~Capitolo cinque

È domenica. E nei box Ferrari si sente anche troppo bene: chiunque venga da fuori percepisce un'aria di tensione, di agitazione, di ansia.
Ieri i ragazzi hanno dato vita ad una qualifica al limite della perfezione, oserei dire. Stanno dando il massimo delle loro capacità da venerdì, e sono stati ripagati con delle posizioni di partenza non perfette, ma quasi: seconda fila per entrambi, P3 per Charles e P4 per Carlos.
Davanti a loro solo le Red Bull, con una Evelyn scatenata in pole position. in terza fila, alle spalle dei due ferraristi, la McLaren di Lando Norris e l'Aston Martin di Fernando Alonso.
In poche parole, prevedo una gara tutto tranne che facile per noi.

Giro per la pit lane, cellulare alla mano, mentre faccio avanti e dietro tra la monoposto numero 16 e la numero 55, scattando foto e facendo video, naturalmente sotto supervisione.
So quali contenuti piace vedere ai fan, soprattutto su Instagram, che è il social maggiormente utilizzato, seguito da TikTok. Per questo, la galleria del telefono aziendale è piena zeppa di foto e video dei ragazzi. Com'è giusto, mostriamo anche i meccanici mentre lavorano ai miglioramenti delle macchine, il muretto box, gli incontri con i VIP nei vari Gran Premi, però Charles e Carlos hanno più impatto sugli spettatori.

Concentrata come sono nell'immortalare al meglio gli ultimi aggiustamenti della monoposto dello spagnolo, inciampo in un cavo e mi ritrovo con il sedere per terra. Davanti a tutti i team, i meccanici, i piloti, i giornalisti, le telecamere. In pratica, il mondo intero ha appena assistito alla mia sbadataggine. Che vergogna!
Almeno il cellulare che stavo usando è ancora tutto intero.

"Tutto bene?" Lando Norris accorre in mio aiuto, tendendomi una mano per aiutarmi a ritornare piedi a terra, al posto di sedere a terra. Accetto il gesto molto volentieri "Si, grazie" "Ti ho già vista da qualche parte?" "Probabilmente in giro con mia cugina Evelyn" una terza voce si fa presente alle mie spalle "O nel nostro box, sempre con il telefono in mano" mi volto, trovando davanti a me Carlos. Però, allo stesso tempo, noto come i miei pantaloni si siano sporcati in seguito alla caduta.

"Perfetto, mi ci mancava questo oggi" ho la brillante idea di togliermi la felpa, legandomela intorno alla vita per nascondere la parte incriminata "Così non hai freddo?" Chiede l'inglese, guardando le mie braccia, scoperte dalle maniche della t-shirt, notando subito la mia pelle d'oca "Un po'. Ma non ho molte altre opzioni" mi abbraccio, cercando di proteggermi dal vento fresco.

Il braccio dello spagnolo si posa delicatamente intorno alle mie spalle. La vicinanza con il suo corpo mi da la possibilità di sentire il calore da esso emanato. Sembra una stufetta portatile.
"Vai nel box da Caco, Vio, e fatti dare una mia felpa. Non abbiamo bisogno di una te malata. Non ci porteresti fortuna durante i Gran Premi" mi fa l'occhiolino, facendomi sorridere, sotto lo strano sguardo di Lando.

"Lo farò. Però prima lasciatemi finire il mio lavoro qui. Tornate da dove siete venuti, ragazzi" mi libero dall'abbraccio dello spagnolo, iniziando a spintonare i due verso le loro postazioni. Il fatto che io non riesca a muoverli quasi per niente, è un dettaglio irrilevante, conosciuto solo da me e loro.
"Avete sentito la ragazza, no? Smettete di importunarla e concentratevi sulla gara. Tu in particolare modo, Carlos" Fred arriva per rimproverare scherzosamente i due piloti. Adoro il fatto che, pur non facendo parte della Scuderia Ferrari, Lando venga considerato un membro aggiuntivo, complice la sua amicizia con lo spagnolo.
"Ai suoi ordini, signor capitano!" E si dileguano, sotto il nostro sguardo divertito e le nostre risate "Tutto bene, Viola? Ho visto la tua caduta" chi non l'ha vista? Mi piacerebbe chiedere, ma mi trattengo, limitandomi ad annuire "Ok. Fai le ultime foto e poi tornatene al box. Manca poco all'ora X".

Rientrando nella sicurezza delle quattro mura rosse, mi dirigo a passo svelto verso il cugino del pilota spagnolo il quale, come se sapesse già tutto, mi porge una felpa nera con il logo della scuderia "Grazie".
Non è esattamente la mia taglia. Su di me sembra una sorta di vestito strano, però pur di non sentire freddo va bene qualsiasi cosa.

Mi posiziono in modo da avere una buona visuale degli schermi dove viene trasmesso il Gran Premio.
Che la giornata abbia inizio!

"Aria ti muovi?! Devo farla anche io la doccia!" Sto per bussare per l'ennesima volta alla porta del bagno, interrotta solo dall'entrata in stanza delle altre tre ragazze, grazie alla copia della chiave elettronica data a Evelyn.

"Scusami cuginetta, cos'ha addosso?" Sicuramente non i miei vestiti, vista la grandezza della felpa "I pantaloni erano sporchi e l'ho messi a lavare" rispondo semplicemente, non volendo dare troppi dettagli sul padrone dell'indumento.
Leila mi guarda, non proferendo parola. So che mi ha vista con Caco, ma sono grata che non abbia detto niente.

Finalmente, mia sorella riemerge dal bagno "Alleluia! Sei viva allora!" Ironizzo, sparendo subito dopo all'interno della stanza, accappatoio sotto braccio.
Mi svesto, poggiando la felpa di Carlos sulla tazza del water chiusa.
Dovrò lavarla quando torno a casa, prima di restituirgliela.

Esco dal bagno in accappatoio, capelli bagnati e felpa dello spagnolo piegata tra le mani.
"Ora che siamo tutte, direi di darci una mossa!" Dorothea è molto felice di poter andare a questo party. Vedendola da fuori non sembrerebbe, ma la signorina adora tutti i tipi di feste!

In un batter d'occhio, e aiutandoci a vicenda con trucco e capelli, siamo pronte. Non per dire niente, ma siamo delle strafighe!
Evie e Thea hanno optato per un vestitino nero: quello di mia cugina è stretto, con le maniche lunghe e scollo a barca, mentre quello dell'inglese ha la gonna larga e le bretelle.
Leila ed io indossiamo un abito corto, stretto, il modello è lo stesso più o meno, ciò che cambia è il fatto che il suo ha un'unica manica. Inoltre, quello di Ley è bianco, mentre il mio è pieno di brillantini.
Infine, Aria ha deciso di sfruttare questa occasione per mettersi il vestitino rosso che le ho regalato per Natale.

Al nostro arrivo, il locale è già pieno di gente. La musica ha quel volume assordante tipico delle discoteche e le luci stroboscopiche disorientano un po'.
Nonostante questo, Oscar non ci mette a localizzarci "Ben arrivate, ragazze! Ciao amore" timidamente, lascia un bacio a fior di labbra an Evelyn "Seguitemi. Abbiamo organizzato una cosa carina per la tua prima vittoria in Red Bull".

Ebbene sì. Oggi la mia cuginetta ha vinto il suo primo Gran Premio con la sua scuderia. Dietro a lei- in questo ordine- Charles e Lando.
Max, da secondo, è scalato in quinta posizione, dopo una penalità per track limits. Lo spagnolo, al contrario, ha concluso la sua gara da dove era partito, ovvero P4.
Non male questo fine settimana per le Ferrari.

Il luogo prestabilito è un prive, con parecchi divanetti già occupati, per la maggior parte, dai piloti. Al centro, un tavolino rotondo con una torta e degli shottini di ciò che credo sia tequila. Wow, ci vanno giù pesante questi ragazzi.
Appena ci vedono arrivare, si alzano tutti in piedi, urlando "Congratulazioni Evie!" In modo da farsi sentire anche sopra la musica alta.

Finito il giro di congratulazioni, ognuna di noi prende posto negli angoli vuoti dei divani. Avevo puntato allo spazio libero tra i due piloti Ferrari, essendo quelli che conosco meglio, tuttavia, ho notato lo sguardo che si sono scambiati Charles e Leila, quindi mi sono seduta accanto a Lando.
Iniziamo a parlare tutti insieme di argomenti vari tra sport, interessi e prese per i fondelli, finché a Esteban non viene in mente di distribuire la tequila ai presenti.

Tutti ne prendono un bicchierino, me compresa, finché non arriva il turno di Dorothea "Oh no, grazie Este. Io non bevo" e il commento successivo da parte di Pierre scaturisce la guerra "Sentito la signorina? Lei non beve. Non sai essere divertente neanche quando esci?" "Forse io, al contrario di qualcun altro, ho dei modali da seguire e una dignità da salvaguardare!".
E il battibecco dura talmente a lungo che, piano piano, uno dopo l'altro, tutti noi ci alziamo per andare da qualche altra parte, troppo a disagio per continuare ad assistere alla scena.

Seduta al bancone, intenta a sorseggiare un sex on the beach, vengo disturbata da una voce dall'accento inglese "Vio, ti va di ballare?" E visto che mi stavo annoiando e adoro scatenarmi in pista non posso che accettare "Ok Lando. Fammi vedere le tue mosse proibite, chico!".
Penso di non essermi mai divertita tanto durante una serata in discoteca!

Buonasera!
Faccio una toccata e fuga qui, per augurarvi buone Shootout e buona Sprint.
Passate sul box domande su Instagram.
Spero vi sia piaciuto il capitolo!
Sofi🐨

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