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Alice Cullen fissò il corpo tormentato dalla maledizione di Celine Volturi in quello che pensava fosse familiarità.
Non sapeva cosa fosse, forse la visione o il ricordo, qualunque cosa avesse colpito il veggente, le dava la conoscenza, non della vita di Celine ma piuttosto della sua personalità, dei suoi tratti, dei suoi occhi.
Era inginocchiata davanti a quella che chiamava una divinità, si sentiva come se fosse inginocchiata davanti a qualcuno superiore a lei in più di un modo, la donna davanti a lei era potente e una forza dominante.
Alice sentì le parole impazienti di Aro, le sue domande su ciò che aveva visto, per elaborare ciò che aveva sbottato, non vide alcuna parte in quella visione che faceva sembrare Celine una regina, ma Alice sapeva, non sapeva come , ma lei sapeva.
Alice si guardò timidamente intorno, diffidente nei confronti di tutti i re e della Guardia che osservavano ogni sua mossa, senza lacrimare gli occhi, un solo errore poteva costarle la vita, così come quella di suo fratello e della sua ragazza.
Vide Bella ed Edward rannicchiati insieme, Edward sembrava più debole di prima ma continuava a mentire di fronte a Bella, Jane era accanto a loro, i suoi occhi cremisi che fissavano buchi su Bella.
Alice non aveva mai visto Jane così arrabbiata prima, il veggente non conosceva affatto la ragazza, ma anche quando scoprì che Bella era immune ai suoi poteri, rimase solo delusa ma ora le ricordava Caius in un certo senso.
Guardò i re, Marcus stava solo prestando attenzione a Celine mentre anche Caius era assorbito da lei ma aveva un occhio cauto su di lei, Edward e Bella.
Aro sembrava mortale in quel momento, non era affascinato dai suoi poteri come prima ma piuttosto impaziente, i suoi occhi scintillavano di malizia, era una minaccia silenziosa per lei.
Con la coda dell'occhio, notò più guardie come Demetri, Felix, un vampiro dalla pelle scura e anche Renata, la guardia del corpo di Aro, entrare nella stanza, i loro occhi rimasti scioccati per un breve momento, poi tutti si arrabbiarono allo stesso modo quando videro Edward e Bella.
"Alice." Aro ringhiò, tendendole il palmo, sfidandola a rifiutarlo, Alice non era stupida, capiva il costo di rifiutarlo, suo fratello avrebbe dovuto subire le conseguenze della sua testardaggine.
Esitante, tirò fuori la sua mano tremante, i suoi occhi dorati sulla Regina, Alice le stava silenziosamente chiedendo di svegliarsi all'improvviso e fermarsi, nel profondo persino Alice credeva che Celine non lo avrebbe voluto, che li avrebbe salvati tutti.
Ma era troppo bello per essere vero.
Aro scrutò la mente di Alice, vide che le parole di Bella erano vere, che venivano davvero guidate in tondo, e sentirono veramente un violino suonare, non sapevano dove altro andare così lo seguirono.
Vide Alice che apriva la porta di Celine, sentì la sua esitazione mentre sbirciava attraverso, li guardò congelarsi tutti sul posto, Bella che presumeva fosse un'umana, sentendo i suoi battiti cardiaci, poi Alice cadde a terra ed era tutto nero.
Non vide niente, assolutamente niente, solo un vuoto nero, si allontanò guardandola dall'alto nascondendo la sua frustrazione e la sua rabbia ribollente, sfoggiando un sorriso a labbra serrate.
"Non sapevo che potessi bloccare le tue visioni."
Alice strinse gli occhi su di lui in sincera confusione. "Non-non so cosa ... intendi."
"Mentire non ti farà uscire di qui, cara Alice." Disse, la sua faccia si trasformò in una minaccia.
Alice barcollò per alzarsi, guardando Aro con una paura che non aveva mai provato prima in vita sua. Edward vide Aro minacciare sua sorella con i suoi semplici passi.
"N-No ... Fermo .. Fermo!"
"Edward, per favore ... per favore stai zitto." Bella lo esortò con paura, spingendolo verso le cinque guardie che li circondavano, che non avrebbero esitato a finirli per aver messo piede nella stanza della Regina.
"Dimmi cosa hai visto allora." Sibilò Aro torreggiando sopra la veggente, ricorrendo ora a fissarla completamente.
Come poteva Alice descrivergli quello che vedeva? Che ha visto lui, Celine e alcuni Volturi, e persone che non aveva mai visto prima? Il fatto che lei gli dicesse la visione ridicola potrebbe farla uccidere piuttosto che non dirglielo del tutto.
"Sto aspettando, Alice."
"Ho visto te ... e lei." Lei sussurrò.
Alice osservò il suo viso trasformarsi da minaccioso a impassibile, le sue sopracciglia arricciate per la curiosità, una parte di lui che la esortava a dire di più.
"E?" Chiese Caius con voce severa dal letto senza guardarla.
"Dimmi, Alice."
Alice ricordò, immaginando tutto dal cielo di mezzanotte, la luna piena, la terra piena di neve, l'enorme palazzo.
"Io ... ero di fronte a un palazzo ... niente come avevo mai visto prima ... era buio con solo la luna ... ho visto .." Alice lanciò un'occhiata alla Guardia che però non stava guardando lei, stavano prestando molta attenzione alle sue parole.
"Chi hai visto?" Chiese Aro inginocchiandosi, a bassa voce, notò il suo lato minaccioso uscire fuori.
"Jane ..." ammise Alice, guardando la ragazza aggrottare gli occhi confusa, per un breve momento, Alice giurò di aver visto gli occhi di Jane diventare umidi ma non c'era più.
"..Alec..Demetri e Felix ... me." Ha aggiunto, tutte le persone che ha chiamato avevano sguardi di confusione e di lieve paura ma anche di anticipazione.
"Allora cosa?" Aro si stava innervosendo per come doveva guidare Alice come un bambino.
"Ho visto ... una figura ... lei ... cadere dal cielo notturno ... aveva le ali ..." Alice fece una pausa, guardando Celine in un sonno tranquillo, ignara di quello che stava succedendo qui mentre era da qualche parte nella sua mondo.
"... poi mi sono visto indicarla da terra ... verso Aro ... sembravi preoccupato ... spaventato per lei ... hai montato una bestia ... per salvarla ..."
Aro non sapeva di una bestia né di ali, ma era sincera sulla parte spaventata, si sarebbe spaventato per lei, mille volte, sarebbe morto mille volte per salvarla.
"Lei era priva di sensi quando tu ... sei tornato ... e sei entrato nel palazzo con lei ... e Jane, Alec ed io siamo andati ma ..."
Alice era in una sorta di dilemma, se dire o meno ad Aro dei tre estranei che aveva visto, le cui parole erano più sospette come se stessero tramando qualcosa.
"Alice ..." strascicò Aro, notando che era titubante su qualcosa.
Quando lei non parlò, si rivolse a Jane. "Forse questo ti renderebbe più disponibile a parlare."
"Dolore."
Alice sgranò gli occhi mentre Jane borbottava le sue parole magiche non necessarie, mentre le urla di Edward seguivano, lei lo stava torturando a un punto tale che non riusciva a trattenere il dolore dentro di lui.
Gridò Bella ad Aro, stringendo Edward a sé, i tentativi dell'umano di confortarlo erano a dir poco inutili.
"PER FAVORE, FERMATI! Dille di smetterla! LO STAI FACENDO! PER FAVORE!"
Le grida di Bella erano così infelici che Marcus si sentiva a disagio, gli stava ricordando il tempo in cui si trovava allo stesso modo, quando la strega stava maledicendo Celine, sembrava così doloroso sentirlo, era inutile comunque.
"Ho visto altre tre persone!" Alice urlò ad Aro, che dopo aver sentito le sue parole alzò una mano a Jane, fermando la sua estenuante tortura su Edward.
"Oms?"
"Un ragazzo ... una ragazza e una donna." La sua voce in una balbuzie insolita.
"Chi erano?"
"Non lo so." Scosse la testa, gli occhi di Alice si spalancarono mentre Aro stava di nuovo guardando Jane e poi di nuovo minacciosamente.
"Non lo so, per favore!" Gridò Alice.
Le urla di Edward erano di nuovo nell'aria immobile, questa volta più disgustose seguite dall'implorazione di Bella di farlo smettere.
"Alice ... potresti smetterla .." l'avvertì Aro a bassa voce.
Perché Alice si sentiva come se stesse commettendo un crimine in quel momento? Che faceva la spia e vendeva qualcuno? Come se stesse tradendo qualcuno?
"Alice! PER FAVORE!" Bella la stava implorando proprio ora, Alice strinse i pugni desiderando che la terra la inghiottisse tutta.
"Geraltine!" Alice Cullen ha confessato, l'intera stanza è diventata silenziosa, anche Jane era troppo scioccata per aver interrotto la sua agonia su Edward.
"Cosa hai detto?" Caius sussurrò in modo così sorprendente.
"Era alta, capelli scuri, occhi castani. Il ragazzo ... non so come si chiama ... era anche molto alto aveva i capelli neri ... anche gli occhi castani ... la ragazza ... aveva la pelle più scura. ..occhi marroni quasi neri. Il suo nome .. era ... "
"-Rashia."
"R-Rashia."
Le teste di tutti scattarono alla porta da dove la voce maschile parlava come un'anima vuota, era Alec. Le sue labbra tremavano, i suoi occhi avevano lacrime di veleno ... il suo viso sembrava gessoso e morto.
"Alec." Jane chiamò piano, qualcosa che Bella credeva che non avrebbe mai potuto radunare.
"C-cosa hai visto di lei? È viva?" Un vampiro che balbettava era qualcosa di raro, ma per qualcuno a pezzi come Alec in quel momento, Aro non poteva biasimarlo, anche lui era allo stesso modo, era bravo a nasconderlo.
"Io-io penso di sì." Sussurrò Alice.
"Cos'altro hai visto?"
"Niente ... ne sono stato ... tirato fuori." Ha detto Alice.
"Jane." Ordinò Aro, la sua voce più forte.
"No, lo giuro!" Gridò Alice, affrettandosi verso suo fratello, in piedi in modo protettivo di fronte a Edward e Bella.
Il dono di Jane era mentale e non c'era forza fisica che potesse fermarlo, tranne tre, ma questo avrebbe messo in dubbio il potere dei Volturi.
Edward non sarebbe sorpreso se morisse oggi per il numero di volte in cui è stato ferito, prima è stata Jane, poi Felix e poi ancora Jane.
"P-Per favore ... fermati." Bella stava piangendo in quel momento.
"Non ho visto nient'altro!" Esclamò Alice cercando di confortare Bella.
"Ora basta ."
Bella potrebbe non aver sentito perché il sussurro era così gentile come una brezza, ma tutti gli altri potevano, chiaramente.
"Marcus?" Caius lo chiamò lentamente vedendo le sue mani tremare.
"QUESTO È SUFFICIENTE!" Il re ruggì alzandosi dal letto, Aro guardò con lieve sorpresa mentre tutti in completo shock, Marcus sembrava ardente e furioso per non dire altro.
Si potrebbe dire che avrebbe potuto far vergognare Caius con questo sguardo, Celine si sarebbe svegliata dal suo incubo proprio ora se avesse sentito questo.
"Marcus?" Chiamò Aro, in piedi al suo posto.
"Una volta vi ho chiesto ... di lasciare questo posto ... ve lo chiedo ancora ... di USCIRE TUTTI DALLA MIA VISTA! ... quanto a voi tre ... lasciate subito questo castello ... o potresti incontrare la tua fine qui ...
...la tua scelta."
Aro era sempre quello che prendeva le ultime decisioni e non era perché Caius e Marcus non potevano, ma scelsero di non farlo, nessuno vedeva questo lato di Marcus dai tempi di Celine o persino di Didyme.
Marcus lanciò un'occhiataccia alle altre guardie che si allontanavano dai Cullen e dal loro umano, Alice tirò Edward in piedi, Bella che si alzava da sola, Alice aveva un'espressione grata a Marcus.
Prima che partissero, Caius parlò, un altro avvertimento. "Quello che hai visto qui, rimarrà un segreto ... non lo dirai a nessuno ... o non saresti solo tu a pagarne le conseguenze."
L'intera Guardia se n'era andata con loro, Alec si era accasciato sulla spalla di Jane, sconvolto dal fatto che non sapeva di più di Korashia, ora erano rimasti solo i re.
"Credi che sia vero?" Chiese Caius, la sua voce più morbida, più simile a come aveva parlato con Celine.
"Non ha senso ... anche se fosse vero." Aro disse tristemente, aveva speranza quando Alice disse che aveva visto Celine, ma tutto ciò che restava erano solo altri enigmi.
"La rivoglio qui." Marcus ha detto, il suo tono intriso di desiderio e disprezzo mentre guardava il suo universo intrappolato in un destino peggiore della morte.
"Noi tutti lo vogliamo."
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