Quanto tempo era passato? Decenni! eppure, i suoi ricordi, erano limpidi, sembrava che tutto fosse successo ieri: era successo ieri! si rivide diciassettenne, al liceo, vestita ostinatamente di nero, col rosario stretto tra le mani, come erano fredde e sudaticce le sue mani! e, i grandi occhi miopi, umidi, che troppo spesso, dovevano distogliere lo sguardo da squallidi spettacoli, da sguaiataggini immani, era questo che si era lasciato dietro il 68: tutti i suoi coetanei avevano come unica guida la lussuria, come unico scopo la fornicazione, lei, li guardava con orrore, con disgusto, solo una cosa la confortava, cioè, la certezza che tutti costoro, sarebbero stati puniti, per questo aveva pregato, quanto aveva pregato!

-"Signore, Ti prego, non salvare questa nave, affondala, annegali, questi peccatori, un solo uomo pio non vale la salvezza di questi sciagurati: pure se c'è un giusto in tutta la città, non avere pietà di lui, fai cadere i tuoi fulmini divini, annienta questa massa di peccatori, fanne una moltitudine di statue di sale". 

Oppure era stata una sola donna, che era stata trasformata in statua di sale? Si, a volte, i ricordi della Bibbia, si confondevano. si attorcigliavano come serpenti, si mordevano la coda. 

Euridice, scuotendo il capo, dovette ammettere, che, pure la sua conoscenza della Bibbia era scadente, e, la sua religiosità era solo un mediocre do ut does: lei, in definitiva. aveva osato proporre a Dio, Dio in  persona, Dio degli immensi sentimenti, Dio della grande pietà, Dio della smisurata comprensione, a Lui aveva proposto un patto, ma Dio non si dava a questi piccoli commerci, Lui.

Euridice, si guardò attorno e scoprì che in  quelle scaffalature erano esposte le merci allo stato puro, disposte in rozzi scatoloni, in cartone o in plastica, sciorinati con la massima volgarità, anche sui banconi: mutande, di ogni foggia e tessuto, stoffe per lo piu' sintetiche, pizzi grossolani, lingerie da bordello; alla compratrice stranita, tornò in mente Alessandra, la sua brutta compagna di banco: quello che le mancava in bellezza veniva compensato da tanta volgarità, dall'obesità sguaiatamente offerta, dall'adipe, messo a nudo da corte gonnelline, da magliette trasparenti: così la ragazza riuscì ad intercettare le simpatie di Pietro, il loro professore di latino, che ben presto, trascurò Euridice(se mai si era interessato a lei) per ammirare famelico.tutte quelle rotondità offerte. 

Un giorno Euridice, li sorprese, mentre erano allacciati, nel piu' volgare e inequivocabile dei modi, perciò si attaccò al telefono, c'era una forza infernale, no celestiale che la guidava, sibilò:

"signora? suo marito è un adultero, la tradisce, con una giovane meretrice, si signora, è una sua allieva Alessandra". 

Il giorno dopo i bidelli asciugarono il sangue dall'aula: la moglie del professore armata di forbici era entrata senza altro in classe e aveva pugnalato Alessandra.

Per molto tempo Euridice aveva portato nel cuore, un sentimento di gioiosa esaltazione, lei era stata lo strumento della vendetta di Dio, lei, aveva guidato la giusta punizione, e non fu minimamente turbata, nè dalle urla bestiali della madre di Alessandra, nè dall'evidente repulsione con cui presero a trattarla tutti i professori, ma lei era euforica, tanto piu', che i segni divini, una sorta di trascendentale approvazione, erano a suo favore: un giorno, aprendo a caso un libro di racconti, scoprì che il volume si era aperto proprio sulla descrizione, di un supplizio meritato: un antico re , di un remoto regno orientale era stato spodestato dai suoi nemici sua moglie oltraggiata e uccisa, ebbene, quando questo re tornò al potere, fece collocare sul trono lo scheletro ingemmato della consorte, e davanti a tanto cadavere, fece suppliziare i suoi assassini: al primo, dopo lenta scarnificazione, fu strappato il cuore, e poichè, il secondo dei sicari, chiedeva una morte diversa, il re lo accontentò: decise di fargli strappare il cuore, si ma dalla schiena, anzichè dal petto.