Piercing
Piercing - MingLing. Slightly QingBei
Una mano piegata contro la guancia, Liu MingYan seduta allo scrittoio della propria camera fissava un punto a vuoto richiamando a sé tutte le idee per un nuovo capitolo de "Il Rimpianto di Ciunshan".
Chiuse gli occhi posandosi una mano sulla fronte pulsante dallo sforzo di immaginare nuove parole, improvvisa gli venne alla mente una frase dettole da Sha Hua Ling:
«Quello smidollato di Shang QingHua ha uno zaffiro all'ombelico.».
Il petto di Liu MingYan si riempì di un piacevole tepore al ricordo vivido della demonessa che le posava la testa sulla spalla e le sussurrava all'orecchio: «Glielo avrà regalato Mobei Jun.».
Il cuore le iniziò a battere eccitato e nelle sue vene scorreva bollente un'energia che rivingoriva il suo Qi unita al pensiero di riprendere in mano "Cronache d'amore QingBei".
È eccitante giocare con le possibilità date dalla staticità di ruoli solo nel nome, sfruttando la bellezza della flessibilità dei ruoli tra Gong e Shou.
Preso un quaderno dalla copertina blu, preparò la tavoletta di inchiostro, vi intinse il pennello e iniziò a scrivere:
"Un rituale tra dolore e piacere. Carne e cuore si connettevano.
Un rituale di amore tra un demone e un umano per rimarcare il loro legame al mondo intero."
Un sentimento inspiegabile era cosa portava l'austero Re dei demoni del Nord, a sottomettersi a qualcuno di così misero e infimo quale il debole signore del Picco An Ding.
Anche quella notte le sue mani virili tenevano per i fianchi il corpo molliccio dal fascino comune e innocente di Shang QingHua.
Infaticabile e indaffarato come un criceto sulla ruota del padrone, flaccido di corpo e debole di spirito ma é tutta apparenza dietro le patetiche lamentele si nascondono arguzia e tenacia con le quali Shang QingHua aveva scalato i vertici e conquistato, soggiogandone lo spirito austero il re dei demoni del Nord. Anche stanotte dominava ergendosi sul sul gelido e violaceo membro pulsante del consorte.
Impalato dalla punta della cappella infilatasi nella carne del suo crisantemo dalla corolla aperta e dai petali scarlatti, Shang QingHua si muoveva su e giù coi fianchi, comandava lui il ritmo.
Gemeva e mugghiava, gridando il nome di chi, solo nella loro perversa intimità, era il suo servo e al re non dispiaceva.
Poteva disporre di lui come desiderava, lo amava ed era suo fino alla fine dei tempi e in ogni vita.
Le mani di Mobei Jun scivolarono sul ventre dalla consistenza di pasta di mantou del piccolo amante che inarcava la schiena appoggiandosi sui suoi addominali scolpiti.
Un brivido gelido si univa a un fluido caldo.
Dita grandi sfioravano la forma tonda dell'ombelico, ne schiacciavano le estremità tra pollice e indice.
Sull'ombelico di Shang QingHua brillava uno zaffiro blu.
Il simbolo della loro unione."
Immersa nel vortice delle fantasie a cui donava forma definita al ritmo delle rapide scariche del proprio dirompente furore, non si accorgeva di cosa le capitava intorno.
Aveva udito il tintinnio dei campanellini, segno che Sha HuaLing si aggirava nella propria stanza dopo esservi entrata dalla finestra ma lo ignorò.
Un tempo nemiche giurate: l' integerrima cultrice del picco Xian Shu e la subdola demone del regno demoniaco.
Chi avrebbe mai detto un giorno sarebbe giunta la pace tra i regni e la capo cultrice Liu MingYan "Sleeping Willow's Flower", conosciuta dai picchi alla terra al regno demoniaco per il "Rimpianto di Chunshan"; la maestra delle "Tre Suore Taoiste"; l'inarrivabile scrittrice di incontri carnali tra colonne celestiali e rossi crisantemi e Sha HuaLing la demone santessa, l'indomita soldatessa dell'esercito di Luo Binghe finissero per creare un'alleanza al punto tale la demone si interessasse a lei, divenendo col tempo la sua fidata assistente ed informatrice dal regno demoniaco.
Ancheggiando, la demone giunse alle spalle della cultrice, allungò la testa da sopra la sedia e la vide addormentata con la testa appoggiata alle braccia sullo scrittoio, lontano pochi centimetri un quaderno blu aperto su una pagina scritta per un quarto, nella rilegatura era posato un pennello dalla punta intinta di rosso.
Sha HuaLing passò davanti all'armadio della cultrice. A volte lo apriva per prenderle le preziose pergamene o le scatole cariche di manoscritti, lì vi trovò appesa una mantella viola, la prese e gliela appoggiò sulle spalle.
Le baciò la guancia, un giorno, all'orecchio della sua regina brillerà una perla rubino.
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