V parte

Eppure c erano giorni buoni anche per Euridice:ieri mattina ad esempio,si era svegliata felice e leggera,portava con se,vivido,il ricordo dell ultimo sogno,con letizia lo rivedeva,lo assaporava:lei ,per qualche magia si trovava sul palco  regale accanto alla principessa fenicia,accanto a Salambo',e ,assieme contemplavano l enorme arena di Cartagine,e la  davanti a loro c ' era  il mercenario ,restava in piedi,era un informe massa sanguinolenta,scorticata da mille frustate,era Dario,era Lucio,con tendini e  muscoli e nervi esposti dalla tortura ,poi alle sue spalle arrivo'il sacerdote,l uomo evitato,l uomo oltraggiato da mille rifiuti,o era una donna?si precipitava su di lui e gli strappava il cuore,un cuore pulsante e vivo,strappato da un corpo ancora vivo
Duro poco il sollievo,il conforto di quel sogno mattutino:telefono'sua sorella:si era laureata,era in procinto di sposarsi ,la invitava,lo sposo?un grande imprenditore,un autentico vip,l amava alla follia
Lucia riattacco'il telefono senza prof ferire una sola sillaba:ma come?Lucia con tutte le stigmate fisiche e morali,,Lucia aveva coronato tutti i suoi sogni mentre lei ,Euridice, austera ed integra era diventata ...niente.
Su queste ingiustizie rimuginava la donna mentre percorreva le ultime profonde propaggini del super mercato:era il reparto alimentari,frutti rigonfi,abnormi.zucchine ,peperoni e raperonzoli dagli osceni ,vivaci ,colori

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