Quarrel
Lorenzo, intanto, prende lo straccio e lo getta sulla parte di pavimento che deve pulire.
Per farlo, si accascia a terra e comincia a muoverlo avanti e indietro.
Ahaahaha! Andresti immortalato in una foto con sopra scritto "la bella sguattera", perchè sei EPICO! -esclama Charlotte divertita, distraendosi dalla pulizia.
Come mai dici ciò? -chiede il ragazzo con un'espressione interrogativa.
La ragazza esce dal laboratorio, per poi tornare con uno specchietto in mano.
Guardati! -ordina a Lorenzo, il quale lo prende.
Effettivamente, non è un bello spettacolo, eppure non ha fatto chissà quale grande sforzo.
Ha il viso completamente rosso e la fronte imperlata di sudore.
Nemmeno fosse andato in guerra.
Sul serio è diventato in questo stato dopo nemmeno cinque minuti di pulizia? Non ci riesce a credere.
Continua a guardarsi attraverso lo specchio e poi scoppia a ridere.
Hai ragione! Sono buffissimo! -esclama tra le risate, che contagiano anche la ragazza.
Voi donne siete abituate a questo genere di cose. Noi maschi no! -ammette non appena si calma.
Questo già si sapeva. Siamo le migliori! -afferma Charlotte con un sorrisetto soddisfatto.
Ok, ma sono i maschi a comandarvi! -dice Lorenzo sicuro di sè.
Ahahahahahaah! Sei proprio convinto, Lore? -chiede la ragazza con un tono del tipo "Si si, come dici tu! ".
No, per niente! -risponde il ragazzo ridendo.
Ora basta, continuiamo a pulire. Ma cerca di non morirmi! -esclama Charlotte con un sorrisetto appena accennato sul volto.
Lorenzo annuisce e si china per passare lo straccio.
La ragazza, invece, butta tutti i piatti nel sacco nero e passa ai bicchieri.
Vedi che vado un attimo a svuotare quelli pieni di acqua rancida! -afferma Charlotte, indicando con il capo i contenitori di plastica che ha nelle mani.
Il ragazzo risponde con un semplice: -OK e continua a pulire il pavimento.
La ragazza, intanto, torna nell'aula e butta i bicchieri, ma ne fa restare uno.
Con estrema cautela, si avvicina a Lorenzo, ancora chino, e gli versa addosso tutto il liquido.
Il ragazzo si alza di scatto.
Dimmi, almeno, che era quella del rubinetto, per favore. -dice Lorenzo, rivolgendo uno sguardo speranzoso verso Charlotte.
Ok, lo era. -risponde lei, per poi scoppiare a ridere.
Sono serio, guarda. -afferma il ragazzo un po' infastidito.
Tu hai detto di rispondere così! -esclama la ragazza.
Charlotte! La verità, ora! -dice il ragazzo con un tono arrabbiato.
Ok, era rancida, contento? -chiede lei con una voce alta, che riesce a tener testa a quella utilizzata da Lorenzo.
Charlotte! -la rimprovera il ragazzo.
Ho voluto fare una piccola vendetta per prima, quando mi hai sporcato i vestiti, problemi? -domanda la ragazza massimizzando il suo tono più che può.
Si, tanti! -risponde Lorenzo in un modo più calmo.
Ma certo che sei incredibile! Fai qualcosa tu? E' tutto apposto. La faccio io e scoppia la Terza guerra mondiale! -esclama Charlotte infastidita e arrabbiata allo stesso tempo.
Dopodichè, va a gettare il bicchiere che ha in mano nel sacco nero.
Lorenzo, intanto, si alza da terra, dato che ha finito e si mette a pensare a un modo per pulire i muri.
E ora, come posso fare? Con l'acqua, il colore sbiadisce, ma non posso di certo lasciarli così.
Charlotte, intanto, si avvicina e prende lo straccio da terra, per poi dirigersi verso la pittura, lasciata dai piatti e pulirla.
Dopo cinque minuti, finisce di fare questo lavoro e va verso la cattedra, dove è rimasta la macchia di colore provocata dai pennelli.
Smacchia anche lì.
Nel frattempo, Lorenzo ha trovato una soluzione per le pareti.
Effettivamente, hanno bisogno di essere ridipinte, perciò mi conviene sbiadire un po' i muri colorati da me e riverniciarli con un'unica tinta.
Il ragazzo esce dal laboratorio e prende un altro straccio dallo stanzino.
Dopo averlo bagnato, ritorna nell'aula e si mette a passarlo sulle pareti.
Passa circa una mezz'oretta e, finalmente, il colore si è fatto più chiaro.
Sarà rimasta qualche pittura inutilizzata, vero? -si chiede Lorenzo tra sè e sè, per poi avviarsi verso l'armadietto.
Fortunatamente, al suo interno, c'è un secchiello pieno di tintura blu, che è proprio il colore delle pareti.
Menomale che qualcuno ha pensato a ogni evenienza! -esclama il ragazzo a bassa voce.
Apre il contenitore e vi trova dentro anche un pennello più grande.
Lo prende in mano e, con molta calma e pazienza, ridipinge i muri.
Charlotte, intanto, che ha pulito tutto il resto, esce dal laboratorio e si mette a fare il giro dell'istituto, per capire che cosa mancasse da riordinare.
Spazio scrittrice
Stiamo per raggiungere le 250 letture! Io...veramente...grazie! <3
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Bella ragazzi! <3
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