~Capitolo sei
Ho scoperto che Lando è una persona molto infantile, ma allo stesso tempo divertente, oltre che ad essere un grande amico e ascoltatore.
Durante il party, a Imola, abbiamo notato che riuscivamo a capirci bene- forse anche grazie ai pochi mesi che ci separano- e abbiamo deciso di provare ad instaurare un'amicizia. Fino ad ora, tutto sta filando liscio come l'olio.
"Ma quindi con Lando? Come va?" non credo esista persona più impicciona di Evelyn. Fortunatamente per lei, so che è fatta così e la adoro con difetti inclusi "Bene. Credo sia uno dei piloti più simpatici in griglia. L'unica pecca è che non conosce mezza parola di spagnolo" concludo, ridacchiando insieme a mia cugina.
Visto che non è weekend di gara, ci troviamo io a Maranello, nell'appartamento che condivido con Aria, e Evie si trova in Inghilterra, perché ha alcuni briefing da fare con la squadra.
Per questo, per poter parlare, abbiamo dovuto confrontare le nostre agende e, trovato una fascia oraria libera, ci siamo videochiamate.
"Sì, Oscar mi ripete sempre quanto si trovi bene con Lando come suo compagno di squadra. L'ha aiutato molto con la sua timidezza e il suo essere introverso. Ora fatica molto di meno ad integrarsi con piloti diversi da me, l'inglese o Logan" l'ho notato pure io questo dettaglio.
Prima che possa rispondere, lei aggiunge "Però è un peccato. Io stavo già organizzando il matrimonio tra te e Carlos" sbuffo a ciò che esce dalla sua bocca.
"Come devo far capire a te, Aria e le ragazze che tra me e lo spagnolo non c'è niente?! E che lo stesso vale anche con Lando! Sto cercando di farmi degli amici, in questo breve periodo che passerò con la Ferrari. Giusto per non stare sempre attaccata a te o ai ragazzi della Scuderia. Non mi sto cercando un fidanzato! Ora, gradirei cambiare discorso. Grazie"
Non capisco perché le conversazioni finiscono sempre su questo punto. Mi sta bene che, forse, non vogliono che mi senta sola, dato il fatto che mia cugina sta con l'australiano e mia sorella- finalmente- fa passi avanti con il piccolo Leclerc. Però, spetta a me decidere se voglio avere un ragazzo oppure no e, in questo momento, non me la sento di incasinare la mia vita. Ci pensano già tirocinio e la stesura della tesi a questo.
Qualcuno lassù in alto, a quanto pare, ascolta le mie preghiere visto che, dopo il mio discorso, Evie inizia a chiedermi come io stia sopportando lavorare mentre scrivo la prima bozza di ciò che presenterò alla mia laurea.
Nel frattempo, è tornata Aria dal suo jogging mattutino e, dopo aver sciolto i muscoli con una bella doccia calda, si unisce a noi, nella nostra sessione di gossip settimanale.
"...quindi, ora lei si ritrova da sola, con una figlia, e con il supporto dei suoi genitori" finisco di riferire ciò che mi ha raccontato Leo su una vecchia compagna di classe mia e di Evelyn "L'ho sempre saputo che sarebbe andata a finire così lei! Ti ricordi quando ha cercato di sedurre il professore di matematica, per avere la sufficienza?" "Oddio sì! Per poco non scoppio a ridere quando è entrata la vicepreside" "Ho capito di chi parlate! Posso dire che se lo merita, o sembro troppo crudele?" fa mia sorella, e dopo aver ricevuto il nostro appoggio, scoppiamo a ridere.
Il mio telefono vibra, dalla sua postazione accanto al computer dove stiamo facendo la videochiamata, avvisandomi dell'arrivo di un nuovo messaggio. Naturalmente, presa dalla curiosità, non perdo tempo nel vedere da parte di chi è, e cosa mi abbia scritto.
"Chi è, Lola? Ti è nato il sorriso appena hai avuto il cellulare davanti agli occhi" mi fa sapere Aria, giusto per prendermi un po' in giro "È solo Lando. Vuole sapere se mi va di andare a bere qualcosa insieme a Silverstone. Giusto per divertirsi un po'. Dice che ci sarà anche il suo amico Max con la sua ragazza, e alcuni piloti. Posso portare qualcuno. Vi va?" Guardo prima mia sorella e poi Evelyn, aspettando una risposta "Sì dai. Se non ci ha già pensato lui, convinco Oscar ad accompagnarmi" "E io porto Arthur, se non è impegnato" ovviamente.
Io e la pilota ci scambiamo uno sguardo malizioso, portando poi l'attenzione sulla bionda seduta al mio fianco la quale, però, fa finta di non vederci neanche di striscio, iniziando a scrivere sul suo cellulare. Preparati, sorella cara. Scoprirò cosa stai combinando con Arthur.
Il clima di Silverstone- e in generale, quello inglese- non assomiglia per niente né quello italiano e né, tantomeno, quello della mia amata Spagna.
Quando atterriamo con tutta la squadra, veniamo accolti da nuvole minaccianti pioggia e un venticello non proprio piacevole, che mi fa rimpiangere il non essermi messa un giacchino più pesante rispetto a quello di pelle, indossato in questo istante.
"Ti senti bene, Viola?" Mi chiede Charles, vedendo come cerco di coprirmi dal freddo il più possibile, abbracciandomi da sola "Sì, non preoccuparti. Solo che non sono abituata a questo clima. Nulla di serio, insomma" sorrido, per tranquillizzarlo, mentre aspettiamo che le nostre valigie ci degnino della loro presenza sul nastro trasportatore.
Uscire dall'aeroporto è un impresa: un'infinità di fan inglese e non si trovano accalcati all'interno dell'edificio, sperando di riuscire a fare una foto con uno dei due piloti della Ferrari.
Ormai ci ho quasi fatto l'abitudine alla pazzia dei tifosi. Ma questo non mi impedisce di prendere un bel respiro di aria fresca, una volta nel parcheggio sotterraneo, dove si trovano le macchine dei ragazzi.
"Ancora scossa dalla violenza delle persone quando vogliono qualcosa?" "Non più così tanto, Caco. Ma è sempre bello sentire l'aria pulita in faccia" rispondo, andandomi a sedere nei sedili posteriori della Ferrari del pilota numero 55. Sì, il percorso fino all'hotel lo farò in compagnia sua, di Rupert e Caco.
"Anche quando stai per morire assiderata?" aggiunge il personal trainer, sentendo una delle mie mani sul suo braccio scoperto "Quanto sei drammatico! Sto bene, ho solo bisogno di abituarmi alle nuove temperature" "Stasera copriti bene allora" Carlos si unisce alla conversazione tra me e gli altri due uomini "Ci sei anche tu? Lando non mi ha detto con certezza chi altri piloti venivano" "Oh sì. Sicuramente ci saranno George ed Alex, poi non so" annuisco, e il restante tragitto trascorre in silenzio, solo la musica in sottofondo a romperlo.
E la situazione non migliora neanche quando, quella sera, mi ritrovo sola, con lui, nella stessa macchina, direzione: locale prenotato dal pilota inglese.
Carlos mi sembra strano. Dopo Imola, non ha più avuto lo stesso atteggiamento nei miei confronti. Anche quando gli ho riportato la felpa, mi ha semplicemente ringraziato- con tono di voce freddo e distaccato, per di più-, mettendosi a chiacchierare con un meccanico, il quale l'ha anche guardato stranito.
La sua voce mi fa quasi sussultare dallo spavento "Ho notato che tu e Lando state diventando molto amici" non riesco a capire se ne sia felice o meno "È un ragazzo fantastico e, anche se può essere infantile a volte, andiamo molto d'accordo" rispondo, provando a decifrare la sua espressione "Sì. Lui ha questo effetto sulle persone" poi aggiunge "Ti piacerà il posto dove stiamo andando. È abbastanza tranquillo e informale. Ideale per staccare un po' la spina" ancora questo tono di voce distaccato. Forse si è semplicemente svegliato con il piede sbagliato.
Arrivati a destinazione, troviamo già alcuni dei nostri amici fuori dalla struttura ad aspettare gli altri. Carlos va diretto verso il gruppetto formato dal trio inglese, Max Fewtrell e Oscar, lasciandomi accanto all'auto come se nulla fosse. Fortunatamente, le ragazze notano la mia solitudine e sono veloci a raggiungermi, integrandomi nella loro conversazione precedente.
"Chi deve ancora arrivare? Il clima di quest'ora di sera non è tra i miei preferiti" chiede ad un certo punto Lily, fidanzata di Alex, stringendosi nel suo cappotto "Penso che stiamo aspettando solo mia sorella e Arthur Leclerc" "E Charles!" Grida Lando dal nulla "E Charles. Penso che arriveranno insieme" neanche il tempo di finire la frase, che un'altra Ferrari si parcheggia dietro quella dello spagnolo.
Il primo ad uscire è proprio il pilota numero 16, il quale si mette a correre nella nostra direzione "Vi prego, vi prego, salvatemi! Non ce la faccio a fare il terzo incomodo tra mio fratello e Aria! Sono troppo sdolcinati!" e non stanno ancora insieme ufficialmente, Charlie. Pensa come saranno una volta che saranno liberi di tenersi per mano ovunque vadano.
Essendo al completo, ci avviamo in gruppo verso l'entrata del locale. Ogni ragazza sta a braccetto con il proprio fidanzato, come le vere coppie di classe.
Gli unici soli siamo io, Lando e i due Ferraristi i quali, però, se ne stanno in fondo alla fila a parlare di chissà cosa: possono benissimo essere questioni di lavoro, come le loro solite cavolate e prese in giro.
Per questo- e perché volevamo un po' prendere in giro gli altri- mi si avvicina l'inglese, porgendomi il braccio "Le dispiace, signorina Sanchez Luna?" sorrido, accettando il suo gesto da gentiluomo "Assolutamente, signor Norris" sento uno sguardo bruciarmi la schiena, ma decido non voltarmi, concentrandomi al contrario su ciò che mi sta raccontando Lando.
La serata è piena di risate e divertimento. Tra bicchieri di bevande non alcoliche e balli di gruppo, il tempo vola, ritrovandoci nuovamente all'esterno, intenti a salutarci.
Per non farlo soffrire troppo, decido di fare il tragitto di ritorno con Charles, in modo da distrarlo dalle dimostrazioni di affetto tra Aria e Arthur.
Anche perché non credo di riuscire a sopportare un altro viaggetto con Carlos e i silenzi pesanti che ci circondano in questo periodo.
Nonostante ciò, fino a quando il monegasco non fa partire la vettura, continuo a percepire quello sguardo bollente sulla mia figura. Prima o poi riuscirò a capire da dove proviene.
Buongiorno a tutti, come state?
Preparatevi perché, da qui in avanti, ci sarà del drama! Perciò, vi prego, non mi mandate troppi accidenti, altrimenti il viaggio a Lourdes servirà pure a me😂
Detto ciò, spero che il capitolo vi sia piaciuto e non dimenticatevi di rispondere al box domande su Instagram.
Alla prossima,
Sofi🐨
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