41


Le sirene della polizia risuonano per tutto il vicinato.

Sono salva.

Guardo Jungkook davanti a me, nel panico.

Jungkook, devi andartene. dico.

Lui deve salvarsi.

Le sirene si fanno sempre più vicine, e cosi, anche i passi di Jimin, che nel mentre urla per tutta casa.

Cazzo! impreca, dal piano di sotto.
Io e Jungkook sentiamo i suoi passi salire le scale.

Mi giro verso il moro.
Jungkook, scappa!

Va verso la finestra, esita un po' prima di farlo. Mi lancia un ultima occhiata e poi salta giù.

POCHI GIORNI PRIMA..

È passata una settimana esatta.

Sono ancora a casa di Jimin, ma stavolta sono libera di poter camminare e armeggiare.

Una settimana senza vedere Taehyung, senza sentirlo, senza sapere come sta, senza sapere se mi sta cercando.

Il mio rapporto con Jimin e Jungkook è sempre lo stesso: puro odio.
Ma in questa situazione, se non voglio che mi portino in un posto più lontano di questo, devo stare ai loro comandi.
Devo mostrargli che sono disposta a fare quello che mi chiedono, rimanendo nei limiti.

Adesso siamo tutti in cucina, a tavola.

Dopo i primi 2 giorni qui, si sono resi conto che non avrebbero potuto tenermi legata per sempre,ed infatti, Jimin venne a slegarmi.

Da lì, seguiamo una routine ben precisa:

•Non appena siamo tutti svegli, è obbligatorio fare colazione tutti insieme.

Ma, ad essere sincera, non mangio granché da quando sono qui.
E Jungkook, non abita qui, quindi non c'era sempre.

Io e Jimin non parlavamo molto, o meglio, io non parlavo molto.
Ci siamo scambiati semmai 2 o 3 parole, da quando sono qui.

Ma d'altronde, chi è che ha voglia di dialogare, la mattina?

•Dopo aver fatto colazione sono libera di svagarmi un po', -e per "svagarmi" un po' si intende guardare la TV. Non ho il mio cellulare, quindi la tv è l'unica cosa che mi resta, per tenermi occupata.- ma dopo, dovrò passare tutto il pomeriggio con uno di loro. Questa cosa funziona a turni, una volta Jimin e una volta Jungkook. Oggi, tocca proprio al moro.

Se ho voglia di fare questa cosa?
Assolutamente no.

Non hanno ancora capito che non sceglierò nessuno di loro.

Ma sono convinti che, passando del tempo con loro, io possa cambiare idea.

Ogni giorno è sempre la stessa storia:
io seduta sul divano mentre ignoro colui che mi sta parlando, e lui che, giustamente, si irrita per il mio comportamento, ma continua a parlarmi, sperando di ricevere una risposta.

La prima, vera e propria conversazione è stata con Jimin.

Io ero seduta a gambe incrociate sul divano facendo snapping, e lui, seduto sulle punte dei piedi davanti a me, cercando di parlarmi.

《Sei carina anche vista dal basso, lo sai?》

《Sta' zitto.》

E finì lì, la nostra conversazione.

Io e i due ragazzi non abbiamo delle vere e proprie conversazioni..a causa mia.

Il mio corpo si rifiuta di recare attenzioni a due esseri del genere.

Tuttavia, Jungkook oggi è arrivato prima, infatti ora siamo tutti seduti al tavolo, a fare colazione.

Jimin e Jungkook faccia a faccia e io a capotavola.

Si, esatto.
Come le coppiette.

Per chi non lo sapesse, quando due persone sono fidanzate e devono sedersi a tavola, magari con più persone, una si mette a capotavola e l'altra al suo fianco, cosi da tenersi anche la mano e mostrare il loro amore.

Noi non ci teniamo per mano, ma in compenso, litighiamo.

Meglio di niente, no?

Infatti, ultimamente Jungkook è strano.
Litiga sempre con Jimin, perché non vuole fare determinate cose.

《Come mai oggi sei arrivato prima?》 Jimin pronuncia quella frase con lieve fastidio. Probabilmente sperava che oggi saremmo rimasti da soli.

《Non avevo altro da fare, a lavoro. I miei dipinti vanno alla grande.》 risponde, senza guardarlo, ma continuando a mangiare i cereali. 《Dovrei farti un dipinto.》 dice dal nulla, guardandomi. Rimango sorpresa, persino Jimin è senza parole.

《Si, dovrei farti un dipinto. Saresti una musa fantastica.》dice sempre più convinto, con un sorriso soddisfatto, poi, guarda Jimin.《Non credi?》

Mi volto anche io verso il biondino.
Jimin lo sta fulminando con lo sguardo, sta visibilmente trattenendo la sua rabbia. Poi guarda me.

《Mi sembra un ottima idea.》 mi guarda per un secondo, per poi fulminare di nuovo Jungkook con lo sguardo.

《Bene! Dopo andrò a prendere la tela e i colori in macchina.》 dice felice.

Quasi mi vien da ridere.
È ovvio che lo sta facendo apposta.
Adora far arrabbiare Jimin e, adesso, ci è riuscito alla grande.

《Come vuoi.》dico solamente.
Dopodiché, mi alzo e ripongo la tazza vuota nel lavandino.
_________________________________________
Sono seduta su una sedia, mentre Jungkook è nascosto dietro alla sua tela, disegnando.

Ebbene si, oggi sono la sua musa.

《Sta ferma, bellezza.》 il suo occhio sbuca da un lato della tela.

Mi ricompongo e rimango seduta.

È passata ormai un ora e mezza e sono ancora qui. Mi sto stancando.

《Quanto ci vuole, ancora?》 sbuffo.

《Beh, se smetti di muoverti finiremmo prima.》

Corrugo le sopracciglia.
《Ma se nemmeno ci vedi da là dietro!》

Il suo viso sbuca nuovamente da un lato della tela.
《Noi artisti abbiamo 4 occhi. Due qui,》 con due dita indica gli occhi sul suo viso.《e due qui, dietro la tavola.》

《Uhh..》 alzo gli occhi al cielo. 《Sono stanca.》

《Ho quasi finito.》

Guardo verso di lui, è di nuovo concentrato a disegnare.

《Ultimo rittocco e...finito.》

Sono sollevata.

Finalmente.

Soddisfatto si allontana dalla tela.
Io sono un po' scettica, ma nel momento in cui gira il dipinto verso di me, rimango senza parole.

Mi avvicino al dipinto per ammirarne meglio i dettagli.

Guardo attentamente la mia figura:
il mio viso senza imperfezioni, le sfumature dei colori, la felpa grigia di Jimin che ho indosso, i miei capelli.

È meraviglioso.

《Wow.》 riesco solo a dire questo.
Sono meravigliata, non riesco a smettere di guardarlo.

Sento i suoi occhi su di me, e so che sta sorridendo.

《Tutto merito della mia musa.》 sorride.

Finalmente ripongo la mia attenzione a lui.
《Sul serio, è fantastico.》

Mi guarda intensamente, lo guardo anch'io. I suoi occhi scuri mi ipnotizzano, ma non appena si avvicina, faccio un passo indietro.

《Jungkook, no..》 dico flebilmente.

《Ti prego, lascia solo che..》 prende le mie mani fra le sue, guardandole e accarezzandole con il suo pollice.

《Jungkook, smettila.》 dico rassegnata.
Mi riprendo le mani.

《Scusa, mi dispiace.》 dice debolmente, cercando di guardare altrove.

Poggio la mia mano destra al braccio sinitro, senza dire niente.

《Bene, allora..》prende la sua roba. 《Questo lo porterò con me, lo sistemerò nel mio ufficio.》 rimette tutto in ordine.

《No!》 dico subito.《È perfetto così. Non voglio modifiche.》

Prende il suo astuccio chiuso dove ripone i pennelli, si alza e mi sorride.

《Sono felice ti piaccia, piccola, ma deve essere lucidato.》

《Oh..d'accordo, allora.》

Mette il suo borsone in spalla e prende la tela, per poi chiudere il cavalletto.

《Andiamo a farlo vedere a Jimin.》

E senza dire niente, lo seguo, scendendo al piano di sotto.

Controlliamo in giro, ma Jimin non è da nessuna parte.

《Aspetta qui.》 guardo Jungkook allontanarsi, per poi scomparire dietro ad una porta che non avevo mai notato prima. Sulle punte dei piedi, mi avvicino anch'io, guardo al di fuori di quella porta e ci sono delle scale che portano sotto la casa.

《Ma da dove escono queste scale..?》
lentamente e silenziosamente, mi dirigo al piano di sotto. Le voci di Jimin e Jungkook arrivano alle mie orecchie.
Rimango sugli ultimi scalini, senza scendere del tutto.
Il muro riesce a coprirmi.

《Che ci fai qui sotto?》 è Jungkook a parlare.

《Guardavo un po' il nostro amato migliore amico deprimersi. Non fa altro che bere.》 ghigna, strafottente.

Mi sporgo leggermente in avanti e rimango sorpresa.

Jimin è seduto alla sua scrivania e davanti a lui ci sono 3 computer con 3 tastiere differenti, e altri aggeggi di cui non conosco l'utilizzo.

《Non dovresti lasciare la porta aperta, Y/n potrebbe scoprirlo.》dice, il moro.

Il mio cuore prende a battere velocemente dopo le parole del corvino.

Di che si tratta?

Effettivamente mi domando come mai io non sia mai stata a conoscenza di questa stanza sotterranea.

《Beh, era con te, quindi..》 Non distoglie lo sguardo dal computer.

Guardo Jungkook che si trova a fianco a Jimin, con la mano poggiata allo schienale della sedia del biondo, cosi da reggersi. Guarda anche lui lo schermo del computer, ma la sua espressione sembra contrariata.

《Dovresti lasciarlo stare. È normale che ora stia cosi, la sua ragazza è scomparsa.》

Spalanco gli occhi.

Che stanno dicendo?
Di chi stanno parlando?

Potrebbe essere Taehyung?
Spiano Taehyung?

Devo scoprirlo.

《Si, ma mi diverto a guardarlo.》
《Dai vieni, Y/n è sopra da sola.》

《Cazzo, cazzo, cazzo..》dico tra me e me.

Devo risalire.

《Okay, andiamo.》Jimin si alza. Con un "click" spegne il computer e, insieme a Jungkook, viene verso le scale.

Velocemente corro di sopra, tornando nel salotto.

《Ti faccio vedere il ritratto che le ho fatto. È rimasta senza parole.》

Jungkook e Jimin si avvicinano, fino ad arrivare nel salotto.

Io, con ancora il fiato corto, li guardo seduta sul divano.

《Jimin, dov'eri finito?》 chiedo, facendo finta di interessarmi a lui.

《Ero in camera mia.》 risponde senza dare troppe informazioni. 《Ma la tua stanza non è di sopra?》 chiedo.

Quando abitavo ancora con lui, la nostra camera da letto era al piano di sopra, e anche quelle degli ospiti.
Quindi, da quando c'è una camera da letto sotto casa?

《Da quando te ne sei andata sono cambiate tante cose, piccola.》 si siede sul divano. Poggia le braccia sullo schienale. Si mette a gambe aperte per poi poggiare il suo piede sul ginocchio dell'altra gamba.

Che spavaldo.
Da quando è diventato cosi?

《Allora, non me lo fate vedere il dipinto?》

《Oh, si.》

Jungkook va dietro al divano, dove aveva riposto la tela. La prende, la alza e gliela mostra.

《Beh, complimenti Jeon, ammetto che fossi un po' scettico, all'inizio.》

Il corvino gli sorride.《Grazie, ma il merito va anche al soggetto disegnato, nonché la mià musa migliore: Y/n.》 mi guarda. Forzo un piccolo sorriso che sparisce subito dopo.
_________________________________________

Jungkook è ormai andato via e Jimin sta finendo di sparecchiare la tavola.

Sono sul divano, guardo nella direzione di Jimin per assicurarmi che non mi stia guardando e, quando noto che non lo sta facendo, mi volto verso quella porta segreta, di cui non sapevo l'esistenza.

Voglio entrarci.

《Che guardi?》

Salto sul posto.
Jimin è davanti a me, mentre mi sorride stranito.

《Uh, niente.》 distolgo lo sguardo.

《D'accordo. Vado a farmi una doccia, vuoi aggiungerti?》mi guarda sfacciato.

Sul mio viso si forma una smorfia, poi rispondo.《Posso farne a meno.》

《Beh, prima non riuscivi proprio a farne a meno, invece.》ghigna.

《Si, prima che mi rapissi e mi tenessi rinchiusa in casa tua!》 dico furiosa, quanto disgustata.

Alza gli occhi al cielo.
《Come sei esagerata. Lo sto facendo per farti capire che Taehyung non è quello che fa per te.》

La rabbia sale sempre di più dentro di me e quasi perdo il controllo.

《D'accordo, la porta del bagno è aperta.》 mi lascia un ultima occhiata prima di dirigersi al piano di sopra.

Sale le scale, entra in bagno e socchiude la porta.

A questo punto mi direte "è il momento giusto per scappare", ed effettivamente avreste ragione, se non fosse che la porta è blindata e non ho la chiave per aprirla.

Mi giro nuovamente verso la porta che porta ai sotterranei e, velocemente, mi alzo dal divano, camminando silenziosamente verso di lei.

Voglio sapere a cosa si riferivano prima, Jimin e Jungkook.

Do un ultima occhiata al piano di sopra, la porta del bagno è socchiusa, sospiro sollevata, poggio la mano sulla maniglia, la abbasso e...

è chiusa.

《Dannazione!》sussurro furiosa.

Immediatamente mi volto verso le stanze della casa. I miei occhi vagano per la cucina, il salotto e il bagno al piano di sopra.

Dove potrebbe essere la chiave?

Senza perdere altro tempo, inizio a cercare.

Mi dirigo verso il salotto, apro ogni singola anta delle cristalliere, ogni singolo cassetto, guardo persino sotto al divano, ma di quella dannata chiave, nessuna traccia.

Lascio perdere e vado in cucina.
Controllo anche lì, tra i cassetti e le ante, tra i cibi imbustati, ma niente.

Finché, la fortuna non ha deciso di essere finalmente dalla mia parte.

Mi si illuminano gli occhi non appena apro il cassetto delle posate e vedo qualcosa luccicare tra le forchette.
Le sposto e trovo quello che cercavo.

La chiave.

Ora capisco perché Jimin non vuole che apparecchi io.

Chiudo il cassetto e mi dirigo verso quella porta. La apro e, senza aspettare ancora, scendo.

Arrivo agli ultimi scalini dove mi ero fermata oggi pomeriggio, mentre spiavo i due ragazzi.

Sospiro, e scendo fino all'ultimo.

Mi volto verso quella grande stanza rimanendo stupita.

Infondo alla stanza ci sono tutte scartoffie inutili, poi, alla sinistra, sotto al muro, c'è una scrivania con i 3 computer di Jimin. Ma non sembrano essere dei computer normali, anzi, sono più particolari.

Mi avvicino immediatamente e premo il pulsante che Jimin aveva cliccato per spegnere il computer. Mi si accende, si prende qualche secondo per caricarsi e poi..quello che appare sullo schermo, mi fa rabbrividire.

Quello è il salotto di casa mia.

《Ma che diavolo..?》 mi avvicino allo schermo, per controllare che non mi stessi sbagliando.

Porto una mano davanti alla bocca, sconvolta. Gli occhi mi lacrimano, il respiro inizia a mancare e il panico sale.

C'è una telecamera in casa mia.
Jimin mi spiava.

Ma rimango ancora di più senza parole quando Taehyung entra nel salotto.

《Oh mio dio!》 faccio dei passi indietro, dalla paura.

Inizio a piangere dalla scoperta sconvolgente.

Jimin ci ha spiati per tutto questo tempo?

Quando è entrato in casa nostra?


Angolo Autrice 🥀

Ciao a tutti!
Come state? Spero tutto bene.

Eccovi qui il capitolo 41!
Ebbene si..ci avviciniamo sempre di più alla fine.

All'inizio ero convinta che mancassero solo 3 capitoli alla fine, però, forse, mi sa che ce ne mancano 4/5 ahaha.

Come sempre, spero che la storia vi stia piacendo, e se cosi fosse, mi farebbe piacere saperlo, con una stellina o un commentino.

Alla prossima!!<3

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top