Illusion
Ben presto, realizza di sbagliarsi, dato che, dopo essere passata una buona mezz'ora, nessuno varca la soglia di quella porta, tranne qualche bidella che deve mettere i nuovi sacchi dell' immondizia, o qualche professore che ha bisogno di confrontarsi con la sua collega, per capire come risolvere un determinato problema con le votazioni.
Ma di Charlotte non si vede l'ombra.
Che si sia dimenticata di mettere la sveglia e, perciò, non si è svegliata o, più semplicemente, l'ha fatto apposta per evitarmi? -si chiede Lorenzo, distraendosi dalla noiosa lezione di matematica della professoressa Hall, che, in questo momento, sta spiegando alla lavagna come svolgere un problema con i diagrammi cartesiani.
E se fosse veramente la seconda opzione? Mi sentirei in colpa, in quanto sono stato io a spingerla a fare ciò...-pensa il ragazzo nella sua mente.
Rivolge lo sguardo verso una delle tre finestre che adornano l'aula e che la illuminano attraverso l'intensa luce del sole, tipica della mattina.
L'insegnante sembra non notare il fatto che Lorenzo si stia immergendo nei suoi pensieri, ma, alla fine, è meglio così.
Il ragazzo continua, infatti, a osservare fuori dalla finestra, come preso da qualcosa di strano ma particolare, una di quelle cose che ti rapisce e ti impedisce di spostare lo sguardo altrove.
Eppure, cosa ci può essere di così incantevole in un semplice cortile, affacciato da una strada deserta, dato che, in genere, la mattina non esce nessuno di casa, oltre coloro che lavorano?
Niente, solo che, è una cosa più che normale il fatto che, guardando il panorama, l'orizzonte che ci circonda, una persona riesca a "liberare i propri pensieri", positivi o negativi che siano.
Insomma, quante volte a voi è capitata una situazione simile?
Prendiamo, ad esempio, che voi siate immersi nella natura, tra le alte querce, allietati dal suono degli uccelli che passano in volo sulla vostra testa, rinfrescati dalla leggera brezza che vi scosta dolcemente i capelli.
Ad un tratto, decidete di rilassarvi, perciò vi mettete sedute sotto un albero, con la testa appoggiata al suo tronco, mentre osservate l'orizzonte, percorrendo prima il terreno sottostante il vostro corpo, per poi guardare attentamente il distacco che si crea tra esso e il cielo, così limpido e sereno, e continuare ad esaminare quest'ultimo.
A quel punto, vi viene naturale pensare ad altro, magari ai nascosti misteri della vita, o a farvi delle domande sul vostro scopo su di essa.
Solo che, nel caso di Lorenzo, ciò che domina la sua mente è una semplice figura umana: quella della graziosa Charlotte, che forse l'ha abbandonato per sempre.
E ora lui si sente non voluto e abbandonato in un luogo dove non si ritrova, in quanto nessuno dei suoi compagni lo calcola o è capace di capirlo fino in fondo, come faceva la ragazza che, se voleva, poteva comprendere se ci fosse qualcosa che non andava in lui, attraverso anche un suo semplice sguardo, concentrato verso le iridi castane di Lorenzo.
Perchè, come aveva detto il ragazzo, e aveva ragione, gli occhi sono lo specchio dell'anima.
Infatti, da essi si può capire se il proprio spirito è felice o tormentato da qualcosa che, sebbene sembri così banale, può diventare uno di quegli ostacoli difficili da superare.
Per quanto riguarda Lorenzo, il suo intralcio più grande è quello di riuscire a sopportare una vita senza Charlotte, nel caso non riuscissero a riappacificarsi.
Il motivo è molto semplice: come potreste esistere voi con l'assenza dell'unica persona con cui potete parlare liberamente dei vostri problemi e ricevere, magari, dei consigli, evitando di essere giudicati per ogni cosa?
Cioè, non sarebbe facile vivere e lottare da soli contro tutti, no?
Appunto, perciò Lorenzo ha paura.
Lui non vuole fare questa fine, sia perchè, poi, diventerebbe ancora più difficoltosa la sua vita in generale, sia perchè la solitudine è un sentimento che ti provoca una tristezza infinita, facendoti stare male, anche troppo.
E Charlotte? Lei starà ragionando sui stessi pensieri del ragazzo o non le staranno nemmeno passando per la mente?
Forse, sono solo io l'unico a farmi i problemi mentali, mentre lei, sicuramente, è rilassata nel suo letto e dorme come un angioletto, invece di riflettere su di me, su di noi, sulla nostra misera amicizia.
Ehm...signorino Ostuni, dato che è così interessato alla lezione, che ne dici di venire a risolvere questo problema? -dice la professoressa Hall, evidentemente irritata dalla distrazione del ragazzo.
Lorenzo scuote la testa, ricomponendosi immediatamente. Non ha seguito la spiegazione, perciò non sa come svolgere il compito.
Lui, dapprima, si maledice mentalmente, per poi alzarsi lentamente dal banco, un po' turbato perchè sa di essere spacciato, dato che, questa volta, un brutto voto non gliel'avrebbe tolto nessuno e la madre l'avrebbe sicuramente rimproverato.
Cammina con un movimento simile a quello di una tartaruga, svogliato ma deciso, così da cercare di perdere un po' di tempo, prima di andare incontro al suo destino.
Come a sentire le sue preghiere, la campanella suona, informando della fine dell'ora della professoressa Hall.
Ostuni, per questa volta ti sei salvato...-afferma lei, un tantino delusa.
Lorenzo inghiotte un singhiozzo. Sa già che la donna gliel'avrebbe fatta pagare ad ogni costo.
L'insegnante esce dall'aula, salutando gli alunni ed accompagnata dal classico "Arrivederci" da parte di quest'ultimi.
Dopodichè, succede tutto molto in fretta.
I compagni del ragazzo si alzano dai loro banchi, andando a chiacchierare ognuno con i loro amici, da cui sono stati separati precedentemente o, i più confusionari, mettendosi a lanciare penne e borsellini in aria.
Lorenzo, invece, si ritrova ancora alzato in piedi, a guardare la lavagna nera, dove è ancora inciso il problema che lui avrebbe dovuto risolvere, come se fosse spaventato da esso.
Dopo un po', scuote la testa freneticamente riprendendosi da quello stato di trance in cui si era celato e fa un respiro profondo.
Meno male, l'ho scampata...-dice con una voce flebile, più simile a un sussurro.
Si gira e punta lo sguardo verso il suo banco, immaginandosi Charlotte che gli sorride, ma poi realizza che è completamente vuoto, così come lui stesso, da un lato, senza di lei.
Si dirige verso di esso e si siede al suo posto, mantenendo la testa bassa e un'espressione abbastanza cupa sul volto.
Dopodichè, si riaffaccia di nuovo verso la finestra, pronto per farsi trasportare ancora una volta nel mondo dei suoi pensieri negativi, che non riesce a scacciare.
Intanto, entra la professoressa White in classe, facendo zittire immediatamente tutto il caos che si era creato dopo l'uscita della sua collega Hall.
Buongiorno, ragazzi! Oggi, come vi avevo promesso, continueremo a vedere il film di Don Pino Puglisi. -afferma lei, per poi chiamare Harry, che deve aiutarla a sistemare la lim.
Nel frattempo, il ragazzo continua a guardare la strada, come se aspettasse ancora un improvviso arrivo di Charlotte, come se avesse ancora la speranza necessaria a credere che lei giunga all'istituto da un momento all'altro.
Ma, purtroppo, ciò non succede e Lorenzo si deve arrendere all'idea di vederla, almeno per oggi.
No, non riesco ad accettare questa cosa. Ho bisogno della mia migliore amica. -sussurra il ragazzo tra sè e sè.
Dopodichè, avvicina lentamente la mano al vetro che si trova davanti a lui, così freddo e leggermente spaccato, per poi poggiarla delicatamente su di esso e contemplarlo attentamente.
E' come se cercasse di spaccarlo del tutto con la forza del pensiero, così da poter scappare via di lì, sebbene lui non si trovi al piano terra, e provare a trovare Charlotte, perchè vuole farsi perdonare il prima possibile.
Quando, però, realizza di non avere dei superpoteri, muove le dita lentamente, portandole a formare quasi un pugno, come ad indicare il fatto che non può fuggire da lì e perciò inizia a rattristarsi, perchè capisce di essere sigillato all'interno di quella stanza, per poi percorrere piano una scia con la mano, che dura fino a toccare il davanzale di marmo sottostante.
Spazio scrittrice
I titoli... ma ne so mettere uno decente una volta tanto?
Va beh, non importa.
Stiamo arrivando alle 900 letture di ECC. Thanks! <3
Ecco qui il nuovo aggiornamento di questa storia (finalmente). Contenti?
Se vi è piaciuto, lasciate un commento o un voto.
E noi ci rivediamo in un prossimo capitolo! (Che non so quando scriverò perché sta per iniziare di nuovo la scuola -_- )
Bella ragazzi! <3
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