8 - Girone dei Golosi

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-non fare quella faccia... Sorridi, dovresti sempre sorridere per me! Sei l'unica che mi fa sentire vivo!-

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(T/N) non era piú sicura di cosa pensare, nessuno era ancora arrivato, nessuno.

Era preoccupata, dovevano andare a prenderla no? Allora perchè ci mettevano cosí tanto?
Da una parte non era troppo tremenda la convivenza con i suoi rapitori, ma voleva evitare di sviluppare la sindrome di Stoccolma, giá era messa "male" per via delle fissazioni di Tomura, con il passare del tempo non faceva che peggiorare ad ogni interazione con persone che non fossero lui, (T/N) riusciva ad arginare gli scatti d'ira ma non sarebbe mai durato per molto, era riuscita ad origliare alcune conversazioni che il gruppo
pseudo-mafioso aveva, progettavano qualcosa ma non capì cosa.

-Tomura per favore, voglio solo uscire, una volta sola!-
-no-
-perchè no?-
-è pericoloso-
-lo dici sempre, dai solo per vedere un po di luce, ormai mi sto scordando com'è!-

Lo guardò, era pensieroso e non molto felice della cosa.

-ci devo pensare-
-perchè?-
-perchè ho molte cose da fare prima di poter raggiungere la fine del livello, ma non ci vorrà molto-
-dai, solo poco tempo-
-ho detto di no, non farmi ripetere ancora la stessa cosa!-urlò tirando un pugno contro la porta.

(T/N) sobbalzò, guardandolo con gli occhi sgranati.

-smettila di fare domande a cui sai che dirò di no... O devo ricordarti il tuo posto?-

La fissava con occhi gelidi, (T/N) scosse leggermente il capo, guardò terra per poi parlare.

-no... Scusami-
-bene! Lo sai che odio sgridarti...-

Le poggiò una mano sulla guancia.

-mi dispiace farti rattristare... Ma per adesso non posso mandarti da nessuna parte, lo capisci vero?-

Annuì di risposta.

-adesso devi fare la brava... Devono arrivare degli ospiti, non voglio ti vedano-
-va bene...-
-poi avremmo del tempo per approfondire qualsiasi discorso tu voglia avere... E magari fare anche altro-sorrise come un bimbo a cui avevano promesso un regalo.

(T/N) non sapeva come reagire a ciò, rimase talmente tanto imbambolata che non fece caso a Tomura che si era avvicinato per darle un bacio.

-forse... Anzi... Sicuramente dopo questa piccola missione, dovremmo portare la nostra relazione ad un livello superiore-
-cosa...?-

Tomura non volle spiegarsi meglio, si limitò ad una risatina sottovoce, alla fine (T/N) rimase nuovamente da sola, con una sensazione di malessere nello stomaco.

**time skip**

(T/N) udì una voce familiare provenire da lontano, aveva riconosciuto l'inconfondibile timbro vocale e il vocabolario colorito, aprì la porta per poi avvicinarsi cautamente verso il bar.

-lurido schifoso pezzo di merda non mi unirò mai a voi!-
-visto Shigaraki? È inutile farlo ragionare, meglio levarlo di torno e pace e bene fratelli-
-Dabi sei troppo estremo, dobbiamo solamente fargli capire le cose come stanno-
-questo è solo un imbecille-
-ha parlato la cotoletta bruciata!-

Mentre Bakugou riempiva di insulti Dabi, senza la minima paura, (T/N) pregava Dio di non farlo ammazzare, ma vedendo Shigaraki di buon umore forse non era tutto perduto.

-suvvia Bakugou, siamo tutti amici qui-
-sto cazzo, razza di sociopatico! So che hai rapito (T/N) e fidati appena la ritroveranno te ne starai in prigione a vita!-
-lei non va da nessuna parte-

Il suo tono stava lentamente cambiando.

-credi di farmi paura?-
-dovresti averne-

Tutti, Dabi incluso, stavando dando a Bakugou sguardi di avvertimento, ma il biondo non li considerava.

-credi di potermela portare via? Nessuno può farlo, e poi perché ti interessa tanto?-

Calò il silenzio.

-ooh... Non dirmi che provi qualcosa per lei-
-che? No!-
  - se così fosse, potrei... accidentalmente... Levarti ogni arto del corpo finché non saresti a terra sanguinante ad implorarmi di ucciderti-
-se credi di spaventarmi, ti sbagli, nessuno di voi idioti mi spaventa, e tu... Continua a pensare di poter tenere (T/N) ma ti sbagli, la riporteranno a casa, lontano da un fottuto sociopatico che credi di amarla!-

Tomura era fuori di se dalla rabbia, afferrò Bakugou per il collo, teneva un dito sollevato ma la presa era stretta, si vedeva la pelle del collo diventare rossastra.

-forse Dabi ha ragione... Magari non ci servi, sei solo un idiota-

Nessuno osava proferire parola, un po per paura e un po perché la vita di Katsuki non era importante.

-v... Vaffanculo!-
-magari dovrei ucciderti disintegrando la gola che ne dici? Scommetto che farei un favore a tanta gente-

(T/N) sapeva che l'avrebbe ammazzato, lo vide nei suoi occhi, quindi corse nella stanza, lasciando tutti con una certa sorpresa, la ragazza si attacco al torso di Tomura, stringendolo con tutta la forza che poteva, lo sentì irrigidirsi, aveva capito che era lei, non stava nemmeno respirando, ma il cuore era accelerato in un secondo.

-non lo uccidere! Non sa quello che dice!-

L'aveva mollato dopo quelle parole, non si era girato ma era chiaro che non era minimamente felice di essere stato interrotto, (T/N) non osava muovere un singolo muscolo, temendo una reazione negativa da parte di Tomura.

-Shigaraki... Forse dovresti riportarla dov'era-suggerì Kurogiri.
-si... Dovrei proprio farlo-

Aveva usato un tono fin troppo gelido, ed aveva uno sguardo malevolo.

-che le vuoi fare?-

Alla domanda di Bakugou, la ragazza rabbrividí.

-tu non devi preoccuparti per lei... Sono faccende private-
-Shigaraki non penso sia il caso di fare niente di drastico-

(T/N) ringraziò mentalmente Dabi per questo, ma Shigaraki non lo ascoltò nemmeno, tirò per il braccio (T/N) che guardò Bakugou con un mezzo sorriso, come per dirgli che sarebbe andato tutto bene.

Tomura non era felice, per niente, l'aveva spinta malamente dentro la stanza, guardandola in cagnesco non appena si levò la maschera dal viso.

-T-Tomura...-
-ti avevo detto di fare una sola cosa, giusto? Era cosí difficile?-

Avanzò di un passo mentre (T/N) non si mosse.

-perchè vuoi farmi arrabbiare cosí? Vuoi portarmi al limite? Vuoi costringermi a legarti e tenerti incatenata come un animale? Posso e lo farò se devo tesoro mio-

Sentiva lo sguardo penetrante di Tomura su di lei, non osava guardarlo negli occhi.

-non vorrei distruggerti mentalmente o fisicamente, sarebbe cosí deprimente vederti senza piú una minima volontà sai? Ma tu non vuoi capire...-
-mi dispiace, ma non... Non volevo lo uccidessi!-
-perchè?-

Aveva sbagliato a dirlo, ora sembrava piú furioso.

-è... È sbagliato-
-credi che questa scusa mi convinca?-
-non sto mentendo, è solamente un bambino, non serve fargli del male-

Tomura rise.

-tu... Tu sei migliore di cosí, lo so!-
-perchè dovrei crederti? Non mi dai ascolto e questo non va affatto bene, io mi sono sempre fidato di te-
-non lo uccidere, farò quello che vuoi ma non fargli del male-

Si mise a pensare un attimo.

-non provo niente di romantico per lui, ma non voglio che muoia-
-beh... Non lo ucciderò-

(T/N) sorrise sollevata.

-ma in cambio... Devi diventare mia anima e corpo, capisci cosa voglio dire vero?-

Lo fissò spalancando gli occhi.

-non subito... Ma non appena avremmo un posto piú appartato, non intendo rimandare oltre-
-io... Capisco-
-non fare quella faccia... Sorridi, dovresti sempre sorridere per me! Sei l'unica che mi fa sentire vivo!-

Era tornato allegro e spensierato, a fissarla con un fanciullesco rossore in volto, accarezzandole le guance e riempirla di baci, si interruppe quando una voce familiare ad entrambi irruppe con una calma raggelante nell'edificio.



-DOV'È MIA FIGLIA?!-

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