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Il giorno dopo, Charlotte si sveglia verso le 07:00 e si avvia prima di tutto davanti all'armadio, così da decidere cosa mettere.

Opta per una maglietta a maniche corte bianca con un cuore disegnato al centro, un paio di jeans neri e Superstar rosso fuoco.

Dopodichè, si veste e si avvia verso la cucina per prepararsi la colazione.

Dato che ha molto tempo, decide di farsi una crespella alla nutella, accompagnata da un bicchiere di latte fresco, così da iniziare nel modo migliore la giornata.

Si sono fatte le 07:40 e lei ha appena finito di mangiare.

Perfetto, posso andare! -afferma la ragazza, mentre va in camera sua a prendere il suo zainetto, per poi avviarsi verso la porta d'ingresso.

La chiude a chiave e comincia a camminare, per arrivare alla fermata dell'autobus.

Vi sale e, come di consuetudine, si mette seduta da sola e indossa le sua amate cuffiette.

Parte Superheroes dei The Script.

Dato che, all'inizio, si sente solo musica, concentra i suoi pensieri sull'unico ragazzo con cui è riuscita a legare, Lorenzo.

Chissà se deve venire su questo pullman...beh, se salirà qui, spero si sieda vicino a me.

No, ma che dico? Sicuramente, lo farà, perchè sono sua amica, no?

E se, invece, mi ignorerà come gli altri? Spero in una risposta negativa.

Credo che di lui ci si possa fidare.

In fondo, mi ha dimostrato di essere un bravo ragazzo, perciò è meglio che non faccia conclusioni affrettate.

Gli voglio già bene. In verità, lo amo dal primo momento che ci siamo visti, cosa molto strana dato che ho sempre cercato di chiudere il mio cuore con delle catene.

Eppure, Lorenzo è riuscito a spezzarle subito.

Nessuno ce l'ha mai fatta prima d'ora, anzi non ci ha mai provato del tutto, ma lui è diverso...è evidente.

Finalmente, un nuovo giorno da trascorrere non più da sola, però in compagnia.

Sarà così difficile reprimere i miei sentimenti? Farò tutto il possibile per non esprimerli, così eviterò di allontanare l'unico per cui conto qualcosa.

Le parole di Superheroes iniziano ad essere intonate dal gruppo, finchè non si arriva al ritornello, la parte più significativa della canzone.

"When you've been fighting for it all your life

You've been struggling to make things right

That's how a superhero learns to fly

(Every day, every hour, turn that pain into power)

When you've fighting for it all your life

You've been working every day and night

That's how a superhero learns to fly

(Every day, every hour, turn that pain into power)"

Il mio caso, però, è un po' diverso.

Cioè, io ho lottato per riuscire a non crollare, a causa della solitudine che mi ha avvolto, non per mettere le cose apposto.

Per quello, ci ha pensato Lorenzo, il supereroe, il quale ha trasformato il mio dolore in potere.

Ha imparato a volare, mi ha raggiunta e ora mi vuole proteggere da tutti e di questo gli sono molto grata.

Ma ancora non capisco...perchè fare ciò proprio con me? Non poteva semplicemente ignorarmi come tutti gli altri? In che modo l'ho attirato?

Mi sa che sono domande a cui non avrò mai risposta.

Però, mi va bene così. Non è necessaria.

L'essenziale, ora, è che non avrò più bisogno di combattere contro la solitudine, perchè non sono più sola.

Intanto, durante tutto questo tempo, Lorenzo è stato svegliato verso le 07:20 dalla madre.

Lorenzo! Che stai facendo, scansafatiche? Guarda che hai scuola oggi! -ha gridato lei.

Il ragazzo è caduto letteralmente sul pavimento e la donna si è messa a ridere.

Dopodichè, lui si è strofinato gli occhi, per poi sgranarli.

Cosa? Davvero? Ma non ho studiato! -esclama preoccupato.

Non sono fatti miei! E' il tuo secondo giorno di scuola e non lo devi perdere! -afferma sua madre, per poi uscire dalla camera e sbattere violentemente la porta.

Lorenzo si alza di scatto dal pavimento.

Devo preparare la cartella! Che materie abbiamo oggi?

Dunque, matematica, geografia e arte. -dice lui, leggendo l'orario scritto sul suo diario.

Si dirige verso la libreria, presente nel corridoio stretto che va da camera sua alla cucina e ne estrae i libri che gli servono, alcuni quaderni nuovi, un album e una carpetta.

Torna velocemente in camera sua e posa il tutto dentro lo zaino in modo disordinato, aggiungendo il diario e il borsellino.

Dopodichè, si avvia verso l'armadio e sceglie cosa mettere.

Opta per una maglietta a maniche corte grigio scuro con la scritta viola Vans, un paio di jeans neri e delle Vans bordeaux.

Indossa il tutto alla svelta e poi, dato che sono già le 07:45, prende lo zaino e si avvia correndo verso la porta d'ingresso.

Esce e la chiude sbattendo.

Con la sua agilità, riesce ad arrivare alla fermata del pullman verso le 07:55, giusto cinque minuti prima che partisse.

Vi sale e osserva intorno, alla ricerca di un posto dove sedersi.

Dopo un po', nota Charlotte in disparte, da sola.

Com'è bella.

I vestiti che indossa le stanno d'incanto. Per non parlare di capelli, morbidi e setosi, che le decorano il viso alla perfezione. -pensa il ragazzo tra sè e sè, per poi camminare verso il suo sedile.

Indossa un paio di cuffie e, dato che sta rivolgendo lo sguardo verso il finestrino, deduco sia immersa nei suoi pensieri. -continua nella sua mente.

Non sapendo che fare, Lorenzo decide semplicemente di toccarle le spalle, cercando di ottenere la sua attenzione.

La ragazza stoppa immediatamente la musica, da come ha potuto ipotizzare il ragazzo, vedendo che ha messo le mani sul cellulare e guarda chi l'ha distratta.

E' libero qui? -chiede lui, abbozzando un tenero sorriso sul volto.

Certo! -esclama Charlotte, ricambiando il sorriso.

Lorenzo si siede accanto a lei, la quale posa il cellulare nella tasca e le cuffie nello zainetto.

Iniziano a parlare.

Allora, come va? -inizia lui, non smettendo di sorridere.

Bene, tu? -chiede la ragazza, spostando il suo sguardo verso i suoi occhi.

Tutto apposto. Ieri ho registrato il video dopo essere tornato a casa, così oggi viene pubblicato. -afferma il ragazzo.

Lo guarderai? -domanda poi, abbassando lo sguardo e arrossendo un po'.

Evidentemente, si vergogna a parlare del suo lavoro da youtuber.

La ragazza lo guarda titubante.

Perchè mai si dovrebbe imbarazzare per qualcosa che rende felici moltissime persone? -pensa tra sè e sé , per poi rispondere con un semplice: -Certo, perchè non dovrei? .

No, così...-dice Lorenzo.

Senti, Char, mi serve un favore...-continua poi.

Dimmi tutto! -esclama Charlotte sorridendo, come a rassicurarlo che è felice di aiutarlo.

Ieri, mi sono dimenticato che oggi c'è scuola, perciò...-comincia a dire, ma viene interrotta dalla voce delicata della ragazza.

Ovvio che ti faccio copiare e ti aiuto in geografia, in caso vieni interrogato, tranquillo! -afferma lei.

Si, ma se la prof.Palmer ti scopre? Non me lo perdonerei mai! -enuncia il ragazzo.

Non ti preoccupare. Sono stata io a volerti dare il mio aiuto, perciò, se succederà, sarà stata colpa mia, non tua! -lo rassicura Charlotte.

Char...grazie mille! Ti...voglio bene! -esclama Lorenzo, abbozzando un sorriso, che la ragazza ricambia immediatamente.

Dopodichè, l'autobus si ferma.

I due ragazzi scendono e si avviano verso il cortile.

Appena varcano la sua soglia, la campanella suona ed entrambi entrano nell'istituto.



Spazio scrittrice

Brutto Lorenzo che si dimentica dei compiti! :P

Se il capitolo vi è piaciuto, lasciate un commento o un voto.

Bella lì! <3

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