7 - girone dei Lussuriosi

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-beh... Sono la tua ragazza no?-
-certo che si-
-allora non ci sono problemi-

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**giorni trascorsi dal rapimento 15**

La routine nella LOV era semplice, almeno per (T/N), poteva fare quello che voleva, escluso uscire ovviamente, Tomura si era dimostrato fin troppo onesto quando aveva affermato di amarla, come ne era sicura?

Da quel momento in poi aveva cercato di farla sentire a suo agio, era sempre il primo a darle il buongiorno e l'ultimo a darle la buonanotte, cercava di essere il piú romantico possibile, sebbene spesso la situazione andasse degenerando nell'imbarazzo più totale, ed era eccessivamente protettivo verso di lei, soprattutto quando Dabi anche solo osava sedersi vicino a (T/N) o respirare la sua aria, come diceva Tomura.

-senti boss non importa che ti scaldi tanto... Mica ho flirtato con lei-ribatteva in continuazione Dabi con un sorriso spavaldo.

Questo portava Tomura all'esasperazione ma non osava mai aggredirlo oppure minacciarlo quando (T/N) era presente, la ragazza capiva che si stava trattenendo dato il tic nervoso che lo portava a grattarsi il collo fino a farlo sanguinare, quando succedeva il ragazzo si rintanava nel suo antro oscuro dove non usciva per delle ore, spesso era Kurogiri a convincerlo ad uscire da lí, (T/N) non aveva il coraggio di entrare quando Tomura era di quell'umore, considerando che nove volte su dieci distruggeva qualcosa a causa della rabbia.

Dopo l'ennesima lite con Dabi che era esplosa in un lancio di bottiglie e bicchieri contro il corvino, Tomura se ne andò nuovamente via.

-dovresti provare a parlarci tu-le disse Toga sedendosi vicina a (T/N).
-perchè?-
-non state tipo assieme?-
-è... complicato-
-ammetti che sei qui per puro caso bimba, quel pazzo nemmeno sa cosa sia l'amore, si è preso una sbandata per te ed ora crede chissà quale storia d'amore tra voi due, ma è chiaro che non vuoi stare qui-disse Dabi con un tono strafottente.

(T/N) non rispose a quel palese tentativo di metterla a disagio, ma lo guardò male.

-parla per te chicken nugget delle mie inesistenti palle-

Toga si mise a ridere, mentre Dabi la guardò confuso ed incerto se minacciarla o meno, per evitare una morte lenta e dolorosa (T/N) si levò di torno con la scusa del "Tomura avrà sicuramente bisogno di me".

-si certo... Ed io sparo aria condizionata dalle mani-rise Dabi.
-saresti decisamente piú utile di quello che sei ora-

Prima di sentire altre proteste, (T/N) era giá scappata via.

La (C/C) rimase ferma per un po davanti alla porta di Tomura, poi bussò.

-chi è?-Tomura suonò irritato.
-T-Tomura... Sono io, posso entrare-

Fu tirata dentro alla velocitá del suono, ritrovandosi sdraiata sopra il petto di Tomura senza sapere come fosse accaduto tutto così rapidamente.

-credevo fossi arrabbiato-
-non di certo con te, ma con Dabi, odio quando ti sta vicino, anzi... Nessuno dovrebbe farlo, sei mia e basta-

La presa attorno a lei si fece stretta.

-nessuno dovrebbe avere il diritto di guardarti se non me-
-Tomura... Non devi essere cosí apprensivo io... Non ti lascerò-

Gli occhi color brace si posarono su di lei, scrutando silenziosi in quelli (C/O) di (T/N).

-non mi credi forse?-
-ho paura che un giorno te ne andrai come tutti gli altri, lasciandomi solo e come prima-

(T/N) gli passò una mano sul viso, per spostargli il ciuffo che gli parava gli occhi, ogni volta che si perdeva in quelle due gemme, si dementicava che il ragazzo davanti a lei era un villain spietato.

-non voglio restare nuovamente solo-la mano che la teneva ferma, si era  spostata sul collo di lei.
-non... Non resterai solo-aveva trattenuto la paura.

Sentiva la mano di Tomura tremolare, sembrava assorto in un pensiero che lo attanagliava.

-Tomura!-

Il ragazzo si scosse dal blocco, togliendo immediatamente la mano dal collo di
(T/N).

-mi... Mi dispiace-

(T/N) non sapeva cosa dire.

-non ti farei mai del male! Mai!-
-Tomura lo so...-
-non voglio perderti, nessuno deve portarti via da me... Specialmente quel maledetto che...-si interruppe.
-chi?-
-nessuno... Tanto appena ci sará l'occasione me ne libererò-

(T/N) gelò, Tomura aveva visto qualcuno con lei prima del rapimento? Ma chi?
Non avrebbe sopportato di essere la causa della morte di qualcuno, sobbalzò sentendo Tomura baciarle il collo, sarebbe sembrato un gesto tenero... Se non fosse stato per, diciamo, una presenza alquanto "invadente", (T/N) lo spinse via, in modo delicato, poggiandogli le mani sul petto.

-T-Tomura fermo-
-cosa?-
-non... Non me la sento ora... È troppo presto-

Il suo sguardo parve perso, sospirò.

-scusami io... Non... Non volevo metterti a disagio è che... È difficile tenere le mani al loro posto-rise con imbarazzo.
-non fare il pervertito pure te-
-chi avrebbe fatto il pervertito oltre a me?-
-lascia stare, non è niente di serio-
-se riguarda te tutto è serio, sei la mia regina e nessuno deve mancarti di rispetto-
-Tomura davvero, nessuno mi ha mancato di rispetto-
-se mai una cosa simile accadesse... Me lo diresti vero?-
-certo Tomura-

Tomura sembrò soddisfatto della risposta e tornò ad accoccolarsi a (T/N) come se nulla fosse, farfugliando qualcosa tra se e se.

(T/N) trovava incredibile come questo ragazzo, che lontano da lei sbraitava come un ragazzino e che aveva il potere di distruggere tutto ciò che toccava, fosse cosí bello mentre era in pace, non era la solita persona che i telegiornali descrivevano, solamente guardandolo aveva capito che c'era qualcosa di piú ma al tempo stesso era bene non farlo adirare, da quello che le aveva detto Toga, Tomura era capace di uccidere senza pensarci due volte, (T/N) aveva visto spesso la scintilla di follia nei suoi occhi, come ogni piccola fiamma sarebbe potuta esplodere in un incendio oppure rimanere com'era senza bruciare tutto.

Si era promessa di fare qualsiasi cosa per non vedere i suoi cari feriti.

La ragazza sospirò e con titubanza abbracciò Tomura a se, pensando a come stessero suo padre ed i suoi zii al momento.

-a cosa pensi?-

Le chiese con aria curiosa.

-oh... A nulla in particolare-
-sei preoccupata per i tuoi familiari?-
-io...-
-non farei mai loro del male... Sempre se non si mettano in mezzo ovviamente-soffocò una risatina fin troppo innocente.

**time skip**

(T/N) non aveva accennato al minimo segno di stanchezza, e come poteva?
Tomura invece era sprofondato nella beatitudine, senza mollarla un istante, quando (T/N) era riuscita a liberarsi tirò un sospiro sollevato, non aveva idea di che ora era, visto l'assenza di qualsivoglia mezzo per capirlo, l'unico presente era Dabi, sembrava pensoso mentre osservava il contenuto del bicchiere che teneva in mano, sembrava alcool.

-deduco che il boss sia calmo e sereno-
-si-
-hmm... Beh... Sfogati adesso che nessuno ti sente dolcezza, non fiaterò-
-perché dovrei crederti?-
-giusta osservazione... Vedi, l'ho capito che sei spaventata, anzi, terrorizzata da lui, chi non lo sarebbe?-
-non ho paura di lui-
-visto?-
-cosa?-
-non lo chiami neppure per nome ed hai quello sguardo che appartiene a chi non sa se fuggire a gambe levate oppure no, capisco che il "fascino" del pazzo criminale sia dannatamente appagante, ma te non sei preparata per cosa ha in serbo per te Shigaraki-
-so che è serio, e pericoloso ma non mi farebbe mai del male-
-non dirmi che ti sei affezionata a lui-
-...so che c'è molto di più in quello che vedono tutti-
-aprì gli occhi, ha le mani sporche di sangue, se non stai attenta ci sará anche il tuo... Oppure... Sarai la causa di piú morti-
-perchè me ne parli cosí? Non mi odiavi?-
-pfff, io non ti odio affatto, mi stai anche simpatica, ma vedi... In una "relazione" cosí... Prima o poi ci scappa il morto-
-non accadrà-
-Shigaraki sa essere parecchio ossessivo, e te ne accorgerai-

L'aveva giá notato a dire il vero, dai suoi sguardi e il modo in cui controllava ogni sua mossa, poco a poco diventava sempre più al limite della sopportazione, le sue sfuriate erano sempre piú frequenti e calmarlo richiedeva sempre piú tempo.

-secondo te  cosa dovrei fare?-

Dabi si girò guardandola senza un'emozione precisa.

-tienilo buono, usa ogni mezzo a tua disposizione per cercare di manipolarlo, evita che esploda in uno dei suoi soliti deliri da infante-
-non è semplice-
-sei una donna, puoi fare molte cose per proteggete te stessa-
-scherzi vero?-
-voglio darti una mano, dicendoti le cose come stanno, certo, non è detto che tu debba spingerti oltre quale punto ma devi sapere che aria tira qui-
-perchè aiutarmi?-
-perchè sei in una situazione pericolosa-
-e tu vuoi ergerti in difesa dei deboli e gli indifesi?-
-meh una specie, ma non mi metterò in prima linea per te, ho altro da fare-
- ...tu non sei così cattivo come vuoi far credere vero?-

Dabi fece spallucce, finì il suo drink e si avviò verso l'uscita.

-chi può dirlo? Comunque... Stammi bene (C/C)-

La salutò con un cenno della mano, per poi andare via.

Tornata in camera, Tomura si era messo al computer, l'espressione era infastidita.

-hai parlato con Dabi?-
-si-
 
Tomura fece uno sbuffo rabbioso.

-non sono abbastanza per te?-
-ero solamente andata a prendere qualcosa da bere, Dabi era là ed abbiamo fatto due chiacchiere-

Tomura si girò sulla sedia, guardando (T/N).

-te lo giuro!-
-odio la competizione-
-non hai nessuno che gareggia con te-

Non era minimamente convinto, (T/N) sospirò, sedendosi sulle sue gambe, prendendo alla sprovvista Tomura che ebbe un sussulto.

-dici di fidarti di me ma... Alle volte non lo dimostri-

Sentì un verso di sorpresa.

-non è colpa tua (T/N)-
-sai, non penso che ti debba preoccupare dei tuoi ehm colleghi, nessuno si metterebbe a flirtare con me-
-potrebbero-
-beh... Sono la tua ragazza no?-
-certo che si-
-allora non ci sono problemi-

Tomura ridacchiò, baciandola con tenerezza sulle labbra.

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