Tenetevi forte, giovani allievi: oggi si cambia metodo!

Scegliamo un luogo famoso, come la Basilica di San Pietro, il parco di Yellowstone,  la luna oppure la casa di Link in BOTW o anche la camera da letto di Van Gogh. Descriviamolo senza dire di cosa si tratta, e riveliamolo solo al termine. In questo modo il lettore può andare a cercarsi su google com'è davvero il posto che ha immaginato grazie alle nostre parole, e commentare se siamo stati capaci o no di farlo viaggiare con la mente. (Non è vietato inserire qualche foto del luogo scelto, anzi lo consiglierei, ma stando attenti ad andare a capo qualche volta...)

Suona bene vero? Non ci resta che provare!

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La folla è stretta attorno a te al punto che quasi non scorgi il parquet chiaro che hai sotto i piedi. Per un attimo ti guardi alle spalle: sopra il tappeto di teste puoi vedere il telo nero che, giustamente, funge da parete. Sono stati appesi diversi quadretti su questo triste tessuto sintetico, ma la più bella decorazione che ci sia sono le spesse travi di legno sistemate proprio dietro di te.
Notando gli sguardi indispettiti degli astanti, ti sfugge un sospiro e alzi gli occhi al soffitto attestando il tuo fastidio. Le potenti luci sono state sistemate sulla trave portante, e tra un gruppo di faretti e l'altro passano delle tende aranciate che con il loro semplice, pulito drappeggio riescono a donare eleganza all'ambiente.
Seguendo con lo sguardo la loro discesa, noti una trave che sostiene quattro lampadari di metallo oltre all'ennesima serie di fari: più oltre la luce entra dalla vetrata che dà su una splendida campagna. Quella è la zona del palco, il centro di tutta l'attenzione. Sai benissimo che il trio che parla si trova sopra due eleganti gradini di legno scuro, ornati da qualche lampadina, e sai anche che non senti i passi perché sulla superficie rialzata sono stati sistemati quattro tappeti dalla colorazione rossiccia, due dei quali sostengono i bauli della scenografia e gli altri utili per la sistemazione occasionale di un tavolo e tre sedie. Ma dalla tua posizione, in verità, non puoi vedere niente di tutto questo.

Quando lo schermo alla destra del palco si accende, capisci che è il momento di focalizzarsi su quello che i tre uomini stanno raccontando; e ti concentri volentieri solo su di essi, dimenticando tutto il resto.

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Ed era lo studio di registrazione ("the Tent") di Grand Tour, la serie TV di Amazon erede di Top Gear BBC. Probabilmente la mia serie preferita.

Eccolo a voi!

Non c'entra nulla vero?? Piango. Anzi no, non ho tempo di piangere: devo scrivere altre 3000 cose, tra le quali il prossimo esercizio. (soffrire per "quanto ho da fare" in verità è una gioia, vi consiglio di provarla!) (>:D)

A prestissimo quindi!