XXIX • Due morti, un sospetto •
Le mani legate, il viso rigato dalle lacrime, la bocca imbavagliata e quella voce. La voce di quella determinata persona che stava per rapide Lucy.
Conosceva bene quella voce nonostante non la sentisse da tempo? Ma perché le stava facendo questo? Perché sembrava tutto tranne che la persona diplomatica qual era?
«È colpa tua!» sentì gridare da Mavis e questo fece aumentare le sue lacrime «tu neanche dovevi essere qui!»
L'uomo degli Oracion Seis, Zero, la stava picchiando a sangue ripetendo «devi soffrire come hanno sofferto tutti!»
Lucy cominciò a gridare nonostante fosse imbavagliata e le sue urla fossero ovattate.
Aprì gli occhi di scatto e saltò seduta sul letto con l'affanno e le gote bagnate dalle lacrime e dal sudore.
Natsu aprì un occhio e vide la ragazza con il viso spaventato, aprì anche l'altro e si mise seduto capendo che deve aver avuto un brutto sogno.
«Tutto bene?» le chiese preoccupato.
Lei sussultò e poi si girò asciugandosi le guance «si... ho solo avuto un incubo, nulla di cui preoccuparsi» abbozzò un sorriso.
Non stava bene per niente, aveva sognando quella persona che le faceva del male, ancora, e poi aveva sentito la voce di Mavis che la incolpava. Quel sogno era stato uno strazio.
Natsu sospirò e si sdraiò allargando le braccia «vieni qui?» disse a voce bassa invitandola a stendersi avvinghiata a lui.
La ragazza arrossì «n-non fa nu-nulla» disse allontanandosi e sorridendo imbarazzata.
Natsu la prese per un braccio e la tiro vicino a lui, schiacciandole il viso nel suo petto.
All'inizio Lucy era rigida, poi sentì il battito del cuore di Natsu, il suo profumo e la sua pelle. Si calmò e si avvicinò di più abbracciandolo meglio.
Il ragazzo sorrise appena e cominciò a lisciare i capelli della bionda e pian piano cadde in un sonno profondo.
«Voi due non fate parte del mio gruppo» se ne uscì Mavis stupendo Natsu e Lucy.
«Io vi ho osservati» continuò «voi siete il team del mio gruppo! Ho visto come non esiste Natsu senza Lucy e non esiste Lucy senza Natsu. Voi siete Natsu e Lucy e siete così perfetti per stare insieme. Se lei è triste tu la fai sorridere e se tu hai voglia di parlare lei ti ascolta sempre. Non ho mai visto nulla di più bello» sorrise Mavis guardando i due ragazzi.
Quello era un ricordo, in seconda media, un anno prima della morte di Mavis. Non avevano mai capito quello che provavano l'uno per l'altra, e avevano paura fosse troppo tardi.
Lucy si svegliò piano con un piccolo sorriso sulle labbra e il viso ancora premuto sul petto del ragazzo.
Natsu aveva la sua stessa espressione, anche lui aveva sognato quel ricordo, e finalmente aveva capito cosa Mavis volesse dire.
Natsu diede un bacio sulla testa della ragazza che si strinse di più a Natsu, aveva le guance rosse ma le piaceva stare così.
Mavis aveva ragione, lei e il rosato erano una cosa sola. Il giorno in cui la bambina era arrivata e aveva proposto il gioco, o meglio, la prova del nascondino, Lucy l'avrebbe sicuramente persa dato che era spaesata e non sapeva dove nascondersi, ma Natsu l'ha tirata nel suo nascondiglio e se non l'avesse fatto ora sicuramente la storia non sarebbe la stessa ma quello che conta è che i due avevano vinto insieme come una sola persona.
«Quindi sei sveglia» ridacchiò continuando a toccarle i capelli.
Lucy mugugnò qualcosa e annuì sul petto del ragazzo.
Natsu la prese per il sedere e la tirò più su fino a stare faccia a faccia, o meglio, naso contro naso.
Lucy aveva le guance rosse e Natsu un sorriso malizioso sulle labbra.
Istintivamente Natsu le diede un veloce bacio a stampo e poi scattò con il viso all'indietro.
«Scusami» bisbigliò imbarazzato.
Lucy rimase pietrificata, con la bocca socchiusa e gli occhi sgranati.
Dopo qualche secondo la ragazza si riprese e scosse la testa «non scusarti» lo prese per il viso con entrambe le mani e si avvicinò per baciarlo meglio, venendo subito ricambiata.
Lucy schiuse le labbra e Natsu fece entrare la sua lingua che nel momento in cui sfiorò quella della bionda entrambi sentivano quei brividi che tanto gli mancavano.
Natsu si girò sul letto mettendosi sopra la bionda continuando a baciarla. Lei allacciò le gambe al suo bacino e il rosato mise i gomiti ai lati della testa della ragazza per mantenersi senza schiacciarla.
Con una mano scese fino ad intrufolarsi sotto la sua maglietta massaggiando il suo seno e sentendola ansimare sulle sue labbra.
Portò la mano fino all'orlo dei pantaloni, fece per infilare la mano ma sentì il telefono squillare sul comodino.
Imprecò in tutte le lingue del mondo e si sporse per prendere il telefono mentre Lucy aveva il viso in fiamme e la mente in subbuglio.
«Gray...» sbottò aprendo la chiamata ma restando sempre sopra di Lucy.
«Pronto?» disse con la voce più seccata del mondo.
La bionda nel frattempo abbracciò il busto del ragazzo che sorrise teneramente.
«Come funerale!?» sgranò gli occhi.
«Sul serio!?»
«Cazzo, va bene, noi ci siamo» sospirò giocando con i capelli di Lucy.
«Noi!? Non ho detto noi!? No non chiamare Lucy, faccio io. Okay ciao»
Dopo aver staccato la chiamata sospirò e si sdraiò su Lucy.
«Non gli hai detto che sto da te?» domandò la bionda confusa.
«Credo che si creerebbe un casino, tra Loki, l'anti-gang e il resto non so proprio cosa pensare»
Lucy si accigliò e fece alzare Natsu per guardarlo negli occhi «quindi tutto questo per te non è nulla?»
«Non sto dicendo questo! Solo che... vorrei capirci di più» sospiro strofinandosi una mano sul viso.
«Io e Loki ci siamo lasciati definitivamente, posso giurartelo. Però tu e Cana?» lo guardò in modo serio ancora con le mani sul suo petto.
Natsu si accigliò «Cana? E che c'entra scusa?»
Lucy lo guardò confusa «avevo visto tanta affinità tra di voi» mormorò imbronciata.
Il rosato cominciò a ridere avvicinandosi di più al viso di Lucy «io e lei siamo solo buoni amici. Io sono innamorato, e lo sarò sempre, di una ragazza in particolare» sorrise malizioso avvicinandosi ancora.
Lucy arrossì «e chi è la fortunata?» con le gambe ancora intrecciate al suo busto, lo tirò più a sé.
Natsu posò le sue labbra su quelle della bionda baciandola con passione e lei ricambiò senza pensarci due volte.
Natsu si allontanò pochissimo, giusto lo spazio per riuscire a parlare «e tu di chi sei innamorata Lucy Heartfilia?» chiese in un sussurro.
«Di un certo Natsu Dragneel» ridacchiò sulle labbra del ragazzo che sorrise furbamente.
La baciò ancora senza smettere di sorridere come un matto, forse adesso era finalmente sua.
«Quindi dobbiamo infiltrarci al funerale di Lisanna e Sandra?» domandò la bionda mentre lei e il rosato scendevano le scale per raggiungere il salotto.
«Già, Gray mi ha detto che Juvia vuole affidare a noi l'incarico di scoprire qualcosa su Falco, e dato che è il marito di Sandra e lo zio di Lisanna deve per forza trovarsi lì» spiegò aggiustandosi i capelli sbarazzini.
Lucy controllò dei messaggi sul suo cellulare «capisco, Gray ha avvertito anche il resto del gruppo. Qui non ho vestiti miei quindi andrò a casa di Erza, va bene?» si girò verso il ragazzo che doveva ancora scendere uno scalino.
Si mise davanti a lei e le sorrise «stai attenta però»
Lucy ricambiò il sorriso e diede un bacio a stampo al ragazzo prima di avviarsi verso la porta «ci vediamo dopo»
«Dì a Erza che passo a prendervi io» disse mentre Lucy apriva il portone.
«Va bene» fece per uscire.
«Sei sicura di voler andare sola?» chiese ancora il ragazzo.
Lucy alzò gli occhi al cielo ridacchiando «sono sicura, prenderò un taxi» uscì e fece per chiudere la porta.
«Lucy!»
«Che c'è?» chiese esasperata.
«Stai attenta!»
«A dopo Natsu» sospirò chiudendo la porta.
Natsu si avviò verso la cucina per fare colazione, c'era ancora molto tempo fino alle quattro di pomeriggio e non capiva perché Lucy avesse insistito per uscire. Lui avrebbe voluto passare più tempo con lei.
«A che ora?» la testa di Rouge spuntò dall'entrata della cucina facendo saltare in aria Natsu che rovesciò il suo caffè imprecando.
«Rouge ma che cazzo...?» sbottò cercando di pulire tutto con uno straccio.
Il corvino entrò sedendosi su uno sgabello «a che ora andiamo al funerale?» chiese allegro scrollando le spalle.
Natsu lo guardò accigliato posando lo straccio sul bancone «ma di che parli?» domandò confuso andando a preparare un altro caffè.
Sting fece il suo ingresso con in mano il suo telefono «quelli che hanno Facebook sono davvero stupidi... non hanno senso queste risposte sotto un mio post del genere» si sedette affianco a Rouge rispondendo ai commenti.
Natsu girò la testa verso di lui guardandolo confuso, poi tornò a guardare Rouge «sto aspettando una risposta»
«Oh, si! Ti abbiamo sentito parlare di funerale così ci siamo consultati e veniamo anche noi» scrollò le spalle tranquillo.
Natsu finì di fare il caffè e si avvicinò per sedersi di fronte ai suoi coinquilini «ma almeno sapete chi è morto?» chiese accigliato.
Rouge ci pensò su «Losandra?» tirò a indovinare con un sopracciglio alzato e l'indice sul labbro inferiore.
Sting alzò lo sguardo dallo schermo «ma no! Era Lasagna!»
«Si! Lasagna!»
Natsu li guardò sconcertato «ma lo sapete che la lasagna è un cibo e non una persona?» Alzò un sopracciglio.
Sting aprì la bocca come se avesse scoperto l'acqua calda «ooh» poi tornò a guardare il suo cellulare «ecco perché quando ho scritto su Facebook "riposa in pace Lasagna" hanno riso tutti...»
Natsu si colpì la faccia con una mano e poi finì velocemente il suo caffè.
Quando si fecero le tre e mezza, Natsu salì in auto insieme ai suoi due coinquilini, dovevano andare a prendere Lucy ed Erza.
Le due ragazze uscirono dalla piccola villetta della scarlatta, entrambe preparate perfettamente e vestite in nero. Raggiunsero la macchina del rosato e Lucy prese posto affianco al guidatore mentre Erza vicino a Sting e Rouge.
«Ciao!» sorrise Natsu guardando Lucy con gli occhi sognanti.
«Ciao» ricambiò Lucy con lo stesso sguardo.
Erza si schiarì la voce «ciao anche a te Natsu»
Il rosato si girò «oh, ciao Erza»
Sting e Rouge si presentarono mentre Natsu partì per raggiungere la chiesa.
Il telefono di Rouge squillò e lui si allontanò per rispondere seguito da Sting.
Quando il gruppo si riunì avanzarono verso l'entrata della chiesa per iniziare la loro missione.
I ragazzi presero posto nella prima fila libera che videro.
«Io non vedo nulla di sospetto» disse Gray guardandosi in torno annoiato.
Lucy fece vagare il suo sguardo in prima fila, verso le bare delle due donne.
«Guardate!» sussurrò la bionda attirando l'attenzione dei ragazzi e indicando un uomo dai capelli bianchi vicino la bara di Sandra.
Tutti sgranarono gli occhi «Purehyto!» disse Natsu a bocca aperta «e adesso che facciamo?»
«Ragazzi!» Sting e Rouge si avvicinarono con un piatto di polpette in mano.
Natsu si girò sconvolto «Cos...?» vide i due ragazzi sedersi nella fila dietro la loro.
«Abbiamo fatto scorte nel buffet qui fuori» disse Sting con una polpetta in bocca.
Lucy si accigliò «buffet?»
«Ohi Natsu! Lo sai che oggi è il compleanno di Minerva, dobbiamo andare a casa sua dopo il funerale, ci ha detto di portare Luna e tutti gli amici» spiegò Rouge mandando giù un boccone.
«Luna?» chiese Natsu confuso.
«Si, lei» Sting indicò Lucy e Natsu alzò gli occhi al cielo.
«Ragazzi siamo ad un funerale! State zitti dai» se ne uscì Lucy con tutta la sua autorità.
I ragazzi si zittirono e guardarono avanti dove Purehyto stava parlando con il prete, il vero funerale doveva ancora iniziare.
«Ragazzi l'avete provato il buffet qui fuori?» arrivò Gajeel con un piatto pieno di polpette e si andò a sedere vicino a Cana.
Lei lo guardò «Gajeel quello non è un buffet, hai preso del cibo alla bancarella della carne. Hai pagato almeno?»
Gajeel abbassò la testa tristemente «ecco un altro crimine da aggiungere alla mia lista» tirò su col naso mangiando le polpette.
Il funerale cominciò, Purehyto iniziò a parlare di sua moglie e di quanto fosse dispiaciuto per quella morte ignobile. Tutti pensavano fosse stato un omicidio casuale, di un passante. Gli Oracion Seis erano così bravi da storpiare ogni movente.
Purtroppo nessuno riuscì a capire molto, a parte il racconto che il marito aveva tenuto su sua moglie e sulla sua devozione alla loro azienda che stava avendo un calo di guadagni.
Ricordarono di aver letto qualcosa sul signor Vermillion che aveva ricevuto dei prestiti da Sorano e che la sua azienda, in collaborazione con quest'ultima, stesse tirando avanti.
Ma allora perché adesso era in calo? Erano motivi interni, o c'erano veri e propri dilemmi tra il capo e l'operatore?
Mentre il prete stava tenendo la sua preghiera Sting e Rouge stavano litigando di qualcosa.
Mossero le forchette e una polpetta volò via.
«Il tuo spirito...» il prete non riuscì a completare la frase.
«Polpetta!» esclamò Sting facendo sobbalzare tutti.
La polpetta continuò il suo "volo" fino a sbattere contro la testa pelata del prete.
A fine funerale tutti si misero in fila per dare le condoglianze a Purehyto e ai genitori di Lisanna.
«Natsu! Ci vai al compleanno di Minerva?» chiese Rouge che si trovava dietro Sting che a sua volta era dietro Natsu.
Il rosato si voltò «cazzo Rouge siamo ad un funerale!»
Fece un passo avanti insieme al resto della fila.
«No seriamente, dobbiamo farle gli auguri?» domandò Sting toccandosi il mento con l'indice e il pollice.
Natsu si girò esasperato «Sting pure tu!? Cazzo siamo a un funerale!» arrivò da Purehyto e gli tese la mano «condoglianze» e così fece anche con gli altri.
Sting stava ancora pensando al compleanno e al se fare o meno gli auguri alla strega ma soprattutto come farli.
Arrivò davanti a Purehyto e tese la mano «Auguri» ci fu un attimo di silenzio e il biondo sussultò «ehm... no! Condoglianze» cominciò a ridere imbarazzato.
Mirajane guardò il resto del gruppo «dobbiamo scoprire di più sui collegamenti e sul perché delle morti, ho parlato con Cobra e il nostro piano è quello di infiltrarci nell'edificio degli Oracion Seis e rubare le informazioni di cui abbiamo bisogno»
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