12. La gara

Le lezioni erano finite, Shao stava percorrendo il lungo corridoio che portava all'uscita quando venne colpita da un annuncio appeso in bacheca.

" Gara automobilistica.
Siete stufi di stare seduti sui banchi? Venite a provare un po' di adrenalina!
Ore 21.00 mercoledì al Mountain Gates
In palio?
La gloria!
E un ricco premio di 500€! "

Shao fece mente locale, 500€ le avrebbero fatto davvero comodo, avrebbe potuto pagare l'assicurazione dell'auto e parte della retta. Aveva fiducia nella sua Camaro e adorava guidare, prese nota di ora e luogo, i suoi non avrebbero certo gradito l'idea ma come sempre il modo lo avrebbe trovato.

"Tanto che può succedere? Al massimo perdo e comunque mi diverto alla grande.
Poi chi cavolo la batte la mia bestia di Camaro!?"

Ormai era deciso. Poteva crollare il mondo che Shao mercoledì alle 21.00 sarebbe stata al Mountain Gates con la sua Camaro.

Tornò a casa eccitata, il giorno dopo avrebbe gareggiato e non vedeva l'ora.

" Ciao amore, com'è andata oggi all'università? "

" Bene mamma, siamo in tanti ma i professori sembrano in gamba! "

" Oh beh son contenta! Chissà se è ancora come me la ricordo io quella scuola... "

" Non penso abbiano cambiato molto mamma, sui banchi si trovano ancora incise dediche di non so quanti anni fa, oltre a qualche gomma incrostata. "

" Quelle c'erano anche ai miei tempi! "

Evelin rise dolcemente

" Beh dai amore domani devi alzarti presto, meglio che vai a dormire! "

Le diede un bacio sulla fronte e Shao sbuffò, non era più piccola ma ad Evelin non voleva entrare in testa, per lei rimaneva sempre la sua bambina.

Il giorno dopo la sveglia del telefonò non suonò, Shao si svegliò solo con la luce del sole, in ritardo.

Maledisse mezzo mondo, corse a lavarsi i denti e alla bell'e meglio uscì di casa.

Arrivò in università giusto cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni, il tempo sufficiente per prendere un caffè, parte essenziale della giornata per evitare di dormire sui banchi.

Entrò nel bar dell'università e ordinò un liscio, al momento di pagare però si accorse di aver dimenticato il portafoglio a casa.

Sembrava il perfetto inizio di una giornata no.

" Tranquilla offro io "

Un ragazzo si intromise e pagò alla cassa.

" Grazie mille! Oggi non è una gran giornata..."

" Figurati, è stato un piacere "

" Grazie davvero! Ora devo scappare che iniziano le lezioni, se capiterà sarò ben contenta di ricambiare il favore! "

Shao corse via senza dargli troppe attenzioni, del resto non le dava praticamente a nessuno, specie a quelli appena conosciuti.

Però era un bel ragazzo, aveva due bellissimi occhi verdi e un sorriso dolcissimo.
Non era per niente convenzionale, per intenderci, non il classico belloccio, ma quello "da buoni intenditori" come diceva sempre la mamma di Shao in tema ragazzi.
Aveva tutti i capelli in disordine, forse anche lui si era svegliato tardi quella mattina, un paio di jeans, un maglioncino leggero retrò e un giubbotto in cuoio. Semplice. Semplice e lasciato lì come un allocco da Shao che doveva correre a seguire le sue lezioni.

Ma non se la prese a male, la guardò andar via, mise via il portafoglio, sorrise e zaino in spalla corse anche lui nella sua aula.

Shao entrò giusta giusta, due secondi prima che entrasse il prof.
Si sedette al suo solito posto in alto pronta per otto ore di lezione.

Pensò fra sé e sé

" Cavolo prima non mi sono nemmeno presentata con quel ragazzo, son stata proprio scortese, spero di ribeccarlo in bar uno di questi giorni così posso ricambiargli il caffè.
In fondo è stato molto carino e io mi sono comportata come una perfetta idiota, vabbè rimedierò... "

Le ore passarono in fretta a parte storia dell'architettura che non finiva più in cui Shao si perse completamente nei suoi pensieri.

Fu in quei pensieri che le tornò in mente Amy, se la vedeva lì al suo fianco sorridente e attenta alla lezione, si chiedeva come sarebbe stata ora a 20 anni, come sarebbe ora il suo viso, che forme avrebbe il suo corpo, come avrebbe tenuto i capelli, se avrebbe avuto sempre qualche bel vestito di pizzo.
Sarebbe stata la ragazza più bella di tutta l'università, forse avrebbe studiato letteratura e fatto innamorare metà ragazzi del corso con la sua dolcezza, la sua eleganza e il suo sorriso.

Ma al suo fianco non c'era seduto nessuno, solo un ricordo. Un ricordo che ancora le provocava dolore.

Le scese una lacrima mentre fissava il posto vuoto accanto a lei ma in quel momento il prof annunciò che era finita la lezione e tutti si alzarono, Shao si riprese alla svelta e si asciugò con la manica della camicia la lacrima, raccolse i libri e corse fuori dall'aula.

L'ultima cosa che voleva era farsi vedere in quelle condizioni dai suoi compagni. Guardò l'orologio, erano già le 18, mancavano solo 3 ore alla gara e l'eccitazione era palpabile sul suo volto.

Tornò a casa a tavoletta ma invece di mettere l'auto dentro la lasciò parcheggiata fuori. Sapeva che i suoi non le avrebbero mai permesso di partecipare a quella gara quindi sarebbe uscita come suo solito di nascosto.

Arrivò che Jack ed Evelin stavano mettendo il pollo con patate in tavola, l'odorino invitante si sentiva già prima di entrare in casa.

" Eccola! Brava amore, giusta in tempo per il pollo con patate! "

In tavola c'era anche del buon vino rosso.

" Shao vuoi un po' di vino? Tanto ormai non devi più guidare "

" No papà grazie ma preferisco dell'acqua "

" Ma sei proprio sicura? Questo vino è buonissimo, da quando in qua non ti viene nemmeno la voglia di assaggiare? "

" Beh papà se non lo finisci tutto potrò assaggiarlo domani "

Strizzò l'occhio a suo padre e Jack si mise a ridere, ovviamente non avrebbe mai finito tutto il vino anche perché Evelin l'avrebbe ucciso prima.

Finirono di mangiare per le 20, il Mountain Gates era a mezz'ora di strada, venti minuti per la Camaro.
Shao si alzò da tavola e andò a preparare una tisana, la portò da bere a i suoi e sparecchiò.

" Io ora vado in camera a studiare un po' e poi vado a dormire, forse è il caso che andiate anche voi, vi vedo stanchi morti. "

" Si hai ragione amore, in effetti abbiamo un sonno... buonanotte! "

La tisana alla Melissa funzionava sempre.

Shao salì in camera sua, chiuse la porta e si preparò per uscire. Aprì l'armadio e prese un paio di jeans neri scoloriti, una maglia grigia senza maniche piuttosto larga e leggera, le sue converse nere in pelle che le davano la giusta sensibilità al piede grazie alla suola sottile, il suo giubbotto in pelle con le borchie ed era pronta.

Chiavi, patente e telefono tutto nelle tasche del giubbotto e si calò giù dalla grondaia.

Jack ed Evelin avevano già spento le luci, forse ancora non dormivano ma ci mancava sicuramente poco.

Aprì lentamente la portiera della Camaro, salì, accese il motore e mollò la frizione accelerando con estrema dolcezza per non svegliare tutto il quartiere. Era partita e nessuno se n'era accorto.

" Mountain Gates sto arrivando "

Quando fu fuori portata abbassò i finestrini e mise la musica ad alto volume, Halcyon Birds - Broken Back accompagnava il suo viaggio verso destinazione, i capelli le si spettinavano col vento e a lei dava una sensazione fantastica di libertà.

Mountain Gates era un posto ai piedi di una montagna piena di curve e precipizi, la notte non ci passava mai nessuno, di giorno era meta ambita dai ciclisti fra cui Shao che infatti ne conosceva bene le curve e i pericoli.

La gara prevedeva una manche di eliminazioni su rettilineo ai piedi del monte, ovvero chi era più veloce vinceva. La seconda manche ovvero la manche finale che prevedeva solo due finalisti consisteva in una gara di abilità nella guida dove chi prima arrivava in cima al monte vinceva.

Era pieno di gente, più di quanta Shao potesse immaginare, c'era musica ad alto volume, tutti i bar aperti pieni di luci e un sacco di macchine parcheggiate pronte a gareggiare, il rettilineo era illuminato come un albero di natale sembrava più una pista d'atterraggio che una strada.

Andò al casello delle iscrizioni.

" Dimmi nome e cognome "

" Shaolin Gallagher "

" numero targa "

" EF222LL "

" Nome della macchina "

" Nome della macchina? "

" Si il nome da gara "

" Ehmmm.... "

Pensò velocemente ad un nome

" Black Bird "

" Bene firmi qui "

Le diedero un numero da appiccicare sul retro dell'auto, numero 7.

Mancavano solo 10 minuti all'inizio, le eliminatorie sarebbero durate un bel po', avrebbe dovuto sfidare e vincere ben 15 persone per arrivare in finale.

Un tabellone con le classifiche annunciava chi doveva gareggiare.

" Black Bird contro Stone Wave "

Toccava a lei.

Entrò nella Camaro e si posizionò sullo start, di fianco a lei una Challenger rossa fuoco, il pilota era un ragazzo figlio di papà che si vedeva lontano un miglio, salutò Shao con un gesto ironico della mano ma Shao non lo badò.

" Ready?
  3
  2
  1
  ... "

La tensione era palpabile, il cuore accelerato pompava più sangue, l'udito focalizzava il rumore del motore e nient'altro, gli occhi fissi sul fondo della strada illuminata.

" ...
  GO! "

Partirono, Stone Wave accelerò subito lasciando un bel segno di pneumatici sull'asfalto, Shao era subito dietro, tennero un testa a testa fino a 100 metri dal traguardo. Quando mancavano pochi metri dalla fine Shao scalò, diede una botta di acceleratore e i cavalli della Camaro scalpitarono forando il vento come una freccia, vinse e lasciò a bocca asciutta il figlio di papà.

Salì sul tabellone e salì ancora e ancora eliminando uno dopo l'altro gli avversari, la sua tecnica stava funzionando, quando tutti pensavano di star per vincere lei a pochi metri dalla fine li bruciava e tagliava il traguardo.

Erano le 2.00 di notte e il tabellone segnava

" Finalisti:
Black Bird contro DuffyDuck "

Era arrivata in finale, ora veniva la parte più ardua. Quella strada di montagna era molto pericolosa, i sorpassi difficili e i precipizi pronti ad accoglierti se sbagliavi un drift.

Si posizionò ai piedi della montagna aspettando il suo rivale. Arrivò un'auto completamente nera, dai cerchioni alla carrozzeria, numero 11, non riusciva a vedere il guidatore, portava un casco nero anch'esso con la visiera oscurata. La tensione salì, la stava fissando anche se non poteva vedere i suoi occhi ma era certa che la stesse fissando, non riusciva a studiare il suo avversario ma era pronta a guerreggiare fino all'ultima curva contro chiunque.

Partirono, le difficoltà arrivarono subito, la strada era stretta e il sorpasso complicato.
DuffyDuck non era come gli altri, non sbagliava una curva, aveva una traiettoria precisa e pulita, non amava strafare e sembrava che anche lui tenesse il meglio per la fine.

Shao era in testa seguita a pochi metri da DuffyDuck, le stava letteralmente attaccato al culo e non riusciva a staccarselo. Era nervosa, il fatto di averlo attaccato al didietro le dava decisamente sui nervi.
Salirono così per quasi tutta la montagna, quando mancavano pochi tornanti la situazione si ribaltò, DuffyDuck accelerò e si infilò stretto in curva sorpassandola in scioltezza. Shao non aveva intenzione di lasciarlo vincere così, accelerò per riprendersi il suo posto e sta volta era lei attaccata al suo culo.

DuffyDuck sembrava non preoccuparsene molto e accelerò. Doveva avere molti cavalli sotto il cofano.
Shao si infuriò mancavano 2 tornanti al traguardo poteva ancora farcela, per superare doveva fare una curva accelerando molto di più in uscita ma non riuscì a tenere l'auto, perse il controllo e sbandò, la riprese poco prima di andare a sbattere contro il guardrail, pochi secondi bastarono a portare alla vittoria DuffyDuck.

Delle spie si accesero sul cruscotto di Shao, l'auto aveva qualche problemino agli iniettori. Qualcosa doveva esser andato storto.

Shao uscì dall'auto palesemente frustrata e con la fronte sudata. Poteva vedere lo spiazzo in cima con il traguardo, le mancavano veramente pochi metri e la rabbia le salì su per il naso.

L'auto era mal ridotta sentiva il motore debole.

Guardò in alto e vide il suo rivale scendere dall'auto, lo vide venire verso di lei.

" Cosa vuole ora? Che ci provi a dirmi qualcosa e lo rispedisco lì da dove è venuto... "

Mancava qualche metro e se lo sarebbe trovato di fronte. Aveva già preparato il suo sguardo da assassina ed era pronta a qualsiasi insulto.

Poco prima di arrivare si tolse il casco.

" Ciao, beh direi che ora mi hai più che ricambiato il favore! "

Gli stessi occhi verdi, lo stesso dolce sorriso, era il ragazzo del bar che le aveva offerto il caffè quella stessa mattina. Lo sguardo assassino sparì completamente.

" Non mi hai detto ancora come ti chiami... "

" Shaolin "

Disse con un filo di voce, se la mattina non gli aveva dato molta attenzione ora la aveva tutta.

" Piacere Shaolin, io sono Alan "

Disse sfoderando il sorriso più dolce che avesse mai visto.

" Guidi davvero bene, peccato per l'ultima curva... ma ha qualcosa che non va che ti sei fermata qua? "

" Si, mi è venuto fuori un problema agli iniettori e non mi va più avanti, ho paura di buttare fuori il motore..."

" Tranquilla, salta su io vado a spingere dietro "

Shao saltò su e sentì qualcosa allo stomaco che non aveva mai provato prima, aveva come dei brividi e il suo cuore era ancora più frenetico di com'era all'inizio della gara.

Arrivati sul piazzale in cima Shao realizzò che non sapeva come tornare a casa e che non aveva la minima idea di come sistemare il problema all'auto, i suoi l'avrebbero uccisa.

" Mi sa che sei nei guai, non vuole partire... Senti lascia l'auto qua, ti riporto io a casa e domani la vieni a riprendere. "

" I miei mi ammazzeranno se domani non vedono l'auto e poi come faccio ad andare in università? CAVOLO CAVOLO CAVOLO!! "

" Okay lasciami pensare un attimo... "

" So già, mi ammazzeranno "

" Okay ho un piano. Ora ti riporto a casa e poi domani mattina sul presto ti passo a prendere per andare a lezione, i tuoi staranno ancora dormendo e penseranno che sei già uscita per andare in università, non sospetteranno niente, poi il pomeriggio ti porto all'auto e chiedo anche a un mio amico meccanico se può venire così ci dà una mano, che ne pensi? "

" Potrebbe funzionare ma non voglio disturbarti così tanto... "

" Ragazza, non mi disturbi affatto. Lo faccio con piacere. E poi ho voglia di festeggiare la mia vittoria diversamente dal solito, almeno con te ho la scusa di dovermene andare presto dal casino che c'è là sotto. "

" Va bene allora, sei sicuro che lasciarla qua sia una buona idea? "

" Tranquilla qua su non ci sarà anima viva fino domani pomeriggio, forza salta su. "

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