Capitolo 3
Quando stavano per arrivare in un area picnic dove mangiare videro le truppe del re avvicinarsi.
"Presto! Dietro il fienile!" esclamò Eric.
Le due si nascosero dietro la vecchia struttura di legno ormai marcio in attesa che i due compagni di viaggio gli dassero il via libera.
Appena il re vide i ragazzi si avviò veso di loro con un aria amichevole.
"Buon pomeriggio signori Allen e Anderson come state?" chiese.
"Buon pomeriggio signor Collins io e il signor Allen stiamo abbastanza bene e voi?" Rispose il moro. Andre domandò cosa stessero facendo e loro mentirono dicendo che Lucas avrebbe ospitato Eric per un po' visto che doveva riprendersi dalla scomparsa delle sue migliori amiche e così visto che anche Lucas doveva andare verso Zreinaor insieme decisero di stabilirsi a casa Allen per un paio di settimane con il consenso della regina.
"Ah, strano, Beatrice non me ne aveva parlato ma se lo dite voi vi credo.
A proposito delle miei figlie, le mie squadre di ricercatori stanno facendo il possibile per ritrovarle ma con scarsi risultati." chiarì
I tre si salutarono per dopo ritornare ognuno a quello che stava facendo.
Ma quando andarono dietro il fienile per avvertire le due ragazze loro, sfortunatamente non erano lì.
Dopo aver camminato per un po' videro che Hazel e Annik stavano parlando con Lucky.
Ella aveva dei lunghi capelli ondulati color liquirizia che le scendevano lungo le spalle fino ad arrivare ai fianchi. I capelli facevano da contorno gli occhi azzurri come il ghiaccio. In mezzo ad essi un piccolo naso aquilino faceva il suo ingresso sopra la bocca con labbra sottili. Lucky era una bambina o meglio una ragazzina di dieci anni che insieme alla sorella si prendeva cura della stalla e degli animali . "Ragazze andiamo?" Chiesero i gentiluomini, le principesse scossero testa per dopo andare accompagnate della bimba dentro una casetta. Lucky diede alle sorelle un paio di sacchetti con dentro dei prodotti della fattoria. Ritornarono alla stalla dove diede loro due cavalli. Spritz era un maschio alto nero con macchie bianche e una criniera color bianco sporco mentre l'altra si chiamava... "Angel" sussurrò Annik appena vide la cavalla. Infatti Angel era il cavallo con la quale le principessa facevano pratica quando avevano 8 anni. Purtroppo avevano dovuto separarsi a causa di una malattia che dopo vari anni è riuscita a superare."Esatto si chiama Angel." disse la sorella di Lucky mentre usciva dalla casetta in legno.
"Piacere!" esclamò stringendo la mano a tutti i presenti. Aveva i capelli sempre color liquirizia che le arrivavano fino alle spalle, gli occhi color cielo stellato illuminavano la faccia. Era abbastanza alta(circa un metro e settanta) e con le curve al posto giusto. "Anna?" domandò Annik. Anna dopo aver guardato bene per un po' la rossa si ricordò di quando i loro padri facevano affari insieme loro stavano tutto il tempo insieme. I sorrisi delle due vecchie amiche si illuminarono quando si corsero incontro per abbraccirsi sotto gli occhi interrogativi dei suoi compagni di viaggio.
"Hazel, Lucas, Eric lei è Anna. Anna, mia sorella Hazel e Eric e Lucas i nostri salvatori."
"Nostro padre faceva affari con il padre di Anna e perciò quando tu Haz eri a casa con Loren io e Anna stavamo in giardino a giocare e ad arrampicarci sugli alberi. Quando sapevamo che mancava poco rientravamo e ci cambiavamo con l'aiuto di Sabrina."
"Fino a quando i miei sono passati a miglior vita." aggiunse la ragazza mentre il suo cuore faceva Crac al terribile ricordo di quando i suoi erani passati a miglior vita affogando nel mare in tempesta. Dopo aver discusso per un po' Annik diede i soldi alle due sorelle ringraziandole per il cibo e i cavalli. E dopo aver mangiato un pezzo di formaggio e pane fatto in casa partirono al galoppo verso casa Allen. Dopo quattro ore fortunatamente arrivarono a destinazione. Il padrone di casa prese le chiavi e apri la porta di quercia. A destra c'è la scritta Welcome fatta a maglia di fronte c'era una cucina e a sinistra c'èra un salotto. Sulla destra c'era un corridoio che portava alla latrina e alle camere.
"Quindi ragazze ci sono solo due camere perciò voi alloggerete nella camera dei miei genitori mentre io e Sir Eric staremo in camera mia." disse Lucas aiutando le principesse a scendere da cavallo. Percorsero un lungo corridoio prima di arrivare alle loro stanze. Nella camera delle ragazze predominava il bianco il letto e le pareti della stanza era il colore bianco antico mentre le tende erano rosa anche esso antico mentre la struttura del letto e l'armadio davanti al letto matrimoniale erano marrone chiaro. Saranno di quercia pensò Hazel.
Dopo aver sistemato le proprie cose decisero di andare a vedere la camera dei loro compagni.
A differenza della loro essa era molto colorata. Le pareti color azzurro cielo illuminavano la stanza che, secondo Annik sembrava di un bambino per due semplici motivi.
Il primo era perché c'erano ancora le foto e i disegni incorniciati e poi messi sul muro di un bambino.
E secondo c'erano dei peluche sopra il magnifico armadio di pino.
"Che carino che eravate signor Allen!" disse Annik prendendo in mano una fotografia che ritraeva Lucas che doveva avere come minimo una decina di chili di polvere.
Vicino al letto singolo con le lenzuola e il cuscino azzurri con delle nuvole sopra c'era una finestre che era la maggior fonte di luce in quella stanza.
"Vi ringraziamo per l'ospitalità ma ora, se non vi dispiace, noi ci ritiriamo in camera da letto per riposare visto il lungo viaggio." disse Hazel sbadigliando.
"Non è bellissimo essere libere? Senza Katherine e Loren che continuano a ronzarci intorno per aiutarci a vestirci e svestirci, senza Bernadette che continua a prepararci per la Stagione e infine, senza il bisogno di vestirci bene anche per andare a fare colazione?" chiese Annik mettendosi la camicetta di cotone fatta su misura. "Mi hai letto nel pensiero sorellona." rispose Hazel mettendosi anche lei la vestaglia per dopo sprofondare nel morbido letto matrimoniale.
"Buongiorno signorine Collins! Avete dormito bene?" disse Lucas vedendo che le due sorelle entravano in cucina. "Molto bene grazie per l'interessamento signor Allen." rispose Annik in modo educato sedendosi sulla morbida poltrona in pelle.
"A proposito possiamo darci del tu?"
"Certamente!"
"Allora volevo chiederti se potessi parlarmi di te ma secondo me è meglio che andiamo a ripararci perché sembra che un'uragano stia passando da queste parti." Annucciò il giovane con aria divertita vedendo che Hazel entrava nella stanza con i capelli tutti disordinati.
"Buongiorno" disse la bionda.
"Giorno"
"Hey"
"Bene, riprendendo il discorso di pochi secondi fa mi farebbe molto piacere se mi raccontaste qualcosa su di voi!"
"Ottimo da dove cominciare?" borbottò la rossa giocherellando con le dita.
"Ci sono! Mi chiamo Annika Collins, ho sedici anni e sono per metà spagnola da parte di mia madre, Beatrice. Al contrario di mia sorella sono una ragazza calma e che non agisce mai d'impulso. Me la cavo abbastanza bene con la pittura e faccio equitazione da quando ho cinque anni." spiegò Annik.
"Buongiorno Eric"
"Buongiorno, che fate?" chiese il moro.
"Raccontiamo a Lucas qualcosa su di noi e, dopo Hazel è il tuo turno."
Eric annuì studiando bene Lucas e le ragazze.
Lui aveva i capelli marroni quasi neri che gli arrivavano fino a poco sotto le spalle, gli occhi piccoli a mandorla color noce che gli davano un non so cosa di misterioso. Sotto il naso adunco era posizionata la bocca con le labbra sottili che quando volevano potevano formare un sorriso unico e luminoso. La perta bassa del viso era maggiormente occupata dalla lieve barba che si estendeva quasi a metà collo.
Annik aveva lunghi capelli color carota ondulati che le oltrepassavano le spalle fino ad arrivarle lungo la schiena. La pelle morbida faceva da tela alle labbra carnose color rosa pestello e agli occhi color smeraldo con le ciglia lunghe che le illuminavano il viso. Esso le aveva fatto ricevere centinaia di mazzi di fiori da parte di ammiratori che l'avevano vista durante alcune cene.
"Eric ci sei?" domandò Hazel prima di cominciare a parlare di lei.
"Okay sono pronta. Mi chiamo Hazelin Collins" fece una faccia disgustata pronunciando il suo nome di battesimo "Ho sedici anni e sono la sorella gemella di Annik-anche se non ci assomigliamo molto- sono una ragazza piuttosto energica e con un grande spirito avventuriero. Da piccola scappavo spesso di casa per andare nel mio rifugio che mi ero costruita con nostro nonno e, al contrario di Annik odio e ripeto odio l'idea di sposarmi."
Stavolta lo sguardo di Eric si posò su Hazel.
Ella aveva lunghi capelli biondi a caschetto che le arrivavano fino poco sotto le spalle. Gli occhi grandi color verde smeraldo gli avevano sempre creato un effetto ipnotico per cui molte volte il giovane ne rimaneva incantato. Anche Hazel, come la sorello era piena di ammiratori che pero, la bramavano per la bellezza anziché che per il suo carattere schietto e furtivo.
E dopo guardò il suo riflesso sulla porta finestra che conduceva al giardinetto sul retro.
Aveva i capelli color nero cenere che acconciava spesso in un ciuffo tirato all'indietro. E dopo un semplice viso: le labbra carnose color rosa chiaro sostenevano il suo naso adunco che prendeva forma sotto i suoi grandi occhi color noce. Ello aveva perso i genitori quando aveva un paio d'anni ed, essendo che i suoi genitori e quelli delle ragazze si conoscevano bene Andre decise di accudirlo e di farlo crescere insieme alle due figlie.
"Eric vuoi dell'aquavite?" chiese Hazel vedendo l'amico distratto.
Lui annuì e si vece versare un dito dell'alcolico.
"Hazel ma tu bevi?" chiese Annik vedendo che anche la sorella si versava l'alcolico.
"Sì. dove pensi che vada la notte quando tutti dormono?" rispose ella
"Pensavo che andassi in bagno oppure in giardino."
"Invece accingevo alle scorte segrete di mamma e papà perché quelle che sono nel mobiletto in cucina non sono forti e, secondo me è acqua sporca!"
"Allora dammene un bicchiere!" disse la rossa in tono di sfida. Non credeva che la sorella durante le sue scappatoie notturne bevesse perché, quando rientrava in camera da letto il suo alito profumava di menta.
"Con calma sorellina! Devi iniziare con un bicchiere, è pur sempre alcool." raccomandò la bionda
"Dito o bicchiere è la stessa cosa, da qualche parte dovrò pur cominciare in più, come hai detto tu è sempre alcool, perciò, passami un bicchiere e stai zitta." disse Annik versandosi il liquido nel bicchiere.
"Lucas ne vuoi un po'?" domandò Hazel finendo la sua bibita.
"No grazie, dovrò aiutarvi io quando sarete ubriachi." rispose Lucas notando che Eric era già fuori di sei perché stava ballando con una sedia.
"Bene." riprese lui "Cosa avete intenzione di fare ora che siete qui?" Domandò
"Non penso che mia sorella sia in grado di prendere una decisione ora ma, io penso di andare a comprare qualcosa per cena al negozietto che ho visto mentre venivamo qua." rispose lei
Il ragazzo annuì per poi alzarsi e dirigersi verso la poltrona in pelle posizionata davanti al camino.
Annik nel frattempo era uscita grazie alla portafinestra ed era seduta sui gradini a contemplare il paesaggio che si estendeva davanti ai suoi occhi.
La sorella nel frattempo era andata nella loro camera per prepararsi.
Si mise uno dei pochi corsetti che aveva portato, uma camicetta a maniche lunghe color verde scuro, una gonnellina sempre verde ma stavolta metallico e degli stivaletti col tacco. Legò le estremità davanti dei capelli in una minuscola treccina e la depose dietro, insieme agli altri capelli.
Quando stava per spingere la maniglia sentì bussare alla porta.
"Lucas!" esclamò lei aprendo la porta e facendo un passo indietro essendo che era quasi appiccicata al torace dell'uomo.
"Siete incantevole!" furono le uniche cosa che riuscì a dire il giovane.
"Grazie!" disse lei arrossendo leggermente.
"Permettetemi." continuò entrando in camera e dirigendosi verso il comodino sopra al quale era posizionato un portagioie in legno di ciliegio. Lo aprì e da dentro ne estrasse una catenina argentata con incastonato in una spirale uno smeraldo.
"Com." la ragazza non riuscì a finire la frase che lui la interruppe "Mio padre lo regalò a mia madre come regalo del loro ventesimo anniversario!"
"Mia madre a mio padre." disse lei estraendo dal taschino della camicia un piccolo orologio a pendolo.
"Wow! Tua madre doveva essere molto ricca per poterselo permettere." annunciò
"Non esattamente. Ma questa è un altra storia che vi racconterò più avanti."
Lucas annuì e si sedette sul materasso.
"Vi va se vi accompagno?" domandò quest'ultimo
"E con chi staranno mia sorella ed Eric?"
"Con Daya la nostra governatrice. Le avevamo detto che, essendo che i miei si trasferivano e io ero a castello poteva stare con la sua famiglia. Le ho appena mandato un telegramma e, ci metterà poco essendo che abita poco lontano da qui. E, stai tranquilla. Non dirà niente a nessuno del vostro soggiorno qua. Sarà muta come un pesce, promesso!"
"Allora non ci resta altro che aspettare!" esclamò la bionda mentre Lucas si stava alzando per metterle la collana.
Pochi secondi dopo bussarono alla porta. Eric mezzo ubriaco andò ad aprire.
"Luchinoooo!" urlò
Il ragazzo corse verso la porta d'ingresso ma, non accorgendosi di avere ancora le due estremità della collana in mano, rischiò di strozzare Hazel.
"Scusa." disse lui mollando le estremità e lasciando cadere in ciondolo nella mani della ragazza.
Quest'ultima lo raggiunse. Davanti a lei trovò una donna sulla cinquantina di colore. Aveva gli occhi a mandorla color caffè appena colto. Labbra piccole ma carnose e i capelli sparati in aria erano raccolti in tante minuscole treccine.
"Bentornata Daya!" esclamò Lucas facendola sedere sul comodo sofà che era posizionato al centro del salotto.
"Bene. Lei è Hazelin Collins. L'accompagnerò a fare un tour del villaggio mentre tu." disse disse puntando lo sguardo sulla governante.
"Dovrai badare ad Annika Collins la sorella di Hazelin che, oltre al fatto che è la prima volta che beve, ha bevuto invece di un dito di acquavite un bicchiere. E dopo anche di Eric Anderson." continuò.
La donna annuì e dopo aver chiesto ad Hazel alcune cose riguardanti Eric e Annik andò in cucina lasciando la bionda e il moro da soli.
"Andiamo?" Domandò il giovane porgendo il braccio alla sua dama.
"Sì ma prima." rispose aprendo il palmo della mano dentro al quale c'era la collana. "Me la potresti mettere senza rischiare di strozzarmi?" concluse.
Fu così che dopo che Lucas mise la collanina a Hazel e, presero i soldi si incamminarono.
Spazio autrice:)
Ma buona sera! Scusate se ci ho messo un'eternità per pubblicare il nuovo capitolo(come dice il titolo eternal ... scherzo XD)
Come ricompensa per la vostra pazienza spero di riuscire a pubblicare anche il giorno di Natale così da farvi anch'io un piccolo regalo.
A proposito di Natale cosa vorreste ricevere e cosa cucinerete per pranzo/cena? (terzo grado finito!)
Ci vediamo(spero) a Natale
Niky
P.S. spero che il capitolo vi piaccia e se vi va ditemi cosa ve ne pare C:
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top