Capitolo 24
Sono passati si e no una decina di giorni dalla confessione di Foster. E si, i giorni li ho contati tutti nella speranza che Dom si facesse vivo, ma ancora nulla.
Sono tremendamente preoccupata per lui, non so se sta bene, se è ferito o se è ancora vivo...aspetta, ma che vado a pensare? Certo che è vivo e sento che presto verrà qui da me.
Con Foster questi giorni non sono affatto andati bene, dopo quello che mi ha detto non gli ho più fatto domande, anche perchè poi se n'era andato di casa.
Mi dispiace per quello che gli è successo, mi dispiace per quello che ha dovuto fare e affrontare, ho cercato di andare d'accordo con lui ma nulla, mi ha respinta. Quel ragazzo è davvero complicato forse anche più di Dom.
Troppo assorta dai miei pensieri non ho sentito che stavano bussando alla porta. Mi alzo svogliatamente e mi dirigo verso di essa, è possibile che Foster si sia dimenticato le chiavi? Ora che ci penso non so nemmeno come si chiami il ragazzo.
Apro la porta e quando sto per chiedere al ragazzo come mai non ha le chiavi con se vedo Dom, Mike e Kozlov.
Rimango immobile ad osservare Dom. Mi penetra con lo sguardo, dio quanto mi è mancato. Gli salto adosso e lo abbraccio forte.
Mi regge e intanto entrano tutti dentro.
"Ciao ragazzina" mi sussurra all'orecchio.
Una lacrima mi scende sul viso, non mi ero resa conto di quanto mi mancasse finchè non ho sentito il suono della sua voce.
Scendo e sto davanti a lui.
"Ciao Ally, anche noi siamo felici di vederti" afferma Mike.
Mi asciugo la lacrima e mi giro verso i due "Scusate ragazzi, sono contenta di vedervi" faccio loro un sorriso e poi mi rigiro verso quell'uomo che, ho aspettato con ansia.
"Mi sei mancanto" sussurro avvicinandomi al suo corpo.
"Anche tu piccola"
Porto una mano sul suo viso e noto che ha uno zigomo tagaliato, vorrei tanto chiedergli cosa gli sia successo ma per ora mi basta averlo qui.
Lo abbraccio e poggio la fronte sul suo petto cercando di non mettermi a piangere. Dio se mi è mancato.
"Ora sono qui" mi sussurra nell'orecchio come se mi avesse letto nella mente.
"Foster dov'è?" Chiede Kozlov guardandosi intorno.
"È uscito, credo che tornerà a momenti" porto lo sguardo in un punto a caso nella stanza ricordandomi ancora quel dialogo ma poi me lo tolgo subito dalla testa.
"Siete stati bene?" Domanda Dominik accarezzandomi il viso, annuisco solo e chiudo gli occhi al suo tocco.
"Dom noi andiamo ci vediamo a New York. Ally le cose di Foster dove sono?" Chiede Mike. Gli indico la stanza in cui ha dormito lui, Kozlov ritorna poco dopo con un borsone.
"Beh ragazzi noi andiamo, ci vediamo presto." Afferma Mike prima di andarsene con Kozlov. Li saluto un po' sorpresa e confusa.
"Ora siamo soli" l'uomo davanti a me mi fissa con uno sguardo malizioso.
"No. Frena un attimo. Prima di fare qualsiasi cosa tu voglia vorrei che rispondessi ad alcune domande."
Butto fuori tutto d'un fiato, mi guarda serio "Ti prego Dom. Dovrebbe già essere un miracolo che io non sia scappata a gambe levate per il fatto che fai parte della mafia. Credo che chiunque al posto mio avrebbe paura."
"E perchè tu non ne hai? Perchè non hai paura di me o di Mike o dei ragazzi? Perchè?" Chiede tutto serio realmente interessato.
"Perchè..." mi fermo un attimo e ci penso "...la mia paura se n'è andata insieme a mia madre. Lei era la mia vita, finchè avevo lei potevo benissimo avere tutta la paura che volessi sapendo che lei mi avrebbe protetta, così quando è morta mi sono dovuta fare forza ed andare avanti da sola. E pensa che non ho nemmeno paura di morire."
Rimaniamo entrambi in silenzio. Un silenzio in cui si sentono solo i nostri polmoni che prendono aria.
Poi lui si avvicina e mi bacia.
Un bacio lento e passionale, un bacio caldo e dolce. Le sue labbra sono così carnose e morbide e i baci che mi lascia sul collo mi fanno venire i brividi mentre il mio cuore si scalda di felicità.
Continuiamo a baciarci e li mi alza le gambe e mi fa circondare il suo bacino con esse. Tra un bacio e l'altro cerco di parlare "D-Dom, a-aspett-" mi tappa la bocca con un bacio e lo sento mugugnare un lamento.
Mi poggia con la schiena al muro continuando a baciarmi mentre gli metto le mani tra i capelli e li accarezzo, così morbidi.
Poi gli mordo un labbro e un lamento esce dalla sua bocca, gli metto una mano al petto e parlo: "Prima voglio delle risposte" affermo con tono serio e convinto.
Sbuffa "Dimmi"
"Chi erano quegli uomini che hanno attacato me e Foster? Ma sopratutto che cosa hai fatto e dove sei stato fino ad ora?"
"Immagino lui non abbia detto niente per rispetto. Comunque sia, quelli che vi hanno agrrediti erano i Skulls. Si, il nome non è poi così fantasioso. Ma fatto sta che, il loro capo è un gran bastardo che uccide chiunque non gli stia simpatico. Quel giorno avevo lasciato Foster con te perchè sapevo che ti avrebbe protetta bene, mentre io mi dovevo occupare di un piccolo affare della compagnia."
"E poi?" Chiedo incitandolo a continuare.
"Mentre mi stavo occupando dell'affarre insieme a Mike e Kozlov sono arrivati alcuni Skulls. Ti ho fatta venire qui per proteggerti e ho fatto bene. Comunque sia alla fine ho risolto tutto. Se c'è una cosa che sa fare un Petronovic è risolvere problemi."
Mi squadrata tutta e io alzo un sopraciglio. "Non pensavo mi avresti confidato tutto così facilemente"
Gli sorrido e gli do un dolce bacio a stampo sulle labbra.
"Lo sai qual è il mio problema ora?" Scuoto la testa in segno di no.
"I vestiti" afferma penetrandomi con quegli occhi di ghiaccio che mi fanno totalmente impazzire.
"Allora provvedi a risolvere anche questo problema" dico osservandolo in modo malizioso.
E non se lo fa ripetere due volte. Mi porta in camera da letto e mi ci fa sdraiare sopra delicatamente mentre continuiamo a baciarci. Non so se l'ho già detto ma, i suoi baci mi sono mancati tantissimo.
Mi sbottona i jeans e poco dopo volano via insieme alla maglietta, continua a baciarmi mentre cerco di levargli la camicia di dosso.
Mi lascia qualche bacio sul collo e con il respiro mi fa il solletico, così mi scappa qualche risatina divertita.
Le sue labbra a contatto con la mia pelle mi fanno venire brividi di piacere.
Finalmente gli levo la camicia e posso tastare i suoi pettorali ben scolpiti, scendo a tastargli la tartaruga mentre lui continua a baciari sui seni. Mi era mancata questa sensazione di benessere con lui, le sue mani a contatto con la mia pelle, così grandi con un tocco così rude. Mi accarezza i fianchi con le mani così lentamente che, mi sembra di impazzire.
Poi sento un calore piacevole nel basso ventre che mi pervade tutta. Il cuore batte all'impazzata e l'uomo davanti a me è così sexy.
Con uno scatto veloce mi toglie il reggiseno, continua a baciarmi scendendo giù fino alla mia intimità e senza smettere di darmi baci mi leva le mutandine.
Arrossisco, con il cuore che mi martella nel petto, mentre lui non stacca le labbra da in mezzo alle mie gambe e me le tiene aperte per poi accarezzarmi le cosce.
Si alza un attimo e mi guarda divertito con uno sguardo di fuoco.
Sento il corpo bruciare sotto ai suoi occhi così glaciali, mi mordo il labbro e lo nota. Poi si abbassa e mette la testa tra le mie gambe, sento una sensazione davvero piacevole pervadermi appena poggia la lingua nella mia entrata e inizia a leccare.
Mi era mancanto, tanto. Mi era mancato tutto di lui. So di averlo già detto ma, non capivo quanto fossi vuota e triste finchè non è riapparso davanti a me.
Dopo un po' che sono bagnata e sto gemento infila la lingua dentro mentre con pollice mi stuzzica il clitoride.Istinintivamente porto le mani sui suoi capelli e li stringo un po' mentre il cuore mi batte all'impazzata dalla goduria che mi sta provocando. Questo uomo riesce a farmi impazzire come nessuno ha mai fatto. Alla fine cedo e gli vengo in bocca, alza la testa e lo vedo divertito mentre si lecca il labbro inferiore e intanto io divento rossa dall'imbarazzo ancora senza fiato.
Mi faccio coraggio e cerco di riprendermi, mi alzo e gli bacio il collo, il profumo che mi pervade le narici e così buono e mascolino.
Si sdraia sul letto e gli tolgo la cintura, mentro lo faccio lo guardo in modo seducente, gli tolgo pure i jeans e lo lascio con i boxer. Inizio così a muovermi sopra di lui in modo molto lento.
Noto che vorrebbe prendermi per i fianchi e farmi muovere più velocemente ma lo prendo per i polsi e vado a baciargli il petto. Non so da dove io abbia trovato questo coraggio ma si vede che a lui sta piacendo e io non voglio farmarmi.
Quando sento che il suo membro è abbastanza duro gli tolgo i boxer e rimango sorpresa da, ehm...quanto grande sia. Alzo lo sguardo, ride divertito per il mio stupore. Mi prende il viso tra le mano e mi bacia: prima sulla fronte poi sulla punta del naso e infine sulle labbra. So cosa ha fatto, ha cercado di mettermi a mio agio. Questo uomo ci sa proprio fare.
Riprendo da dove mi ero interrotta, così ricomincio a muovermi sopra di lui avanti e indietro facendolo indurire ancora più.
Prima che me lo possa infilare dentro mi blocca i fianchi e mi indica la tasca dei jeans, così mi alzo e vado a prendere il preservativo. Dopo avermi spiegato come si mette ridendo in modo buffo, si accomoda meglio sul letto in modo che possa vedere qualsiasi movimento faccio.
Gli metto il preservativo (molto impacciatamente) toccandogli il membro sentendo il suo sguardo divertito su di me. Mi posiziono sopra di lui e lentamente me lo infilo dentro, anche perchè non è che io sia rimasta chissà quanto allenata.
Me lo infilo fino in fondo e sento che gli esce un verso roco e sexy dalla bocca. Mi muovo un po' in senso circolare sentendo che si sta indurendo del tutto dentro di me.
"Dio, Alissa così mi fai impazzire" afferma con una voce talmente seducente che potrei pure venire.
Mi mordo il labbro e sorrido impacciatamente.
Mi decido a continuare quello che stavo facendo così inzio a dare piano piano delle spinte verso il basso e verso l'alto. Continuo finchè non velocizzo e inizio proprio a saltare sopra al suo membro, che ogni volta che vado giù mi sento piena.
Dom dopo un po' mi prende per i fianchi e mi aiuta a fare su e giù.
Alla fine quando sto per venire, o meglio, stiamo per venire Dom fa un alzata di bacino che fa andare il suo membro ancora più in profondità e dopo qella spinta veniamo con me che urlo di piacere. Cado tra le sue braccia, sfinita, senza fiato e con una soddisfazione enorme.
Dom si toglie il preservativo e mi bacia il collo. Ci sdraiamo e poggio la testa sul suo petto, non posso far altro che pensare che ho fatto bene a dare a un uomo come lui la mia prima volta.
Mi addormento con lui che mi accarezza i capelli e con l'altro braccio mi stringe a sè.
Ecco qui un nuovo capitolo. Spero vi sia piaciuto😄
Scusate per eventuali errori.
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