18. Ritorno a casa
Salirono in macchina, il tepore al suo interno li accolse da quella serata diventata ormai fredda. Shao distese le gambe, si rilassò e inspirò profondamente.
Alan la guardò
" Ti devo dire una cosa "
Shao si voltò lentamente verso di lui mantenendo la testa appoggiata al sedile
" Sai la prima volta che ci siamo visti in bar... per me non era la prima volta, ti avevo vista già altre volte, avevi catturato da subito la mia attenzione, avevi sempre quell'aria persa, sognante, divertente alle volte nel modo in cui facevi le cose, ma non avevo mai avuto il coraggio di venire a parlarti, probabilmente mi avresti preso per un pazzo o il solito rompiscatole... finché non mi si è presentata l'occasione perfetta quel giorno al caffè, mi aspettavo avessimo scambiato qualche parola in più ma non cambierei nemmeno un momento di quello che è stato... "
" Alan non immaginavo... "
" Aspetta, lasciami finire... "
Shao stette in silenzio e lo lasciò parlare
" Quello che voglio dire... è che ho sentito qualcosa che non riesco bene a descrivere fin dal primo momento in cui ti ho vista, come una forza invisibile ma estremamente potente che mi spingeva verso di te. Pensavo a te anche prima di conoscerti e avevo la netta sensazione che io invece ti conoscevo, come nessun altro, forse pecco di presunzione mentre te lo sto dicendo... ma non potevo più starmene per conto mio... eri arrivata tu. "
A Shao scese una lacrima che non sapeva bene distinguere se fosse di gioia o di dolore.
" Ora posso dire di conoscerti, non completamente certo, ma è come se ti conoscessi da molto tempo dentro di me e non voglio smettere di farlo, mai.
Voglio scoprire ogni cosa di te, nel bene e nel male, non ho paura di farlo e voglio che anche tu sappia tutto di me, ogni cosa, se tu lo vorrai. Niente segreti, niente bugie, un libro aperto nelle tue mani di cui potrai sfogliare ogni pagina e leggere ogni riga non appena mi guarderai negli occhi. Perché so che tu ci riesci e io non te lo impedirò mai. Osservami, mettimi alla prova e io ci sarò. "
Alan era serio, la guardava e sapeva quel che stava dicendo, era sicuro, determinato, nell'amarla.
" ... da quando tu ci sei nella mia vita so cos'è la felicità e so cosa vuol dire davvero 'vivere', forse mi prenderai per pazzo, ma credimi non sono mai stato così sicuro di quello che provo in vita mia...
Quello che voglio dire Shao...
è che io ti amo. "
Shao si scosse, non rispose, gli diede solo un bacio.
Alan mise in moto la macchina, non era deluso dal gesto di Shao, sapeva che anche lei lo amava anche se non gliel'aveva detto, ci sono cose più grandi delle parole che si leggono negli occhi di chi ti ha nel cuore.
Shao appoggiò la testa al finestrino e guardò fuori, nella sua mente i pensieri formavano un temporale. Dentro di sé sapeva che non c'era per lei nessun altro se non Alan, sapeva che erano connessi, era ormai una certezza, un filo invisibile che li univa, che non sarebbe mai potuto sparire.
Si sentiva libera con lui di essere sé stessa, si sentiva al sicuro, amata, protetta e incredibilmente felice e avrebbe fatto di tutto per rendere felice lui.
Nonostante questo nel profondo di lei c'era ancora traccia di quella paura che batteva sui vetri del suo cuore, incrinandoli, graffiandoli, stridendo su di essi, provocando un terribile rumore che rimbombava acuto nella sua mente.
Shao si girò a guardarlo, si era ripromessa che non avrebbe lasciato che la paura vincesse su di lei, lo amava, non aveva alcun dubbio su questo e l'amore vinse sulla paura.
Alan stava guidando sereno, la strada era deserta e le stelle brillavano ancora.
Shao si sganciò la cintura e si avvicinò a lui, gli diede un bacio sul lato della fronte e gli sussurrò all'orecchio
" Ti amo anch'io "
Vide scendere una lacrima sul volto di Alan e sorridere dalla gioia, poi si appoggiò sulla sua spalla calda e chiuse gli occhi. Riusciva a sentire il suo profumo, un profumo che ormai sapeva di casa e che sarebbe rimasto impresso nella sua mente per sempre. Si strinse a lui accoccolandosi al suo braccio.
Sentì la testa di Alan che si appoggiò dolcemente sulla sua, sorrise.
Non fece in tempo ad aprire gli occhi.
L'auto sbandò sul guardrail e finì dritta dal lato passeggero contro un albero a lato della strada.
L'airbag di Shao non si aprì.
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