che le toccò il cuore, il sangue le diventò caldo, il viso rosso, scoppiò a piangere. Corse fuori in cortile dove vide ancora tutti i suoi giochi sparsi per il giardino, si ricordò quando lo aveva visto per la prima volta proprio lì mentre si rotolava, si accasciò a terra e pianse, pensava che non se ne sarebbe mai separata, ora non aveva più nessuno che la seguisse per casa, nessuno con cui rotolarsi e giocare, nessuno che la ribaltasse a terra una volta tornata a casa, non avrebbe più sentito il rumore delle sue zampette, ne i suoi piagnucolii da viziato per avere di nascosto un pezzetto di bistecca da sotto la tavola che lei gli concedeva sempre... le ritornò in mente come si sentiva quell'uomo nel suo sogno, impotente...
La morte si era presentata a Shaolin per la prima volta e faceva male, molto male.
Era la prima, ma la Morte avrebbe continuato a far parte della vita di Shao più di quanto lei potesse mai immaginare.

Jack ed Evelin corsero da lei e la presero in braccio.

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