VI parte

Asparagi verdi.Nell 'ultimo scaffale.Lunghi steli lividi ,sormontati da una specie di minuscolo carciofo.
Così era la moglie di Dario
Euridice aveva passato mille notti a dare congetture sulla bella, fatale creatura .che aveva impalmato Dario
Ed un giorno ,casualmente ,le era stata presentata :un essere androgino,una pertica,piatta come il tavoliere delle Puglie!a coronare tutto ,un cespuglio di capelli crespi e quel colorito olivastro!
L'affronto finale :una donna brutta accanto all'angelico Dario.
Si  aveva rivisto l essere divino,il caro Dario,dirigeva una farmacia in centro e nonostante Euridice lo guardasse con febbrile ,bovina adorazione,Dario non la riconobbe: con umana pena soppeso' 'l essere informe che gli stava davanti e che gli aveva chiesto due confezioni di aspirina ,curva per via della masto plastica additiva ,una taglia ottava ,che  le aveva schiantato la schiena .
Comincio' a seguirlo,ossessivamente,calpestava la sua ombra, baciava la polvere calpestata dalle sue scarpe,ma sopratutto prendeva nota d ogni dettaglio della sua vita:era sposo felice ,premuroso,devoto,comprava mazzi di anemoni e fresie per la sua adorata itterica,padre, amorevole,di due piccini dinoccolati e sgraziati,si quella sparuta cavalletta gli aveva partorito pure due figli,lei arida anatomia,lei,spigolosa carcassa,,nonostante la sua bruttezza era sposa felice,,madre soddisfatta
Corollario amaro:il problema non era la propria personale bruttezza,quello che era insopportabile era che altri,altrettanto brutti se non peggio,avevano trovato il modo di essere felici
Reparto giocattoli.Ad accoglierla ,un branco di cavalli,puledri ,pony,cavallini siberiani,rigorosamente in velluto
Rise Euridice pensando al suo personale cavallo ,quello di Troia:in preda a un furore luciferino si era camuffata con gli abiti di una postina,aveva citofonato,mentendo ,con grande audacia ,aveva annunciato l arrivo straordinario di un pacco postale, improbabile pacco postale,indirizzato alla moglie di Dario,lei ,povera sciocca,aveva aperto subito la porta,Euridice,chirurgica,si affretto 'a pugnalarla:
-"aiuto",aveva invocato la povera donna.
Euridice,ironica,per la prima volta in vita sua,l aveva canzonata con un voce in falsetto:
"Aiuto,aiuto,si aiuto"
Le aveva fatto eco,beffarda,intanto infieriva,col coltello,sul collo di quella donna ingiustamente felice.
Riuscì ,quasi,a staccarle la testa, il sangue cadde a terra,un fiotto mostuoso,zampillava dal tronco reciso,,e poi più morbide colate,rossi spruzzi,dal torace mutilato
Era finita,la lunga carrellata di cibi e manufatti:Euridice provo ad aprirla,ma la porta anti panico del super mercato non si apriva.
Ma d altra parte e' pur vero che non si esce dall 'inferno.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top