Capitolo 6

Ormai nella sua camera, Wei Ying aspettava che Lan Zhan si addormentasse in modo tale da assicurarsi che non si sarebbe accorto delle notti insonni a combattere mostri che forse non avrebbe mai sconfitto. Come c'era da aspettarsi, infatti, Lan Zhan fece alcuni esercizi prima di dormire e crollò in un sonno profondo molto presto; quando Wei Ying se ne accorse tirò un sospiro di sollievo e uscì fuori al terrazzo per fumare una sigaretta e intanto pensava a quanto fosse immatura la sua situazione, avere incubi per un episodio del passato, ridicolo, davvero ridicolo, questo era ciò che continuava a pensare di sé stesso. Finita la sigaretta, pensò di tornare dentro perché ormai iniziava davvero a fare fresco la sera; rabbrividì appena e si strofinò le braccia con le mani, come se potesse riscaldarsi non solo dal freddo perché quello che gli serviva era qualcosa che gli scaldasse il cuore prima di scaldargli il corpo. Tornò in camera tremolante appena e si infilò sotto le coperte, pensando che quel letto di Lan Zhan era davvero il più comodo che avesse mai provato e, per tirarsi su il morale come aveva sempre fatto, pensò anche che non doveva abituarsi a quelle comodità perché prima o poi sarebbe dovuto tornare a casa. Man mano che pensava a cose che non avrebbe mai potuto dire a nessuno e che teneva dentro di sé da sempre, si addormentò inconsapevolmente abbracciando un cuscino e avvolto dalle calde coperte. Per un po' tutto era tranquillo, le tende svolazzavano smosse dal venticello, che entrava quasi con prepotenza dalla finestra che Wei Ying aveva dimenticato aperta, ma quando fu passata poco più di un'ora e si avvicinava la fase di sonno profondo, iniziò ad agitarsi. Si girava e rigirava nelle coperte come per trovare conforto, ma niente ne era capace; così strinse forte il cuscino in preda alla disperazione più totale, una parte di sé pregava affinché nessun gemito potesse uscire dalla sua bocca, nessun urlo, nessun lamento, per non svegliare Lan Zhan che altrimenti avrebbe scoperto tutto. Ma proprio quando credeva di essere riuscito a sopprimere le urla un piccolo grido uscì dalla sua bocca, poi iniziò a scorrere il sudore sulla fronte, tremò di più in preda al panico respirando malissimo. Solo allora Lan Zhan sentì qualcosa provenire dalla stanza di Wei Ying, si stropicciò gli occhi e iniziò a pensare se andare a controllare o meno - magari non era nulla e non voleva essere invadente-. Però, proprio mentre Lan Zhan decideva cosa fare, sentì un urlo provenire dalla stanza di Wei Ying che corse subito fuori al terrazzo nella speranza che Lan Zhan non lo avesse ancora sentito e che stesse ancora dormendo profondamente, ma non fu così. Lan Zhan infatti, spaventato e preoccupato dall'urlo, si era alzato, aveva preso una giacca e aveva raggiunto Wei Ying fuori al terrazzo che stava piangendo a dirotto; senza pensarci gli posò la giacca sulle spalle accarezzandole appena senza farsi accorgere e si mise affianco a lui con la sedia. Wei Ying fissava ad occhi sgranati l'orizzonte, fumava sigarette come se fosse acqua fresca dissetante, e cercava di non tremare troppo; dall'altro lato Lan Zhan lo aveva fissato per qualche istante e, senza sapere bene cosa fare si mise a guardare anche lui nella stessa direzione di Wei Ying, non gli avrebbe chiesto nulla, semmai ne avesse avuto voglia di parlarne, lo avrebbe fatto da solo, senza rischiare di essere invadente, voleva solo restare lì in silenzio, probabilmente non sarebbe servito a nulla, ma era comunque presente nel caso Wei Ying volesse parlare. Proprio in quell'istante, infatti, Wei Ying prese a parlare
"E così ora anche tu credi che io sia pazzo.." la frase finì con una leggera risatina ironica, d'altronde lui era il primo che credeva di essere pazzo
"No, non lo penso affatto" la risatina di Wei Ying si fece leggermente più forte, quasi come una scarica di emozioni che non erano mai  fuoriuscite con un pianto.
"Lan Zhan, rivivo la morte dei miei genitori ogni notte, rivedo i loro spiriti venirmi vicino, vedo ombre... Se non sono pazzo io, dimmi te"
"Non sei pazzo, Wei Ying" si avvicinò appena un po di più con la sedia e lo guardò dritto negli occhi, Wei Ying ricambiò lo sguardo, poi lo abbassò per la vergogna, soffocava un pianto in gola, che non riusciva a mandare giù, ma nemmeno voleva emergere.
"quel.. Quel giorno eravamo in macchina tutti e tre, i-io piangevo perché volevo.. Volevo comprare un gelato e la mamma provava a consolarmi, poi papà si.. Papà si è schiantato contro un albero e la macchina si è ribaltata in un dirupo. Io mi sono fatto piccolo piccolo.. E... E sono sopravvissuto.. Sai Lan Zhan, la gente crede che io sia uno scroccone e mi hanno urlato contro di prendermi la patente, ma nessuno sa che ho paura per questo motivo. Lan Zhan te lo giuro, io.. Io non sono davvero uno scroccone.. ". Non sapeva cos'altro dire, era crollato completamente, né aveva bisogno ormai da troppi anni e Lan Zhan, per qualche motivo, era l'unico che ora lo ascoltava, restava in silenzio e lasciava che lui tirasse fuori tutto. Certo, era davvero terrificante il fatto che si era tenuto tutto dentro, sorrideva e si divertiva con tutti quando in realtà aveva un uragano dentro; lui invece, che aveva sofferto allo stesso modo, si era chiuso in sé, non aveva dato modo a nessuno di entrare nel suo mondo, aveva smesso di sorridere come se per lui non gli era permesso farlo per ciò che aveva fatto in passato. In quel momento di crisi di Wei Ying, Lan Zhan capì quanto fosse forte quel ragazzo, quanto lo ammirava e quanto volesse che il resto del mondo lo vedesse per com'era, tanto forte quanto fragile. Restò immobile a fissarlo per tutto il tempo, non era abituato a confortare la gente, perciò restò lì, assimilando dentro sé una parte del dolore di Wei Ying per condividerlo con lui e essere una sola cosa.
"posso prepararti un tè, ti farà bene bere qualcosa di caldo..." disse quando vide che aveva smesso di tremare e si stava calmando un po.
"Grazie Lan Zhan, sei molto premuroso nei miei confronti, non potrò mai ripagarti abbastanza" rispose con un filo di voce stremata per l'intensità delle emozioni che erano uscite fuori

Lan Zhan tornò dentro e mise l'acqua sul fuoco per fare il tè, fissò come l'acqua era così calma e immobile, poi man mano che il calore aumentava, essa iniziava a muoversi e a fare le bolle; istintivamente pensò a come fino ad ora lui era stato fermo, calmo e tranquillo e ora, invece, il suo animo era stato smosso, un po' come l'acqua che iniziava a bollire all'aumentare del calore. Si sentiva così, mosso da qualcosa di cui non poteva farne a meno, qualcosa di inspiegabile che succedeva ogni volta che c'era Wei Ying,che si trattava di coincidenze? E perché solo con lui? Perché non riusciva a sollevare il muro che si costruiva sempre? Perché con Wei Ying gli usciva tutto naturale? Perché diventava irrequieto, instabile, senza controllo e agitato?
I suoi pensieri furono interrotti quando Wei Ying entrò nel salone e gli piombò alle spalle.
"Lan Zhan, cosa combini, l'acqua è pronta, devi mettere le bustine...Ma insomma io faccio gli incubi e tu sembri terrorizzato" ridacchiò allegramente e prese lui le bustine di tè, le immerse nelle due tazze, e riversò l'acqua nelle due ciotole; Lan Zhan lo osservata in ogni gesto che faceva cercando di non dare troppo nell'occhio, sistemò le tazze su un vassoio e mise dei piattini con dei biscotti, prese il vassoio dalle mani di Wei Ying e lo portò sul tavolino vicino al divano. Wei Ying intanto lo aveva preceduto, aveva preso la copertina di pail che Lan Zhan aveva nel mobiletto sotto la TV proprio per quelle occasioni e Wei Ying, ormai di casa, lo sapeva. Si acciambellò lasciandosi avvolgere dal calore del pile, prese tra le mani la tazza calda con il tè e senza riflettere la portò alle labbra, sconttandosi la lingua quando provò a berne un sorso
"Cazzo! È bollente! Lan Zhan! Lan Zhan! Mi sono fatto la bua!"
"Ridicolo..." Lan Zhan lo guardò con aria di rassegnazione, tornò a fissare la tua tazza e il contenuto all'interno, era teso, tesissimo, tutte quelle sensazioni nuove lo destabilizzavano.
Wei Ying non aveva prestato molta attenzione alle parole di Lan Zhan, ridacchiava notando l'espressione di Lan Zhan, ma poi tornò serio
"pensi davvero che io sia ridicolo Lan Zhan? Lo pensi anche tu?"
"Solo quando ti scotti con il tè che tu stesso hai tolto dal fuoco"
"Ma Lan Zhan... Io non ci avevo mica pensato che scottava, non ti arrabbiare con me Lan Zhan, non essere cattivo"
Wei Ying aspettò qualche minuto per poi soffiare un po' nella tazza per raffreddarla e iniziò a bere sentendo quel calore pervadergli il corpo, sorride e prese i biscotti per inzupparli nel tè.
Intanto Lan Zhan lo guardava con la coda dell'occhio senza farsi notare - non che ci volesse molto a non farsi beccare da Wei Ying che non si accorgeva di nulla - mentre sorseggiava elegantemente, come suo solito essere, anche in pigiama.
"Lan Zhan, mi spieghi perché sei ancora un palo quando stai con me? E sei ancora più silenzioso del solito, e poi.... Perché tutti i tuoi pigiami sono azzurri con i conigli? Non è che sei una ragazza e non vuoi dirmelo? Dai Lan Zhan, fammi vedere se sei una ragazza!!"
Lan Zhan si irrigidì completamente, si voltò verso di lui, era diventato nero di rabbia e si era addirittura alzato per non farsi toccare minimante in preda al panico e all'agitazione.
"Dai Lan Zhan, non fare così, ormai siamo INTIMI" sottolineò con una leggera accentuazione nel pronunciare quelle parole; Lan Zhan però non era proprio in vena di scherzi - come suo solito - "Noi non siamo intimi, Wei Ying" ribatté con un tono infastidito e quasi wul punti di sbraitare, ma non poteva cedere ancora alle provocazioni del ragazzo.
"Come no, Lan Zhan? Guarda che così mi ferisci, ecco ora sono tristissimissimo, mi hai spezzato il cuore, cattivo"
Lan Zhan lo ignorò completamente mentre Wei Ying continuava a cercare di attirare l'attenzione di Lan Zhan, si avvicinò nuovamente e si strinse al suo braccio e strusciò la guancia contro il braccio possente; Lan Zhan non disse nulla, restò in silenzio, ancora più rigido e si lasciò toccare senza battere ciglio; lo osservò nuovamente con la coda dell'occhio e sentì le orecchie andare in fiamme.
"Guardiamo un film, Lan Zhan? Tanto non riuscirò a dormire di nuovo" senza aspettare risposta, accese la TV e si collegò al Netflix di Lan Zhan e cercare un film. Era uno di quelli di azione e fantasy, quelli che ti mostrano una realtà diversa, magari nuova, in cui chi guarda vorrebbe viverci per fuggire dalla propria di realtà. Lan Zhan non guardò minimante il film, era concentrato sul fatto che Wei Ying era sulla sua spalla, accoccolato a lui, non riusciva ancora a credere perché non avesse voglia di allontanarlo, perché gli andava bene e perché era meno rigido rispetto al suo solito; non si sarebbe mai aspettato che avrebbe permesso a qualcuno, soprattutto uno come lui, di stargli così vicino, eppure, non solo Wei Ying continuava a essergli sempre più attaccato, ma Lan Zhan non faceva nulla per allontanarlo, ed era quest'ultima cosa a preoccuparlo più di tutte.
Wei Ying invece commentava senza sosta il film, faceva battute e rideva da solo, si stringeva di più quando c'erano scene violente come fanno i bambini e mangiava i biscotti a raffica a causa dell'adrenalina provocata dal film.
"Lan Zhan, la prossima volta non ti svegliare, sembra che dormi in piedi, nemmeno mio nonno sarebbe così muto alle 3 di notte.. O hai visto un fantasma anche tu?"
Lan Zhan si riprese dal suo stato di trans interiore e di autoriflessione e lo guardò dritto negli occhi
"Mh? Sono sveglio" rispose freddamente per non farsi smascherare più di quanto non avesse già fatto.
"Certo Lan Zhan e io mi chiamo Mariacarmela"
Lan Zhan lo guardò confuso e perplesso e Wei Ying batté il palmo della mano sulla fronte in segno di rassegnazione.
"Lan Zhan sei serio? Sto scherzando, non mi chiamo Mariacarmela, era una battuta per dire che se è vero che tu non ridi, è vero anche che io mi chiamo Mariacarmela, ma siccome non è vero che io mi chiamo così, non è vero nemmeno che tu sei sveglio." man mano che parlava condivise la coperta avvolgendoci Lan Zhan insieme a lui, si stese sulle sue gambe e gli prese la mano per farsi accarezzare.
"Non dirmi che ti devo anche insegnare a fare questo?" disse ironicamente; Lan Zhan si era irrigidito ancora, fissava la chioma di Wei Ying senza sapere cosa fare e restò fermo per qualche istante, poi la mano si mosse da sola inserendosi dolcemente tra la chioma nera e folta di Wei Ying. Non riusciva a spiegarsi cosa stava accadendo, cosa era cambiato in lui, e nemmeno perché non gli dava fastidio essergli così vicino e questo tormento se lo portò dietro per un bel po' senza trovare una risposta.

Wei Ying crollò poco dopo l'inizio del film, Lan Zhan lo osservò qualche istante e poi si alzò piano, gli sistemò il cuscino dietro la testa e gli mise la copertina fino a su le spalle. Lui intanto lo guardò e poco dopo iniziò a riflettere su cosa gli stava accadendo, ancora e ancora, come un tormento.
Al mattino seguente, senza riuscire a chiudere occhio durante la notte, andò in cucina a preparare il latte caldo che prendeva ogni mattina e ci mise del caffè dentro per riprendersi dalla nottata bianca; accese il forno per riscaldare i cornetti che aveva comprato proprio per Wei Ying, apparecchiò la tavola con tante tante cose da mangiare, caffè, succhi, dolci, torte, qualcosa di più leggero e dietetico e qualcosa di più ricco e farcito. Wei Ying si svegliò proprio nel sentire quel profumo, profumo di casa e cibo, ma soprattutto cibo. Lo stomaco brontolò e lui fu costretto ad aprire gli occhi, li stropicciò e si stiracchiò fino a cadere dal divano per essersi girato troppo. Un tonfo pesante si sentì fino in cucina, tanto che fece correre Lan Zhan dalla cucina spaventato e preoccupato; quando però lo vide a terra, Wei Ying stava ridendo di gusto e Lan Zhan lo guardava malissimo molto irritato.
"Lan Zhan! Lan Zhan! Aiutami, mi sono fatto malissimo ti prego! Guardami, sono povero e indifeso! Aiutami Lan Zhan!"
Lan Zhan invece lo fissò ancora più arrabbiato, infastidito e nervoso, girò le spalle e tornò in cucina; Wei Ying si alzò subito e corse in cucina quasi inciampando nella coperta, arrivò in cucina e si mise seduto
" Lan Zhan! Sei proprio crudele, hai lasciato un povero ferito indifeso caduto dal tuo divano! Sai che posso farti arrestare? Omissione di soccorso"
Lan Zhan non si degnò nemmeno di rispondergli e prese la tazza tra le mani per sorseggiare il suo latte
"Lan Zhan! Calcolami! Perché mi ignori! Dai Lan Zhan!! Lan Zhan..." si avvicinò a lui con gli occhi dolci a cuoricino; Lan Zhan invece aveva le orecchie a fuoco, il cuore a mille e lo sguardo fisso sulla tazza piena di latte.
"Lan Zhan, mi porti in giro oggi? Per favore... Una bella passeggiata con il mio amico intimo!"
"... Mn" rispose Lan Zhan senza smuoversi minimamente anche se in cuor suo l'animo era turbolento e ricco di agitazione.

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Allora, innanzitutto scusate il terribile ritardo,ma siamo state molto impegnate con gli esami.
Entrambe speriamo che vi sia piaciuta e che i due personaggi rispecchiano le vostre aspettative su come potrebbero essere ai tempi dell'università.
Cosa ne pensate dell'avvicinamemto dei due? E delle reazioni di Lan Zhan? Credete che Wei Ying se ne accorgerà un po prima rispetto alla novel o avrà sempre i prosciutti sugli occhi?
Aspettiamo i vostri commenti ❤️

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Volevo fare un ringraziamento speciale anche a Takoyakiproject che mi sopporta sempre❤️ anche lei ha scritto una storia bellissima, Gray Clouds, è ancora alle prime armi ma la storia è molto interessante ❤️❤️

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