28. Specchio

Evelin si svegliò di soprassalto a causa di un fulmine caduto nell'immediata vicinanza del laboratorio. La sveglia segnava le 4.50 del mattino.

Nello stesso momento sentì bussare alla porta.

《Tutto bene dentro?》

Era Forsteller.

《Sisi, un fulmine è caduto proprio qui fuori e mi ha svegliata, è successo qualcosa?》

《Abbiamo avuto ulteriori problemi con la centralina elettrica, il fulmine non ci voleva, ti conviene alzarti e andare verso le docce, l'acqua calda non durerà ancora a lungo, dovremmo resettare tutto il sistema, inoltre qua iniziamo molto presto a lavorare. Poi vieni da me in ufficio, ti fornirò dell'abbigliamento adeguato.》

Se ne andò senza attendere risposta, Evelin uscì con fatica dal piumone caldo e si infilò la maglia del giorno prima per andare verso i bagni, l'odore non era gradevole e non vedeva l'ora di cambiarsi.

La doccia fu un sollievo, l'acqua era bollente e le alleviava lo stress della giornata,  fu lì che incontrò la prima dipendente della struttura.

《Ciao, sei nuova?》

《Più che altro sono ospite o forse diventerò una semplice cavia da laboratorio...》

Disse ridendo Evelin.

《O forse qualcosa di più visto che è venuto Forsteller in persona ad accoglierti》

《Come lo sai?》

《Pensi che questo edificio così moderno sia privo di videosorveglianza? Ti abbiamo visto tutti sulle videocamere quando sei entrata, ma Forsteller ci ha intimato di non fare nulla, ma di lasciare che sia lui ad accoglierti》

L'unica cosa che venne in mente ad Evelin fu:

《Perché?》

《Ah questo non lo so, il dottore è molto riservato, ma di certo non sei un ospite normale se ha agito così》

Evelin aggiunse questa domanda alla infinita lista che già la tormentava e si diresse verso l'ufficio di Forsteller.

《Ci hai messo una vita. Questi sono i tuoi vestiti: calzini e pantaloni di lana, maglione in cashmere e scarpe pulite; lì dietro al paravento ti puoi cambiare, ti aspetterò fuori, abbiamo mille cose da fare e per alcuni test ci vogliono giorni》

Evelin si vestì di fretta, ma si prese un attimo per godersi l'odore profumato degli abiti caldi e appena lavati, erano incredibilmente comodi. Lasciò gli abiti sporchi sulla sedia ed uscì.

《Bene in questo momento si stanno occupando dell'impianto elettrico, fra poco i laboratori dovrebbero riprendere la loro piena funzionalità, intanto andiamo nella sala referti, è arrivata l'ora delle risposte》

Evelin ci si diresse con gli occhi illuminati di speranza, in trepidante attesa.

Entrarono nell'archivio e la differenza lampante che apparve rispetto all'ospedale fu che c'erano due soli cassetti contenenti i referti e non un'intera stanza. Il resto della stanza era costellato da mensole con modellini di molecole e microscopi, un computer enorme al centro circondato da un tavolo a semicerchio e diverse poltroncine con le ruote movibili.

Forsteller si diresse al computer ed aprì i relativi fascicoli.

《Evelin... sai cosa sono le molecole chirali?》

《Mi illumini》

《Guarda le tue mani, sono uguali, sono simili ma se le provi a mettere una sopra l'altra vedrai che non sono sovrapponibili, sono speculari. Ecco questa è la chiralità.
Ora ti prego di seguirmi con attenzione...
Le rispettive molecole speculari, ovvero chirali, si chiamano enantiomeri e come nel caso delle mani ce n'è uno destro e uno sinistro... mi segui?》

《Sisi, la sto seguendo continui...》

《Bene... ora tutte le molecole che hanno a che fare con la vita come ad esempio il DNA sono levogire, ovvero enantiomeri sinistri, ovvero girano verso sinistra e di questo non si è capito ancora il perché. Fino a pochi anni fa non ci si preoccupava molto di questo aspetto finché non si è scoperto che invece fa una grande differenza, tanto che alcuni farmaci possono risultare tossici o benefici per l'organismo in base al loro enantiomero. Come è possibile che tutti usiamo un solo enantiomero? Questo non lo so, non lo sa ancora nessuno a dire il vero, aleggia un grande alone di mistero intorno a questo argomento...》

《E tutto questo cosa centra...》

《Abbi pazienza e lasciami finire...》

《Certo, scusi...》

《Bene... come avrai visto ci sono pochi referti qua dentro e questo proprio perché ci occupiamo di casi estremamente rari, fra i quali proprio i due che ti riguardano...
Bene, devi sapere che i due casi che ti interessano sono gli unici casi scoperti fin'ora ad avere un DNA destrogiro. Ovvero la loro composizione genetica è simile, praticamente identica alla nostra, ma non uguale, sono una sorta di specchio della realtà.
Ovviamente non lo sono sempre stati, è avvenuta una mutazione e le mutazioni sono eventi molto rari. E io voglio capire come e perché ciò è avvenuto.
Qui entri in gioco te. Tu sei l'unica che ha avuto stretto contatto con entrambi i soggetti cosa anch'essa rara e forse grazie a questo potremmo scoprire qualcosa in più sulle cause delle mutazioni o almeno lo spero》

《Ma... ma... io non so nulla al riguardo, è già tanto che sono riuscita a capire ciò che ha detto...》

《Non serve che tu comprenda appieno, quello è il mio compito, ma devi dirmi più che puoi sui soggetti, eri presente quando sono deceduti?》

《Io no, ma mia figlia si》

《Ancora più interessante... le probabilità che oltre ad avere uno stretto contatto con entrambi i soggetti abbia assistito al momento del decesso rasentano lo zero...》

《Ma quindi mi sta dicendo che le persone che amava mia figlia sono morte perché il loro DNA è mutato rendendoli uno specchio della realtà?》

《È un po' semplicistico, ma a grosso modo si》

《Perché non lo avete detto a nessuno?》

Forsteller rise.

《Sono informazioni a dir poco riservate, casi più unici che rari, che ancora non riusciamo a comprendere del tutto, che non riusciamo a spiegare. Oltre alla segretezza governativa, perché tormentare famiglie già distrutte con domande che non farebbero altro che tormentarle ulteriormente e rischiare fuoriuscite di notizie che al momento non farebbero altro che ostacolare la ricerca... a volte è meglio tacere, o almeno momentaneamente finché non si sono realmente compresi i fatti. Non hai fatto anche tu lo stesso venendo qua? Non hai taciuto alla tua famiglia i reali motivi per non turbarli ulteriormente?》

《Si l'ho fatto... ma non tornerò senza risposte e quando le avrò loro saranno i primi a saperlo, non starò zitta per conservare non so quale strana tutela governativa》

《Benissimo, se mi sarai d'aiuto come io spero, sarò io in prima persona a parlare con l'intera tua famiglia》

Evelin corrugò la fronte per qualche secondo, poi si sciolse.

《Va bene accetto, cosa vuole sapere?》

Forsteller sorrise soddisfatto.

《Innanzitutto vorrei sapere le circostanze in cui sono morti, le dinamiche dei fatti. Vedi dietro ogni effetto c'è sempre una causa, dietro due effetti identici probabilmente si nasconde un'unica causa, una causa che tu o forse tua figlia avete visto coi vostri stessi occhi, ma di cui non vi siete rese conto, quindi... raccontami》

Evelin gli raccontò ogni singola cosa che si ricordasse, nel frattempo l'elettricità era tornata e l'impianto rigenerato.

《Interessante, tua figlia era strettamente connessa ad entrambe le persone, le ha viste morire direttamente coi suoi occhi avendole vicine, ma i posti ed i momenti erano completamente diversi fra loro, quindi ad una prima analisi mi sentirei di escludere sia qualcosa dovuto all'ambiente in cui stavano, anche perché sarebbe dovuto succedere a molte altre persone... no dev'essere qualcosa di diverso... i due casi non sono mai nemmeno entrati in contatto tra di loro... devono avere qualcosa in comune, ma cosa? In realtà...》

《Mia figlia》

《Si》

Forsteller fece una lunga pausa.

《Sembra strano, apparentemente senza senso, ma l'unica cosa che hanno in comune entrambi i casi è lo stretto contatto con tua figlia》

《Sta incolpando mia figlia delle loro morti per caso?》

《No. Sto solo portando alla luce una primitiva evidenza. Stiamo costruendo un puzzle, dobbiamo mettere pezzo per pezzo tutto al suo posto e ora direi che tua figlia fa inevitabilmente parte del disegno, anzi forse ne è proprio la parte centrale...
Bene ora è tornata l'elettricità, possiamo fare delle analisi concrete, hai detto che non potevi avere figli non è vero?》

《Si, ma non vedo come possa collegarsi al tutto...》

《Come dico sempre, forse niente, forse tutto. Vieni con me》.

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