xxxᴠɪɪɪ • ʀᴇsᴀ ᴅᴇɪ ᴄᴏɴᴛɪ • ᴛᴇʀᴢᴀ ᴘᴀʀᴛᴇ
«Non state sulla difensiva, non sono più un vostro nemico, al contrario, sono qui per avvertirvi» spiegò l'uomo ormai chiamato da tutti Falco restando sull'uscio della porta. Era calmo, aveva i nervi saldi, tipico di un cecchino.
I presenti, ancora un po' turbati, si ricomposero.
Natsu sentiva ancora il sangue ribollire, odiava quell'uomo, odiava quello che aveva fatto a Mavis e a sua moglie e a Lisanna. Per quanto non la conoscesse tanto bene, era pur sempre una sua parente, una ragazza che non meritava la morte.
Sentiva il bisogno di picchiarlo.
«È per questo che sei venuto qui in pessime condizioni?» suppose Cobra poggiandosi al muro e incrociando le braccia al petto.
Molti preferirono stare zitti ad ascoltare, anche perché non sapevano proprio cosa dire o come comportarsi.
«Voglio vendicarmi quanto voi degli Oracion Seis e credo di potervi aiutare» aggiunse serio.
«Come sappiamo che non è una trappola?» sbottò Natsu prima che chiunque altro potesse parlare. Molti erano ancora straniti dallo strano cambiamento. Ma in effetti Natsu non era mai cambiato, quella che provava era solo rabbia e Natsu arrabbiato faceva tremare anche il Diavolo.
L'uomo portò lo sguardo sul rosato «ho ascoltato per errore la conversazione di Solano, ha scoperto tutto e vuole raggiungere il posto che volevate usare come trappola contro di voi. Verranno preparati, armati e determinati a farvi fuori uno per uno»
«Come l'ha scoperto?» domandò Ulteal confusa. Solo Juvia sapeva la verità.
«Da una vostra compagna, la tiene rinchiusa nel suo grattacielo»
Molti sgranarono gli occhi, avevano capito di chi si trattasse.
Gray sbatté la mano contro il tavolo «Juvia, cazzo» era furioso, non solo con tutto quello che stava succedendo ma anche con se stesso, era stato così egoista. Aveva capito solo di recente quanto avesse sbagliato a prendersela con lei, perché non gliel'aveva detto prima?
«Se sanno dell'effetto sorpresa, cosa pensi che dovremmo fare?» domandò Cobra allontanandosi dal muro per avvicinarsi di poco a Falco.
L'uomo si allontanò dalla porta e raggiunse il tavolo per guardare coloro che sono stati in silenzio «se permetti» lanciò uno sguardo a Erik «io avrei un piano»
«Spara» ghignò Scorpio amante delle situazioni ricche di suspense e adrenalina.
«Bene, mi basta solo sapere dove avverrà quest'incontro»
Meredy alzò lo sguardo dal suo cellulare «nel vecchio cantiere tra la 21esima e la 22esima Fairy Tail»
«Bel posto, lì sono concentrati gli spacci, ma incontrandoci alla luce del sole non dovremmo riscontrare problemi» poi si girò nuovamente verso i razzi al tavolo «allora, sono sicuro che Sorano e alcuni dei suoi fidati si troveranno sulla terrazza dell'edificio in perenne costruzione. Troverete dei cecchini in quel punto, ovvero il lato nord. Ce ne saranno altri al lato ovest ed est. Noi entreremo dal lato sud. I più forti saranno presenti in alcuni dei piani. L'unico modo per mantenere il vantaggio è distrarre i cecchini, perciò alcuni entreranno su delle moto per depistarli e si sparpaglieranno in alcuni punti, verranno raggiunti dai pesci piccoli, disarmateli e storditeli o, nel peggiore dei casi, sparate prima che loro sparino voi. I più forti verranno lasciati a mani esperte e gli altri potranno concentrarsi sui cecchini e sui rinforzi. E infine mi serve un gruppo che vada a confiscare il nascondiglio delle armi» dopo aver gesticolato sul tavolo, come se ci fosse una mappa, si girò verso Cobra «conosci i tuoi ragazzi, occupati delle squadre»
Detto questo si allontanò per fare spazio al corvino.
«Bene, mi sembra un buon piano» osservò i presenti, rimasti in silenzio e pronti a mettere in atto il piano «Gray, Gerard, Scorpio e Gajeel entreranno con le moto e ad accompagnarli ci saranno Aquarius, Levy e Erza» disse puntando lo sguardo sui ragazzi chiamati «Gerard ed Erza occupatevi delle armi. Levy e Gajeel voi andrete nel lato est. Scorpio e Aquarius occupatevi del primo piano. Natsu e Lucy i cecchini del lato ovest. Gray, cerca di scoprire dove tengono Juvia» si voltò verso i presenti ancora in piedi «Meredy e Wendy voi ci guarderete dalle camere di video sorveglianza e comunicherete con noi, copriteci le spalle» le due annuirono convinte.
Wendy voleva vendicarsi di quello che avevano fatto a Romeo, il ragazzino che tanto le piaceva, perciò sarebbe voluta scendere in campo. Ma capì che probabilmente era più utile dal quartier generale.
«Falco, c'è un palazzo nel lato sud, aiutaci colpendo da quel punto. Ultear ti affido il secondo piano. Io mi occuperò di Solano. Se agiamo bene, sia lei che gli altri presenti nei piani resteranno senza guardie» sospirò allontanandosi «vi lascio un po' di tempo per prepararvi»
Tutti si alzarono e uscirono, tranne Erik, Scorpio, Aquarius e Falco.
Natsu aveva la testa bassa, c'erano tante cose che lo turbavano, voleva batterli con le sue mani, non si accontentava di semplici pesci piccoli, voleva schiacciare il boss. Nonostante Falco avesse mostrato fiducia, il rosato era ancora arrabbiato e niente sembrava spegnere il fuoco nel suo animo.
«Strauss, giusto?» Falco richiamò la ragazza prima che uscisse, lei si voltò confusa.
«Si...»
«Abbiamo qualcosa da dirti» aggiunse Cobra.
«Lucy!» il rosato bloccò la bionda prima che potesse andare a bere. Lei si voltò e gli sorrise.
«Hai presente quando dovevo dirti quella cosa che non ti avevo mai detto?» il rosato si sedette su una panca nella stanza degli allenamenti e la bionda, preoccupata, fece lo stesso.
«Si» aveva paura fosse qualcosa che c'entrava con lei, o magari qualcosa di davvero brutto che turbava il ragazzo fino a quel punto.
Natsu sospirò e alzò il naso al soffitto «avevo un fratello, più piccolo, era nato da poco e io avevo solo sei anni. La mia famiglia non era messa bene economicamente. Un giorno vedo questi uomini grandi e grossi colpire i miei genitori e strappare il bambino dalle braccia di mia madre. Solo adesso ho capito chi erano quegli uomini e che la mia famiglia aveva venduto mio fratello come scorta in cambio dei soldi arretrati» detto questo colpì il muro con un pugno, facendo sussultare la ragazza «lui potrebbe essere ancora lì, Lucy! O forse...» le ultime parole uscirono strozzate, abbassò lentamente la mano dal muro, aveva gli occhi lucidi «potrebbe essere morto»
Lucy sgranò gli occhi, per nove mesi Nastu aveva sempre detto che sua madre era partita per lavoro ma non aveva mai pensato che fosse successo qualcosa del genere.
Di slancio abbracciò il rosato poggiando la fronte nell'incavo del suo collo «noi lo troveremo, d'accordo?» sibilò la bionda.
Natsu sembrò rilassarsi nel sentirla così vicina, il suo fiato caldo e morbido sulla sua pelle, le parole rassicuranti. Era davvero felice di avere finalmente una ragazza come lei, l'aveva desiderata per così tanto tempo senza neanche saperlo.
Il rosato annuì «mi dispiace, per non avertelo detto prima. Da piccolo mi dicevano di non dire nulla, neanche durante la gravidanza. E in tutto questo trambusto mi è passato di mente»
Lucy alzò il viso e posò le mani sulle guance del ragazzo per poi guardarlo negli occhi «non è stata colpa tua, sono felice che adesso ti sia confidato con me»
Natsu si spinse per baciarla, prima piano, poi appassionatamente. Come se baciarla fosse l'unico modo per tenere in vita entrambi.
Gray sferrò un pugno al muro del bagno, e rimase fermo ad osservarlo. Provò a respirare profondamente. Si odiava. Era un ragazzo così testardo, egocentrico e fuoriclasse. Aveva mantenuto l'odio verso Juvia per puro orgoglio o perché non voleva vedere la verità e adesso sentiva solo il grande bisogno di scusarsi.
«Hai intenzione di rompere il muro? No perché poi i soldi devi cacciarli tu» Ultear era poggiata allo stipite della porta e osservava il corvino a braccia conserte.
Il ragazzo serrò la mascella e allontanò la mano dalla parete.
La donna sospirò notando la sua reazione.
«Hey, i sensi di colpa non ti aiuteranno» si allontanò dall'uscio della porta per raggiungere il fratellastro.
Ridacchiò amaramente. Non era una persona particolarmente loquace.
«Senti» gli poggiò una mano sulla spalla «ce la faremo, okay? E poi, Juvia è molto più forte di quanto immagini»
Gray aveva afferrato le parole della sua sorellastra ma non mostrò quanto in realtà gli avessero fatto bene.
«Lo so» si voltò con espressione determinata «abbiamo un conto da saldare con quei figli di puttana» detto questo uscì dalla stanza sotto lo sguardo divertito di Ultear.
Mirajane uscì dalla stanza delle riunioni e vide Natsu e Lucy in preda ad un momento intimo, sorrise teneramente e corse via. Aveva la sua missione ed era determinata a portarla al termine.
Meredy e Wendy si trovavano nella sala computer, la più grande era intenta a preparare i computer e gli oggetti fondamentali per la comunicazione.
«Mery?» la richiamò la ragazzina di qualche passò più distante.
«Si?»
Meredy stava ancora smanettando vicino i computer.
«Tu non hai mai paura?» dimandò con un filo di voce.
La rosa rimase un attimo ferma, poi si voltò guardandola teneramente.
«Io ho sempre paura, Wendy. Tutti ne abbiamo»
La blu abbassò lo sguardo e la ragazza più grande continuò a parlare poggiandole le mani sulle spalle.
«Ma nonostante ciò stiamo dando tutti del nostro meglio e siamo pronti, sai perché?»
Wendy scosse il capo, lentamente.
«Perché siamo uniti, siamo una squadra, una famiglia. Stare insieme, avere qualcuno al proprio fianco e come disperdere un po' di quella paura. Ci diamo coraggio avvicenda. A volte pasta uno sguardo, altre una parola incoraggiante, altre ancora basta solo sentirsi vicini» sorrise guardandola con coraggio, la ragazzina alzò il capo e a quel punto ricambiò il sorriso. Lei non era sola.
La porta si spalancò mostrando Erik che si fermò un'istante per guardare le due che si abbracciavano e si lasciò andare a un sorriso intenerito.
«Ehm... Meredy, stiamo per partire, ci servono i comunicatori e le armi»
La rosa si separò da Wendy e guardò Cobra in modo serio per poi annuire e mettersi in piedi.
«Subito»
Cana era seduta per terra, poggiata al muro. Stava osservando attentamente la bottiglia di vodka che aveva in mano. Pensava a tutto quello che stava succedendo. Pensava a Bacchus. Pensava all'alcool, agli alcolisti anonimi.
Poi vide due piedi fermarsi davanti a lei, alzò lo sguardo e vide Natsu sorriderle e poggiarle la mano «Andiamo?»
La bruna sorrise e lanciò letteralmente via la bottiglia, afferrò la mano del ragazzo e si mise in piedi.
«Non diciamolo a Erik, okay?» ridacchiò il rosato indicando la bottiglia rotta.
Cana ricambiò la risata e annuì «decisamente»
«Ascolta...» se ne uscì Natsu mettendosi le mani in tasca «mi dispiace» disse tutto d'un fiato «sono stato davvero pessimo con te, pensavo solo ed esclusivamente a... ad altro e non mi sono accorto di quanto questo potesse in qualche modo ferirti»
La bruna gli sorrise dolcemente, era felice di sentirselo dire.
«Risparmiami i discorsi sdolcinati, dobbiamo andare»
Va sempre a finire così. Ci teniamo tutto dentro, fino ad esplodere. Ma quando abbiamo paura. Quando sentiamo che forse potremmo non rivederci più. Quando ci avviciniamo alla morte. Allora si, che confessiamo tutto, dal più oscuro dei segreti al più dolce degli addii.
ᔕᑭᗩᘔIO ᗩᑌTᖇIᑕE
ᴍɪ ᴅɪsᴘɪᴀᴄᴇ ᴀᴠᴇʀᴠɪ ғᴀᴛᴛᴏ ᴀsᴘᴇᴛᴛᴀʀᴇ ᴛᴀɴᴛᴏ ᴘᴇʀ ɪʟ ɴᴜᴏᴠᴏ ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ. sᴘᴇʀᴏ ᴠɪ sɪᴀ ᴘɪᴀᴄɪᴜᴛᴏ ᴇ ᴅɪ ᴀᴠᴇʀᴠɪ ʀᴇɢᴀʟᴀᴛᴏ ᴅᴇʟʟᴇ ᴇᴍᴢɪᴏɴɪ.
ᴄᴇʀᴄʜᴇʀò ᴅɪ ᴀɢɢɪᴏʀɴᴀʀᴇ ɪʟ ᴘʀɪᴍᴀ ᴘᴏssɪʙɪʟᴇ, ᴘʀᴏᴍᴇssᴏ.
ғᴀᴛᴇᴍɪ sᴀᴘᴇʀᴇ ᴄᴏsᴀ ɴᴇ ᴘᴇɴsᴀᴛᴇ.
ᴠɪ ᴀɴᴛɪᴄɪᴘᴏ ᴄʜᴇ sᴛɪᴀᴍᴏ ᴀʀʀɪᴠᴀɴᴅᴏ ᴀʟʟᴀ ғɪɴᴇ ᴇ ᴄʜᴇ ᴠɪ ʀɪsᴇʀᴠᴇʀò ᴍᴏʟᴛɪ ᴄᴏʟᴘɪ ᴅɪ sᴄᴇɴᴀ!
-xxʀᴀʀᴍxx🌻
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