Miserable worries
Si dirigono verso la loro classe e, una volta arrivati, si siedono ai loro posti, pronti per affrontare 2 ore di matematica con la professoressa Hall.
La donna varca la porta, accompagnata dalle solite manifestazioni di gioia da parte degli studenti, alcuni sbuffi profondi.
Si siede dietro la cattedra e, con la classica voce squillante, richiama i suoi alunni.
Io devo fare lezione e vorrei essere ascoltata, perciò smettetela! -grida lei.
Tutti se ne stanno zitti e cominciano a prendere il libro e un quaderno a quadretti, cosa che fanno, ovviamente, anche Charlotte e Lorenzo.
Allora, quali sono i compiti che devo copiare? -chiede il ragazzo con un'espressione preoccupata.
Ha paura che, essendo nuovo di questa scuola, chiami proprio lui alla lavagna per correggere, sicuramente con la solita scusa: -Devo vedere a che punto del programma siete arrivati voi! .
Mentre la professoressa sistema le sue cose sulla cattedra, Lorenzo cerca di copiare più che può e di farsi spiegare velocemente ogni esercizio.
Charlotte si dimostra essere molto disponibile con lui.
Infatti, nel momento in cui gli illustra brevemente i procedimenti che ha usato, non sembra per niente arrabbiata, anzi, più che altro, felice.
Che sia perchè prova qualcosa per l'amico accanto a lei, che sta tentando di ascoltarla e scrivere allo stesso tempo?
Non lo sa nemmeno lei.
Comunque, è così carino mentre passa velocemente la penna sul suo quaderno, con un'espressione concentratissima.
Alcuni ciuffi dei capelli morbidi e scompigliati gli ricadono sulla fronte imperlata di sudore.
Ma lui è così teso da non accorgersene e, di conseguenza, spostarseli.
Però, non gli daranno fastidio? In fondo, non è facile vedere con i capelli che spuntano davanti alla faccia! . -pensa Charlotte.
E' talmente presa da quest'ultima idea da non rendersi conto di aver messo la mano nella soffice chioma di Lorenzo, rimandando i ciuffi ribelli all'indietro.
Il ragazzo si ferma un' attimo, la guarda in modo interrogativo, per poi continuare a scrivere.
La ragazza avvampa di colpo, ma non glielo dà a notare.
Perchè l'ho fatto? E se gli avesse dato fastidio? Se non parlasse più con me solo per questo?
Non lo so. Mi è venuto spontaneo. Non me ne sono nemmeno accorta. Ma dai!
Ti prego, fa che non se la sia presa. Non voglio rimanere sola ed abbandonata da tutti...di nuovo.
Non lo sopporterei, non ora che ho trovato finalmente il "mio supereroe".
Devo fare più attenzione a quello che faccio d'ora in poi.
Magari starò esagerando, ma, come si dice, è meglio prevenire che curare. -pensa Charlotte con un'espressione assente e un po' preoccupata.
Dopodichè, scuote leggermente il capo per riprendersi dal suo stato di trance e continua ad aiutare il ragazzo.
Come mai quest' azione improvvisa? Non che mi abbia dato fastidio, anzi.
Però, non me l'aspettavo, specialmente da parte di qualcuno che è mio amico da poco. In questo caso, da appena un giorno.
Mi sembra solo strano, tutto qui.
Ha un'espressione distaccata, perciò deduco stia pensando all'azione appena compiuta.
Sicuramente, si starà facendo dei problemi mentali, del tipo: -Gli avrà dato fastidio? .
Vorrà dire che, dopo aver finito di copiare, la tranquillizzerò. Non voglio impedirle di comportarsi come desidera con me.
In fondo, tra amici bisogna essere spontanei, no?
I pensieri del ragazzo vengono interrotti da Charlotte.
Lore, hai finito? -chiede lei, non più rossa in viso.
Ah! Si, certo. Scusami. Grazie mille, Char! -esclama Lorenzo, ritornando nella vita reale.
La ragazza gli sorride e, ovviamente, lui ricambia.
Senti, ti devo dire un'altra cosa...-comincia a dire poi, ma viene interrotto.
Signorino Ostuni, dato che voglio metterla alla prova, essendo un nuovo studente, venga lei a correggere i compiti! -obbliga la prof.Hall.
Charlotte fa in tempo a sussurrargli un: -Mi dici dopo, che il ragazzo si è già alzato e si sta dirigendo verso la lavagna.
L'insegnante gli detta dei numeri e delle lettere.
Lorenzo prende il gesso e comincia a scrivere simboli incomprensibili all'intera classe, tranne per lui e per la sua amica.
Si tratta di equazioni di secondo grado, nelle quali la ragazza è molto brava. Infatti, le escono al primo colpo, così come anche la verifica.
In men che non si dica, il ragazzo finisce di risolvere tutto l'esercizio.
Guarda, sei già più bravo di molti dei miei alunni. Complimenti! Puoi andare a posto! -lo congeda la professoressa, mentre impugna la penna rossa e l'avvicina al registro, pronta a mettergli un'annotazione, probabilmente, positiva.
Lorenzo sorride.
Almeno così mia madre non si arrabbierà con me! -pensa nella sua mente, per poi avviarsi verso il suo posto e sedersi accanto a Charlotte, la quale gli fa un pollice in su.
Bravo! Vedo che impari in fretta! -dice poi sorridendo.
Comunque, di che mi dovevi parlare? -aggiunge.
Beh, ti ho vista con uno sguardo assente prima, perciò ho dedotto che eri preoccupata.
E' per quella cosa dei capelli? -chiede il ragazzo a bassa voce.
Charlotte sgrana gli occhi.
E' riuscito a beccare in pieno ciò che pensavo. Come ha fatto? E' un veggente mica? -si domanda la ragazza tra sè e sè.
Esatto. -risponde poi con un tono di voce debole.
Tranquilla! Non me la sono presa, anzi puoi farlo quando puoi! -la rassicura Lorenzo.
Ok, ma, ovviamente, cercherò di non scompigliarti i capelli spesso! -afferma Charlotte sorridendo.
Sarebbe meglio così, sai? Insomma, vedendo come sono di natura! -esclama il ragazzo ridacchiando, seguito dalla ragazza.
Voi due! Cos'è che vi fa ridere tanto? Condividetelo con l' intera classe. Vogliamo gioire anche noi! -li richiama l'insegnante.
I due ragazzi arrossiscono.
E ora, che ci inventiamo? -domanda Lorenzo.
Semplicemente, le diciamo la verità. In fondo, non è un segreto, perciò...-risponde Charlotte un po' titubante, quasi avesse paura della reazione del ragazzo riguardo questa possibile soluzione.
Hai ragione. Tanto non interessa a nessuno, figurati! -afferma lui deciso.
Professoressa, stavamo discutendo dei suoi capelli sempre in disordine. -dice Charlotte.
E questa cosa farebbe ridere? -chiede l'insegnante con un tono interrogativo.
Per come ne ha parlato Lorenzo poco fa, si! -ribatte la ragazza.
La donna si rigira verso la lavagna e continua a spiegare l'esercizio a Harry, il quale deve svolgerlo, facendo finta che la discussione di poco prima non ci sia mai stata.
Driiiiiiin...
Suona la prima ora.
Ma tanto ne abbiamo un'altra! -esclama Lorenzo con la voce di chi si è scocciato.
Forse a causa della sua pronuncia o dello sbuffo finale, Charlotte si mette a ridere silenziosamente, mettendosi un braccio davanti la bocca.
Guarda questa monella che ridacchia di nascosto! -dice il ragazzo sorridendo.
Charlotte appoggia il suo capo sul banco, continuando a gioire.
Dopo 2 minuti, rialza la testa e sposta il suo sguardo verso Lorenzo, abbozzando un sorriso.
Anche se hai detto delle frasi semplicissime, magari noiose per gli altri, sei riuscito a farmi ridacchiare. Complimenti! -afferma la ragazza.
Lorenzo fa un sorrisetto, senza mostrare i denti, per poi continuare a seguire la lezione, seguito da Charlotte.
Spazio scrittrice
Non so che scrivere, perciò...
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Bella! <3
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