The art workshop

Charlotte ritorna alla realtà. Si trova ancora sopra Lorenzo.

Lo guarda attentamente: sembra anche lui pensieroso.

Cosa gli starà passando per la testa? -si chiede la ragazza, posando lo sguardo sulle sue iridi castani, cercando di decifrarlo.

Lorenzo la continua ad osservare, accorgendosi che i suoi occhi sembrano...vuoti.

Le sarà venuto qualche pensiero triste nella mente? Se si, avrà a che fare con i genitori? . Eppure, fino a pochi minuti prima, le sue iridi brillavano dalla gioia che provava.

Scommetto che le mancano troppo. Le dovrei parlare del diario? Magari, leggere le parole scritte dal suo presunto padre le farà bene.

No, ma che dico? Le farà venire più nostalgia.

Di conseguenza, piangerà e io non voglio vederla piangere.

E' così bella quando sorride. Non mi va a genio di rinunciare a quella visione.

Però, comunque, cercherò di scoprire di più su questa storia del diario. Ho bisogno di capire molte cose sul suo conto per proteggerla.

Ehi, tutto bene? -mi chiede Charlotte con un sorriso appena accennato sul volto, distraendomi dai miei pensieri e riportandomi alla realtà.

Dio mio! Che sorriso! E' perfetto, ma, del resto, ogni cosa che riguarda lei lo è ed io l'ho capito fin da quando l'ho vista, per la prima volta, stamattina.

Lorenzo si sofferma ad osservare quella magnifica piega sul suo viso, per poi annuirle e sorriderle a sua volta.

Dai! Andiamo a ripulire il laboratorio, allora! -propone la ragazza, mentre si alza dal corpo magro del ragazzo.

Dopodichè, si passa le mani tra i vestiti, cercando di pulirli un po' dalla polvere.

Lorenzo, intanto, si solleva dal pavimento, cercando di usare una mossa "avvenente", ma fallisce nel suo intento e ricade di nuovo sul suolo.

Charlotte scoppia a ridere, mentre il ragazzo si rialza velocemente.

Perfetto! Possiamo andare! -afferma poi quest' ultimo, mettendo fine alle risate.

Dopodichè, i due ragazzi si avviano, attraverso un corridoio un po' in penombra, verso il laboratorio di arte.

Charlotte apre la porta e accende la luce.

Quello che si ritrovano davanti è uno spettacolo schifoso.

Ci sono colori a tempera sparsi per tutti i banchi.

I piatti, dove sono stati svuotati parzialmente, sono rovesciati sul pavimento, che, probabilmente, si è sporcato di pittura.

I pennelli si trovano tutti sulla cattedra, alcuni già puliti, altri hanno sporcato anche questa.

I bicchieri pieni di acqua, dove gli studenti li hanno lavati, contengono, ovviamente, liquidi colorati, che però sono stati rovesciati per terra.

Perchè devono sempre fare casino gli altri? Insomma, non c'è proprio niente da pulire! -afferma Lorenzo, facendosi scappare una risatina per via della sua ultima frase.

Ahahaah! Molto divertente! Fai un'altra battuta del genere e giuro che il laboratorio te lo pulisci da solo! -dice Charlotte con un tono serio.

Il ragazzo la guarda. Evidentemente, non si aspettava una reazione del genere da parte dell'amica.

La ragazza ricambia lo sguardo, facendo un sorrisetto soddisfatto.

Lorenzo capisce di aver subito uno scherzo, perciò si mette a ridere, seguito dalla ragazza.

Dai! Ora iniziamo, seriamente! -afferma Charlotte, mentre esce da quella discarica e si avvia verso lo stanzino, che si trova immediatamente davanti, per prendere un sacco nero, delle scope, gli stracci e dell'alcool. Il ragazzo l'aiuta e poi tornano nel laboratorio, pronti per farlo brillare.

Spazio scrittrice

188 letture...vi ringrazierò allo sfinimento.

Se il capitolo vi è piaciuto, lasciate un commento o un voto.

Bella! <3

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top