Siamo arrivati anche al termine di questa storia. Vorrei dire molte cose, in verità, ma cercherò di limitarmi così da raccontarvi il mio stato d'animo al momento e ringraziarvi per essere presenti.

Ovviamente sono molto felice di essere giunta fino a qui ma devo confessare che non si è trattato affatto di un percorso facile. Le tematiche che ho deciso di trattare, questo genere d'amore folle, sono state un macigno da portare sulle spalle che, molte volte, mi ha rallentato negli aggiornamenti e nello sviluppo.
Non volevo sbagliare niente, né apparire scontata e dunque la storia è finita per incarnare una personale sfida che, nel giro di poco, mi ha richiesto un approccio ancora più diretto e sincero, al mio modo di raccontare.

Nel descrivere questa violenza psicologica, interna al matrimonio, non mi sono voluta privare di niente, tantomeno della figura di Ethan. Ho voluto offrire alla mia protagonista la possibilità di conoscere un amore molto più sincero, pur non aggrappandosi ad esso con disperazione al fine di salvarsi. Caitlin ce l'ha fatta da sola ed è stata questa la sua forza; l'apparire, all'inizio del racconto, tanto fragile per poi maturare, durante lo sviluppo dei fatti, vincendo su una figura considerata inizialmente insuperabile, ma piena di paure e ansie.
Il tema della sensibilità, poi, si è affacciato sulle caratteristiche di tutti i personaggi presenti, partendo dal tema dell'HIV per poi incontrare Jeremy, con la sua transessualità, e finire con il valorizzare figure troppo messe in disparte.

La necessità di narrare un simile amore si può dire, inoltre, che è nata dal bisogno patologico di portare per scritto la realtà di un mondo quotidiano, storpiato dalle letture rosa che si trovano in giro, in librerie come in piattaforme.
Volevo dire, a tutte le novizie del mondo dell'amore, a tutte le ragazze estremamente innamorate in maniera folle, a quelle che stanno vivendo un simile sopruso, a quelle che non l'hanno vissuto ma cieche si ostinano a difendere gesti imperdonabili di aprire gli occhi e non avere paura. Seguire il proprio cuore è essenziale come farsi guidare dalla ragione e dal rispetto di se stesse.
Lo dico da aspirante scrittrice di storie romantiche, da creatrice di animi complessi e da donna che non rinuncia a credere all'amore, provando a tradurlo in tutte le sfumature possibili.
Esistono persone destinate a non stare insieme e trappole dalle quali è difficile uscire.

Non bisogna aver paura di amare ciò che ci fa star bene e di combattere chi ci fa soffrire, indipendentemente da cosa ci dicono le persone che abbiamo intorno e dalle convenzioni.
Combattere per qualcosa è necessario e gli animi tormentati, nella vita vera, sono da conoscere fino in fondo per potersi sentire al sicuro.

Questo libro, come ho già detto, lo dedico a tutte le donne dunque, nella speranza di essere entrata nei vostri cuori ed avervi lasciato la giusta trasmissione del messaggio che volevo apportare.
Per quanto riguarda i ringraziamenti, invece, ho dei nomi in particolare da apportare.

In prima fila vorrei schierare la mia Pedra_ , lettrice ma soprattutto amica sempre presente che mi ha sostenuta per tutta la scrittura di questa nuova storia, essendo già entrata in comunione con il mio modo di pensare e le mie scelte. A te, mia cara testona, devo un profondo grazie perché l'averti sempre al mio fianco mi dona un'immensa forza ed i tuoi commenti, i tuoi messaggi, la giusta carica per andare avanti in qualcosa che, al momento, è un semplice svago ma che diviene di un'importanza vitale, quando è la tua passione a richiedermelo.
Sono veramente fortunata ad averti durante questo viaggio a tappe, pieno di esperimenti con i quali tento sempre di catturare la tua attenzione. Mi diverto a farti impazzire ma che ci vuoi fare? Ormai è il mio modo migliore di passare le giornate! ♥️

Subito dopo devo un grazie enorme a StefaniaPesavento , sei stata una lettrice sempre presente e particolarmente sincera, con opinioni e commenti. Mi ha fatto piacere averti con me e ti ringrazio per tutto il tempo che hai speso nel leggermi! È stato importante avere il tuo punto di vista e confrontarmi con le tue idee. Spero che il finale sia stato di tuo gradimento altrimenti sai dove venire a cercarmi per picchiarmi!!

Poi, come non nominare Sarah-Morag ? Ottima scrittrice e perfetta confidente. In te ho rivisito il mio amore per le figure tormentate, l'attrazione per i caratteri complessi come Michael, forse per la nostra deformazione da scrittrici o per la volontaria impronta che ho voluto dare alla sua figura all'inizio della storia. Come non innamorarsene? Solo io non lo facevo. Nel descriverlo, nei primi capitoli, già covavo un profondo odio, conoscendo il suo sviluppo. Ma ammetto che non è mai stato solo quello e spero di averlo trasmesso come di averti convinta del finale dato.

A seguito, voglio ringraziare tutto il resto dei miei lettori che in questo piccolo spazio non ho nominato, a quelli silenziosi come a quelli che, con più coraggio, ogni tanto si sono affacciati, anche solo per incoraggiarmi. Assumete un'importanza vitale in questa piattaforma quindi spero di non perdervi mai, la vostra presenza è la nostra voglia di continuare a raccontare!

Grazie, dunque, a tutti voi che avete avuto il coraggio di leggere un racconto privo di inutili frivolezze per tramandare la visione più dura di un rapporto d'amore che è risultato, ugualmente ed a mio avviso, un bellissimo racconto da mettere per scritto, sui toni di una teatralità che un po' mi appartiene e che, ancora, non sono riuscita ad abbandonare.

Al di sopra vi lascio la canzone che mi ha tenuta compagnia per tutta la narrazione, a simboleggiare la potenza delle donne.

Grazie davvero per tutto e... a presto!

C.U.M.