Capitolo 3
Lan Zhan era ancora scosso per quanto successo prima. Mai come quella mattina, le lezioni durarono un'infinità, interminabili. Sembrava che tutti i pensieri si concentrassero solo su Wei Ying; qualsiasi cosa facesse o scrivesse il professore, aveva in testa solo lui, la semplicità con cui lo aveva letto dentro e aveva capito tutto. Il muro insormontabile di ghiaccio che si era auto-costruito ormai da anni, era stato sciolto in pochi minuti da un ragazzo conosciuto da qualche ora e non se ne riusciva a convincere. Doveva fare qualcosa; non poteva permettere più che lo leggessero così facilmente, soprattutto se era qualcuno di diverso da suo fratello XiChen. Si sentiva nudo davanti a lui, completamente spogliato, e questo lo spaventava da morire. "Mi interessi", gli aveva detto; quando mai qualcuno era interessato a lui, a cosa diceva e a cosa pensava realmente, o peggio ancora, a cosa desiderava davvero fare. Fortunatamente, l'orario della fine delle lezioni arrivò in fretta e sistemò alla velocità della luce i libri con la speranza che fuori l'aula ci fosse stato lui che ad aspettarlo per andare a pranzo insieme anche dopo la discussione.
Wei Ying aspettò che arrivasse il foglio delle firme, lasciò un segno disordinato che dava l'impressione di essere una firma, sistemò lo zaino e uscì dall'aula. Quelle lezioni per lui erano troppo noiose e poi davvero aveva già studiato tutto il programma l'anno prima, quindi non c'erano grosse difficoltà per lui. Si recò in giardino e accese una sigaretta; ripensò a quel ragazzo che aveva conosciuto da poco; c'era qualcosa che gli bloccava le emozioni, c'era qualcuno o qualcosa che gli aveva fatto credere che reprimere tutto lo avrebbe fatto stare meglio. Era davvero così? Stava davvero meglio? A lui non sembrava, anzi, lo vedeva solo molto più triste e distante di come dovrebbe essere. Gli scappò improvvisamente un sorriso, lo stesso sorriso di quando era sull'autobus quella mattina e pensava a lui.
All'una si avviò verso l'aula di Lan Zhan, vide una marea di studenti secchioni che uscivano stanchi e indaffarati dall'aula; tutti tranne Lan Zhan, che era rimasto a parlare con il professore che era affascinato dal suo studente migliore. Wei Ying lo osservava da fuori e ridacchiava nel vedere come anche i professori pendevano dalle sue labbra nonostante la sua freddezza agghiacciante. Una volta che ebbe finito, Lan Zhan lo raggiunse fuori e il suo cuore si riempì di gioia quando lo vide ad aspettarlo fuori; era quasi tentato da sorridere, ma si trattenne.
"Lan Zhan, Lan Zhan!!" corse verso di lui aggrappandosi al suo braccio ; la voce di Wei Ying era forte e chiara, tanto che tutti gli studenti si girarono a guardarli. I lobi di Lan Zhan divennero rossi e gli occhi si spalancarono leggermente.
"Allora? Mi porti a pranzo fuori con te?" ignorò completamente tutti gli studenti. Il volto si era illuminato appena aveva visto Lan Zhan e si strinse forte intorno al suo braccio scuotendolo un po'.
Lan Zhan corrugò la fronte e il suo sguardo divenne cupo; lo guardò malissimo, poiché visibile nervoso dal comportamento sconsiderato.
"Non urlare in questo modo, non è decoroso da parte tua, sembri volgare" prese istintivamente le chiavi della macchina senza dire altro, il suo sguardo agghiacciante e pietrificante valeva più di mille parole, a volte. Si avviò il più veloce possibile verso l'uscita che avrebbe portato poi alla macchina. Non lo degnò nemmeno di una parola. Era troppo imbarazzato per poter dire altro e preferiva solo fuggire da quel luogo in cui tutti lo guardavano a causa di Wei Ying.
Ma il ragazzo corvino non si lasciò mica intimorire da un paio di occhi su di lui; corse immediatamente e lo raggiunse con il solito sorriso, stavolta felice di averlo fatto imbarazzare, piano piano stava uscendo fuori e lui non vedeva l'ora di conoscerlo poco alla volta.
Lo raggiunse e lo guardò dritto negli occhi appendendosi nuovamente al suo braccio e stringendolo appena.
"Lan Zhan, ti sei imbarazzato perché ci guardavano tutti ?" dall'altro lato non ci fu risposta, solo un lungo e pesante silenzio.
"Va bene , va bene, scusa, è che io ci sono abituato" ridacchiò appena e poi notò che erano arrivati in macchina. Lan Zhan fece un segno con il capo per invitarlo a salire e Wei Ying lo guardò come per prenderlo in giro "Andiamo Lan Zhan, sei diventato cretino? Se non apri la macchina come ci salgo?! Certo che sei molto secchione ma certe volte sembri proprio un senza-cervello, una testa di fagiolo"
Lan Zhan intanto aveva i lobi in fiamme, o per l'imbarazzo dovuto alla vicinanza, o per la figura da idiota che aveva appena fatto, o perché in fin dei conti, nel profondo del suo cuore, iniziava a capire che quando c'era Wei Ying, lui in qualche modo e per qualche assurdo motivo, sembrava in un'altra dimensione, non capiva più nulla e si comportava come un qualsiasi ragazzo di diciotto anni alla sua prima cotta. Alle parole del suo amico, Lan Zhan si irrigidì leggermente, il suo viso cambiò espressione e si poteva percepire un leggero filo di imbarazzo trapelare la rigida barriera. Per fortuna ebbe la decenza di mettersi immediatamente gli occhiali da sole per evitare che l'imbarazzo potesse essere ancora più palese di quanto già lo fosse.
Wei Ying aveva acceso la solita sigaretta e lo osservava incuriosito dalle strane reazioni; ma le sue labbra si incurvarono verso l'alto in un nuovo sorriso soddisfatto quando vide Lan Zhan indossare gli occhiali da sole.
"Wow, che gran figo che sei, minchia!" Wei Ying esclamò all'improvviso. Era una persona spontanea e istintiva, non sempre pensava prima di parlare e non si rendeva conto che forse c'era qualcuno che dava peso a ciò che diceva e fantasticava con la mente su ogni singola frase, parola e virgola che Wei Ying diceva, come se pendesse dalle sue labbra senza nemmeno accorgersene appieno. A quell'affermazione, Lan Zhan era completamente rosso, sembrava quasi che stesse per esplodere o che gli venisse qualcosa; dopotutto, chi mai gli aveva fatto così tanti complimenti ? Non era di certo abituato.
Erano saliti in macchina e Wei Ying aveva acceso la radio mentre Lan Zhan provava a calmarsi stringendo tra le mani il volante, era concentrato più su quello che aveva detto Wei Ying che sulla strada; l'altro era occupato a guardare il paesaggio fuori dal finestrino scorrere al loro passaggio. C'erano alberi verdi e un'aria fresca e pulita, si potevano sentire gli uccellini cantare. Tutto questo fece sorridere Wei Ying fuori dal finestrino, allungò una mano e lasciò che l'aria accarezzasse la sua mano e si insediasse nella manica della felpa rossa.
Lan Zhan, dopo che si era leggermente calmato, notò l'atteggiamento infantile del ragazzo che gli stava accanto, ovviamente senza cintura di sicurezza, ma quando se ne rese conto erano ormai quasi arrivati e dunque inutile che glielo ricordasse, sospirò in segno di rassegnazione disperata. Si fermò a osservarlo con la coda dell'occhio dietro gli occhiali scuri per evitare che potesse accorgersi che lo stava guardando. Nuovamente era tentato da farsi scappare un altro sorriso, quello di Wei Ying era troppo coinvolgente persino per lui. Decise che forse era il momento di rompere il silenzio prima che Wei Ying avrebbe fatto un'altra battuta delle sue e sarebbe arrossito di nuovo per poi subirsi le prese in giro del suo amico.
"Allora? Dove vuoi andare?" disse con la sua solita voce calma e tranquilla, anche meno fredda del previsto.
"Qualunque posto dove puoi mangiare la tua roba per conigli"
Poco dopo Lan Zhan si fermò in un ristorante molto carino ed elegante, ma non sfarzoso e eccessivo. Prese un tavolo un po' più riservato e salutò con un cenno del capo senza farsi vedere troppo, una delle cameriere di passaggio. Wei Ying, però l'aveva notato e aveva già pensato a un modo per prenderlo in giro. Una volta seduti, Wei Ying iniziò a ridacchiare e a toccare leggermente il braccio di Lan Zhan con il suo gomito.
"Eh bravo Lan Zhan, conosci queste cameriere carine! E poi mi vieni a dire che non ti interessa nessuno! Avanti, hai visto come ti guarda?"
"Wei Ying, ti ho già detto che non mi interessa nessuno e non voglio legarmi a nessuno, per favore smettila di insistere" il tono si era fatto un po' più teso e nervoso, poi si calmò leggermente.
"Va bene, va bene, sei sei convinto di questo peggio per te...e per le ragazze che ti vengono dietro" si guardò intorno con aria curiosa. Era davvero un bel locale, ma di sicuro non costava poi così poco e non era di certo un ristorante qualunque. Osservò il tavolo davanti a sé; c'erano un mucchio di forchette e addirittura due cucchiaini e due bicchieri, li osservò con fare pensieroso domandandosi a cosa sarebbe mai servito avere tutte quelle posate quando avrebbe ordinato il solito panino o la solita fetta di carne enorme che gli piaceva tanto quando, quelle poche volte, era andato al ristorante. Immediatamente gli venne un pensiero per la testa: quanto aveva intenzione di spendere Lan Zhan? Quanti soldi credeva che avesse Wei Ying? Sicuramente aveva pensato di pagare tutto lui.
"Lan Zhan, non ti lascio pagare anche oggi, non sono un barbone"
Lan Zhan alzò lievemente lo sguardo dal menù, lo fissò per qualche secondo e pensò bene a cosa dire per non sembrare troppo arrogante o il classico riccone. "Wei Ying, prendi quello che vuoi, è di mia proprietà il ristorante, qui non paghiamo nessuno dei due"
"E' CHE COSA ????" ripeté con un tono più alto senza notare che una cameriera, probabilmente la stessa di prima si stava dirigendo verso di loro.
"E' di mia proprietà ho detto"
Proprio in quell'istante, si avvicinò la cameriera, stavolta era certamente lei, che interruppe Wei Ying dal fare un'altra delle sue solite battute. Ordinò una bistecca e una coca mentre Lan Zhan la solita insalata con misto di verdure e l'acqua naturale.
"oh mio dio, Lan Zhan, come fai a reggerti in piedi con solo quella roba per conigli? Sei di una noia secolare! Assaggerai un po' della mia carne, non puoi mangiare solo erba, non sei Fiocco di Neve"
Lan Zhan non aveva capito la battuta, non sapeva manco chi fosse Fiocco di Neve, così gli rivolse un altro dei suoi sguardi freddi. Sapeva benissimo di essere noioso, ma era da sempre abituato a comportarsi in quel modo, quindi, perché doveva cambiare ora? Sapeva benissimo anche che nessuno aveva mai provato ad avvicinarsi a causa del suo carattere distante, diverso naturalmente da quello puro e gentile di suo fratello maggiore. Non rispose a quella battuta e non disse niente, si limitò a controllare nuovamente il menù per trovare un appiglio e cambiare nuovamente discorso.
"Ci sono le patatine, prendile"
Non se lo fece ripetere due volte che le ordinò. Una volta che la cameriera andò via, allungò una mano e iniziò a tastare il braccio di Lan Zhan che arrossì i lobi immediatamente per poi rivolgergli un'occhiataccia, prima alla mano sul suo braccio, poi agli occhi di Wei Ying.
"Cazzo, Lan Zhan, come fai ad avere tutti questi muscoli mangiando come Fiocco di Neve?"
"Mi alleno" sussurrò con un filo di voce per l'imbarazzo
"Lan Zhan, rilassati, non ti sto molestando. Sei rigido come un palo, e poi io sono etero" ci fu un attimo di silenzio, poi rispose riprendendo l'argomento notando che si era irrigidito ancora di più a quella sua battuta. "Dopo assaggi anche le patatine da me, non si discute"
Sul volto di Lan Zhan era possibile notare un leggero velo di nervosismo; avrebbe davvero voluto assaggiare quelle patatine e voleva davvero lasciarsi andare in quel momento, ma non poteva, non lui che sapeva benissimo le conseguenze quando disobbediva allo zio.
"Non posso ho detto, per favore non discutere e non intrometterti, è contro le regole" il tono era calmo ma ricco di rabbia, più con se stesso che con Wei Ying che lo infastidiva di continuo. Abbassò lo sguardo e giocò appena con un filo di cotone della manica del maglione che continuava ad arrotolarsi attorno al dito con fare nervoso.
"Lan Zhan, non ti ho chiesto di fumare o di drogarti. Sei abbastanza grande da decidere da solo cosa mangiare, non pensi? Ti ho solo chiesto di assaggiare delle patatine, siamo solo io e te, chi vuoi che scopra che hai tragicamente mangiato una patatina e ora potresti ingrassare e sfigurare il tuo fisico perfetto da uomo -per sempre bello per sempre dannato-?"
Lan Zhan sollevò appena appena lo sguardo e incrociò quello di Wei Ying seduto di fronte a lui, come al solito aveva uno sguardo divertito e, probabilmente non conosceva nemmeno la citazione da lui fatta poco prima.
"Sono regole dello zio, lui ci ha cresciuti da quando..." la frase si interruppe in quell'istante; Wei Ying farfugliava qualcosa come -non ne devi parlare per forza- oppure -se non te la senti non fa nulla-. Sentirsela? E da quando era un problema dire che sua madre era morta per colpa sua? Dopotutto, che senso ha fingere di essere freddo e indifferente sulle cose se non lo sei realmente? Per questo Lan Zhan credeva di esserlo completamente.
Fece un lungo respiro profondo senza farsi notare troppo -non sia mai che qualcuno vedesse che si serviva coraggio e forza per parlare di un argomento tanto doloroso- poi decise di riprendere la frase e interrompere il flusso infinito delle parole di Wei Ying.
"...da quando la mamma è morta. Mio zio è diventato il tutore mio e di mio fratello da allora" deglutì come per mandare giù e digerire ancora una volta quel triste evento e si lasciò pervadere un leggero soffio di vento provenire dalla finestra semiaperta che si trovava affianco a loro. Stranamente non sentiva la voce di Wei Ying infastidirgli le orecchie con una serie di parole dette a raffica, ma solo una leggera carezza sul braccio che era partita dalla spalla. Stavolta non si irrigidì, non si distaccò di un millimetro e non sentì il bisogno di allontanarsi; quella carezza sembrava quella di sua madre, quando era piccolo, e lo zio lo veniva a riprendere dopo due ore passate con lei una volta al mese. Esatto, sembrava quella di sua madre. Ma perché? Wei Ying era un uomo, un ragazzo etero della sua età; come poteva essere capace di dare affetto e conforto quasi come una mamma? Come ci riusciva? E soprattutto, perché?
Probabilmente perché la stessa carezza che gli stava dando, Wei Ying l'avrebbe voluta ricevere centinaia e centinaia di volte, ma non era mai arrivata, da nessuno, e per nessun motivo, eppure l'aveva desiderata tanto.
Stavolta i loro sguardi si incrociarono intensamente. Gli occhi color di giada di Lan Zhan ricchi d'affetto avevano incrociato quelli grigio-viola di Wei Ying e, per quell'istante, solo per quell'istante, li aveva fatti suoi. Aveva fatto in modo che quegli occhi che fingevano di essere tristi, per un attimo potessero riempirsi di un amore tanto desiderato e che nessuno gli aveva mai dato. Wei Ying sorrise dolcemente, percependo l'intensità dello sguardo di Lan Zhan il quale pensò per un attimo che quel sorriso era il più bello in assoluto, ed era solo suo.
Arrivò il pranzo, Lan Zhan mangiò la sua triste insalata ma assaggiò anche le patatine di Wei Ying e la sua carne; infine presero un dolce al cioccolato bianco, il preferito di Lan Zhan, anche se Wei Ying non capiva perché a una persona che mangiava solo roba per conigli, potesse piacerci un dolce con un gusto tanto intenso, ma lo divise ugualmente con lui, come una classica coppia di piccioncini dove uno dei due imboccava l'altro. Ma nessuno dei due ci pensò. Stavano così bene insieme che ciò che appariva agli occhi della gente venne in secondo piano persino per uno come Lan Zhan, così attento a sembrare perfetto e impeccabile sempre.
Finito il pranzo allegramente, Lan Zhan aveva ricevuto una telefonata da suo fratello che lo avvertiva che il suo professore non ci sarebbe stato e che quindi la sua lezione era saltata; Wei Ying aveva già deciso di saltare la sua invece perché si annoiava. Dato che avevano il pomeriggio libero, Wei Ying decise che lo avrebbe portato in palestra con lui. Wei Ying aveva prestato un completino a Lan Zhan e avevano iniziato ad allenarsi.
Inutile dire quanto Lan Zhan fosse arrossito ogni volta che si voltava e notava la maglietta di Wei Ying così aderente anche a causa del sudore. Non sapeva ancora perché, ma c'era qualcosa che lo attirava, non solo a livello caratteriale, ma anche a livello fisico, il che era alquanto strano.
Wei Ying aveva un mucchio di ragazze attorno a lui, flirtava mentre si allenava e loro cascavano come pere cotte; lui si divertiva un mondo a stare al centro dell'attenzione mentre tutte lo guardavano e lo elogiavano, si sentiva importante. Senza sapere, però, che attirava l'attenzione anche di un'altra persona, Lan Zhan, che non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.
Finito l'allenamento, erano entrambi nello spogliatoio, Wei Ying mise un braccio attorno al collo di Lan Zhan e si avvicinò a lui, il quale stava giusto prendendo l'occorrente per la doccia, quando percepisce la vicinanza eccessiva di Wei Ying.
"No no, Lan Zhan, non facciamo la doccia, ti porto nella sala giù, ci sono le terme, possiamo rilassarci un po lì."
Lan Zhan non fiatò e, annuendo leggermente con il capo, prese l'asciugamano e l'occorrente per vestirsi poi dopo; aspettò che Wei Ying facesse lo stesso e si diresse giù nelle terme. Si spogliò lentamente e si immerse a metà busto nella vasca di acqua bollente, girandosi le spalle. Da sotto la folta chioma di capelli scuri, Wei Ying intravide qualche segno di qualche cicatrice, ma non fece altre domande. Si spogliò velocemente e si immerse anche lui avvicinandosi pericolosamente a Lan Zhan, il quale lo guardò appena con la coda dell'occhio.
"Cazzo Lan Zhan, non credevo fossi messo così bene. Ok l'allenamento, ma tu hai un fisico da divinità".
Uno dei fianchi di Wei Ying aveva un tatuaggio, Lan Zhan preferì evitare di voltarsi completamente, ma ne notò altri sulla coscia, dietro il collo e sul braccio. I lobi di Lan Zhan erano rossissimi, per fortuna che almeno aveva i capelli davanti e nessuno avrebbe potuto vederli.
"Se fossi una ragazza, Lan Zhan, non esiterei a saltarti addosso"
Furono le ultime parole dette da Wei Ying prima che si potesse notare il nervosismo sul volto di Lan Zhan che lo supplicava quasi di allontanarsi per evitare ogni tentazione. Wei Ying lo prese in parola; si alzò dalla vasca di acqua bollente e rubò l'asciugamano di Lan Zhan compresi i vestiti e li portò sopra nello spogliatoio.
Adirato in maniera esponenziale, Lan Zhan rubò uno degli asciugamani messi sulle panche - fortuna volle che non c'era nessuno quel giorno- e si asciugò per poi salire in spogliatoio con solo l'asciugamano legato in vita.
Quell'episodio lasciò un segno importante nel cuore di Lan Zhan, un segno che poi, avrebbe fatto fiorire i suoi fiori più avanti. Quell'evento permise a Lan Zhan di iniziare a riflettere su ciò che gli stava accadendo.
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Ecco qui un altro capitolo di questa storia. I nostri protagonisti si stanno piano piano avvicinando tra di loro e Lan Zhan sembra essere preso da Wei Ying il quale però non ha notato nulla di strano. Cosa accadrà prossimamente? Secondo voi Wei Ying si accorgerà degli atteggiamenti strani, o continuerà a vedere "normale" l'atteggiamento di Lan Zhan come un semplice amico? E XiChen e Cheng noteranno la vicinanza dei due ragazzi, oppure ignoreranno completamente il tutto?
Fateci sapere se vi è piaciuto e se vedete una coerenza con i personaggi originali della novel o se per caso non vi è piaciuto qualcosa. ❤️
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