La zingara
Quando avevo otto anni la mia vita si ruppe.
A mia madre fu diagnosticato un cancro e tutto si complicò. Non sto qui a raccontarvi tutto nel dettaglio, ma sappiate che ora sta bene ed è in salute.
Mia madre fu operata varie volte, ma l'ultima operazione, quella decisiva, era programmata il 18 settembre. Ad agosto mi ritrovai con la mia famiglia a Napoli, col tempo capii che non eravamo andati lì solo per una vacanza, ma mia madre andò a salutare i familiari.
In quel periodo a San giovanni rotondo, Se non sbaglio; venne esposta la salma di Padre Pio. Mia madre, molto religiosa, volle andare, e così facemmo.
Nella calura di agosto non trovavo nulla che mi circondasse interessante, così mi ritrovai a giocare con i miei cugini.
Fui richiamato da mia madre e con lei entrai nel museo dove alla fine avremmo visto la salma di Padre Pio. Camminammo fra la sua casa conservata intatta, i suoi oggetti e per finire camminammo di fianco alla sua salma.
Mia madre iniziò a sentire odore di rose, molto forte. Interrogo altri di noi per chiedere se sentivamo lo stesso odore. Nessuno di noi lo sentì, solo un altra persona, sconosciuta.
Una volta fuori l'odore di rose segui mia madre e fra centinaia di persone presenti li una zingara vestina di nero, con il velo a coprirle il volto, afferrò mia madre per un braccio.
"C'è qualcuno nell'altro mondo che sta lottando con tutte le sue forze per darti la vita" esordì "Ma c'è chi in questo mondo sta facendo di tutto per fartela perdere" concluse.
Mia madre la fisso silenziosa.
"Anna!" la chiamo mia zia "Lascia perdere a questa che vuole solo i soldi" le disse in dialetto napoletano.
"No. Non voglio niente" rispose la zingara.
Senza anggiungere altro prese il suo pesante vestito nero e se ne andò, sparendo tra la folla.
Il 18 agosto l'odore di rosa accompagno l'annuncio della zingara. Il 18 settembre mia madre venne operata e le fu salva la vita.
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