1. Lo scambio
[ 23.03 - Jr.city ]
Il treno è appena passato facendo tremare i quadri appesi nella stanza. I lampioni al neon irradiano di luce il comodino attraverso le tapparelle rovinate, mettono in evidenza la polvere accumulatasi e i graffi sulla vernice color noce che movimenti poco accurati hanno provocato nel tempo, nell'ombra poco più in là il viso scavato di una donna.
Ha una sottoveste bianca pallida e sgualcita, il suo sguardo è immerso a fissare un punto del letto poco più in là dei suoi piedi, porta lentamente la mano destra sul ventre tremando e grida come in preda alle convulsioni:
" Non lo voglio questo mostro dentro di me! Non lo voglio! "
L'uomo all'improvviso entra e capisce, la rabbia e l'odio lo pervadono.
" Te l'avevo detto! Non possiamo mantenere una bocca da sfamare! Stolta ingrata è così che vuoi fregarmi!?".
Iniziano ad urlare, lui alza le mani, la rabbia e l'alcool producono i loro effetti.
[ 7.03 - Nw.city ]
Il sole è ormai alto nel cielo ed entra prepotentemente dalla finestra illuminando la cucina, fuori il prato rigoglioso è di un verde intenso, i meleti regalano il loro dolce profumo, i passerotti non mancano al loro cinguettare e il vento porta via sempre più lontano le nuvole lasciando spazio ad un cielo limpido e azzurro.
In tavola c'è del miele d'acacia, latte caldo, pane, lamponi e cereali, il caffè sta salendo e brontolando.
Lì seduta una donna, non ha fame, guarda il cibo che le sta davanti ma non lo tocca, sta piangendo e il pianto si fa sempre più amaro, si raggomitola sulla sedia e geme dal dolore. Il marito spegne il caffè e corre da lei, si abbassa e la stringe fra le sue braccia, mette la sua testa sopra la sua e cerca di proteggerla, di alleviarle il dolore e prenderlo su di sé, ma non può.
"Amore andrà tutto bene te lo prometto, riusciremo ad avere un figlio".
Lei parla con le lacrime che le rigano il volto, parla a stenti perché il pianto le blocca il respiro. " Non posso darti un figlio... sono difettosa... non avrò mai un figlio ", si morde le labbra così forte da far uscire sangue, chiude gli occhi e si getta fra le sue braccia.
In un momento fuori dal tempo che il tempo non può indicare, l'universo, decide di fare uno scambio.
[ 07.00 - Jr.city ]
L'uomo è andato via, la donna è accasciata sul pavimento, la schiena appoggiata al muro, i capelli neri e mossi davanti a un viso pieno di lividi.
Il bambino o meglio la bambina (lei ancora non lo sa) dentro di lei, muore.
[ 00.00 - Nw.city ]
Come se un terremoto avesse scosso l'intero universo la donna si sveglia di soprassalto, si gira e vede il marito dormire sereno al suo fianco sotto le coperte, si alza e và verso la finestra, vede qualcosa di luminoso e molto grande nel cielo, ma non la Luna, qualcosa che non aveva mai visto prima. Rimane lì per un po' a fissare il cielo sbalordita, ma a un certo punto sente come una scarica elettrica e si sente mancare le forze, torna nel letto e sente che c'è qualcosa di diverso in lei, una sensazione che non aveva mai provato ma che come per istinto riconosce subito
Sente la vita scorrere dentro di lei e si addormenta come se non potesse far a meno di crollare nel sonno, perde i sensi e dorme dolcemente.
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