Raramente, con amici e familiari, ci scambiamo regali nelle "occasioni speciali". Questo perché, durante il corso dell'anno, ci scambiamo pensieri o regali, magari perché abbiamo visto qualcosa che ci ricorda qualcuno o, in questo caso, letto qualcosa che ci ricorda qualcuno.

Questo regalo è di una mia amica molto speciale, un'amica che, dopo la morte di mio padre, mi ha aiutato a ricostruirmi pezzo per pezzo, dandomi la possibilità di farlo, ricominciando da zero. In ogni senso: città, casa, lavoro, amicizie. Non dimenticando le altre, ma ricostruendo una Marta vera, da zero, senza le influenze, buone o cattive, di tutti quelli che da sempre le stavano intorno. Con il giusto appoggio di mia madre, che la pensava come lei e quindi mi ha lasciato andare, come quella donna meravigliosa e coraggiosa che era. 

Questo è un regalo che ha condiviso e che io voglio condividere con voi. Non è Natale, non è il mio compleanno, né il suo. 

È. 

Semplicemente, lo ha fatto, perché leggendola mi ha pensato. Ha pensato a me ed al mio rapporto con mio padre. Sono questi i veri regali.

L'umiltà non fa rumore.

Camminavo con mio padre,
quando all'improvviso si arrestò ad una curva
e dopo un breve silenzio mi domandò:
"Oltre al canto dei passeri, senti qualcos'altro?"
Aguzzai le orecchie e dopo alcuni secondi gli risposi:
"Il rumore di un carretto".
"Giusto - mi disse -. È un carretto vuoto".
Io gli domandai:
"Come fai a sapere che si tratta di un carretto vuoto,
se non lo hai ancora visto?".
Mi rispose:
"E' facile capire quando un carretto è vuoto,
dal momento che quanto più è vuoto, tanto più fa rumore".
Divenni adulto e anche oggi,
quando vedo una persona che parla troppo,
interrompe la conversazione degli altri,
è invadente, si vanta delle doti che pensa di avere,
è prepotente e pensa di poter fare a meno degli altri,
ho l'impressione di ascoltare la voce di mio padre che dice:
"Quanto più il carretto è vuoto, tanto più fa rumore".  

Georgino Carnevali, Cremona.

E Cremona è la città che mi ha reso a me stessa, come di Cremona è la mia amica che mi ha fatto un'altro, inatteso, emozionante regalo.